Cari dottori , mi rivolgo a voi per un parere diverso da quello ricevuto ultimamente..vi spiego brev

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Cari dottori , mi rivolgo a voi per un parere diverso da quello ricevuto ultimamente..vi spiego brevemente.Parlo del mio compagno.
A seguito di un attacco di panico e allucinazioni avute all estero nell' ultimo periodo in cui stavamo lavorando dopo circa 7 mesi ;ho preso la decisione di tornare in Italia ,ho portato il mio compagno da una psichiatra ( un po' contraria ma mi sembrava il caso )
Premetto che prima di arrivare all' episodio di attacco di panico ,lui forse sentendosi solo e con la difficoltà della lingua ha avuto sicuramente un inizio di depressione ,e sua mamma presente nell' ultimo periodo con noi li ha somministrato Xanax e zoloft senza parere medico !
Non so dirvi se l'abuso di quei farmaci lo hanno fatto scoppiare ma fatto sta che è cominciato un periodo buio.
Tornati a casa la psichiatra li ha somministrato diversi farmaci tra cui Depakin e dopo circa un mesetto abbiamo cominciato con questa pastiglia RISPERDAL da 3, mg una meta la mattina e una la sera.(La dottoressa ha "etichettato lui come un soggetto depresso ")
Poi lui sentendosi stanchissimo e non reagendo a nessun stimolo abbiamo abbassato ,poi a distanza di un po' ancora una volta ,fino ad arrivare ad adesso dove lui prende metà e un pezzettino la sera .
Oltre tutti gli aspetti negativi e gli effetti collaterali ( quasi tutti quelli scritti sul foglietto illustrativo)che ha questa pastiglia su di lui ,ho visto anche qualche effetto positivo .
Ha trovato subito lavoro cerca di spronarsi , ultimamente vuole stare sempre in compagnia..insomma cose che danno un po' di speranza,ma che comunque penso non siano dovute al 100% dalla pastiglia ma proprio da lui che è stato sempre un ragazzo felice e con gioia di vivere ,si a volte con dei giorni no ma penso che capitino a tutti noi,perfino a me che mi ritengo una roccia .
Da qualche tempo quasi due settimane ho notato un po' un distacco verso il lavoro ,vi spiego lui si trova benissimo va d'accordo con tutti ,ma proprio oggi mi ha spiegato che si sente un APATIA su di lui ..Come se li mancasse la voglia morale di lavorare , si sveglia va a lavoro e poi a neanche un quarto di giornata lavorativa non c'è la fa più sente le 8 ore di lavoro troppo lunghe ,a volte pensando al giorno dopo dice no domani è troppo pesante non ci vado .
È vero è un lavoro pesantissimo (muratore) ma ha sempre lavorato come elettricista cameriere quindi non lavori dove " stai seduto ad una scrivania", con tutto il rispetto per tutti i lavori.
Non ho parlato con la psichiatra perché mi ha preso penso un po' sul naso ,forse per il mi l'essere troppo diretta e cercare incontri settimanali con la psicologa ,che c'è un giorno sì e 3 mesi no ( cosa che sarebbe un diritto per il mio compagno e non una richiesta) ma tralasciando tutto questo contorno; proprio oggi il mio compagno mi ha detto sono stanco vorrei non prendere più questi farmaci ( ma non lo farebbe mai da solo o senza un riferimento medico )
La mia domanda è questa apatia è dovuta a questo farmaco ?
Posso fare qualcosa nel mio piccolo ?
Questa voglia di non riuscire ad affrontare una giornata di lavoro è diversa dal "non voglio farla " ,e quindi sento che c'è qualcosa che non va ,che forse dovrei sentire un parere medico diverso ?
Non so ,mi sento in una scatola che non abbia una via di uscita ,ma che sicuramente c'è ,ma non so dove orientarmi.
Penso di essere stata chiara ,spero in una vostra comprensione e risposta.. saluti
Salve, l'apatia potrebbe essere legata al risperidone oppure potrebbe essere un sintomo della malattia del suo compagno (difficile sbilanciarsi senza una visita). Raccomando di non sospondere o modificare la terapia senza supervisione medica in ogni caso. Se vuole mi rendo disponibile per un consulto.

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