Buongiorno, vorrei sapere se la psicoterapia cognitivo comportamentale nei pazienti con disturbo bip
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Buongiorno, vorrei sapere se la psicoterapia cognitivo comportamentale nei pazienti con disturbo bipolare in cura con psicofarmaci, si deve/può praticare anche durante le fasi depressive e (IPO)maniacali oppure se è consigliabile e preferibile aspettare che il paziente rientri in una fase di eutimia.
Durante una fase depressiva infatti il ridotto funzionamento cognitivo alterano le capacità di recepire discorsi, di relazionarsi, di essere propositivi ecc ecc. Quindi che senso avrebbe partecipare ad una seduta con il psicoterapeuta? Non sarebbe meglio aspettare che la fase depressiva passi?
Durante una fase depressiva infatti il ridotto funzionamento cognitivo alterano le capacità di recepire discorsi, di relazionarsi, di essere propositivi ecc ecc. Quindi che senso avrebbe partecipare ad una seduta con il psicoterapeuta? Non sarebbe meglio aspettare che la fase depressiva passi?
Buongiorno,
dipende dalla gravita', anche durante una fase depressiva e' molto utile osservare il funzionamento e, in base al piano di trattamento definito con il proprio terapeuta, lavorare sia sugli aspetti cognitivi che su quelli comportamentali.
Comunque meglio parlare con il terapeuta per capire i suoi obiettivi, difficile dare una risposta generica!
dipende dalla gravita', anche durante una fase depressiva e' molto utile osservare il funzionamento e, in base al piano di trattamento definito con il proprio terapeuta, lavorare sia sugli aspetti cognitivi che su quelli comportamentali.
Comunque meglio parlare con il terapeuta per capire i suoi obiettivi, difficile dare una risposta generica!
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Gentile Utente, continuare un percorso terapeutico anche durante una fase depressiva generalmente è utile, perché non solo favorisce il mantenimento sul piano comportamentale di una strategia di coping più funzionale, ma anche la possibilità di avere uno spazio d'ascolto e di sostegno. Magari può esserle utile un confronto con il terapeuta che la segue.
Un cordiale saluto
Un cordiale saluto
Salve.
Ne parli col suo terapeuta. Il mio parere è che è utile continuare perché può essere positivo sentirsi una persona accanto, di sostegno proprio nei momenti di maggiore difficoltà.
Distinti saluti
Ne parli col suo terapeuta. Il mio parere è che è utile continuare perché può essere positivo sentirsi una persona accanto, di sostegno proprio nei momenti di maggiore difficoltà.
Distinti saluti
Salve..la continuità della terapia è molto utile proprio per accogliere tutte le sfaccettature del nostro essere umani, di fatto comunque il progetto terapeutico è responsabilità del professionista, quindi bisogna sempre far riferimento a chi ha la situazione in carico per valutare il caso.
Saluti
Massimiliano
Saluti
Massimiliano
Gentile utente. I pazienti che seguono un percorso psicoterapeutico lo fanno in qualsiasi fase essi si trovino, altrimenti sarebbe come dire "vado dal medico, ma solo quando sto di nuovo bene"... comunque, proceda nella sua terapia ed esponga serenamente i suoi dubbi allo psicoterapeuta che la sta seguendo
Buongiorno. Comprendo i suoi dubbi e le dò ragione se dovessimo considerare la terapia psicologica un processo logico, razionale e lineare. Visto però che la psicoterapia opera su ciò che è illogico, incomprensibile, emozionale, allora ha un senso proseguire le sedute anche in momenti depressivi ed ipomaniacali. Dott.ssa Paola Cavallotto.
Gentile Signore/a non è mai una buona prassi interrompere un lavoro legato alla psicoterapia. Dal momento che parliamo di un professionista abilitato e formato ad un ben preciso lavoro è una buona soluzione affidarsi al suo lavoro. Certo ci sono delle fasi di una psicoterapia in cui si lavora con maggiore e solo apparente velocità e risultati rispetto ad altre che sembra meno efficaci ma è solo una lettura che non considera il fatto che si tratta di un processo di cambiamento che ha i suoi tempi e le sue modalità. Un cordiale saluto
Gentile utente, penso che sia utile per il paziente essere seguito anche nella fase depressiva perché può avere il sostegno necessario e la cura per quella fase del disturbo. E' molto utile in generale essere seguiti da un trattamento psicoterapico durante tutto il corso del disturbo. Un cordiale saluto.
Dott. Emiliano Tavanxhiu
Dott. Emiliano Tavanxhiu
Buon pomeriggio. Il senso del trattamento per un disturbo bipolare è pensato per aiutare il paziente in ogni fase; per gestire l'andamento delle oscillazioni e trovare strategie utili per ogni fase.
Comprendo che in una fase "down" sia più faticoso ma è molto utile.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Chiara Pavia
Comprendo che in una fase "down" sia più faticoso ma è molto utile.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Chiara Pavia
Gent.mo utente, la psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT) si è dimostrata molto efficace nel trattamento della sintomatologia legata ai disturbi bipolari, sia nel corso di stati ipotimici sia maniacali/ipomaniacali. Le linee guida internazionali indicano che l'uso congiunto di CBT e farmacoterapia, sarebbe l'approccio d'elezione per il trattamento di questi disturbi.
Qualsiasi tipo di psicoterapia è opportuno che sia effettuata anche durante periodi di depressione, poiché il lavoro terapeutico, durante questi periodi, può essere apportatore di importanti consapevolezze.
La terapia necessita di una continuità. A volte nella fase maniacale ci si sente in grado di affrontare la situazione senza un supporto ma anche qui sarebbe indicato continuare la terapia. Ne parla con estrema proprietà di linguaggio quindi deduco sia seguito/a da un collega. Si confronti con lui/lei. Inoltre l'uso del farmaco aiuta nella regolazione emotiva permettendo la terapia psicoterapica. Un saluto dott.ssa Cinzia Borrello
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
La fase depressiva è sempre rappresentativa del momento di feedback cerebrale, il momento elaborativo e compensatorio rispetto alla fase di accelerazione maniacale: in sintesi il momento di freno e di apertura allo stato di angoscia soggiacente.
Insomma il momento in cui si aumenta il numero delle sedute di psicoterapia: a prescindere dal modello teorico di riferimento.
Insomma il momento in cui si aumenta il numero delle sedute di psicoterapia: a prescindere dal modello teorico di riferimento.
Salve, aspettare che la fase depressiva passi, credo non abbia alcun senso in un percorso terapeutico dove la cosa importante è il percorso appunto che si intraprende attraverso l'evoluzione della relazione tra terapeuta e paziente in ogni suo momento, tanto più in quelli in cui il paziente sperimenta una maggiore sofferenza. Come si sentirebbe lei se durante un momento difficile della sua vita, il suo terapeuta, con il quale ha instaurato una rapporto di fiducia, le dicesse di non vedersi per un pò e quindi la abbandonasse nel momento di maggiore bisogno per rivederla quando sta meglio?
Un saluto,
Rosella Pettinari
Un saluto,
Rosella Pettinari
Gentile Utente, dai termini che usa sembra che lei abbia approfondito molto la questione. Quindi sarà certamente in grado di comprendersi col suo terapeuta. Lui sarà in grado di chiarire ogni suo dubbio e a lei rimarrà il compito di beneficiare delle sue indicazioni.
Salve, ne parli direttamente con il suo terapeuta.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona giornata.
Dott. Fiori
Gentile utente,
non sarebbe utile ai fini del percorso intrapreso interrompere secondo fasi.
Come in ogni percorso, possono susseguirsi dei momenti in cui si sperimentano vissuti e stati emotivi diversi.
Trovo utile piuttosto, lavorare proprio su questi aspetti, sul loro significato, contenerli ed elaborarli proprio all’interno del setting psicoterapico.
Saluti,
Dottore Diego Ferrara
non sarebbe utile ai fini del percorso intrapreso interrompere secondo fasi.
Come in ogni percorso, possono susseguirsi dei momenti in cui si sperimentano vissuti e stati emotivi diversi.
Trovo utile piuttosto, lavorare proprio su questi aspetti, sul loro significato, contenerli ed elaborarli proprio all’interno del setting psicoterapico.
Saluti,
Dottore Diego Ferrara
Buongiorno,
da psicoterapeuta cognitivo comportamentale le suggerisco di non interrompere la terapia in atto, il siuo terapeuta saprà darle sotegno in qualsiasi fase lei si trovi. Parlate insieme delle sue perplessità e vedrà che portrà sentirsi compreso e sostenuto in ogni caso.
Dott.ssa Ilaria Rossoni
da psicoterapeuta cognitivo comportamentale le suggerisco di non interrompere la terapia in atto, il siuo terapeuta saprà darle sotegno in qualsiasi fase lei si trovi. Parlate insieme delle sue perplessità e vedrà che portrà sentirsi compreso e sostenuto in ogni caso.
Dott.ssa Ilaria Rossoni
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