Cari dottori, Sicuramente mi dilungherò, me ne scuso anticipatamente, ma scrivere con la consapevo

19 risposte
Cari dottori,
Sicuramente mi dilungherò, me ne scuso anticipatamente, ma scrivere con la consapevolezza che forse qualcuno potrà rispondere in qualche modo mi conforta. Purtroppo al momento la mia situazione economica non mi permette di avviare una terapia con uno psicoterapeuta, ma sono consapevole di dover intraprendere un percorso prima o poi.
Sono una ragazza di 27 anni, ho sempre avuto una vita sociale praticamente inesistente, mi capitava di fare qualche uscita con amici (non che ne avessi molti) ogni tanto, sono stata in vacanza con amiche più di una volta, e poi mi sono ritrovata sola.
Ho avuto un periodo di enorme chiusura (non era il primo che mi capitava) in cui non avevo nessuna voglia di interagire, questo periodo di down per me, è stato, al contrario, un periodo molto felice per la mia più cara amica che aveva appena iniziato una nuova relazione, ed era in procinto di laurearsi.
Come ho già scritto, non ho mai avuto tanti amici, per cui mi ero un po' "ancorata" a questa mia amica, il nostro era un rapporto bellissimo, ci siamo sempre sostenute a vicenda, ci siamo state l'una per l'altra nei momenti belli e nei momenti di difficoltà, è una di quelle persone che gioiscono per i tuoi traguardi più di quanto non faccia tu, una persona davvero rara.
Fatto sta che ho iniziato a chiudermi anche con lei, vedevo che era felice, e avevo paura di "rovinare" quel momento di spensieratezza che finalmente aveva raggiunto, considerando che non sono esattamente la persona più ottimista e positiva del mondo. Ed ero in un momento no, per di più.
Questa mia chiusura ha provocato inevitabilmente un distacco, che è cresciuto sempre di più quando ho percepito un disinteresse da parte sua, stava bene, e non era più interessata a come stessi io, o almeno non mi ha dimostrato interesse. So che è un ragionamento immaturo, considerato anche che sono stata io a fare un passo indietro, ma in quel momento per me così difficile il sentirmi "abbandonata" mi ha fatto tremendamente male. È naturale che ognuna abbia la propria vita e i propri spazi, e magari non era facile affrontare il "dramma interiore" che stavo attraversando, ma l'ho sentita lontana, indifferente, e posso capirla, non è tenuta ad ascoltare le lamentele continue e costanti degli altri, sono consapevole di essere molto pesante sotto questo punto di vista, ma non ho ricevuto neanche quelle piccole attenzioni che riuscivamo a regalarci l'un l'altra, un messaggio del buongiorno, una foto scema alle 3 di notte, meme sui social. È stato come se al mio chiudermi emotivamente si fosse attivata una saracinesca che ha tagliato fuori tutto il resto. Cosa per cui mi sento tutt'ora, a distanza di un anno, profondamente in colpa.
Nel tempo ci sono stati riavvicinamenti, e riallontanamenti. Nell'ultimo periodo era tutto così perfetto che mi ero illusa fosse tornato tutto a posto, che fosse tutto come prima. Ci scrivevamo come sempre, alternando discorsi seri e faceti, non mi sentivo di disturbo. Mi ha chiesto una mano per portare a termine un lavoro che aveva da fare, e sono stata molto felice di aiutarla, come era sempre stato, ma dal giorno in cui ha consegnato quel lavoro non ci siamo più sentite, avevamo intenzione di vederci, e avevamo già deciso una data, considerando che lei sta fuori città, e al suo rientro avrebbe avuto molti impegni, ma non mi ha più contattata. Né l'ho contattata io, un po' perché stizzita, un po' perché avevo paura di disturbarla, e non volevo metterla in difficoltà nel caso in cui dimenticandosi della nostra uscita avesse preso altri impegni. Mi ha scritto quasi un mese dopo, avevo pubblicato un post ironico circa il mio stato di salute, e lei mi ha chiesto qualche chiarimento, le ho spiegato che sto facendo molti esami ultimamente, spiegandole nel dettaglio la mia situazione, ma sono stata liquidata da un frettoloso "vediamo come va con questa terapia", dopo una settimana mu ha contattata per augurarmi buon compleanno, e sì, lo so, non è molto maturo, ma non me la sono sentita di risponderle.
Parallelamente a tutti questi alti e bassi, ho conosciuto un ragazzo, non stiamo insieme, ma abbiamo dei rapporti occasionali, in teoria nessuno dei due ha altri partner, quindi ci siamo dati questa "esclusiva". All'inizio mi faceva stare veramente bene, è arrivato in un momento di forte preoccupazione per la salute di un mio familiare, mi faceva sentire protetta in qualche modo, ci conoscevamo poco, ma riusciva a rassicurarmi sempre, anche smorzando la mia tensione con qualche battuta. Ci siamo visti e abbiamo avuto rapporti per mesi, ma nell'ultimo periodo lui è diventato altalenante, prima ci scrivevamo continuamente, ora sembra quasi lo faccia forzatamente, sono poche le volte in cui abbiamo una conversazione vera e propria. In questo periodo, come avrete capito, ho alcuni problemi di salute, per cui non possiamo avere rapporti, io mi sento molto in colpa ma lui dice che non fa nulla, di stare tranquilla. A volte è di supporto, sdrammatizza e mi fa sentire coccolata e voluta; altre volte sparisce, di solito quando non mi scriveva lui magari lo contattavo io, e mi ha sempre risposto, adesso invece non ci sentiamo da tre giorni, gli ho scritto, ma mi ha ignorata, l'ultima volta lo avevo aggiornato sulla mia salute, e sul fatto di non poter ancora avere rapporti, e lui era stato molto rassicurante, tanto che dallo scrivere quasi in lacrime per il senso di colpa ho finito per ridere di gusto perché abbiamo iniziato a scherzarci su insieme.
Sono consapevole che questo rapporto che abbiamo sia poco sano, almeno per come lo sto vivendo io. Siamo entrambi d'accordo sul fatto che si tratti solo di sesso, tutto il contorno emotivo è sempre venuto da sé in modo del tutto naturale. Ma mi pesa molto quando si riduce a "solo sesso", mi pesa moltissimo essere ignorata dopo aver ricevuto tante attenzioni, non perché mi si debbano dare attenzioni, ma perché c'è una discordanza, le sue reazioni alle mie azioni sono sempre diverse. E questa cosa mi destabilizza molto. Inoltre, sin da subito, gli ho più volte ed esplicitamente chiesto di non "sparire", che avrei preferito mi dicesse se, per qualsiasi motivo" voleva chiudere, ci siamo anche scontrati un paio di volte su questa cosa. Gli ho detto di questa mia fragilità, della paura di restare sospesa, visto che tendo a farlo, ma a lui evidentemente non è interessato molto.
Eppure mi peserebbe anche non vederlo più, chiudere io perché non mi fa bene. Forse perché è l'unico che mi abbia fatto staccare un po' mentalmente, sono stata bene con lui, e ci sto bene tutt'ora quando ci vediamo; per quanto la cosa sia molto triste, è la figura più simile ad un amico che io abbia nella mia vita al momento.
Sento un grande vuoto e una grande solitudine, in più tutte queste analisi che devo fare, e il malessere fisico, contribuiscono a farmi vivere ormai in un costante stato di stress e ansia che mi corrodono, sono rari i momenti in cui riesco a distrarmi da tutto e non pensare davvero a nulla. Ormai non mi aiuta più neanche l'arte, disegnare, che tante volte mi aveva offerto una via di fuga, mi risulta difficile ormai, non ho nessuna ispirazione, ci ho provato e riprovato, ho cercato spunti ovunque, ma mi ritrovo sempre a fissare il foglio bianco con la matita in mano, per poi mettere via tutto e annegare nei social in totale apatia.

Grazie a tutti coloro che sono arrivati fino alla fine, mi scuso ancora per essermi dilungata tanto, scrivere mi ha fatto in qualche modo sfogare un po'.
Ringrazio anticipatamente tutti i dottori che vorranno gentilmente esprimere un proprio parere, se ne avranno piacere.
Buona giornata.
Grazie per aver condiviso così sinceramente la tua situazione. È importante esprimere i propri pensieri e sentimenti, e scrivere può essere un modo utile per farlo. Capisco che tu stia attraversando un periodo molto difficile e stressante, sia dal punto di vista emotivo che fisico.

È normale sentirsi confusi e sopraffatti quando si affrontano situazioni complesse e relazioni altalenanti. Anche le emozioni contrastanti riguardo alla tua amica e al ragazzo con cui hai una relazione occasionale possono contribuire al senso di solitudine e confusione che stai provando.

In momenti come questi, può essere utile cercare supporto emotivo e professionale per aiutarti a gestire il malessere e la solitudine. Capisco che al momento non puoi permetterti una terapia con uno psicoterapeuta, ma ci sono altre risorse disponibili che potrebbero esserti di aiuto.

Condividere i tuoi pensieri e sentimenti con una persona di fiducia, come un amico, un familiare o un mentore, può essere utile. A volte, avere qualcuno che ti ascolti senza giudicare può offrirti il sostegno emotivo di cui hai bisogno.

Potresti cercare gruppi di supporto locali o online in cui puoi connetterti con persone che stanno attraversando situazioni simili. Condividere esperienze e sentimenti con persone che possono capirti può essere molto utile. Nonostante tu possa sentire una mancanza di ispirazione per il disegno, cerca altre attività piacevoli e rilassanti che possano aiutarti a staccare dalla tensione e dallo stress. Potrebbe essere qualcosa di semplice come fare una passeggiata, leggere un libro o dedicarsi a un hobby diverso. Cerca di aprirti a nuove amicizie o interessi che possano arricchire la tua vita sociale. Anche se inizialmente potrebbe sembrare difficile, esplorare nuove esperienze può portare nuove persone nella tua vita. Prenditi del tempo per riflettere su te stesso, i tuoi desideri e le tue aspirazioni. La consapevolezza di ciò che desideri nella vita può aiutarti a prendere decisioni più consapevoli riguardo alle relazioni e alle situazioni che stai vivendo.

Infine, ti incoraggio a cercare risorse gratuite o a basso costo offerte dalla tua comunità o da organizzazioni no-profit, che possono offrire supporto e consulenza anche se non puoi permetterti una terapia privata.

Ricorda che è normale attraversare momenti difficili e che è importante prendersi cura di te stesso. Cerca di essere gentile con te stesso e di dare il tempo di elaborare le emozioni che stai vivendo. Se possibile, in futuro, considera la possibilità di intraprendere una terapia con uno specialista, poiché può essere un valido aiuto per affrontare le sfide e promuovere il benessere psicologico.

Ti auguro tutto il meglio e spero che tu possa trovare la forza e il supporto di cui hai bisogno per superare questo periodo.
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera. Non è semplice dare una risposta esaustiva ai vissuti che ha esposto. Dalle sue parole ho percepito sia la sofferenza, ma anche una difficoltà nel riconoscersi delle risorse personali. Di fatto, è sembrato che i momenti più significativi del suo racconto (in positivo o in negativo) siano sempre legati alla presenza o assenza di qualcuno nella sua vita (la sua amica, il ragazzo che ha frequentato, ecc). Questo aspetto lo ritengo, dalle informazioni dedotte, centrale, poiché è "rischioso" consegnare la propria "serenità" (o felicità) solo e soltanto nelle mani dell'altro. Credo che ripartire da lei, mettendo al centro sé stessa e facendo un lavoro votato all'autostima, all'auto-efficacia, alla consapevolezza, ma anche all'espressione dei propri vissuti, possa giovarle. Un percorso terapeutico può essere oneroso, ma il benessere psichico è un bene primario e mi sento di consigliarle di intraprenderne uno, quando sarà possibile. Le risposte alle domande che si pone e alle quali sembra non trovare oggi delle soluzioni plausibili, sono in qualche modo già dentro di lei e con una guida esperta potrebbe ritrovarle. Infondo, uno degli obiettivo di un percorso terapeutico è quello di intraprendere il processo di individuazione al quale ognuno di noi dovrebbe prenderne parte. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento in merito. Cordialmente, dott. RC
Buongiorno,
Mi spiace molto per il momento che stai vivendo,il tuo messaggio è lungo come dici tu perché probabilmente hai tanto da dire,chiedere,urlare!!!
Forse proprio ora hai sentito il bisogno di farlo ed è comunque un primo passo.
Un percorso terapeutico sarebbe importante per osservare da vicino la tua emozione, mancanza ,solitudine... iniziare a dare un nome o anche meglio provare a Rinominare..,..
Esistono varie associazioni o enti oppure potresti farlo presente al tuo medico di base.
Ti auguro di poter riaprire quella saracinesca trovando luce !

Rimango a disposizione
Manfredi Serena
Buongiorno e grazie per la sua gentile ed educata condivisione.
Sono contenta di leggere che è consapevole dei limiti delle dinamiche interpersonali che vive. Il mio consiglio è di non aspettare ad intraprendere un percorso terapeutico. l'investimento sulla propria salute è impagabile. Faccia attenzione all'apertura delle graduatorie per accedere al bonus psicologo 2023. Certe situazioni, con il passare del tempo, si incancreniscono e il malessere, anche se sembra impossibile, può aumentare. Ma anche questo, già lo sa.
Un caro saluto. E.M.
Stare con gli altri é sempre difficile. Potrebbe aiutare tenere una frase bussola come:" fai agli altri quello che vuoi si fatto a te" e sarebbe già molto, tuttavia gli altri non sono mai uguali a noi, pertanto potrebbero avere bisogni diversi dai nostri. Forse la sua strada é la scrittura, é un mezzo molto economico per guardarsi dentro e di solito poi seguono illustrazioni che rendono completo il racconto. Sarebbe bello vedere un suo scritto dal titolo: "cos'è per me l'amicizia" oppure un disegno dallo stesso titolo.
Buonasera, il suo bisogno di ascolto e comprensione mi sembra evidente dalla consapevole dichiarazione che ha espresso fin dalle prime righe: "sicuramente mi dilungherò". Ecco, leggendo delle sue esperienze e dei suoi faticosi vissuti, ho colto soprattutto la ripetuta presenza della frase "sono consapevole" ed è proprio da questo che partirei. Mi sembra che sia molto in contatto con le difficoltà ed i conflitti interiori che si trova a vivere, oltre che coraggiosamente consapevole, appunto, di quanto avere uno spazio terapeutico per mettere in ordine tutte queste emozioni, potrebbe esserle utile. Tutto questo non è per niente banale: la consapevolezza di ciò che ci affligge, dei nostri bisogni e limiti è il primo enorme passo per provare a stare bene. Comprendo con dispiacere la sensazione di sentirsi impossibilitata economicamente ad intraprendere un percorso psicologico con un Professionista privato, ma forse ci sono possibilità contemplabili che possono far sembrare un po' meno chiusa la sua "saracinesca": Intanto per questa fase transitoria, provi a parlarne con il suo medico curante in modo da potersi rivolgere al Servizio Pubblico. Non sarà magari sufficiente, ma anche un percorso di qualche seduta dove potersi sentire ascoltata, penso potrebbe trasmetterle intanto un po' di quell'importante sensazione di alleggerimento che ha detto di aver cercato anche scrivendoci qua.
Cordialmente, Dott.ssa Anna Bonci
Lei sta attraversando un periodo difficile, con una grande solitudine e stress. È importante che lei riconosca la sua fragilità e chieda aiuto quando necessario. Potrebbe cercare supporto online o in gruppi di supporto locali. Inoltre, potrebbe iniziare a tenere un diario per esprimere i suoi pensieri e le sue emozioni. Sono disponibile per una consulenza psicologica online, se lo desidera.

Dott.ssa Francesca Gottofredi
Carissima
si prenda tutto la spazio di cui ha bisogno. Mi sembra che lei abbia tanto ancora da dire e che abbia tenuto dentro di sè per molto tempo. Credo che in un momento come questo il poterne parlare con qualcuno di competente che la aiuti a sostenere il fardello delle sue fatiche e a sciogliere la matassa dei perchè e delle paure possa esserle davvero d'aiuto. Si fidi del suo desiderio e vedrà che riuscirà a trovare il modo per raggiungerlo; molte delle strutture pubbliche offrono piccoli pacchetti di incontri gratuiti, oppure vi sono anche privati che offrono tariffe calmierate. Dia retta alla sua voce perchè è la più importante. Un caro saluto GA
Salve, quello che noto nella sua esposizione è la presenza, di due persone, la sua amica e questo ragazzo che frequenta. Probabilmente , anche i rapporti familiari, se vive sola o con i genitori, la sua situazione personale, se lavora o studia o cerca lavoro, hanno un'influenza sulla sulla sua situazione esistenziale. Prendere contatto con la sua tristezza e solitudine è importante. Potrebbe essere, appunto, la consapevolezza da cui ripartire per creare nuove opportunità più rispondenti ai suoi bisogni e desideri .Certamente anche pochi incontri potrebbero esserle utili per offrirle l'occasione di esprimersi a fondo e per esplorare altri punti di vista sulla sua realtà. Ci sono anche strutture pubbliche che offrono delle opportunità ad un costo moderato. Lei sta vivendo un momento di transizione nella sua vita, momento di seria difficoltà e sono convinto che con l'aiuto di un sostegno terapeutico lei possa trovare in sè le risorse per dare risposte alle sue domande. Le auguro di poter iniziare al più presto un percorso che potrebbe essere molto utile per la sua vita.
Grazie per aver dato parola alla tua sofferenza in modo così sincero.
Mi spiace leggere che questo malessere ti abbia portato a tagliare fuori dalla tua vita tutto e tutti, comprese quelle attività e persone che ti facevano stare bene.
Aprirsi al mondo esterno, conoscere nuove persone, dedicarsi ad attività che ti piacciono possono aiutarti a riconnetterti con il tuo benessere, nonostante un'iniziale difficoltà.
Valuta anche di poterti rivolgere ai servizi del tuo territorio che potranno seguirti e darti il giusto supposto gratuitamente.
Mi auguro tu possa superare questo momento difficile.
Un caro saluto
Veronica Vanerio
Buongiorno gentile ragazza. Sentire il vuoto e la solitudine deve essere doloroso, ma sembra che sia un moto circolare da cui può uscire con il giusto supporto. Chieda alla ASL del suo distretto, oppure alla UOSD Psicologia Ospedaliera per una consulenza oppure si informi per il bonus psicologo.
Buongiorno, da quanto ha scritto si evince molto chiaramente il suo bisogno di raccontarsi e di trovare una via di uscita da questi vissuti così dolorosi. Concretamente ha descritto una situazione di grande solitudine, ma anche ambivalenza tra il desiderio e allo stesso tempo il timore di un legame forte con qualcuno. Ha descritto il modo in cui si sente con grande lucidità e consapevolezza, qualità che fanno pensare ad una capacità di introspezione che le permetterebbe di trarre grande beneficio da una psicoterapia. Iniziare non è facile per nessuno, ma immagino che per lei lo sia ancora di più proprio per questa grande fatica a stare all'interno di una relazione, che sia di amicizia, d'amore o terapeutica. Forse non ha fatto buone esperienze di un legame solido e affidabile e questo le rende difficile pensarsi legata a qualcun altro capace di sostenerla e di comprenderla, per questo, da quel che racconta, mantiene sempre una certa distanza dall'altra persona: dall'amica quando si allontana, ma poi si riavvicina, dal ragazzo che frequenta quando non riuscite ad avere rapporti sessuali. Tutte queste ovviamente sono inferenze valide fino ad un certo punto, varrebbe la pena poterle approfondire ed esplorare all'interno di uno spazio di aiuto psicologico. Il mio invito è quello di provare a rivolgersi ad un professionista che possa accoglierla e aiutarla a comprendere che cosa accade dentro di lei e quali sono le dinamiche con cui si relaziona con gli altri.
Rimango a disposizione e le porgo un caro saluto.
Dott.ssa Cecilia Bagnoli
Gentile utente,

Innanzitutto, ti assicuro che le tue parole sono state lette con attenzione e premura. La profondità e sincerità della tua condivisione trasmettono un vissuto di solitudine, fragilità e disorientamento.

Capisco la complessità delle tue dinamiche relazionali, dalla tua amica di lunga data alla nuova figura maschile nella tua vita. Ogni relazione ha la sua unicità, e le aspettative e delusioni che derivano da esse possono creare una confusione emotiva. Può essere difficile trovare equilibrio quando ci si sente in bilico tra l'essere desiderati e l'essere trascurati.

Ciò che descrivi della tua amica evidenzia quanto siano potenti le dinamiche sottostanti nelle amicizie profonde: la percezione di essere trascurati o presi in considerazione può avere impatti significativi sul nostro benessere psicologico. Quanto riguarda il tuo rapporto con il ragazzo che hai incontrato sottolinea l'importanza di avere chiarezza nelle relazioni, specialmente quando ci sono aspettative non dichiarate o non alineate.

Un aspetto che risalta è il tuo bisogno di sentirsi connessa, compresa e supportata, che è un bisogno umano fondamentale. Il fatto che tu abbia scelto di condividere questi pensieri e sentimenti indica una forte capacità di introspezione e un desiderio di trovare risposte e soluzioni.

Mi dispiace molto che tu stia attraversando un momento così difficile dal punto di vista della salute. L'incertezza medica può amplificare le preoccupazioni esistenti e rendere ancora più difficile la gestione delle dinamiche quotidiane.

Vorrei incoraggiarti, nonostante le tue attuali difficoltà economiche, a cercare risorse nella tua comunità o online che possano offrire un qualche tipo di supporto psicologico gratuito o a basso costo. Anche se non può sostituire una terapia completa, avere uno spazio sicuro dove condividere e riflettere può fare una grande differenza.

Infine, il tuo amore per l'arte e la tua attuale difficoltà nel trovare ispirazione parlano di una persona che ha molto da offrire e che ha vissuto momenti in cui è stata in grado di esprimere se stessa. A volte, quando ci sentiamo bloccati o sopraffatti, tornare a ciò che amiamo può richiedere tempo. Ma non significa che l'ispirazione e la passione siano andate perse per sempre.

Ti auguro forza, resilienza e chiarezza nel tuo percorso. Puoi superare questi momenti e trovare il benessere che desideri.

Con stima,
Ilaria.
Gentile utente, dalle sue parole emerge quanto in questo momento lei desideri che la sua storia possa essere accolta e compresa, che la sua voce possa trovare uno spazio dove essere ascoltata. Sembra che tema di sentirsi “un peso” per gli altri ma al tempo stesso questo peso lo sente e forse vale la pena che lei possa condividerlo con un professionista. Può rivolgersi all’ASL del suo territorio (esistono ad esempio Consultori, servizi di Psicologia Clinica, etc.) per iniziare un percorso che sia economicamente sostenibile.

Spera che le risposte a quanto scrive possano darle un conforto, forse ciò che cerca è la possibilità di dare una forma e un senso nuovo a ciò che prova. A proposito di dare forma, leggo che lei sa disegnare e scrive che ha “paura di restare sospesa”: questo sarebbe un ottimo spunto su cui iniziare a lavorare su di sé e potrebbe farlo (inizialmente) dando forma a questa sua paura tramite l’arte. Mi sembra però che ci sono alcune tematiche (giudizio su di sé, aspettative relazionali, senso di fragilità) in cui un aiuto psicoterapeutico potrebbe giovarle.

Cordialmente,
dott.ssa Onorato
Buongiorno gentile utente.
Innanzitutto le consiglio di informarsi sulla possibilità di chiedere il bonus psicologo, qualora decidesse di farsi affiancare da uno psicologo per superare le sue difficoltà attuali.
La sua narrazione è sentita e rivela un bisogno di fondo, quello di avere relazioni sociali positive, che le restituiscano benessere interiore, senso di protezione e di complicità. E' una necessità del tutto normale e legittima nella vita di una persona. Le relazioni positive sono uno dei pilastri del benessere, secondo la teoria della Psicologia Positiva. Attraverso una vita sociale stimolante, costruttiva e solidale possiamo essere persone migliori e valorizzare al massimo le nostre potenzialità, proprio perché ci sentiamo più accettati e stimati dalla comunità che frequentiamo.
Gli episodi che ci ha raccontato parlano di quanto lei abbia bisogno di belle persone intorno a lei.
Ma le relazioni sociali non sono l'unica fonte di benessere a cui può attingere: ci sono emozioni positive che lei può cogliere da sola, semplicemente guardandosi intorno, percependo la bellezza della vita in tutte le sue forme. Il benessere può derivare dalle proprie azioni, quando esse sono particolarmente coinvolgenti oppure esprimono gentilezza e gratitudine, anche verso la natura, gli animali o persone che neanche conosciamo. Svolgere attività che ci appassionano, come nel suo caso il disegno, in cui il tempo sembra fermarsi e il piacere per quello che facciamo ci avvolge. E' altrettanto importante investire sui sé stessi, sulle proprie qualità, sui propri talenti, ponendosi obiettivo di successo, per esempio nell'ambito lavorativo, in modo da sentirsi più soddisfatti della propria vita.
Una persona che sta bene con sé stessa, che raggiunge una buona consapevolezza dei propri punti di forza e dei propri bisogni, si approccerà molto meglio anche agli altri. Troverà più sicurezza nel comunicare pensieri e sentimenti, sarà più propensa a vivere le relazioni con sincerità e trasparenza, senza troppi "non detto" o "avrei potuto dire".

Spero di averla aiutata ad avere più gentilezza verso sé stessa. A prendersi cura di sé in molteplici piccoli gesti quotidiani. A scoprire un mondo di opportunità intorno a lei.
Un caro saluto, dott. Antonio Cortese
Buonasera gentile utente.
Mi sono imbattuta nel suo scritto e sono rimasta colpita dal vuoto da lei descritto, in quanto l'ho sentito profondamente. Il vuoto lasciato da un'amica, da un ragazzo che si sta mostrando diverso da come si era precedentemente mostrato, in aggiunta le preoccupazioni per lo stato di salute suo e del suo caro. Comprendo quanto tutto questo sia pesante soprattutto se vissuto da sola.
Penso che un contesto in cui sentirsi accolta ed ascoltata possa essere molto utile per lei e per tutto quello che sta vivendo.
Può informarsi circa contesti gratuiti presenti nella sua città (ASL, Consultori, Consultori Diocesani, Associazioni,).
Un caro saluto,
Dott.ssa Giovanna Ventriglia
Buongiorno,
Dal suo racconto mi sembra di capire che ci sono delle questioni da approfondire, soprattutto per quanto riguarda la sfera relazionale ed il suo modo di funzionare quando ha dei rapporti più intimi con le altre persone.
Le consiglio di informarsi per iniziare una terapia presso un consultorio (offrono prestazioni calmierate o percorsi gratuiti) e riguardo al bonus psicologo, che potrebbe permetterle di accedere ad una terapia gratuitamente.
Dott. Marco Cenci
Cara utente,
Ti ringrazio per aver condiviso con tanta sincerità le tue esperienze e i tuoi sentimenti. È evidente che stai affrontando un momento molto complesso e difficile della tua vita, e scrivere può essere un modo utile per esternare emozioni spesso faticose da esprimere.
Da quanto hai descritto, sembri trovarti in un periodo di grande vulnerabilità, segnato da sentimenti di solitudine, incertezze nei rapporti e una difficoltà generale a gestire le tue emozioni.
È naturale sentirsi sopraffatti in situazioni come questa, in particolare quando ci si trova a combattere anche con problemi di salute.
È chiaro che il tuo legame con la tua amica è molto significativo, e il suo allontanamento ha creato in te un senso di abbandono. È importante ricordare che, sebbene tu possa percepire un disinteresse da parte sua, le dinamiche nelle relazioni possono variare per molte ragioni. Magari vive anche lei le sue sfide che non ti ha comunicato. Prova a sciogliere il nodo della comunicazione: un messaggio sincero che esprima come ti senti potrebbe riaprire un dialogo.
Hai menzionato di sentirti pesante sotto questo punto di vista. La comunicazione è fondamentale tra amici e partner. Non sei responsabile del loro stato d'animo, e ancor meno devi limitarti a esprimere il tuo solo per non "disturbarli". Le persone che si prendono cura di noi sono capaci di sostenere anche le nostre difficoltà.
Per quanto possa sembrare difficile, prenderti cura di te stessa è fondamentale, soprattutto in periodi in cui ci sono molte pressioni. Prova a dedicare del tempo a delle attività che ami, anche se inizialmente sembra faticoso. L’arte, per esempio, è un'ottima forma di espressione. Non avere paura di affrontare il foglio bianco: anche riempirlo di scarabocchi può avere un valore terapeutico.
Riguardo il tuo rapporto con il ragazzo, appare chiaro che ci sono ambivalenze. Se il suo comportamento ti fa sentire male, sarebbe utile riconsiderare il valore che questo rapporto ha per te. Le relazioni dovrebbero offrirci conforto e sostegno, non causare ulteriore ansia. Non esitare a stabilire dei confini chiari, e, se necessario, prenditi una pausa per riscoprire cosa desideri veramente.
Anche se attualmente non puoi permetterti una terapia, ci sono opzioni come il supporto online o gruppi di ascolto che potrebbero offrirti aiuto a costi ridotti. La salute mentale è importante e meriti di avere accesso al supporto.
Infine, non avere paura di chiedere e cercare aiuto, sia dagli amici che da professionisti. La tua voce e il tuo benessere sono importanti.
Prenditi cura di te stessa e procedi passo dopo passo. Ogni piccolo progresso conta.

Rimango a completa disposizione. Un caloroso saluto.
Dott. Michele Basigli

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