Buongiorno, vorrei per favore un parere medico riguardo la mia situazione. Dal mese di settembre ho

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Buongiorno, vorrei per favore un parere medico riguardo la mia situazione. Dal mese di settembre ho iniziato ad avere dolore alla gamba destra che è sempre aumentato, finché a ottobre ho fatto una serie di iniezioni di fans e muscolo rilassanti con risultato negativo. La situazione a fine novembre è degenerata con dolore fortissimo, formicolio al piede Dopo 13 iniezioni di cortisone e riposo assoluto, la situazione è nettamente migliorata. Dolore quasi completamente scomparso così formicolio. In seguito alla risonanza magnetica si è riscontrata un’ernia:canale spinale normale ampiezza,l5s1 grossolana ernia,mediana para mediana condizionante, netta impronta del sacco durale e impegno del recesso radicolare dx di s1, il disco intersomatico e’ nettamente ridotto in altezza, degenerato e protuso. Regolare intensità dei restanti dischi senza protrusioni . Ad una visita neurochirurgica è risultato assenza riflesso tallone achilleo . Il neurochirurgo suggerisce di aspettare tre settimane per eventuale intervento. Ma quello che domando è: in quasi assenza totale di dolore, nessuna perdita di forza o funzione deambulatoria, ripresa senza difficoltà attività lavorativa, perché l’intervento? La risposta del neurochirurgo è stata : dopo tutto questo tempo difficilmente l’ernia si disidraterà. A questo punto sono dubbiosa. Grazie per l’eventuale risposta.
buonasera a me pare che le sue perplessità abbiano un senso . Nessun dolore, nessun deficit = nessun intervento . Possono tuttavia esservi problemi che conosce solo chi l'ha in carico come paziente e quindi è lecito astenersi da qualunque altra considerazione.

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Quello che scrive il collega è giustissimo: senza dolore e senza problemi neurologici perchè intervenire chirurgicamente?
Di solito si attende un periodo che va dalle 4 alle 12 settimane dall'insorgenza del dolore praticando una terapia a scalare di desametazone per 10 giorni e questo perchè nei vari studi internazionali, di vari anni fa (sia neurochirurgici che ortopedici), si è visto che, a causa delle liste di attesa molto lunghe, molti pazienti "guarivano". In effetti non esistono terapie farmacologiche che possano far guarire una ernia discale espulsa: lo può fare il suo organismo che per primo disidrata il materiale discale estruso oppure il chirurgo quando tale pocesso non ha esito, significa che il materiale discale è stato sequestrato dagli agenti deputati a tale processo. Ergo: se non ha più sintomatologia ecc. non necessita, per il momento, di asportazione chirurgica dell'ernia, salvo in caso di ripresa del dolore.

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