Cari dottori, sono un ragazzo di 27 anni e sto ancora cercando di superare una relazione che ho avut
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Cari dottori, sono un ragazzo di 27 anni e sto ancora cercando di superare una relazione che ho avuto l’anno scorso con una mia amica di infanzia, quella che poi è ed è sempre stata la mia migliore amica.
E’ stata una relazione particolare perché “clandestina”, nel senso che quando stavamo insieme lei era ed è tutt’ora fidanzata da 7 anni ormai con il suo ragazzo: ci siamo innamorati entrambi (un po’ prima lei di me a dir la verità) ma poi con il tempo i suoi sentimenti sono cambiati. Dopo che la relazione "ufficiosa" è finita siamo rimasti e stiamo rimanendo in ottimissimi rapporti, come dicevo appunto perché migliori amici.
Come potete immaginare quella relazione si è sempre portata con se degli strascichi di ansia e stress anche psicofisici che durano tutt’ora e una cosa che ho notato è che mi hanno portato addirittura a sviluppare nella vita di tutti i giorni anche dei comportamenti che quasi definirei “ossessivi”. In questo momento poi mi sento ancora ossessionato da lei, continuo a pensarci e mi affolla tutti i pensieri che ho, e nonostante io le voglio davvero bene nell’anima e vorrei continuare ad avere un bel rapporto con lei, come potete immaginare non è facile per me: è come trovare il giusto equilibrio tra il distaccarmi emotivamente e il mantenere il rapporto.
È per questo che prima che scoppiasse tutto questo casino ho fatto qualche seduta con una psicoterapeuta ma con il lockdown sono rimasto bloccato nel comune fuori Milano dove vivo e quindi ho dovuto sospendere tutto. Potrò riprendere le visite solo più avanti e quindi volevo chiedere qualche consiglio a voi specialisti su come affrontare il mio problema in queste settimane, c’è magari qualche “tattica” psicologica che posso attuare io da solo nel frattempo per stare meglio?
Grazie in anticipo!
E’ stata una relazione particolare perché “clandestina”, nel senso che quando stavamo insieme lei era ed è tutt’ora fidanzata da 7 anni ormai con il suo ragazzo: ci siamo innamorati entrambi (un po’ prima lei di me a dir la verità) ma poi con il tempo i suoi sentimenti sono cambiati. Dopo che la relazione "ufficiosa" è finita siamo rimasti e stiamo rimanendo in ottimissimi rapporti, come dicevo appunto perché migliori amici.
Come potete immaginare quella relazione si è sempre portata con se degli strascichi di ansia e stress anche psicofisici che durano tutt’ora e una cosa che ho notato è che mi hanno portato addirittura a sviluppare nella vita di tutti i giorni anche dei comportamenti che quasi definirei “ossessivi”. In questo momento poi mi sento ancora ossessionato da lei, continuo a pensarci e mi affolla tutti i pensieri che ho, e nonostante io le voglio davvero bene nell’anima e vorrei continuare ad avere un bel rapporto con lei, come potete immaginare non è facile per me: è come trovare il giusto equilibrio tra il distaccarmi emotivamente e il mantenere il rapporto.
È per questo che prima che scoppiasse tutto questo casino ho fatto qualche seduta con una psicoterapeuta ma con il lockdown sono rimasto bloccato nel comune fuori Milano dove vivo e quindi ho dovuto sospendere tutto. Potrò riprendere le visite solo più avanti e quindi volevo chiedere qualche consiglio a voi specialisti su come affrontare il mio problema in queste settimane, c’è magari qualche “tattica” psicologica che posso attuare io da solo nel frattempo per stare meglio?
Grazie in anticipo!
Gentile utente, se ha iniziato già un percorso psicoterapeutico del quale è soddisfatto, penso sia giusto perseguire con quello. Mi chiedo come mai non avete stabilito delle sedute online durante il lockdown: provi a chiederle alla sua terapeuta, così come le suggerirei di parlare lei del suo bisogno di "tattiche" psicologiche. Un caro saluto!
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Gentilissimo, nel descrivere la situazione che vive’ emozioni ad essa legate e, soprattutto, le connessioni tra le questioni, mostra già un certo livello di autoconsapevolezza. Ciò non stupisce del resto, dal momento che ci dice che ha iniziato, per poi sospenderlo, un percorso di psicoterapia. Come certamente saprà, in questa fase, la gran parte degli psicologi offrono la possibilità di proseguire online le terapie iniziate in presenza. E’ possibile che il suo terapeuta non le abbia dato questa possibilità, la cosa certo stupirebbe, se così fosse. Può provare a domandarglielo, se già non lo ha fatto, o a domandarglielo nuovamente. In alternativa può cercare uno psicoterapeuta che possa seguirla in un percorso online o che, trovandosi nei pressi del suo luogo di residenza, lei possa raggiungere comodamente in studio. Una cosa è certa, non esistono “tattiche” psicologiche che lei possa attuare per stare meglio “come per magia”. Non è possibile raggiungere questo obiettivo importante per lei per la sua vita senza passare attraverso il lavoro, lento e complesso, che una psicoterapia comporta. Un caro saluto, Marta Corradi
Gentile utente, comprendo non sia affatto facile stare emotivamente in questa situazione, soprattutto in un periodo storico come quello che stiamo attraversando. Il lockdown ha comportato la chiusura anche in termini di limitazioni di possibilità d'essere nel mondo e di fare nuove esperienze. Tuttavia, date le suddette circostanze, ritengo che si stia già muovendo nella giusta direzione. Un percorso terapeutico che esamini i suoi modi di sentirsi (ansioso, stressato, ecc..) in relazione ai suoi vissuti, alla luce della sua esperienza e in vista dei suoi progetti, può sicuramente aiutarla a riconfigurare questa esperienza. Chiaramente per ritrovare la serenità e riprogettarsi ci vuole tempo... Ha preso in considerazione con il suo terapeuta di effettuare qualche seduta online? Stiamo ricevendo feedback incoraggianti dagli utenti che ne hanno fatto ricorso in questo periodo... In bocca al lupo! A disposizione. AC
Gentile utente, non credo che le "tattiche" psicologiche possano essere il punto di inizio e di arrivo per la soluzione della difficoltà da lei descritta. Probabilmente alla base potrebbe esserci una difficoltà nel processo di separazione.
Potrebbe prendere in considerazione con il suo terapeuta di continuare il suo percorso in questa fase tramite la modalità online?
Un caro saluto. A disposizione.
AS
Potrebbe prendere in considerazione con il suo terapeuta di continuare il suo percorso in questa fase tramite la modalità online?
Un caro saluto. A disposizione.
AS
Caro utente, ha provato a parlarne con il suo terapeuta? E come mai sente la necessità di chiedere aiuto ad altri terapeuti? Forse più che cercare una "tattica" psicologica per stare meglio, mi domanderei come mai sente il bisogno di chiedere ad "altri" un aiuto. Sembra quasi che il suo terapeuta non lo soddisfi abbastanza. Provi a parlare con lui anche di questa necessità di chiedere aiuto altrove. Se comunque può aiutarla a stare meglio prenoti una prima video consultazione o una telefonata con uno specialista magari può aiutarla a capire. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Un caro saluto, F. Guccione
Salve,
dal momento che aveva già iniziato una psicoterapia, io credo che sia il caso di riprenderla, anche in modalità on line, e, qualora questo non fosse possibile, quantomeno provare a contattare la sua terapeuta e parlarne con lei. Ha iniziato un percorso ed è giusto mantenere una continuità.
Saluti.
dal momento che aveva già iniziato una psicoterapia, io credo che sia il caso di riprenderla, anche in modalità on line, e, qualora questo non fosse possibile, quantomeno provare a contattare la sua terapeuta e parlarne con lei. Ha iniziato un percorso ed è giusto mantenere una continuità.
Saluti.
Caro Ragazzo, come hanno scritto le Colleghe, lei sta cercando di mettere una toppa sopra un aspetto della sua vita che invece, secondo me, deve proprio approfondire, altrimenti la toppa - che lei chiama tattica - salta alla prima difficoltà che incontrerà nella vita. Approfitti delle nuove tecnologie che le xmettono di fare un lavoro serio on-line anke con la sua Terapeuta. M. Marra
Gentile utente,
da quanto scrive traspare tutta la sofferenza che sta vivendo in questo periodo. Oltre a ciò, però, si intuisce anche che lei ha una buona capacità di ascoltarsi e di riflettere su ciò che prova e su ciò che accade nella sua vita. Forse le mie parole le suoneranno fuori contesto, ma questa potrebbe essere una proficua occasione per lei per approfondire la già buona conoscenza che ha di sé e per trovare dentro di sé le risorse per far fronte all'attuale situazione, ma anche a quelle che le si presenteranno in futuro.
Purtroppo, considerata la complessità dell'argomento e l'unicità di ogni persona, non ci sono grandi "strategie" da consigliare così su due piedi. Se sente che il percorso iniziato con la collega le è di giovamento, le consiglierei di continuarlo non appena vi sarà possibile. Eventualmente, prenda in considerazione la possibilità di contattarla per discutere con lei un eventuale colloquio online.
Cordiali saluti,
Dott. Carrera
da quanto scrive traspare tutta la sofferenza che sta vivendo in questo periodo. Oltre a ciò, però, si intuisce anche che lei ha una buona capacità di ascoltarsi e di riflettere su ciò che prova e su ciò che accade nella sua vita. Forse le mie parole le suoneranno fuori contesto, ma questa potrebbe essere una proficua occasione per lei per approfondire la già buona conoscenza che ha di sé e per trovare dentro di sé le risorse per far fronte all'attuale situazione, ma anche a quelle che le si presenteranno in futuro.
Purtroppo, considerata la complessità dell'argomento e l'unicità di ogni persona, non ci sono grandi "strategie" da consigliare così su due piedi. Se sente che il percorso iniziato con la collega le è di giovamento, le consiglierei di continuarlo non appena vi sarà possibile. Eventualmente, prenda in considerazione la possibilità di contattarla per discutere con lei un eventuale colloquio online.
Cordiali saluti,
Dott. Carrera
Contatti la sua terapeuta e sinceramente esponga quanto ha detto qui. Sarà una bella tattica per essere meno ambiguo nelle relazioni
Gentile utente, le relazioni amorose provocano notoriamente un turbamento non indifferente tanto da poter prendere le sembianze di un disturbo ossessivo o di una dipendenza. Spesso ci si rivolge allo psicoterapeuta proprio per superare il periodo difficile che segue una rottura. Non posso suggerirle delle "tattiche" ma potrebbe chiedere al suo psicoterapeuta di attivare i colloqui a distanza come hanno fatto molti professionisti in tempi di Covid.
Gentile utente, noto due aspetti che dal mio punto di vista stonano: la convinzione di essere rimasti in buoni rapporti - le conseguenze psicologiche che questi "buoni rapporti" hanno su di lei. Quasi come se a parlare non sia il suo sentire ma le convinzioni di vita "se siamo migliori amici è normale che siamo in buoni rapporti". Non so se effettivamente il percorso lo abbia iniziato (non le ha proposto di continuare online visto la portata del problema?) ma come indicato dai colleghi consiglio di rivolgersi esclusivamente a chi già ha iniziato a conoscerla.
Gentile utente, se ha iniziato già un percorso psicoterapeutico del quale è soddisfatto, penso sia giusto perseguire con quello ed approfondire tale difficoltà, non esistono tattiche psicologiche, pero’ potrebbe essere utile per te approfondire il tuo funzionamento per capire meglio la fatica nel lasciarla andare via . Un caro saluto!
Buongiorno, da ciò che scrive sembra che non abbia ricevuto supporto/supporto adeguato dal suo terapeuta in questo ultimo periodo. Posso consigliarle di capire se desidera intraprendere un nuovo cammino o riprendere con lo stesso terapeuta quello che ha interrotto. Nel caso avesse necessità ,"opero" su Milano (in questo momento anche da remoto) e quindi sono a disposizione per eventuali approfondimenti.
Buon pomeriggio
Dr. Serena Pezzati
Buon pomeriggio
Dr. Serena Pezzati
Buongiorno,
credo che questo suo importante bisogno possa essere un motivo di confronto con il suo terapeuta, che lei ha scelto, a cui ha deciso di affidarsi e con cui ha iniziato un percorso. Esistono ormai le modalità di colloquio telematico e in caso di urgenza penso lei possa contattare il suo terapeuta anche telefonicamente.
C’è il pericolo che qualsiasi intervento al di fuori di quel cammino, rischi di compromettere il lavoro che già avete iniziato e di incrinare la vostra alleanza.
Cordialmente, Walter Colesso
credo che questo suo importante bisogno possa essere un motivo di confronto con il suo terapeuta, che lei ha scelto, a cui ha deciso di affidarsi e con cui ha iniziato un percorso. Esistono ormai le modalità di colloquio telematico e in caso di urgenza penso lei possa contattare il suo terapeuta anche telefonicamente.
C’è il pericolo che qualsiasi intervento al di fuori di quel cammino, rischi di compromettere il lavoro che già avete iniziato e di incrinare la vostra alleanza.
Cordialmente, Walter Colesso
Gentile utente,
è nomale che in questi mesi di lockdown abbia sentito un disagio maggiore, a causa del distanziamento fisico con le persone care, dello stravolgimento degli impegni quotidiani, per non parlare poi dell'interruzione di una relazione terapeutica di sostegno per lei.
Io credo che la soluzione che cerca e che chiama "tecnica" possa essere, per esempio, contattare la sua terapeuta e chiedere un modo per continuare i vostri colloqui (online o di persona). É anche in questo modo che il percorso terapeutico si rende efficace, quando sperimentiamo con il nostro terapeuta cose che magari non ci diamo il permesso di fare con amici e familiari. In questo caso chiederebbe il suo spazio, un ascolto tutto per sé, esprimerebbe il suo bisogno di essere importante e visto. Non so quante volte nella vita si sia dato il permesso di chiedere tutto questo, per esempio con questa ragazza. Il percorso terapeutico è sempre una buona palestra per provare a stare in relazione in un modo "nuovo". Un caro saluto, Marcella
è nomale che in questi mesi di lockdown abbia sentito un disagio maggiore, a causa del distanziamento fisico con le persone care, dello stravolgimento degli impegni quotidiani, per non parlare poi dell'interruzione di una relazione terapeutica di sostegno per lei.
Io credo che la soluzione che cerca e che chiama "tecnica" possa essere, per esempio, contattare la sua terapeuta e chiedere un modo per continuare i vostri colloqui (online o di persona). É anche in questo modo che il percorso terapeutico si rende efficace, quando sperimentiamo con il nostro terapeuta cose che magari non ci diamo il permesso di fare con amici e familiari. In questo caso chiederebbe il suo spazio, un ascolto tutto per sé, esprimerebbe il suo bisogno di essere importante e visto. Non so quante volte nella vita si sia dato il permesso di chiedere tutto questo, per esempio con questa ragazza. Il percorso terapeutico è sempre una buona palestra per provare a stare in relazione in un modo "nuovo". Un caro saluto, Marcella
Gentile utente, le relazioni umane sono complicate e probabilmente quelle amorose, lo sono ancora di più. Vissuti ed emozioni possono essere prorompenti e avere ripercussioni sulla salute psicologica delle persone. Sarebbe utile continuare il percorso intrapreso con la sua terapeuta, magari utilizzando i nuovi strumenti di comunicazione online. Un caro saluto, Luigi.
ciao, capisco la difficoltà, ed in effetti il percorso terapeutico che avevi intrapreso è sicuramente la giusta strada. voglio dirti che non esistono tattiche per dimenticare o non pensare a qualcosa, ti posso però consigliare di scrivere le ragioni per cui vi siete lasciati e quelle che vi portano ad essere ancora amici, così ogni volta che ci ripenserai avrai comunque la risposta da poter leggere e non cercarne nuove altre ogni volta. ti auguro il meglio
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Salve , lei ha un problema a causa di una "relazione insana". Ed è solo tramite un'altra "relazione sana" che potrà risolverlo, parlo della relazione terapeutica. La strada da intraprendere è più impegnativa, me ne rendo conto, ma le scorciatoie potrebbero in realtà farle perdere tempo raggiungendo obiettivi illusori e tornando punto e a capo al ripresentarsi del problema. Un suggerimento? Si affretti "piano", è quella la strada!
Caro utente, il campo emotivo è complesso e gestire le nostre emozioni lo è ancora di più. Comprendo ciò che descrive e sicuramente ha fatto la scelta giusta ad affidarsi ad un terapeuta. Se si è trovato bene la invito a chiedergli di fare delle sedute online per dare continuità a ciò che avevate iniziato.
In bocca al lupo per tutto!
Dott.ssa Federica Leonardi
In bocca al lupo per tutto!
Dott.ssa Federica Leonardi
Salve, le cosiddette "tattiche psicologiche" le può concordare solo ed esclusivamente con il proprio terapeuta, il quale conosce bene in generale la sua situazione.
Cerchi di essere molto esplicito con il suo terapeuta e vedrà che le cose miglioreranno.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Cerchi di essere molto esplicito con il suo terapeuta e vedrà che le cose miglioreranno.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve,
si confronti con la psicoterapeuta in merito ai dubbi che ha esposto qui.
Vedrà che saprà come aiutarla.
Un saluto,
MMM
si confronti con la psicoterapeuta in merito ai dubbi che ha esposto qui.
Vedrà che saprà come aiutarla.
Un saluto,
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
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