Buongiorno, vorrei ringrarvi per le vostre risposte ed indicazioni. Alcune mi hanno aiutato a rifle

18 risposte
Buongiorno,
vorrei ringrarvi per le vostre risposte ed indicazioni. Alcune mi hanno aiutato a riflettere ed in parte a calmarmi. Non e' facile ritornare a fidarsi anche se posso capire che sia necessario. E' vero che un rapporto con un terapeuta e' un rapporto umano ma e' anche vero che nel contesto di quella relazione uno dei due, il terapeuta, dovrebbe essere in grado di " governare" qualsiasi suo sentimento/reazione/ o non so come definirlo. Intendo che non trattandosi di un rapporto alla pari, il terapeuta dovrebbe "controllarsi" ed aiutare il paziente a capire che una reazione, che non nego sia stata la mia, troppo esagerata, violenta, impulsiva, non e' la soluzione ad un problema, che non ci si deve legare agli altri perche' al mondo si e' soli, e tanto altro. Ancora piu' incomprensibile rimane da parte mia, qualsias cosa io posso aver fatto, trattandosi appunto di una relazione terapeutica, che lui non voglia alcun tipo di chiarimento. Non e' maturo ed e' questo che mi spaventa che riprendere un nuovo percorso. Con i miei amici, anche con quelli che non sento piu', ho sempre chiarito e discusso. Strano che non riesca a farlo chi e' la per quello. Penso che il problema sia che lui tema, anche durante il confronto, che io possa avere una reazione di sfogo e di aggressivita'. Eppure io non sono in grado di farlo, se non tramite email perche' a voce, difronte a chi mi guarda, io sono totalmente inibita. Avrei tanti altri se , forse , ma...ma leggendo, e cercando dimenticare, provo a non pensarci, perhce'me' gia dura cosi.
Grazie per il servizio, per la psosibilita' di sfogo e per le indicazioni date
Salve, grazie a lei per aver condiviso la situazione.a volte possono capitare delle situazioni che vanno in un modo diverso rispetto a quello che ci aspettiamo: l’unico modo è cercare di trarne sempre un utile insegnamento.
Cordialmente, dott FDL

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Buon giorno mi associo al collega per ringraziarLa per aver condiviso con noi questa sua esperienza. Non sempre è facile ottenere i chiarimenti richiesti ma non per questo bisogna rinunciare al dialogo anche se può sembrare inutile. Poi ovviamente per poter dialogare bisogna essere entrambi disponibili. Spero possa risolvere questa situazione e tornare a fidarsi del lavoro psicoterapeutico clinico. Cordialmente Gian Piero dott. Grandi
Buongiorno, non è semplice chiarire i suoi dubbi e perplessità, perché parla di una relazione, terapeutica, di cui non è possibile conoscere, da qui, le dinamiche.
Se il suo terapeuta non è disponibile, può tentare di chiarirsi in un altro percorso.
Cordiali saluti,
Giada Bruni
Salve, mi associo ai colleghi che qui sopra le hanno suggerito di provare a parlare con un altro psicoterapeuta se il suo , con il quale vorrebbe legittimamente chiarire, non è disponibile a farlo. Credo sia importante che lei possa rielaborare l'accaduto e riacquistare la fiducia nella psicoterapia, nell'altro e in se. Intanto ha rotto il ghiaccio scrivendo qui, è già un passo nella direzione della fiducia. Cordiali saluti
Dott.ssa Silvia Bianchi
Salve, spesso si tende a generalizzare e a perdere fiducia. questo è normale, provi a non mollare ma a riprovare.
Intanto parlarne qui è un atto di coraggio per essersi esposta.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Grazie a lei per aver condiviso la sua storia e le sue emozioni. Ogni rapporto fra paziente e psicoterapeuta è unico e, ritengo io, finchè si riesce è importante confrontarsi e chiarirsi. Cordiali saluti. Dott. ssa Alessandra Domigno
Carissima, mai perdere fiducia nel confronto, vedrà che ne troverà il beneficio
Dottssa Marika Fiori
Carissima, è vero che il rapporto terapeuta-paziente non è alla pari ma è altresì vero che nel tentativo di controllare o governare tutto, emozioni comprese, si rischia di perdere un altro punto di vista interessante e reale: anche il terapeuta ha delle emozioni e anche il terapeuta può sbagliare. Il punto è riuscire a spiegarsi laddove possibile. Lei riporta che il collega non ha voluto spiegarsi in merito, noi non possiamo sapere che colloqui abbiate avuto e cosa abbiate compreso realmente entrambi, magari il terapeuta ritiene che il tutto sia già stato in qualche maniera chiarito. Se per lei non è sufficiente provi a far presente il suo bisogno nuovamente. In caso non fosse soddisfatta del rapporto venutosi a creare può pensare ad altre possibilità, dopo aver tentato di chiarire. Saluti, Valentina.
Salve, non conoscendo la versione del collega non è possibile darle una risposta. Provi a parlarne con un altro psicologo . Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Salve, sono contenta che abbia trovato nel servizio una possibilità di sfogo ed accoglienza. Spesso anche noi professionisti portiamo del nostro durante i colloqui, dovrebbe succedere il meno possibile ma siamo umani. Anzi, penso che questo in qualche modo renda il rapporto alla pari tra voi e noi. Quello che reputo fondamentale da entrambe le parti è la condivisione di questi vissuti....probabilmente iniziando lei a farlo potrebbe dare l'opportunità al professionista di cogliere qualcosa che gli è sfuggito nel vostro rapporto! Comunque sia non perda la fiducia, siamo tutti diversi proprio come chiunque la fuori, e proprio come scegliamo a chi avvicinarci, sentendo risuonare certe corde in sintonia, così può avvenire lo stesso in un rapporto terapeutico.....
Infondo, a suo modo, è terapeutico anche questo.
Saluti,
Dr.ssa Noemi Carrieri - Firenze
Buonasera, grazie a lei per aver condiviso con noi queste sue esperienze. Purtroppo per noi non è possibile esprimere un giudizio su un percorso terapeutico che non conosciamo. Rimango comunque molto lieto dal sapere che questo spazio l'ha aiutato a sfogarsi e a sentirsi meglio, purtroppo a volte possono capitare delle situazioni che vanno in un modo diverso rispetto a quello che ci aspettiamo, ciò che reputo importante è che lei possa trarne comunque un'insegnamento. Cordiali saluti, Dott. Matteo De Nicolò
Prenota subito una visita online: Psicoterapia - 60 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Grazie a lei per la condivisione della sua storia. Spero possa ritrovare la fiducia persa in una figura professionale.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Grazie per aver condiviso il suo pensiero e ciò che sente. Il rapporto con il terapeuta può avere dei momenti di crisi, rimane pur sempre un rapporto umano, in primis. Cerchi di capire se questa sua sensazione di essere inibita rispetto a delle emozioni può dipendere da qualcosa che è dentro di lei, piuttosto che da fattori esterni. Le consiglio di farne parola con il suo/la sua terapeuta, sarebbe un occasione di crescita e scoperta.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Flaminia Iafolla
Buonasera! Immagino si trovi in un momento difficile. Mi sono sentito confuso nel leggere e, come lei, anche io "Avrei tanti altri se, forse, ma...". Ho provato a sognare quanto accaduto tra voi. Sembra essersi prodotta una situazione tanto scomoda da portare all'interruzione della terapia. Paziente e terapeuta co-costruiscono (costruiscono insieme) la loro esperienza umana, seppure nel riconoscimento di un'asimmetria terapeutica. Forse, avete perso entrambi un'occasione preziosa. Proprio quel momento cruciale in cui ha "una reazione esagerata, violenta, impulsiva". Forse, la paziente mette alla prova (ancora) la relazione, ma per la prima volta nella vita ha l'occasione di fare un'esperienza dell'altro (terapeuta) che resta intero, pensa quanto sta accadendo e offre una lettura nuova e diversa di qualcosa che ha un sapore antico. Si prenda il tempo che le serve per capire se è con chi ricominciare, tra paura e desiderio. In bocca al lupo
Gentile utente, grazie a lei per aver condiviso la sua esperienza. Non è possibile entrare nello specifico non conoscendo tutti gli elementi della dinamica. Certo è che una relazione paziente-terapeuta rimane una relazione tra due persone in cui è possibile sbagliare e questo vale per entrambe le parti. Il mio consiglio è di non perdere la fiducia nella psicologia, se la precedente esperienza non si è conclusa in maniera positiva non vuol dire che la prossima non vada meglio. In bocca al lupo! Dott.ssa Francesca De Angelis
Salve gentile utente, questo è un servizio in cui tutti noi che partecipiamo mettiamo a disposizione di chi fa richiesta le nostre competenze.
É buono che abbia perso degli spunti da alcuni di noi, faccia le sue scelte e ne tragga profitto. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Buongiorno gentile utente!
Non conoscendo dettagliatamente la relazione terapeutica a cui si riferisce, credo sia difficile potermi esprimere in tal senso. Invece, quello su cui penso sia importante soffermarmi è sul suo dolore che nasce dalla perdita di una figura importante e che merita di essere accolto, a prescindere dalle dinamiche verificatesi. Comprendo che fidarsi e affidarsi a qualcuno possa essere difficile, come comprendo che farlo per una seconda volta possa esserlo ancora di più. Tuttavia, vorrei condividere con lei una riflessione: scegliere una nuova figura non significa fidarsi sin da subito, ma avere la possibilità di poter esprimere i suoi dubbi e le sue emozioni (anche negative) rispetto ad un nuovo inizio. Sarà compito del terapeuta lavorare su questi aspetti.
In secondo luogo, penso che la storia a cui lei si riferisce meriti di essere narrata in maniera più complessa. Mi sembra di percepire, infatti, che una parte di lei sia giudicante rispetto alla sua reazione che definisce "esagerata, violenta ed impulsiva". Spero che in futuro, riesca ad essere accogliente rispetto alla stessa e di chiedersi in primo luogo: perchè ho reagito in quel modo? Cosa ho provato? La comprensione dei motivi che sono alla base dei comportamenti, dal mio punto di vista, è il primo passo da affrontare.
Le auguro di potersi ascoltare e comprendere, sia rispetto alla sfiducia che condivide, sia rispetto ai motivi della sua reazione.

Buongiorno,

Mi fa piacere che le risposte precedenti l'abbiano aiutata a riflettere. È comprensibile che in una relazione terapeutica ci si aspetti un certo tipo di gestione da parte del terapeuta, in quanto la sua funzione è quella di guidare il paziente in un processo di cambiamento, mantenendo una posizione di supporto e professionalità. Tuttavia, è vero anche che, come in qualsiasi relazione umana, possono sorgere incomprensioni o difficoltà nella comunicazione, che, nel contesto di un percorso terapeutico, possono essere vissute come particolarmente dolorose. La sua reazione, anche se comprensibile, potrebbe dipendere dal fatto che un "confronto" diretto con il terapeuta potrebbe sentirsi minaccioso o difficile da gestire per lei, soprattutto se ha difficoltà ad esprimersi verbalmente.

Rispetto alla sua paura di non riuscire più a fidarsi o riprendere il percorso, le consiglio di dare valore ai suoi sentimenti, ma anche di riflettere su come questi possano influire sul suo cammino di crescita. L'idea che "non ci si deve legare agli altri" è una riflessione importante, soprattutto in un contesto terapeutico, dove l'obiettivo è l'autosufficienza emotiva. Tuttavia, un terapeuta ben formato dovrebbe essere in grado di gestire le sue reazioni, anche quelle più forti, senza temere il confronto. Potrebbe essere utile esplorare questi sentimenti con un altro professionista per ottenere un nuovo punto di vista sulla situazione, che magari possa aiutarla a comprendere meglio come procedere nel suo percorso di cura.

Non è mai facile affrontare questi temi, ma dare spazio alla riflessione e all'espressione dei propri vissuti può essere il primo passo per superare la difficoltà attuale. Se lo desidera, potrebbe anche chiedere un incontro con il suo terapeuta per discutere di come gestire i conflitti che sono emersi nella relazione terapeutica, se lo ritiene utile per la sua crescita.

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.