Buongiorno vorrei un consulto sto vivendo una specie di incubo quasi surreale da un anno , marito pa

17 risposte
Buongiorno vorrei un consulto sto vivendo una specie di incubo quasi surreale da un anno , marito papa di due bimbe piccole ,mia moglie totalmente cambiata , a livelli patologici non la riconosco piu, dimagrita tantissimo un immagine di se distorta si vede brutta , spese ossessive , ossessione per il cibo per la linea e per la palestra, tanto spesso da trascurare le figlie per mettere al primo posto se sia nelle spese che nelle scelte , mi ha lasciato, io ho preso una casa in fitto dove andare a vivere, ho fatto sei mesi di psicoterapia (interrotta per problemi economici) per stare meglio smaltire rabbia ecc ecc, assertivita fatto di tutto , il problema che non mi lascia , non ci sono terze persone da parte di entrambi, mi cerca sempre vuoi per le bimbe vuoi per altro mi cerca spesso ci vediamo anche in intimita' ancora ed e' durato per tutto questo anno e continua ancora , ma davanti agli altri siamo separati ossessionata dal giudizio degli altri ... sembra spesso come se io non ho sentimenti e difficilmente e affettuosa con me ... credetemi fino a 2 anni fa era dolce affettuosa premurosa adesso sembra posseduta un altra persona proposto tante volte terapia psichiatra psicologo ma nulla a detta sua non vuole andare e non riesce neanche a riconoscere o ad ammettere le cose spesso che mi fa e mi fa stare male dipingendosi buona con la frase , "ma io non faccio nulla di male", spesso mi dice che ha sensi di vuoto e tristezza grazie non so se ossessivo compulsivo o borderline una cosa e certa non so piu che fare manco io .. Che ne pensate? grazie
Buongiorno, la situazione risulta piuttosto complessa perchè la sua sofferenza è provocata dal comportamento di un'altra persona. Proprio perchè è così complessa diventa difficile dare qualche consiglio. è evidente che sua moglie stia attraversando un crisi di qualche tipo, il problema è di come sceglie di affrontarla e le conseguenze per le persone che le stanno vicino. La cosa più sana e utile che può fare è smetterla di assecondarla rispetto a comportamenti disfunzionali, come quando la ricerca sessualmente pur avendovi costretto alla separazione. è solo la punta dell'iceberg ma ad un certo punto le deve far capire di non essere "a disposizione" e da lì può cercare di indurre una riflessione più profonda.

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Salve, non posso che essere d'accordo col collega. Lei asseconda sua moglie che ha creato una situazione alquanto ambigua e in ogni caso molto pesante per lei. Si sottragga a questo gioco crudele. Capire perché sua moglie sta attraversando questa crisi esistenziale è impossibile da definire, certo è che in ogni caso deve assumersi la responsabilità delle sue scelte. Lei deve ritrovare un po' di amore per sé stesso e svincolarsi da queste dinamiche assurde e per nulla rispettose della sua dignità. Saluti, dr.ssa Daniela Benvenuti
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Credo innanzitutto che sia importante che voi possiate instaurare un dialogo schietto e sincero mediante il quale poter condividere pensieri e vissuti emotivi circa la situazione da lei riportata al fine di trovare soluzioni che possano soddisfare le esigenze di tutti. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buon giorno mi spiace molto per la situazione da lei descritta ma credo che purtroppo per sua moglie lei possa fare ben poco. Se non vuole riconoscere una problematica c’è ben poco da fare. Può però lei lavorare su se stesso e ritrovare e cercare quella serenità che le manca e che può per lei essere indispensabile per il proseguio di una vita serena. Cordialmente a sua disposizione. Gian Piero dott Grandi
Buongiorno, comprendo le difficoltà che sta attraversando e capisco che possa sentirsi confuso.
Se sua moglie non vuole approfondire le cause di questo suo disagio, che sembra profondo, solo lei può lavorare su se stesso e cercare di interrompere questo circolo vizioso.
Le auguro buona fortuna,
Cordialmente,
Giada Bruni
Buongiorno, mi sembra che lei abbia fatto un quadro lucido della situazione che ovviamente non facilita vissuti di stabilità e serenità. L'ideale sarebbe presumibilmente una terapia di coppia, ma se l'altro non vuole ci sono ugualmente dei rimedi. Molto spesso infatti si riesce a modificare la relazione di coppia parlando con uno solo dei partner ed influendo sul suo modo di comunicare con l'altro. Cambiare la comunicazione infatti significa cambiare la relazione, concetto esplicitato anche dal proverbio "chi pecora si fa, il lupo se la mangia". Può trovare su internet al riguardo dei miei articoli sulle relazioni interpersonali. Se nemmeno un intervento del genere dovesse funzionare, è necessaria una terapia di coppia che spesso prevede anche colloqui individuali separati con uno o ambedue i partner
Buongiorno,
lei porta qui una istanza di coppia, ed è in un percorso di coppia che andrebbero affrontate le problematiche qui esposte. Insieme dovreste vedere uno specialista. Provi a parlarne anche con sua moglie, potrebbe essere una possibilità di crescita per entrambi, cercando così di trovare insieme con lei un giusto equilibrio.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, se mi permette le riporto subito una frase che mi ha colpito : " il problema che non mi lascia". Sono certa che il percorso che ha intrapreso , seppur interrotto, le abbia dato gli strumenti per riflettere cosa intende scegliere per se stesso e valutare al meglio come affrontare sua moglie con una comunicazione chiara e rispettosa. Certamente sarebbe auspicabile una terapia di coppia .Saluti Dr.ssa Maurizia Arili
Buonasera, mi spiace per il suo disagio e comprendo la complessità della situazione. Tuttavia a maggior ragione le suggerisco di rivolgersi ad un professionista che possa aiutarla a fare chiarezza, ci sono sicuramente ottimi colleghi nella sua zona disponibili a venirle incontro economicamente qualora avesse delle difficoltà. Un caro saluto

Buongiorno, mi piacerebbe avere ulteriori informazioni per poter offrire una risposta più precisa (ad esempio, potrebbe dirmi se ha avuto una separazione formale, che tipo di separazione è stata, e se sono state prese decisioni riguardo alla custodia dei figli, e così via).

Mi dispiace molto che, a causa di problemi economici, abbia dovuto interrompere la sua terapia. Tuttavia, noto che è ancora evidente il bisogno di ricevere supporto per questa situazione relazionale stressante che sembra stia influenzando negativamente il suo stato emotivo e la disorienti.

Se il problema principale è sentirsi bloccato in questa relazione a causa dell'ambivalenza della moglie che l'ha lasciata, ma ancora la cerca in privato con insistenza, le consiglio di considerare cosa può fare lei in relazione a questa situazione, valutando se la ritiene ancora realmente sostenibile. A volte, prendere la decisione di porre fine a relazioni che causano sofferenza o stabilire dei limiti nei confronti di comportamenti disfunzionali può portare al recupero del benessere personale, e di conseguenza, a benefici per le sue figlie.

Spero che queste considerazioni le offrano spunti di riflessione. La saluto cordialmente
Gentile signore comprendo benissimo il suo smarrimento davanti ad una persona che ha conosciuto in un modo e che adesso vede totalmente cambiata. Il cambiamento è una condizione che viviamo e affrontiamo tutti nella vita, è un processo normale che avviene nel corso dell’esistenza di ognuno. Basti pensare solo a quanto si verifica nel fisico con il passare degli anni, per cui ci può stare una maggiore attenzione per il proprio corpo e per il benessere fisico. Credo però che quello che è avvenuto in sua moglie sia più di un normale cambiamento ma una brusca virata di personalità. Non è il caso di azzardare ipotesi sulla condizione psichica di sua moglie, ci vorrebbero altri elementi per fare una diagnosi e soprattutto sarebbe auspicabile che lei stessa sentisse il bisogno di approfondire quei “sensi di vuoto e tristezza” che avverte. Pe lei invece credo sia utile continuare con la psicoterapia anche per interrompere questo rinforzo che, con il suo essere sempre presente e accudente, sta dando a sua moglie che come lei dice “mi cerca sempre …e non riesce neanche a riconoscere o ad ammettere le cose spesso che mi fa e mi fa stare male”
Le auguro il meglio
Salve, la strada che aveva scelto ovvero la terapia è la cosa migliore. Tuttavia comprendo che le momentanee difficoltà finanziarie possono impedire di continuare. Può chiedere al suo medico curante di indicarle centri di ascolto gratuiti. In questo momento la domanda che dovrebbe farsi è perché mettere la sua vita, la sua serenità e tutto quanto in mano a una persona che sta pensando unicamente a se stessa. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno. dalla sua descrizione sembra emergere una profonda sofferenza in sua moglie. Il suggerimento che mi sento di darle, per evitare di essere trascinati in una specie di folie à deux (follia a due), dove un partner dominante "costringe" l'altro a una relazione sottomessa, è quella di cercare di non assecondarla nelle sue richieste patologiche e contraddittorie. Se non riesce più a sostenere un percorso di sostegno privato si faccia indicare dei servizi pubblici dove può comunque trovare delle indicazioni utili da parte di professionisti e magari ogni tanto riproporre a sua moglie l'utilità di un percorso terapeutico anche se al momento mette davanti la negazione del problema. Cordiali saluti
Buongiorno, è una situazione complicata perché il suo malessere dipende da una persona che non riconosce il suo cambiamento. Credo che per modificare le reazioni di sua moglie può solo cambiare il modo in cui lei si comporta con questa donna. Rifletta su quanto si mostra disponibile, sul perché lo fa e sulla forza di evitare di assecondarla. Forse così riuscirà almeno ad incrinare qualche meccanismo, malsano per entrambi, che si è instaurato fra di voi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, come evidenziato anche dagli altri colleghi, la
situazione famigliare che lei sta vivendo è sicuramente complessa. Credo sia molto importante che lei trovi nuovamente uno spazio terapeutico e di sostegno volto a comprendere le parti fragili della vostra relazione che sembra 'finire/non finire', determinando una 'con-fusione' dei desideri. In questo momento sua moglie sembra non essere consapevole del suo malessere, ma lei può, attraverso un aiuto psicologico, mettere a fuoco i suoi bisogni e fare le scelte più adeguate.
Se in questo periodo i problemi economici le impediscono di riprendere un percorso psicoterapeutico le consiglio di provare a cercare nel suo territorio Associazioni che lavorano nel sociale e forniscono a volte cicli di colloqui psicologici gratuitamente. Cordiali saluti
Buonasera, comprendo la difficoltà della situazione che sta vivendo. Sicuramente sua moglie ha un momento di crisi che l'ha "trasformata". Come sa, se una persona non riconosce di star male, non accetta di farsi curare. Credo anche io, come altri colleghi, che lei dovrebbe stare meno al suo gioco. Vigilare ed occuparsi delle bambine, essere presente alle loro esigenze, ma rispetto alle richieste di sua moglie, metterle dei sani paletti. Se siete separati lo dovete essere fino in fondo. Se le è possibile torni in terapia, perchè ha anche la responsabilità di due figlie ed è importante che sia lucido, presente e sostenuto, anche rispetto al comportamento ambivalente di sua moglie. Dei confini netti potrebbero far bene anche a lei. Se in futuro si aprisse uno spazio, sarebbe molto utile una terapia di coppia. Rimango a disposizione, la saluto cordialmente, dott.ssa Silvia Ragni
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Buongiorno, comprendo quanto questa situazione possa essere difficile e dolorosa per lei. Da quello che descrive, il comportamento di sua moglie è cambiato drasticamente negli ultimi anni, mostrando segni di ossessioni, distorsione dell'immagine di sé e cambiamenti nelle relazioni affettive. È possibile che stia attraversando una crisi significativa o che ci sia un disturbo sottostante che richiede attenzione, come un disturbo dell'alimentazione, un disturbo ossessivo-compulsivo, o anche tratti di un disturbo borderline di personalità.

Il fatto che sia dimagrita drasticamente, che abbia un'ossessione per la palestra e la linea, e che sembri mettere se stessa al di sopra di tutto, anche delle figlie, può indicare una profonda insoddisfazione e una perdita di equilibrio emotivo. Questi comportamenti potrebbero essere tentativi di cercare un controllo in una vita che percepisce come fuori dal suo controllo. Il rifiuto di andare in terapia è anche abbastanza comune in queste situazioni, poiché riconoscere di avere un problema può essere molto difficile e può portare a un senso di vulnerabilità che la persona non vuole affrontare.

Riguardo alla vostra relazione, il fatto che continuiate a vedervi, inclusa l'intimità, ma che sua moglie non sia affettuosa o emotivamente disponibile, potrebbe essere un segnale di ambivalenza: da un lato sembra non voler lasciarla completamente, ma dall'altro non sembra pronta a impegnarsi pienamente come una volta. Questa situazione la tiene in un ciclo di incertezza che, comprensibilmente, è molto difficile da gestire.

Per il suo benessere, è importante stabilire dei limiti chiari su cosa è accettabile per lei e cosa no. Potrebbe essere utile cercare nuovamente un supporto psicoterapeutico, anche solo per se stesso, per elaborare la situazione e ricevere aiuto nel definire dei confini che possano proteggerla dal continuo saliscendi emotivo. Potrebbe anche provare a parlare con sua moglie in un momento di calma, cercando di farle capire quanto la situazione stia influenzando sia lei che le bambine, e cercare di esplorare insieme, senza pressione o giudizio, la possibilità di un supporto terapeutico per il bene di tutta la famiglia.

La situazione è complessa e non è facile trovare una soluzione rapida, ma prendersi cura del proprio equilibrio emotivo è essenziale per poter essere un buon padre e affrontare il difficile percorso con sua moglie.
d.ssa Raileanu

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