cari dottori. ho scoperto per errore una cosa molto brutta e difficile da digerire come figlio: un t

21 risposte
cari dottori. ho scoperto per errore una cosa molto brutta e difficile da digerire come figlio: un tradimento in famiglia. vorrei tanto parlarne col genitore che sta venendo tradito ma ogni volta ho un nodo alla gola e non riesco a parlarne. ho molta paura che questa cosa possa portare un segno indelebile nella nostra famiglia per sempre. è la prima volta che ne parlo a qualcuno, scusatemi tanto.
Caro utente, posso solo immaginare quanto difficile sia ciò che stai vivendo e altrettanto trovarsi in questa posizione così delicata. Immagino che sia difficile parlare sia con il genitore che sta commettendo il tradimento che con il genitore tradito. Essere custodi di un segreto è una grande responsabilità. Non posso dirle cosa fare o come sarebbe meglio agire. Poichè solo lei può sapere cosa sia meglio per lei e per la sua famiglia. Posso però suggerirle di parlarne con un professionista che la possa supportare in questo delicato momento e nella presa di decisione su ciò che vorrebbe fare. Rimango a disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo

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Gentile Utente, non deve essere stato facile trovare il coraggio di condividere un tema così delicato e che risulta comprensibilmente, per lei, fonte di grande sofferenza. Ci tenevo anzitutto a esprimere il dispiacere per la situazione che sta attraversando. La questione di cui parliamo apre diverse possibilità e scenari e lei si è trovato al centro di una dinamica relazionale che non la riguarda in maniera diretta: il rapporto coniugale tra la mamma ed il papà. Questo va inevitabilmente a definire un triangolo da cui può non essere semplice uscire. Inoltre, così facendo, diviene portatore di un mandato di grande responsabilità: parlare e contribuire ad un potenziale cambiamento di equilibri o non parlare, tenendosi dentro questo segreto silenzioso che tuttavia fa così tanto rumore ? Non esiste una scelta giusta ed una sbagliata. Esiste la sua storia, con la sua narrazione e eventi di vita che, esplorati e approfonditi, potrebbero aiutarla a comprendere quale sia, oggi, la scelta più coerente con sè ed il suo equilibrio, più che quello di chiunque altro. Forse la scelta potrebbe derivare dal guardarsi dentro più a fondo, cogliendo le sfumature della sua storia familiare, di lei come figlio e di quando (e come) ha scoperto questo fatto.
La mia indicazione, se le va e se la sente, è quella di iniziare un percorso psicologico (un'ottima idea potrebbe essere un orientamento sistemico-relazionale) che possa sostenerla ed aiutarla a non sentirsi solo in questo momento ed a trovare le giuste risorse e prospettive alla questione.
Se ne ha bisogno, io mi rendo disponibile online o in studio.
Buona fortuna
Dott.ssa Taddei Benedetta
Caro utente, comprendo quanto possa essere carica di dolore la sua scoperta e quanto gravoso il peso della scelta sul parlare o meno al genitore tradito. Sarebbe giusto anche che lei riflettesse, magari con l'aiuto di uno specialista, sul suo essere stato tradito, sul suo coinvolgimento diretto in quello che definisce un "tradimento in famiglia". Sono temi difficili e che toccano profondamente la nostra vita passata e presente per cui le auguro di trovare presto un sostegno che possa alleggerire questo peso. Buona serata. Dott.ssa Valentina Cascone
Salve, l'unica cosa che credo sia utile fare in questo momento per lei è accettare il dolore e la sofferenza, per poi magari confrontarsi con il genitore che tradisce, per poter sigillare il suo vissuto e poter far presente al diretto interessato cosa comporta per lei questa situazione. Le relazioni di coppia sono estremamente complesse e purtroppo dopo tanti anni di matrimonio spesso capitano situazioni simili, ma è bene che siano le due parti della coppia a venirne a capo, lei potrebbe consigliare di provare a sanare il rapporto, (a volte dopo i tradimenti le coppie rifioriscono), o anche di chiuderlo, perchè non escludo che potrebbe essere una soluzione utile anche questa... Solo Lei può sapere davvero cosa è giusto fare, ma prima di prendere una decisione, perdoni prima il suo genitore traditore, soprattutto l'immagine che ha di lui/lei adesso, perchè è un essere umano dopotutto, e sono sicura che, nonostante questo grave errore, la ama a prescindere.
Salve, immagini quanto debba essere stato difficile venirne a conoscenza e quanto sia grande il peso che porta dentro e la sofferenza.
Si conceda di ritagliarsi uno spazio di lavoro con un terapeuta, troverà la risposta di cui lei ha bisogno.
Resto a disposizione per approfondire
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
Gentile utente scoprire un tale evento e non sentirsi sicuro nel parlare è un peso enorme.
Il tradimento in una coppia porta con sé delle conseguenze all’interno della dinamica familiare e anche del singolo non indifferenti. È importante che lei riesca a parlarne con una professionista in grado da darle il giusto supporto e gli strumenti adeguati per fronteggiare questa situazione.
Le auguro ogni bene
Un caro saluto
Dott.ssa Lucia Scarlato
Buonasera, posso immaginare quanto la posizione in cui ti trovi tuo malgrado sia difficile. Sicuramente si tratta di una questione molto delicata e critica poiché coinvolge inevitabilmente tutto il sistema familiare e non solo la coppia coniugale. Per affrontare la cosa nella maniera migliore possibile ti consiglio di rivolgerti ad uno psicologo che possa aiutarti a gestire questo segreto, a capire come muoversi e ad affrontarne soprattutto i vissuti emotivi connessi. Se lo vorrai, sono a tua disposizione. Cordialmente, Dott.ssa Cristiana Danese psicologa.
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Gentile utente,
Capisco che condividere una cosa del genere non sia stato per nulla semplice, per questo mi sento - innanzitutto - di farle i miei complimenti.
Già scrivere in questo portale e chiedere consiglio implica il fatto che lei ha preso coscienza e forza di volontà a lavorare su questo suo disagio.
Non è facile tenere un “segreto” del genere e non poterlo condividere con la parte ferita della famiglia. In questo caso lei sta vivendo il suo dolore e il dolore dell’altro. Purtroppo, l’essere umano tende a somatizzare ciò che si tiene dentro, perché in qualche modo il nostro corpo ha bisogno di sfogare il disagio. Per questo le dico e le consiglio vivamente di parlarne con qualcuno con cui possa confrontarsi e intanto lavorare sulla sua emotività e su come sta vivendo questo momento così doloroso, per poi cercare di capire come affrontare questa situazione in famiglia. Rimango a disposizione per qualsiasi cosa. Un caro saluto.
Ciao,
immagino sia terribile mantenere questo segreto dentro di te, ma sei sicuro/a che il "genitore" non lo sappia e non lo voglia o possa elaborare? Sai, i sentimenti passano anche senza le parole.
Se vuoi la cosa si può affrontare insieme, innanzitutto per la tua serenità, che poi ti permetterà di "parlare" in modo diverso, senza "groppi alla gola".
Un caro saluto
Lavinia
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Gentile utente. Innanzitutto la ringrazio per il coraggio che ha mostrato nel condividere questo suo pensiero, in merito ad un "segreto" familiare svelato.
Immagino quanto sia stato destabilizzante per lei fare questa scoperta e conviverci, senza "per ora" riuscire a parlarne con il/la diretto/a interessato/a. La consapevolezza che ha mostrato nell'aprirsi denota una grande empatia e delle risorse importanti. Sarebbe importante che riuscisse a esternare ciò che prova in questo momento per poi, in seconda battuta, affrontare la situazione in famiglia.
Un cordiale saluto.
Dott. Lorenzo Biagioni
Gentile utente, grazie per la condivisione, non dev'essere semplice confidarsi su un argomento così delicato e che la tocca così da vicino. Immagino quanta confusione possa esserci, il dolore della scoperta, il conflitto di lealtà con uno e l'altro genitore,.. Potrebbe essere importante per lei poterne parlare con qualcuno, innanzitutto per esplorare i suoi vissuti relativi a questa spiacevole situazione, perchè essere nella posizione di chi deve tenere un segreto è tutt'altro che semplice e sereno. Resto a disposizione, un caro saluto. Dott.ssa Giulia Ciaudano
Gentile utente, grazie per essersi aperto. Non deve essere facile anche solo scriverlo, mettendo nero su bianco, un vissuto così doloroso. Posso solo immaginare il peso di questa scoperta: credo che possa essersi trovato di fronte ad un grande conflitto. In qualunque modo lei scelga di muoversi io credo che prima dovrebbe affrontare che cosa tutto questo significhi per lei, in quanto questa dolorosa scoperta la riguarda. Quel nodo alla gola che la blocca quando prova a parlare, meriterebbe di essere considerato. Il suo vissuto merita di essere considerato. Restando a disposizione, le mando un saluto.
Dott.ssa Irene Abis
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Gentile utente, comprendo la difficile posizione in cui si trova, e la sofferenza che possa derivarne, che la porta a chiedere qui come debba comportarsi. Tuttavia, la psicologia e la psicoterapia non consistono nel dire al paziente quello che deve e non deve fare, ma a sollecitare delle riflessioni che possano aiutare la persona a compiere le scelte che ritiene più opportune, e quindi a farsi carico di sè e della situazione che sta vivendo. Il fatto che questo tradimento possa venire alla luce, in che modo può lasciare a lei (e non la sua intera famiglia) un segno indelebile? E cosa intende per segno indelebile? Spero che rispondendo a questi miei quesiti, lei possa trovare la giusta direzione da percorrere. Cordialmente, Dott.ssa Antonella Cramarossa
Gentile utente, immagino che non è semplice confidarsi su un argomento così delicato, che la tocca in prima persona e le crea confusione. Potrebbe essere utile farsi supportare per esplorare i suoi vissuti relativi a questa situazione e fronteggiarla nel modo più adeguato. Cordialmente, Dott.ssa M.S.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.

Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL
Buonasera,
intanto grazie per aver condiviso un peso così grande. Una scoperta di questo calibro rappresenta per un figlio una grande responsabilità e forse, ancor di più, porta a scontrarsi con un dato di realtà con il quale mai si sarebbe pensato di dover fare i conti. Sin da bambini tendiamo a vedere i nostri genitori come indistruttibili e perfetti, spesso capita di essere inseriti in dinamiche relazionali che esulano dal nostro piano generazionale ma che inevitabilmente ci attirano come una calamita e ci portano ad assolvere un compito, una funzione dentro quella famiglia. Quando vengono a galla scoperte così sconcertanti per un figlio, si spezza l'idealizzazione dei nostri genitori e iniziamo a vederli sotto una luce diversa, imperfetti e fragili. La sua reazione potrebbe essere quella di voler proteggere il genitore che in questo caso viene considerato come la parte lesa, forse anche in virtù dell'eventuale rabbia che in questo momento Lei, in quanto figlio, sta provando nei confronti del genitore che ha portato il tradimento. Indubbiamente scoperte di questo genere possono innescare meccanismi e reazioni nuove, difficili da gestire. Ciò su cui proverei a spostare l'attenzione, poiché non è possibile suggerirle cosa potrebbe essere più giusto fare nei confronti dei suoi genitori, è ciò che questa scoperta causa in Lei, il modo in cui può sentirsi e quali sensazioni ed emozioni si sono attivate. Provare a vedere, piano piano, ciò che accade con maggiore distacco considerando che a volte un tradimento può riguardare dinamiche di coppia in termini di coppia coniugale e che quindi coprono un'area di funzionamento della coppia stessa che non dipende da Lei o dalla sua posizione. Non le si chiede di fare una scelta tra i suoi genitori bensì di lavorare il senso di responsabilità con cui si trova a dover fare i conti, insieme a tutto ciò che ad esso si lega.
Per ulteriori dubbi o necessità rimango a disposizione.
Dottoressa Cafarelli Cristiana.
Gentilissimo, mi spiace molto per quello che stai vivendo e capisco profondamente l'accadimento. Hai provato a parlarne apertamente con il soggetto che sta attualmente tradendo e provare a condividere questo tuo malessere? Se dovesse servire mi trovi sicuramente disponibile.
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Gentilissimo, mi dispiace molto per quello che sta passando, non è una situazione semplice. Non posso dirle cosa sia meglio, ma solo lei lo sa. Le consiglio di sentire uno psicologo che lo sostenga in questo periodo complicato. Un caro saluto, Dott.ssa Francesca Ghislanzoni
Buongiorno,
Mi dispiace per lo spacevole scoperta e per il malessere che le causa... Come mai sente il dovere di dover informare il genitore che ha subito il tradimento? Immagino sia un grosso peso da sopportare, per questo le cosniglio di valutare la possibilità di confrontarsi con un collega.
Dott. Marco Cenci
Grazie per aver trovato il coraggio di aprirti e condividere questa esperienza, anche se dolorosa e complessa. Quello che stai vivendo è profondamente difficile e può generare molte emozioni contrastanti come tristezza, rabbia, confusione e, spesso, un forte senso di responsabilità. Trovarti in questa situazione ti mette in un ruolo molto delicato, perché sei coinvolto emotivamente in prima persona e senti il peso del possibile impatto di questa scoperta su tutta la famiglia. È comprensibile, quindi, che parlarne direttamente con il genitore tradito ti crei un nodo alla gola e che l’idea di affrontare l’argomento possa sembrarti spaventosa e quasi insormontabile.

In una situazione così delicata, la tua priorità dovrebbe essere prenderti cura delle tue emozioni e dei tuoi bisogni. Potresti, ad esempio, provare a strada diversa, come rivolgerti a una figura esterna, come una psicologa, con cui poter esplorare la situazione senza sentirti giudicato o sopraffatto. Questa figura ti potrebbe aiutare a trovare chiarezza, a gestire l'ansia e a capire quale sia il passo giusto per te, senza l’urgenza di dover prendere una decisione immediata o definitiva.

Un aspetto importante da considerare è che non sei tu responsabile di risolvere o gestire la situazione familiare. La responsabilità di ciò che accade tra i tuoi genitori rimane loro. È naturale desiderare che tutto rimanga integro, ma è altrettanto importante accettare i limiti del proprio ruolo in queste dinamiche.

Infine, considera che ogni cosa che farai dovrebbe aiutarti a sentirti in pace con te stesso/a e a trovare equilibrio, senza dover portare un peso insostenibile sulle tue spalle. Qualunque strada tu scelga di intraprendere, non devi affrontarla da solo/a: cercare un aiuto professionale ti può offrire uno spazio sicuro per elaborare e comprendere le emozioni che questa scoperta ha suscitato in te.
Ricorda che non esistono risposte semplici, ma ci sono vie per ritrovare equilibrio e serenità.
Sono a disposizione per poter approfondire in sede di colloquio.
Buongiorno caro utente, grazie per aver cercato un confronto con noi. Immagino non sia semplice sapere questa notizia e non riuscire a vivere serenamente con il dubbio costante di raccontarla o tenere tutto per sé.
In generale credo che vivere con il peso di essere l'unica persona a conoscenza di qualcosa non ci faccia stare bene e mi sento di incoraggiarla a parlarne con i suoi genitori, in quanto la dinamica familiare cambierà e sta cambiando a prescindere, anche mantenendo il silenzio e poi perché non è lei ad aver causato "il problema".
Però capisco il suo timore e la difficoltà a tirare fuori la questione. Il mio consiglio, pertanto, è quello di considerare l'idea di dedicarsi uno spazio all'interno di un percorso psicologico con un professionista, in quanto questo le consentirebbe di trovare la migliore soluzione per uscire da questa situazione. La soluzione non proviene dal professionista, ma dal dialogo che lei instaurerà con le sue emozioni.
Sperando di esserle stata di aiuto, rimango a disposizione se vuole contattarmi.
Un caro saluto
Carlotta Massai

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