Buongiorno, vorrei raccontare la mia storia. Sono una ragazza di 25 anni. Da quando ne ho memoria

19 risposte
Buongiorno, vorrei raccontare la mia storia.
Sono una ragazza di 25 anni.
Da quando ne ho memoria soffro di ansia e attacchi di panico, dovuto sicuramente a contesti sociali. Da piccola per la scuola e il bullismo, da grande per altre cose. Per un periodo della mia vita ho smesso di accusarne il colpo. L'ultimo era stato nel 2020, cosi forte da non riuscire a gestirlo e costretta dai miei pensieri malsani a chiamare il 118 ( sentendomi in colpa, perchè magari la mia motivazione era stupida e stavo togliendo tempo a chi lo meritava o ne aveva bisogno ).
Costatato che si trattava di attacco di panico, mi sono ripresa dopo qualche ora e l'ansia spariva dopo qualche giorno.
Negli ultimi anni, ho cambiato lavoro. Attualmente lavoro nelle telecomunicazioni, servizio clienti inbound. Fornisco assistenza per luce e gas.
Questo lavoro lo odio, mi fa male, non sto bene in questo ambiente e ogni giorno penso di mollare. Poi penso che ho casa, bollette, spese da mantenere e resisto per qualche giorno ma alla fine succede che "cado malata". Negli ultimi mesi soprattutto, stati d'ansia progressivi, attacchi di panico, mal di testa atroci, vomito. Ma il mal di testa è quello che piu di tutti è presente. Sento 3 volte su 4, la testa pesante e dolorante, le orecchie che fischiano, la classica sensazione prima di uno svenimento.
Premessa: sono obesa, a breve avrò la prima visita per mettermi in lista per l'intervento di sleeve dopo anni e anni di diete con risultati notevoli e il mio successivo rifugio nel cibo, dopo aver in parte superato questa cosa, ho deciso di procedere in questo modo.
Dico che sono obesa perchè, ho ritardi mestruali che vanno da 30 giorni, ma anche ai 2/3 mesi alle volte, mentre altre volte miracolate ogni mese, ma è raro. Non ho mai un ciclo puntuale. Attualmente mi sarebbe dovuto venire il ciclo mestruale il 28 Luglio e oggi siamo al 23 di Agosto. Comunque lo specifico perchè tutta la mia vita è associata alla mia obesità. Hai un problema? È perche sei obesa. Sempre.
Quindi so già che parte dipende da questo. Si, mi sto facendo seguire da uno psicologo, ma ahimè ad oggi è troppo presto per definire dei risultati.
Comunque, oltre ciò, la perdita di capelli è aumentata esponenzialmente negli ultimi mesi, perdo ciocche intere di capelli dal bulbo e spesso ho il terrore di risvegliarmi senza capelli.
Vorrei un parere medico e forse anche umano in merito a questo: oggi mi sono finalmente decisa a interfacciarmi con la mia dottoressa e ho spiegato MOLTO BREVEMENTE questa situazione.
Mi ha inviato la richiesta per la visita neurologica, mi ha detto che lo ritiene oppprtuno per giustificare la cefalea e pensa siano questi a scaturire gli attacchi di panico. Non so cosa possa significare, ma mi fido dei dottori.
Scusate se sono stata lunga e poco coincisa e mi scuso per gli errori in anticipo.
Ps. L'ultimo attacco di panico risale a ieri 22 Agosto e ho dovuto anche questa volta chiamare il 118 perchè mi era impossibile calmarmi.
Grazie in ogni caso per la vostra risposta.
Ammiro il lavoro che svolgete.

Saluti
Mi dispiace molto per tutto quello che stai attraversando. La tua situazione sembra davvero complessa e il fatto che tu stia cercando aiuto sia medico che psicologico è già un passo molto importante verso il miglioramento.

Da quanto descrivi, sembra che ci sia una connessione tra l'ambiente lavorativo che non ti soddisfa e gli stati d'ansia e gli attacchi di panico che stai vivendo. Il lavoro nel servizio clienti può essere particolarmente stressante, specialmente se non lo trovi appagante e se il contesto ti sembra oppressivo. Gli attacchi di panico che hai avuto in passato e le difficoltà attuali come mal di testa, vomito e perdita di capelli potrebbero essere sintomi fisici legati all'ansia e allo stress, ma è giusto approfondire la questione con gli specialisti per escludere eventuali altre cause mediche.

Il fatto che la tua dottoressa ti abbia indirizzato a una visita neurologica è un passo importante. I neurologi possono aiutare a determinare se i tuoi sintomi sono legati a condizioni neurologiche specifiche e se potrebbero essere collegati agli attacchi di panico. Questo può essere utile per ottenere una diagnosi precisa e per escludere altre problematiche.

Per quanto riguarda l'obesità e le sue implicazioni, è vero che può avere effetti su vari aspetti della salute fisica e mentale, inclusi i problemi ormonali che possono influenzare il ciclo mestruale e la perdita di capelli. La tua decisione di procedere con un intervento chirurgico per la perdita di peso è significativa e potrebbe avere un impatto positivo sulla tua salute generale. È importante che tu continui a essere seguita anche per quanto riguarda il supporto psicologico e nutrizionale.

La perdita di capelli, in particolare, può essere influenzata da molti fattori, inclusi lo stress, le carenze nutrizionali e i cambiamenti ormonali. Affrontare la questione con il tuo medico ti aiuterà a capire se ci sono problemi specifici che devono essere trattati.

Infine, è fondamentale che tu continui a cercare supporto sia medico che psicologico. Gli psicologi possono aiutarti a sviluppare strategie per gestire l'ansia e gli attacchi di panico e per affrontare le sfide legate al lavoro e alla salute. Potrebbe essere utile lavorare con un terapeuta per esplorare e trattare le cause profonde dell'ansia e per trovare modi efficaci per gestirla.

Ricorda che hai il diritto di chiedere aiuto e di prenderti cura di te stessa. La tua salute fisica e mentale è importante e merita attenzione. Se hai ulteriori domande o hai bisogno di supporto, resto a disposizione.

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Gentile utente, mi dispiace tanto per ciò che ha raccontato. È sicuramente una situazione molto complessa. Le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico anche in vista dell'intervento chirurgico che dovrà affrontare.
Mi farebbe piacere accompagnarla in questo percorso.
Le auguro il meglio!
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Gentile utente, posso solo immaginare cosa lei si possa sentire. Ciò che però mi sembra importante sottolineare è che lei stia facendo il massimo per prendersi cura di sé al meglio. Ciò non è affatto scontato. Sta chiedendo aiuto a dei professionisti, si ascolta e cerca con gli strumenti che ha di prendersi cura di sé. Penso che lei sia nella direzione giusta. Si fidi dei professionisti, come peraltro sta già facendo. Vedrà che troverà la sua streda. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, indubbiamente una storia complessa, con tante sofferenze. Quando ci sono le sofferenze si sviluppano parallelamente delle risorse e lei ne avrà parecchie che l'aiutano a fronteggiare questa situazione. Ha messo in moto le possibilità per stare meglio, sia da un punto di vista medico che psicologico. Ora segua le indicazioni degli specialisti e aspetti i risultati. Il percorso psicologico ha bisogno di tempo, quindi tenga duro. Le faccio tanti auguri, dott.ssa Silvia Ragni
Salve, si capisce subito che la sua vita non è stata costellata di evento piacevoli.
Da quello che racconta emerge però anche una certa attitudine a rivolgere internamente la sofferenza, come a contenere, una sorta di difesa insomma.
Continui il suo percorso in terapia e faccia gli esami prescritti, se metterà impegno nel suo personale cambiamento i frutti di questa fatica non tarderanno ad arrivare.
Un saluto, dott.ssa Sandra petralli
Buongiorno,
ti ringrazio per aver condiviso la tua storia con tanta apertura e sincerità. È importante riconoscere il coraggio che hai nel confrontarti con le tue esperienze e le tue emozioni.
Da quanto hai descritto, sembra che tu stia vivendo una serie di difficoltà che si intrecciano, dall'ansia e gli attacchi di panico alla relazione con il tuo corpo e al lavoro che attualmente non ti soddisfa. È comprensibile sentirsi sopraffatti quando diverse problematiche si accumulano, e il fatto che tu stia cercando aiuto è un passo significativo.

Riguardo ai tuoi attacchi di panico e ai sintomi fisici che stai sperimentando, è positivo che tu stia seguendo un percorso con uno psicologo e che ti sia rivolta alla tua dottoressa per approfondire la situazione. La visita neurologica può essere utile per escludere eventuali cause fisiche dei tuoi mal di testa e per comprendere meglio la relazione tra il tuo stato emotivo e i sintomi fisici.

Inoltre, la tua consapevolezza riguardo all'impatto che l'obesità ha sulla tua vita è un punto cruciale. È fondamentale affrontare non solo la salute fisica, ma anche quella mentale ed emotiva. Il tuo desiderio di intraprendere un percorso per migliorare il tuo benessere complessivo è un segno di determinazione.
Ti invito a continuare a comunicare apertamente con il tuo psicologo e con i medici che stai consultando. Non esitare a condividere qualsiasi preoccupazione riguardo ai tuoi sintomi e alle tue emozioni, poiché questo è un passo importante per trovare le giuste strategie di coping e il supporto necessario.
Infine, ricorda che è normale chiedere aiuto e ricevere supporto in momenti difficili. La tua storia è unica e merita attenzione e cura. Continua a prenderti cura di te stessa e a esplorare le risorse che hai a disposizione. Un caro saluto.
Gentile signora, da quanto scrive arriva tutta la sofferenza che ha attraversato in questi anni, ma anche la volontà di trovare una soluzione per uscirne.
La invito a considerare un percorso psicoterapeutico che la accompagni e sostenga verso la sua nuova vita.
Buona fortuna,
Un caro saluto,
Giada Bruni
Gentile utente. Grazie per aver condiviso la sua situazione. E' importante che si sia rivolta al suo medico di base e che ora svolga gli accertamenti neurologici per indagare l'origine dei suoi mal di testa. Continui anche con il sostegno psicologico che sta seguendo. Il malessere che avverte sul suo posto di lavoro può avere un'influenza importante sui suoi stati d'ansia e attacchi di panico. Si faccia guidare anche nella comprensione di quale tipo di lavoro vorrebbe fare e se ci fosse una strada percorribile per intraprendere una nuova avventura lavorativa. Sul posto di lavoro trascorriamo gran parte della nostra giornata e viverla male ci compromette le relazioni, la vita sociale e la salute ed infatti lei dice che poi: "cado malata". Affronti con il suo psicologo la tematica del lavoro per cercare di affrontarla e viverla nella maniera più serena possibile. Anche questo la aiuterebbe ad allentare i suoi stati d'ansia.
Spero di esserle stato di aiuto. La ringrazio. Un caro saluto. Dott. Stefano Recchia
Gentile utente, mi dispiace tanto per ciò che stai attraversando, ti ringrazio per esserti affidata a noi ed averci raccontato una parte così delicata della tua vita. Come tu hai ben evidenziato, nel tuo caso co-occorrono una serie di fattori fisici e psichici, che possono in maniera complessa contribuire alla tua sofferenza. Questo è un aspetto da non trascurare, poiché come in molti casi, purtroppo, non vi è una soluzione univoca ed immediata. Noto con piacere però che stai cercando di fare di tutto per poterti risollevare da questa condizione: il percorso psicologico, le visite mediche, l'intervento di sleeve. Affidarsi agli altri è il primo passo per un cambiamento e da ciò che ci racconti sembra che tu lo stia facendo. Tuttavia, come in tutte le cose, ci vuole pazienza, costanza e fatica.
Mi soffermo, in quanto psicologa, sul percorso psicologico: credo che questo possa essere la "chiave" per interrogarsi sulla natura degli attacchi di panico, imparare a conoscere le tue emozioni, migliorare il tuo rapporto con il cibo e riscoprire lati di sé. Tale percorso è spesso lungo e difficile e soprattutto richiede la capacità di istaurare con il terapeuta un legame di profonda fiducia. Qualora tu non ti senta a tuo agio con la persona che ti segue, non esitare a parlargliene: è fondamentale sentirsi liberi di parlare ed in una relazione positiva.
Sono certa che riuscirai a uscire da questo periodo difficile, ti auguro il meglio.
Dott.ssa Cristiana Danese psicologa
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Gentilissima, ha già dimostrato in modo encomiabile quanta cura si stia prendendo di sé, consultando professionisti che si occupano del corpo e della psiche... Certamente le insoddisfazioni lavorative , le problematiche legate al peso corporeo, le emicranie costituiscono un ambito che la infragilisce notevolmente, ma che può reggere bene, soprattutto se continua il suo percorso si supporto. Continui a scandagliare le sue risorse interiori al fine di migliorare la qualità della sua salute fisica ed emotiva... Da cui poi attingerà energie per realizzare in modo appagante il suo progetto di vita. Un caro saluto. Dott.ssa
Giuseppina Cavallo
Buongiorno Gentile Utente, la ringrazio per aver condiviso la sua storia e per la fiducia che ripone nel nostro lavoro. Capisco che la situazione che sta vivendo è complessa e dolorosa, e posso immaginare quanto sia difficile affrontare quotidianamente l'ansia, gli attacchi di panico e il malessere che descrive.

Il suo racconto evidenzia una sofferenza profonda che si manifesta sia sul piano fisico che psicologico. È evidente che l'ansia e gli attacchi di panico abbiano un impatto significativo sulla sua vita e che il contesto lavorativo attuale, che lei definisce come altamente stressante e insoddisfacente, possa contribuire a peggiorare il suo stato di salute.

Il percorso che ha intrapreso per affrontare l'obesità e le difficoltà che essa comporta è un passo importante verso la cura di sé stessa. L'obesità può certamente influenzare vari aspetti della salute, ma è altrettanto importante riconoscere che i suoi sintomi e il suo malessere non si riducono soltanto a questa condizione. La sua sofferenza merita di essere ascoltata e affrontata in modo completo, considerando tutte le dimensioni del suo benessere.

La decisione di consultare uno psicologo è un passo fondamentale, e comprendo che possa essere frustrante non vedere immediatamente dei risultati. Il lavoro psicologico richiede tempo, e il processo di comprensione e guarigione è spesso graduale. Mi sembra, inoltre, molto positivo che abbia deciso di consultare anche un medico per approfondire la questione della cefalea e per indagare eventuali cause neurologiche. È importante continuare a esplorare tutte le possibili cause dei suoi sintomi, in modo da poter affrontare il problema da diverse prospettive.

Vorrei incoraggiarla a non sentirsi in colpa per aver chiesto aiuto durante i suoi attacchi di panico. Questi episodi possono essere estremamente debilitanti e spaventosi, e il fatto che abbia cercato supporto dimostra la sua forza nel voler affrontare queste situazioni.

Continui a prendersi cura di sé e a seguire le indicazioni dei professionisti che la stanno assistendo. Ogni passo verso il benessere, per quanto piccolo possa sembrare, è un passo nella giusta direzione. Se sente la necessità di parlare ulteriormente o di esplorare altre modalità di supporto, le suggerisco di farlo senza esitazione.

Le auguro il meglio nel suo percorso di guarigione e rimango a disposizione per ulteriori consigli o per intraprendere un supporto psicologico resto a disposizione.

Dott. Luca Vocino
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Gentilissima, è importante avere maggiori elementi per formulare una qualsiasi diagnosi così come è sempre importante escludere prima eventuali cause organiche, è quindi positivo che la sua dottoressa le abbia prescritto una visita neurologica, speriamo he questa possa fare un' po' di chiarezza da un punto di vista clinico. Da un punto di vista psicologico per aiutarla cercherò di descrivere alcuni sintomi e il meccanismo del disturbo di panico. L'attacco di panico tipicamente si presenta per la prima volta come un fulmine "a ciel sereno", quindi è normale sperimentarlo anche in momenti di calma apparente. Successivamente, Il panico si sviluppa perché c’è stato un primo attacco che viene percepito come un pericolo. Inoltre, le paure tipiche che emergono durante un attacco di panico possono essere quella di svenire, morire (di infarto o soffocamento), perdere il controllo o impazzire. A fronte di queste paure avviene un aumento sempre maggiore della percezione di pericolosità verso i sintomi interni. L'aumento della paura innesca a sua volta una ipervigilanza sempre maggiore verso ogni cambiamento percepito nel corpo e tale cambiamento non fa che alimentare la paura. Si crea quindi un circolo vizioso del panico. E' importante poter affrontare tramite un percorso terapeutico queste paure e sviluppare la consapevolezza che si tratta, appunto, solo di paure e imparare a gestirle. Quando si parla di disturbo di panico è importante capirne il meccanismo al fine di imparare a gestire gli attacchi di panico sviluppando maggiore consapevolezza e successivamente trovare delle strategie funzionali per fronteggiarli. Le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico che possa aiutarla innanzitutto a capire se si tratta effettivamente di ansia e/o di panico.
Nell'ansia, a differenza del panico, la paura è rivolta verso l'esterno (non verso l'interno cioè il nostro corpo). L'ansia non è di per sè qualcosa di negativo o pericoloso, bensì è un meccanismo fisiologico del tutto normale. Tuttavia, anche l'ansia, se eccessiva, diventa invalidante e intacca la qualità della nostra vita e diventa importante imparare a gestirla. Talvolta l'ansia si presenta perchè non ci sentiamo all'altezza delle aspettative e si crea un gap troppo grande tra la nostra aspettativa e la nostra percezione di poterla raggiungere. E' quindi importante lavorare sulla fiducia in noi stessi e nelle nostre risorse imparando ad affrontare la vita e le difficoltà facendo appello a tutte le nostre capacità.
Uno psicoterapeuta può fornire gli strumenti per comprendere che cosa sono l'ansia e il panico e come imparare a gestirli. Ci sono diverse tecniche di rilassamento, respirazione, meditazione e mindfulness ma prima di passare alle tecniche è importante sviscerare la natura del sintomo, che è sempre la voce di un malessere che merita di essere ascoltato. L'approccio cognitivo-comportamentale propone i trattamenti e le tecniche più efficaci per la gestione dell'ansia e degli attacchi di panico.
Posso immaginare la fatica che tutta questa situazione le comporta ma il suo desiderio di stare meglio e la sua spinta motivazionale a trovare una solitudine sono la sua risorsa più preziosa in questo momento. Lei è giovane, ha tutta la vita davanti a sè e merita di viverla in uno stato di serenità e benessere. Le auguro il meglio e resto a disposizione. Dott.ssa Arianna Savastio
Salve,
Le sono vicina in questa situazione complessa, a cui sento stia facendo fronte attivando tante professionalità che, sicuramente , l aiuteranno a trovare il “bandolo della matassa. Porti pazienza!.
Mi sento al contempo di suggerirle di alleggerirsi dai comportamenti passivi che sembra stia attuando quando ad esempio si incapacità continuando a lavorare in un contesto e ruolo che non le piace, o quando non si permette di pesare sugli altri.
Ringrazio e saluto

Liza Bottacin
Inizio col ringraziarla per la stima e la fiducia verso chi come noi si occupa del benessere psicofisico delle persone, il nostro lavoro è una missione di vita, grazie per essersi rivolta ai professionisti di Mio Dottore.
Comprendo bene le sue preoccupazioni e il suo stato emotivo, la sua forte sofferenza e le faccio i complimenti per aver superato tanti momenti difficili, punti sulla sua resilienza. Oltre alla visita neurologica sarebbe molto utile iniziare un percorso di psicoterapia per superare gli attacchi di panico e l’ansia.
L’ansia patologica non và mai sottovalutata in quanto interferisce principalmente sul funzionamento del sistema endocrino e cardiaco, sul benessere fisico dell’intero corpo. Concordo con lei che il lavoro che svolge non è il più idoneo, rispondere al call center può rappresentare una fonte di stress che và a influire sull’equilibrio psichico che presenta fragilità e una ipersensibilità derivante dall’infanzia. Intraprendere un percorso di psicoterapia che si occupi anche del corpo come la bioenergetica in cui viene presa in considerazione la stretta relazione mente-corpo consente di risolvere vari disturbi, da quello alimentare, agli attacchi di panico, alla mancanza di energia e desiderio di vivere. Un altro consiglio che mi sento di darle è inviare vari curriculum per nuove posizioni lavorative e circondarsi di amici che la sostengano. Non si scoraggi, con il giusto supporto professionale potrà superare questo difficile momento, il suo benessere al primo posto.
Un caro saluto e un grosso in bocca al lupo.

Dott.ssa Maria Graziano
Grazie per aver condiviso la tua storia in modo così dettagliato e aperto. È evidente che hai affrontato e continui a affrontare numerose sfide, e il fatto che tu stia cercando supporto è un passo importante.
Dal punto di vista psicologico sistemico-relazionale, è importante considerare il tuo malessere non solo come una questione individuale, ma come qualcosa che si inserisce nel contesto più ampio delle tue relazioni e del tuo ambiente. La tua storia di ansia e attacchi di panico, così come le difficoltà legate al lavoro e alla percezione di te stessa, suggeriscono che ci siano dinamiche relazionali e contestuali che potrebbero influenzare la tua esperienza.
1. Contesto Familiare e Sociale: Le esperienze di bullismo e le pressioni sociali che hai vissuto possono aver contribuito a creare una base di vulnerabilità che rende più difficile affrontare le sfide odierne. È possibile che ci siano modelli di comunicazione e interazione nella tua famiglia o nelle tue relazioni che influiscono sul tuo modo di percepire te stessa e le tue emozioni. Potrebbe essere utile esplorare come le tue esperienze passate influenzano il tuo modo attuale di relazionarti con gli altri e con te stessa.
2. Lavoro e Identità: Il tuo attuale lavoro nel servizio clienti sembra essere una fonte significativa di stress e malessere. Questo può riflettere una disconnessione tra la tua identità personale e le aspettative professionali. La tua sensazione di "dover resistere" potrebbe essere influenzata da pressioni economiche, ma è anche importante considerare come questo lavoro influisce sul tuo senso di autovalutazione e soddisfazione. Potresti esplorare alternative lavorative o modalità diverse di approcciare il tuo lavoro attuale.
3. Connessione Tra Corpo e Mente: I sintomi fisici che stai vivendo, come il mal di testa e la perdita di capelli, possono essere letti come manifestazioni di ansia e stress. In psicologia sistemica, c'è una forte interrelazione fra il corpo e la mente; così, le esperienze emotive possono tradursi in sintomi fisici. È fondamentale considerare che curare solamente i sintomi fisici senza affrontare le emozioni e le esperienze sottostanti potrebbe non portare a un cambiamento duraturo.
4. Integrazione del Supporto: È positivo che tu stia già seguendo un percorso con uno psicologo. Questo supporto può aiutarti a esplorare le radici delle tue ansie e i modelli relazionali che potrebbero perpetuare queste esperienze. Potrebbe anche essere utile discutere con il tuo specialista interventi che possano supportare la tua salute fisica e mentale in modo integrato.
5. Comunicazione Con i Professionisti: Il fatto che tu ti sia rivolta alla tua dottoressa è un passo significativo. Assicurati di comunicare apertamente le tue preoccupazioni e di seguire il percorso che ti è stato suggerito. Potrebbe essere necessario collaborare con specialisti diversi (ad esempio, un nutrizionista e un terapeuta) per affrontare le diverse dimensioni del tuo benessere.
Ricorda che ogni percorso di cura e crescita personale è unico. È possibile che tu abbia bisogno di tempo per vedere i risultati desiderati, ma prendere coscienza delle proprie emozioni e cercare attivamente supporto è già una parte importante del processo. Ti auguro di trovare la strada giusta per te e il modo di affrontare le sfide che stai vivendo.
I migliori auguri per il tuo percorso e per la tua salute! Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo.
Dott. Cordoba
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Gentilissima,
grazie per aver condiviso con noi le tue difficoltà. E' stato importante avere un quadro generico di salute. Non perché ci sia una causa conduttrice di tutto, ma perché il nostro corpo è un unicum con la nostra mente: spesso incide su come ci sentiamo e, a sua volta, spesso la nostra mente incide il nostro corpo (come avviene spesso negli attacchi di panico). Ci sono numerosi fattori da considerare, l'obesità, certo, può incidere, ma non è l'unico elemento. Parli francamente e liberamente col suo medico, i problemi di salute possono spesso mostrarsi in modi diversi, nascosti, potrebbe essere difficile per lui/lei trovare una causa fisica, se non ha il quadro d'insieme completo e più realistico possibile. Inoltre, il disturbo di attacco di panico è molto invalidante e crea spesso conseguenze nella vita quotidiana che si ripercuotono anche negli aspetti più fisici. Un trattamento con una psicoterapia è fondamentale e necessario per poter gestire gli attacchi e l'ansia e anche i momenti in cui non sono presenti ma in cui ci può essere difficoltà. Questo implica che l'amenorrea, l'insoddisfazione sul lavoro, possono tutti essere legati all'ansia e sapere come sapersi gestire per evitare che prendano il sopravvento e ti impediscano di vivere è fondamentale per il benessere.
Spero di averle dato un po' più di chiarezza, per qualsiasi cosa non esiti a contattarmi. Dott.ssa Tommasini
Buongiorno,

Innanzitutto, vorrei ringraziarti per la tua apertura nel condividere una parte così intima della tua vita. Quello che stai vivendo è profondamente complesso e merita tutta l'attenzione e il supporto possibile.

La tua storia racconta di una lunga lotta con l’ansia, i sintomi fisici e le difficoltà emotive che ne derivano. Dal punto di vista psicodinamico, è possibile che le esperienze passate di bullismo e le pressioni sociali abbiano lasciato delle tracce profonde nel tuo modo di relazionarti con te stessa e con gli altri. Questi vissuti possono essersi radicati nel tuo inconscio, influenzando il modo in cui vivi il presente e come il tuo corpo esprime il disagio attraverso sintomi fisici come la cefalea, i disturbi mestruali e la perdita di capelli.

Il tuo lavoro, che descrivi come insoddisfacente e gravoso, potrebbe essere visto come un terreno fertile per il riaffiorare di ansie e paure, che si manifestano in questi sintomi somatici. È comprensibile che una situazione di stress continuo possa riattivare sensazioni di impotenza e malessere che forse sono collegate a esperienze precedenti, mai completamente elaborate.

Riconosco la difficoltà del percorso che stai affrontando, specialmente considerando il peso che l'obesità sembra avere nella tua vita, non solo fisicamente ma anche emotivamente. È evidente che hai già iniziato un percorso psicologico, e questo è un passo fondamentale per iniziare a comprendere e affrontare le radici profonde del tuo malessere.

Ti incoraggio a proseguire questo percorso e a esplorare con il tuo terapeuta le connessioni tra i tuoi sintomi fisici e la tua storia di vita. Potrebbe essere utile riflettere su come le tue esperienze passate e il tuo modo di percepire te stessa influenzano il tuo presente.

Se lo desideri, possiamo organizzare un consulto, anche online, per esplorare insieme questi aspetti in modo più approfondito. La terapia psicodinamica potrebbe offrirti uno spazio sicuro dove elaborare questi vissuti e comprendere meglio le dinamiche interiori che contribuiscono al tuo stato attuale.

Ti mando un abbraccio virtuale e ti auguro di trovare presto un po’ di sollievo e chiarezza in questo difficile momento.

Un caro saluto.
M.G.
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Cara utente, gli attacchi di panico sono sempre un'esperienza terribile da vivere. In psicologia vengono considerati come un campanello d'allarme in cui il nostro corpo ci sta dicendo che qualcosa non va e che stiamo ignorando qualcosa nella nostra vita o nel nostro essere, così iniziamo a provare quelle sensazioni terribili di tachicardia, mente vuota, formicolii e derealizzazione. Mi viene spontaneo chiederle se va da uno psicologo perchè penso che lei abbia davvero bisogno di seguire un percorso terapeutico con una persona specializzata in attacchi di panico e che possa aiutarla ad entrare in contatto con se stessa e con il proprio corpo. Il corpo infatti non è altro che un estensione di noi stessi, mente e corpo sono strettamente correlati tra loro, quando parla dell'obesità, anche quello è un problema strettamente legato con il resto.
Il lavoro capisco sia necessario e ci porta a sostenerci nella vita, ma è anche opportuno a volte rendersi conto che ci mettiamo da soli molti paletti che poi sono talmente rigidi che ci impediscono di vedere le cose con flessibilità e quindi trovare delle soluzioni ai problemi o dei miglioramenti, anche per questo la terapia è molto utile.
Spero vivamente che possa trovare le forze per chiedere aiuto ad uno specialista, così da poter migliorare il suo benessere, perchè è assolutamente possibile, e per farsi accompagnare in questo percorso di cambiamento con il sostegno di qualcuno senza che senta il peso di dover affrontare tutto da sola.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto Dott.ssa Valentina Mestici

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