Cari dottori scrivo perché sono in un momento di grande fragilità psicologica dovuta al mio traslo
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Cari dottori
scrivo perché sono in un momento di grande fragilità psicologica dovuta al mio trasloco avvenuto ormai qualche mese fa . Premetto che di base soffro di depressione e problemi alimentari gravi da molti anni e ormai mi sono arresa a questo mio disturbo ma la mia situazione psicologica si è aggravata molto da quando ho cambiato casa: io e mio marito abbiamo venduto il nostro vecchio appartamento in un quartiere molto bello e pieno di negozi/bar e attività commerciali per andare a vivere in una casa molto più grande ma in una zona di Roma più periferica e immersa nel verde . Il problema è che al tempo presi questa decisione perché la mia priorità era avere una casa enorme per avere alcune stanze in più e tutti i confort ora però mi rendo conto che ho dato troppa poca importanza alla zona .. mi sta pesando molto non avere nulla a portata di mano ( mi piace molto passeggiare e poco prendere la macchina) quando scendo sotto casa c’è del verde è una via molto curata ma dopo qualche centinaia di metri si congiunge con una strada davvero orribile dove le macchine corrono e non c’è nulla .. in più essendo un quartiere non molto abitato c’è grande silenzio .. mi trasmette un senso di isolamento terribile che mi porta a forti crisi di ansia anche perché oltre alla convinzione che avevo che questa sarebbe stata la casa della nostra vita ci abbiamo speso molti soldi nel ristrutturarla e molta fatica mentale perché abbiamo fatto tutto da soli . La casa internamente è un sogno è stupenda ma non riesco a sopportare la zona . Mi vergogno ma ho fatto una scelta sbagliata e non so come riparare . Solo l’idea di cercare ancora un’altra casa e affrontare un altro trasloco mi terrorizza ma allo stesso tempo so che non voglio restare qui. Sto malissimo so di aver fatto una scelta sbagliata ancora una volta e mi chiedo come sia possibile che non ho fatto queste valutazioni prima di acquistarla .. Questa situazione mi da molta insicurezza perché mi fa sentire come se non avessi lucidità nelle scelte e quindi mi porta a dubitare di tutto quello che potrò fare in futuro … ho paura e non so come fare aiutatemi
scrivo perché sono in un momento di grande fragilità psicologica dovuta al mio trasloco avvenuto ormai qualche mese fa . Premetto che di base soffro di depressione e problemi alimentari gravi da molti anni e ormai mi sono arresa a questo mio disturbo ma la mia situazione psicologica si è aggravata molto da quando ho cambiato casa: io e mio marito abbiamo venduto il nostro vecchio appartamento in un quartiere molto bello e pieno di negozi/bar e attività commerciali per andare a vivere in una casa molto più grande ma in una zona di Roma più periferica e immersa nel verde . Il problema è che al tempo presi questa decisione perché la mia priorità era avere una casa enorme per avere alcune stanze in più e tutti i confort ora però mi rendo conto che ho dato troppa poca importanza alla zona .. mi sta pesando molto non avere nulla a portata di mano ( mi piace molto passeggiare e poco prendere la macchina) quando scendo sotto casa c’è del verde è una via molto curata ma dopo qualche centinaia di metri si congiunge con una strada davvero orribile dove le macchine corrono e non c’è nulla .. in più essendo un quartiere non molto abitato c’è grande silenzio .. mi trasmette un senso di isolamento terribile che mi porta a forti crisi di ansia anche perché oltre alla convinzione che avevo che questa sarebbe stata la casa della nostra vita ci abbiamo speso molti soldi nel ristrutturarla e molta fatica mentale perché abbiamo fatto tutto da soli . La casa internamente è un sogno è stupenda ma non riesco a sopportare la zona . Mi vergogno ma ho fatto una scelta sbagliata e non so come riparare . Solo l’idea di cercare ancora un’altra casa e affrontare un altro trasloco mi terrorizza ma allo stesso tempo so che non voglio restare qui. Sto malissimo so di aver fatto una scelta sbagliata ancora una volta e mi chiedo come sia possibile che non ho fatto queste valutazioni prima di acquistarla .. Questa situazione mi da molta insicurezza perché mi fa sentire come se non avessi lucidità nelle scelte e quindi mi porta a dubitare di tutto quello che potrò fare in futuro … ho paura e non so come fare aiutatemi
Gentilissima, dalle sue parole trapela la sofferenza che questo momento di vita le sta presentando. Vorrei poterla tranquillizzare dicendole che innanzitutto tutti i cambiamenti, anche quelli in positivo, portano stress e frustrazione, in più lei dice di soffrire di depressione quindi per lei affrontare questo cambiamento può risultare anche più difficile. Sarebbe utile per lei vedere qualcuno con cui parlare di ciò che prova, dedicarsi uno spazio in cui esternare questi vissuti emotivi, nel frattempo posso invitarla a darsi del tempo, sono trascorsi soltanto alcuni mesi dal trasloco e immagino che quella di prima fosse una casa in cui abitava da anni. Provi al momento a concentrarsi su ciò che di bello offre la sua casa: spazi più ampi, maggiore comfort, il verde esterno. Provi anche a trovare degli aspetti positivi in ciò che vede come lati negativi, ad esempio il silenzio. Lei lo percepisce come isolante, in realtà il silenzio può rappresentare una grande opportunità per entrare in contatto con noi stessi, per non essere distratti, per concentrarsi su una lettura, per delle pratiche di meditazione. In ultimo, non si vergogni per aver scoperto di aver fatto una scelta sbagliata, prima di definirla sbagliata si dia ancora qualche mese di tempo e se poi pensa ancora di aver commesso un errore, tenga a mente che non si tratta di un errore irreparabile. Con il tempo e in un momento di maggiore stabilità ed energia interiore potrà pensare di cambiare nuovamente casa. E un'ultimissima cosa: tenga sempre a mente che lei non abita nella zona, ma in quella che definisce una casa da sogno, una casa stupenda. Le zone che le piacciono le può raggiungere in tanti modi diversi. Spero che con il tempo riuscirà a trovare il modo di apprezzare il suo nuovo nido. Un caro saluto
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Gentile Sig.ra buonasera.
Cambiare casa, come cambiare un ambiente di lavoro, oppure addirittura cambiare città, comporta un notevole livello di stress e ne può conseguire uno stato ansiogeno duraturo, legato al nuovo contesto.
Non potrei darle consigli su cosa deve fare in merito alla nuova casa. Quello che posso consigliarle è senza dubbio di provare a confrontarsi con suo marito sulle difficoltà che sta vivendo. Si tratta del vostro ambiente di vita ed è importante che possiate viverlo serenamente entrambi, sia individualmente che come coppia.
L'altro consiglio che mi sento di darle è di chiedere un supporto psicologico per elaborare il suo disagio e le emozioni negative che sta provando. Un percorso psicologico di gestione emotiva e crescita personale potrà renderla più consapevole dei suoi bisogni, delle esigenze e le darà strumenti utili per comunicarli.
Probabilmente uscire dalla vecchia casa è stato un po' come uscire dalla sua zona di comfort, da quelle sicurezze e quelle routine a cui si era abituata. Ora è in un territorio inesplorato, deve ripensare alla sua giornata, ai suoi soliti comportamenti e questo la sta destabilizzando. Non sempre uscire dagli schemi è negativo, ci sono sicuramente delle nuove opportunità di miglioramento e di crescita, che lei non riesce a vedere, intrappolata dalla paura e dall'incertezza, da pensieri ed emozioni negative.
Ecco perché ritengo fondamentale che un professionista l'accompagni in questo momento, al fine di essere più lucida e distaccata nell'osservare il periodo di vita che sta affrontando, così da prendere le decisioni più opportune.
Spero di esserle stato in qualche modo d'aiuto. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti o domande, anche online.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Cambiare casa, come cambiare un ambiente di lavoro, oppure addirittura cambiare città, comporta un notevole livello di stress e ne può conseguire uno stato ansiogeno duraturo, legato al nuovo contesto.
Non potrei darle consigli su cosa deve fare in merito alla nuova casa. Quello che posso consigliarle è senza dubbio di provare a confrontarsi con suo marito sulle difficoltà che sta vivendo. Si tratta del vostro ambiente di vita ed è importante che possiate viverlo serenamente entrambi, sia individualmente che come coppia.
L'altro consiglio che mi sento di darle è di chiedere un supporto psicologico per elaborare il suo disagio e le emozioni negative che sta provando. Un percorso psicologico di gestione emotiva e crescita personale potrà renderla più consapevole dei suoi bisogni, delle esigenze e le darà strumenti utili per comunicarli.
Probabilmente uscire dalla vecchia casa è stato un po' come uscire dalla sua zona di comfort, da quelle sicurezze e quelle routine a cui si era abituata. Ora è in un territorio inesplorato, deve ripensare alla sua giornata, ai suoi soliti comportamenti e questo la sta destabilizzando. Non sempre uscire dagli schemi è negativo, ci sono sicuramente delle nuove opportunità di miglioramento e di crescita, che lei non riesce a vedere, intrappolata dalla paura e dall'incertezza, da pensieri ed emozioni negative.
Ecco perché ritengo fondamentale che un professionista l'accompagni in questo momento, al fine di essere più lucida e distaccata nell'osservare il periodo di vita che sta affrontando, così da prendere le decisioni più opportune.
Spero di esserle stato in qualche modo d'aiuto. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti o domande, anche online.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera,
dalle sue parole emerge tutta l'angoscia che prova, credo che l'impatto della nuova situazione abitativa sia andato a smuovere una serie di suoi aspetti profondi che rispecchiano perfettamente con quello che sperimenta sulla strada che tanto la fa soffrire. Credo che se facesse chiarezza dentro di sé potrebbe rendersi conto di alcune dinamiche e vivere meglio il futuro.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Luisa Cirimbilli
dalle sue parole emerge tutta l'angoscia che prova, credo che l'impatto della nuova situazione abitativa sia andato a smuovere una serie di suoi aspetti profondi che rispecchiano perfettamente con quello che sperimenta sulla strada che tanto la fa soffrire. Credo che se facesse chiarezza dentro di sé potrebbe rendersi conto di alcune dinamiche e vivere meglio il futuro.
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Gentile utente, è opportuno intraprendere un supporto psicologico per esplorare ciò che racconta.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Cara, comprendo la complessità di questo momento e le difficoltà che sta affrontando dopo il trasloco. È normale sentirsi così quando ci si ritrova in una nuova casa, soprattutto se le aspettative sulla zona circostante non corrispondono alla realtà. Questo può generare ansia e incertezza, specialmente quando ci si rende conto di aver investito tempo e risorse in un luogo che non rispecchia le proprie aspettative.
È importante tenere presente che questo tipo di reazione è comune dopo un trasferimento così rilevante. Molte persone possono sentirsi disorientate o insicure quando la nuova dimora non soddisfa appieno le loro aspettative.
Per affrontare questa situazione, potrebbe essere utile riflettere sulle caratteristiche che desidera veramente dalla sua zona residenziale e considerare eventuali adattamenti o modifiche nell'attuale abitazione che potrebbero renderla più confortevole. Esplorare le opportunità di socializzazione o le attività nella zona potrebbe anche favorire un senso di appartenenza e rendere l'ambiente più familiare.
In caso persistano livelli elevati di ansia o stress, potrebbe essere utile valutare la possibilità di consultare uno psicologo. Questo potrebbe fornire uno spazio sicuro per esplorare le emozioni legate a questa transizione e sviluppare strategie per affrontare la situazione in modo più sereno.
La incoraggio a essere gentile con se stessa mentre affronta questa fase di adattamento e a considerare il supporto professionale nel caso in cui possa esserle d'aiuto durante questo periodo di transizione. Resto a disposizione. Cordialmente, dott.ssa Marta Enrica Giordano
È importante tenere presente che questo tipo di reazione è comune dopo un trasferimento così rilevante. Molte persone possono sentirsi disorientate o insicure quando la nuova dimora non soddisfa appieno le loro aspettative.
Per affrontare questa situazione, potrebbe essere utile riflettere sulle caratteristiche che desidera veramente dalla sua zona residenziale e considerare eventuali adattamenti o modifiche nell'attuale abitazione che potrebbero renderla più confortevole. Esplorare le opportunità di socializzazione o le attività nella zona potrebbe anche favorire un senso di appartenenza e rendere l'ambiente più familiare.
In caso persistano livelli elevati di ansia o stress, potrebbe essere utile valutare la possibilità di consultare uno psicologo. Questo potrebbe fornire uno spazio sicuro per esplorare le emozioni legate a questa transizione e sviluppare strategie per affrontare la situazione in modo più sereno.
La incoraggio a essere gentile con se stessa mentre affronta questa fase di adattamento e a considerare il supporto professionale nel caso in cui possa esserle d'aiuto durante questo periodo di transizione. Resto a disposizione. Cordialmente, dott.ssa Marta Enrica Giordano
Buongiorno signora, come lei ci dice, il suo problema è presente da tempo e su fronti diversi da quello della locazione della sua abitazione.
Sarebbe interessante andarne a capire insieme le motivazioni, anche perché non credo che cambiare nuovamente casa, un fatto esterno, la aiuterebbe se non andiamo a cambiare prima l'interno.
Un caro saluto
Lavinia
Sarebbe interessante andarne a capire insieme le motivazioni, anche perché non credo che cambiare nuovamente casa, un fatto esterno, la aiuterebbe se non andiamo a cambiare prima l'interno.
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Lavinia
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Cara signora, dalle sue parole mi arriva un grande smarrimento e un senso di impotenza rispetto a come poter affrontare e gestire le conseguenza di questo
" errore" : una scelta che si è forse pentita di aver fatto ma che , tuttavia, ha smosso delle energie profonde dentro di sé.
E la " dinamicita" che possiamo osservare nei nostri stati emotivi spesso ci racconta molte cose di noi , rivelandoci profonde ricchezze inesplorate.
Le suggerisco di fare qualche colloquio psicologico ( anche da remoto) per esplorare insieme i trigger che attivano la sua sofferenza e il senso di isolamento che descrive.
Potrebbe utilizzare alcune tecniche della terapia gestaltica per riuscire ad esprimere emozionalmente e fisicamente questo senso di isolamento terribile e queste crisi d' ansia . Successivamente, con le tecniche di ipnosi è possibile lavorare sulle percezioni che lei ha di questa nuova casa e del corollario che la circonda, e, con l' apprendimento del protocollo Mindfulness queste sensazioni che lei attribuisce all" esterno potrebbero scemare in maniera proporzionale al recupero di un " vuoto fertile " dove ci sia lo spazio per ampliare gli orizzonti, interni ed esterni e " lasciare andare " i pensieri e gli stati d'animo disfunzionali.
Se lo desidera, sono a sua completa disposizione.
Dott.ssa Gabriella Vecchio
" errore" : una scelta che si è forse pentita di aver fatto ma che , tuttavia, ha smosso delle energie profonde dentro di sé.
E la " dinamicita" che possiamo osservare nei nostri stati emotivi spesso ci racconta molte cose di noi , rivelandoci profonde ricchezze inesplorate.
Le suggerisco di fare qualche colloquio psicologico ( anche da remoto) per esplorare insieme i trigger che attivano la sua sofferenza e il senso di isolamento che descrive.
Potrebbe utilizzare alcune tecniche della terapia gestaltica per riuscire ad esprimere emozionalmente e fisicamente questo senso di isolamento terribile e queste crisi d' ansia . Successivamente, con le tecniche di ipnosi è possibile lavorare sulle percezioni che lei ha di questa nuova casa e del corollario che la circonda, e, con l' apprendimento del protocollo Mindfulness queste sensazioni che lei attribuisce all" esterno potrebbero scemare in maniera proporzionale al recupero di un " vuoto fertile " dove ci sia lo spazio per ampliare gli orizzonti, interni ed esterni e " lasciare andare " i pensieri e gli stati d'animo disfunzionali.
Se lo desidera, sono a sua completa disposizione.
Dott.ssa Gabriella Vecchio
Gentile utente, arriva chiaramente dal suo racconto il senso di disillusione e di perdita, che la accompagnano. Alcuni cambiamenti, per quanto non propriamente traumatici, ma comunque portatori di intenso stress, (come ad esempio il cambio di casa e di zona che descrive), possono farci vivere in uno stato di profondo spaesamento e impattare sul nostro benessere psicologico, specie quando già sono presenti pregresse aree di vulnerabilità. Ci si può sentire come intrappolati in una nuova realtà che non conosciamo nè riconosciamo appartenerci, vivere intensi momenti d'ansia o di tristezza. Solitamente è uno stato di disagio temporaneo, che trova naturale remissione una volta risolta la causa (ad esempio nel suo caso qualora riuscisse a trovare un adattamento creativo alla sua nuova vita). Rivolgersi ad uno psicologo, può facilitarla in questo processo e nel ridurre l'impatto dell'attuale distress sulla sua quotidianità. Resto a disposizione. Un caro saluto. Dott.ssa Elisabetta Leon
Gentile utente, mi dispiace molto sentire che stai attraversando un momento così difficile. Posso immaginare quanto sia stato difficile per te lasciare la casa e il quartiere in cui ti sentivi a tuo agio. È normale che il trasloco abbia avuto un impatto sulla tua salute mentale, soprattutto considerando i disturbi preesistenti che già affrontavi. È importante che tu ti concentri sul trovare una soluzione a questa situazione e trovare un equilibrio che ti faccia sentire meglio. Potresti parlare con un professionista della salute mentale per esplorare le tue opzioni e trovare strategie per gestire l'ansia e il senso di isolamento che stai provando. Ricorda che sei una persona forte e che hai la capacità di superare questa situazione difficile. Non mettere in dubbio le tue capacità e concentrati su prenderti cura di te stessa. Ti auguro il meglio. Dott.ssa Klarida Rrapaj
Cara signora capita di potersi pentire di scelte fatte proprio,noi stessi non siamo fissi ma evolviamo nel tempo quindi può capitare che cambino le priorità. La scelta del trasferimento immagino sia stata fatta di comune accordo con suo marito,cominci condividendo anche con lui le sue perplessità. Consideri che un trasferimento è un grande cambiamento e di base causa di stress ed ansia per chi ne è già predisposto. Le consiglio di iniziare un percorso di psicoterapia per ritrovare sé stessa e la sua strada. Un abbraccio Rossella Chiusolo
Gentile utente, dalle sue parole emerge in maniera forte la sofferenza di questo momento. Cercherei di rassicurarla dicendole che ogni grande cambiamento prevede una fase di stress e adattamento, ma comprendo anche che per le sue difficoltà di partenza potrebbe essere più difficoltoso. Se ha la possibilità si appoggi ad una figura psicologica per superare questo momento.
Rimango disponibile, dottoressa Chiara Carraro
Rimango disponibile, dottoressa Chiara Carraro
Buongiorno,
parli con suo marito di quello che sta vivendo e delle sensazioni qui espresse. Potreste insieme trovare una soluzione a tutto questo. Non può vivere in un contesto in cui si è accorta di non star bene. Molte valutazioni possono essere fatte prima è vero, ma tante altre no.
Nella speranza che possa ritrovare la serenità perduta.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
parli con suo marito di quello che sta vivendo e delle sensazioni qui espresse. Potreste insieme trovare una soluzione a tutto questo. Non può vivere in un contesto in cui si è accorta di non star bene. Molte valutazioni possono essere fatte prima è vero, ma tante altre no.
Nella speranza che possa ritrovare la serenità perduta.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Cara utente, dalle sue parole si coglie il profondo disagio legato al trasferimento nella nuova casa e alla rottura delle aspettative di potervi essere felice. Mi pare centrale tuttavia prendersi cura di due aspetti principali: dapprima di sé, per tenersi in mente, con tutte le sue preferenze, ciò che per lei è importante tenere vicino, quali siano i suoi bisogni irrinunciabili (in vista se lo desidererà di una scelta abitativa futura differente). In secondo luogo però lei arriva a dire di sentire di non potersi fidare delle proprie scelte future apparentemente in modo trasversale nei diversi ambiti della sua vita e questo è certamente un nodo che merita di essere sciolto. Ri-costruisca la possibilità di affidarsi a sé, un percorso psicologico potrebbe certamente aiutarla.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Giulia Campana
Resto a disposizione,
Dott.ssa Giulia Campana
Cara utente, grazie per il suo racconto. Come sta dopo aver scritto una parte del suo mondo interiore? Che effetto ha avuto questo scrivere sui suoi pensieri? Un trasloco è un evento stressante per tantissime persone ed è facile che questo inneschi un circolo di dubbi e pensieri svalutanti. Nelle sedute si può fare un lavoro circa l'alleviare il senso di frustrazione per una scelta che nel momento in cui è stata fatta sembrava la maggiormente adeguata per i propri bisogni e obiettivi. Al contempo si può lavorare sui sintomi di malessere che attualmente esperisce e impostare un lavoro per stare meglio con sé stessi, a prescindere da dove si trova. Resto a disposizione per ulteriori domande, ricevo in 3 diversi studi a Roma, tutte vicine a stazioni di treno o metro. Un saluto. Dott. Luca Frumento
Mi dispiace sentire che stai vivendo un momento di grande fragilità psicologica a causa del tuo trasloco. È comprensibile che la situazione attuale, con un ambiente diverso e una zona che non soddisfa le tue esigenze, ti stia causando ansia e insicurezza. È importante ricordare che le scelte che facciamo possono essere influenzate da vari fattori e non sempre possiamo prevedere tutte le conseguenze. In questo momento, potrebbe essere utile cercare un sostegno psicologico per aiutarti ad affrontare le tue emozioni e valutare le opzioni disponibili. Un professionista può aiutarti a esplorare le tue paure, i dubbi e a trovare strategie per affrontare questa situazione in modo più equilibrato. Rimango a disposizione per ulteriori dubbi o approfondimenti, Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Capisco quanto stai attraversando e la difficoltà di affrontare un cambiamento così significativo. È normale sentirsi sopraffatti in situazioni di questo genere. Inizialmente, potresti considerare l'opzione di consultare uno psicologo per affrontare la tua ansia e le difficoltà legate al trasloco. Parlare con un professionista può aiutarti a esplorare le tue emozioni e trovare strategie per affrontare questa fase.
Riguardo alla situazione abitativa, potrebbe essere utile esplorare piccoli passi per migliorare la tua esperienza nella zona attuale. Cerca di individuare spazi o attività che possano rendere la zona più accogliente. Se, nonostante tutto, ritieni che cambiare nuovamente casa sia la soluzione migliore, potresti pianificare attentamente il processo per ridurre lo stress associato al trasloco.
Ricorda che prendere decisioni sbagliate non fa di te una persona incapace. La vita è fatta di apprendimenti e adattamenti, e è possibile trovare soluzioni che ti rendano più serena. Se possibile, coinvolgi tuo marito nella discussione, cercando insieme una soluzione che tenga conto delle tue esigenze emotive e pratiche.
Riguardo alla situazione abitativa, potrebbe essere utile esplorare piccoli passi per migliorare la tua esperienza nella zona attuale. Cerca di individuare spazi o attività che possano rendere la zona più accogliente. Se, nonostante tutto, ritieni che cambiare nuovamente casa sia la soluzione migliore, potresti pianificare attentamente il processo per ridurre lo stress associato al trasloco.
Ricorda che prendere decisioni sbagliate non fa di te una persona incapace. La vita è fatta di apprendimenti e adattamenti, e è possibile trovare soluzioni che ti rendano più serena. Se possibile, coinvolgi tuo marito nella discussione, cercando insieme una soluzione che tenga conto delle tue esigenze emotive e pratiche.
Buonasera, credo che al di là del trasloco e della scelta che lei ora ritiene sbagliata, ci siano tanti altri aspetti di fragilità da prendere in considerazione e che possono concorrere a farle vivere male il nuovo ambiente di vita. Rassegnarsi al malessere non è mai proficuo. Perché non cercare un aiuto? Ci pensi e magari se iniziasse un percorso di psicoterapia, potrebbe poi decidere dove vivere in maniera più consapevole e senza vergogna per avere commesso un errore umano.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
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