Buongiorno. Vorrei parlarvi di una situazione che mi sta emotivamente distruggendo in termini di ans

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Buongiorno. Vorrei parlarvi di una situazione che mi sta emotivamente distruggendo in termini di ansia... Sono una ragazza di 27 anni ed il mio compagno ne ha 39 stiamo insieme da qualche mese. Lui ha una situazione familiare particolare poiché il padre è venuto a mancare e si ritrova a dover mantenere madre e sorella (quest'ultima di 36 anni). Inizialmente non ci ho dato peso, anzi apprezzavo come lui avesse avuto una certa maturità nell'affrontare una situazione così delicata ma andando avanti e capendo meglio le cose adesso inizio ad avere dei dubbi... Lui è muratore e per dover mantenere tutta questa situazione lavora tutti i giorni compreso le domeniche mentre la sorella lavora solo dal lunedì al venerdì e solo la mattina... Lui la vizia, non le fa mancare niente e addirittura il loro rapporto sembra padre figlia più che fratello e sorella. Premetto che io poco prima di conoscere lui sono uscita da una relazione di 5 anni tossica per colpa propria della mia ex suocera ed ex cognata quindi al momento ho quasi l odio verso le famiglie. Ovviamente lei non ha nulla a che vedere con quelle del mio ex però su tante cose mi pongo tante domande. Va bene aiutare la famiglia ma è normale mantenerla in tutto per tutto? Che siano visite, la spesa, le bollette, le ha regalato la macchina, le paga l'assicurazione proprio tutto e questa cosa a me proprio non va giù. È vero che lei guadagna 500 euro ma è pur vero che lavora solo la mattina e potrebbe benissimamente trovare un lavoro anche il pomeriggio o nel weekend invece di uscire o andare al mare... In più è fidanzata e il ragazzo vedo che sta bene economicamente, quindi perché non cercano di aiutarsi loro due invece di farsi mantenere dal fratello? Io ho paura che il mio sia un pensiero egoistico aggravato dalla mia esperienza con il mio ex... Però questa situazione mi sta mettendo parecchio a disagio e mi sta recando molta ansia perché penso sempre al fatto che anche un giorno la nostra non sarà mai una relazione a due o 3 (con eventuale figlio) ma che ci debba essere anche lei quando potrebbe fare squadra con il fidanzato...
Io sono una studentessa universitaria e al momento non lavoro, premetto che lui non mi fa mancare nulla ma altrettanto io non chiedo nulla proprio perché mi viene l'ansia al pensiero che debba sprecare soldi anche per me oltre che per la famiglia e non voglio farlo sentire "soffocato" anche se lui mi dice che non devo preoccuparmi... Ovviamente con lui ha parlato di questa cosa e mi disse che nel momento in cui la sorella sarebbe andata a convivere con il fidanzato le cose sarebbero cambiate, anche se poco ci credo come ad esempio l'assicurazione della macchina... Ed in più una volta in un momento di rabbia lui mi ha rinfacciato questa cosa dicendomi che della sorella non devo dire niente e questa situazione non devo "intromettermi" perché è sempre la sorella

Capisco quanto possa essere difficile e angosciante trovarsi in una situazione in cui la dinamica familiare del proprio partner influisce profondamente sul proprio benessere e sulla propria relazione. È evidente che lei sta vivendo un conflitto interiore tra il desiderio di sostenere il suo compagno e le sue preoccupazioni legittime riguardo alla gestione delle risorse familiari e alle dinamiche di dipendenza.

Dal punto di vista emotivo, è importante riconoscere e validare i suoi sentimenti. Provenendo da una relazione tossica, è comprensibile che abbia delle riserve rispetto a situazioni familiari complesse, specialmente se queste sembrano ripetere schemi che l'hanno ferita in passato. L'ansia e il disagio che prova sono indicativi di una preoccupazione genuina per il futuro della vostra relazione e per il ruolo che le dinamiche familiari potrebbero giocare nel vostro rapporto.

Nel contesto della sua situazione attuale, è cruciale considerare alcuni aspetti:

Comunicazione Aperta e Onesta: È fondamentale continuare a comunicare apertamente con il suo compagno riguardo ai suoi sentimenti e alle sue preoccupazioni. Anche se può sembrare che la questione riguardi solo la famiglia del partner, in realtà influisce direttamente su di lei e sulla vostra relazione. Esprimere le sue preoccupazioni in modo non accusatorio, usando frasi come "Mi sento preoccupata per..." piuttosto che "Tu fai sempre...", può facilitare una discussione costruttiva.

Definizione dei Confini: È importante stabilire confini chiari e sani. Lei ha il diritto di esprimere il suo disagio riguardo al modo in cui le risorse vengono gestite e al ruolo che la famiglia del suo compagno gioca nella vostra vita. Allo stesso tempo, deve essere rispettato il diritto del suo compagno di prendersi cura della propria famiglia come ritiene opportuno. Trovare un equilibrio che rispetti entrambi i punti di vista è essenziale.

Prospettiva sul Futuro: La sua preoccupazione riguardo al futuro è legittima, soprattutto se teme che le dinamiche attuali possano ostacolare la possibilità di costruire una famiglia con il suo compagno. È utile discutere apertamente delle aspettative future e dei cambiamenti che entrambi desiderano. Questo può includere piani concreti per una gestione più equa delle risorse familiari e una chiara visione di come la famiglia estesa sarà integrata nella vostra vita.

Autonomia e Supporto: Anche se lei è una studentessa e al momento non lavora, è importante riflettere su come può contribuire alla relazione in modi che non riguardano solo l'aspetto economico. Il supporto emotivo, la partecipazione attiva nella relazione e la creazione di uno spazio sicuro per entrambi sono altrettanto significativi.

Considerare la Terapia di Coppia: Se le discussioni continuano a essere difficili e il conflitto persiste, la terapia di coppia può offrire uno spazio neutro per esplorare queste problematiche con l'aiuto di un professionista. Questo può aiutare a migliorare la comunicazione e a trovare soluzioni condivise.

Il fatto che lei stia riflettendo attentamente su queste questioni e si preoccupi profondamente per la sua relazione è segno di un grande impegno e di amore. È importante continuare a lavorare insieme per affrontare questi problemi in modo costruttivo, garantendo che entrambi possano sentirsi ascoltati e rispettati.

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.

Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL
Gentilissima , mi dispiace per quel che prova capisco che possa avere dei dubbi e sentirsi a disagio . Sicuramente le esperienze passate influiscono indirettamente sulle relazioni future e si ha sempre paura di rivivere delle situazioni con emozioni negative . Sicuramente una chiacchierata le farebbe bene io sono disponibile per poterla supportare e sostenere psicologicamente per cercare una soluzione , un caro saluto
Buonasera,
Grazie per aver comunicato i Suoi dubbi.
Quando si inizia una relazione con una persona, contemporaneamente il legame include la famiglia.
Come dice Lei, aiutare i familiari è una cosa lodevole quando ce ne bisogno, ma quando le persone sono capaci di provvedere a se stessi questo aiuto è dannoso.
La domanda sarebbe: A cosa serve al Suo compagno fare il benefattore indipendentemente dal bisogno dell'altro?
Quando deciderete di stare insieme per sempre, lui per chi decide, per la sorella o per la nuova famiglia?
Queste dinamiche vanno affrontate in una terapia di coppia, per vedere se ci sia lo spazio per questa vostra relazione, o se per lui separarsi è difficile.
Rimango a disposizione
Cordiali saluti
Dott.ssa Monika Elisabeth Ronge
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Buona sera e grazie per aver condiviso aspetti intimi e importanti su questa pagina. Sicuramente si sta interrogando su come funziona questa sua nuova relazione, in virtù della sofferenza provata nella precedente. È chiaro che si è scottata e ha paura possa nuovamente accadere ciò che ha già vissuto. Si incuriosisca su come lei "si lega" al partner alla luce delle sue dinamiche familiari. Se le va di parlarne sono a disposizione anche on line. Forza e coraggio!
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Buonasera e grazie per aver condiviso con noi la sua storia. Capisco perfettamente le sue perplessità e immagino che questa situazione la metta non poco a disagio, d'altra parte capisco anche il suo fidanzato, la famiglia è pur sempre la famiglia e credo che anche lei farebbe di tutto per la sua, semplicemente ci sono persone che si sacrificano di più di altre, come il suo fidanzato. Finché le cose rimangono come sono ora e anche a lei non fa mancare nulla non penso ci sia da preoccuparsi, ma le consiglio comunque di parlare con il suo fidanzato ascoltando esponendo i suoi dubbi ed ascoltando anche lui, perché nemmeno per lui dev'essere facile visto che, da come lo descrive, lavora molto.
Se ha bisogno di un aiuto, io sono a disposizione anche online
Dott.sa Elena Bonini
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Buongiorno.
Le sue riflessioni sono molto importanti, le sue domande sono legittime e doverose per orientarsi e proteggersi.
Intuisco la complessità della situazione in cui lei si trova e per questo credo che sia utile approfondire, dato che lei giustamente osserva le cose da più livelli.
Desidero proporle dunque un colloquio conoscitivo online: potremo eventualmente decidere di farne altri perché lei possa chiarirsi ancora meglio le idee e fare scelte che per lei risultano adeguate.
Buongiorno,
l'ansia ci comunica una paura, un possibile pericolo, dunque al momento ci sono una serie di preoccupazioni. Obiettivamente il suo compagno ha un forte coinvolgimento familiare dovuto da svariate motivazioni. Al momento la famiglia ha perso un componente importante ossia il padre, e il suo compagno sente delle responsabilità e questo a livello umano è apprezzabile. Trattandosi di una situazione momentanea sarebbe tollerabile, mi sembra di capire che ha paura che questa situazione si protragga nel tempo e vada ad incidere sulla vostra relazione. Questi dubbi sono leciti ed è giusto prima di tutto che lei chiarisca a se stessa che stile di rapporto vorrebbe avere e lo comunichi apertamente anche al partner. Poi bisogna che anche lui sia onesto e che capiate se condividete la stessa visione di gestione della coppia e delle relazioni familiari. Le suggerisco di fare chiarezza sin da subito, proprio perchè siete all'inizio della relazione è preferibile impostare il rapporto sulla chiarezza e sincerità. Resto a disposizione...
Carissima, comprendo le sue preoccupazioni e il suo vissuto. Senz'altro la relazione passata gioca un ruolo in quella attuale. Da quanto state insieme e da quanto è morto il padre? Queste informazioni inquadrerebbero meglio la situazione. E' sempre molto delicato fare i conti in tasca ad un uomo, figuriamoci poi quando sta provvedendo alla famiglia di origine dopo che è mancato il capofamiglia.. Per parlare di questo tema con lui, non dovrebbe mai prenderlo di petto, con accuse e recriminazioni, ma eventualmente parlare in prima persona di come vive lei questa situazione, l'effetto che questa ha su di lei. Provi a formulare una proposta su come le piacerebbe a lei che lui amministrasse questa situazione, alla luce della vostra relazione.Potrebbe anche dire quello che vorrebbe lei per voi due, lasciando poi a lui decidere come vuol fare per accontentare il suo senso del dovere. E' ovvio che questa famiglia sarà sempre presente, sarà poi lei a mettere eventuali paletti.
Un contesto che potrebbe essere utile a entrambi è una terapia di coppia, nella quale ognuno può portare la sua visione. Anche per il suo compagno potrebbe essere un luogo dove confrontarsi rispetto alle scelte che sta facendo, tra responsabilità e senso del dovere. Le auguro il meglio, resto a disposizione, dott.ssa Silvia Ragni.
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Buonasera, i rapporti invischiati esistono e il fatto che il padre non ci sia più può avere creato una ristrutturazione del sistema familiare che ha visto nel suo ragazzo un uomo che deve provvedere alle esigenze della famiglia. Sono solo supposizioni in base a quanto da lei riportato. Rimane però da approfondire come mai lei sceglie ragazzi con delle relazioni familiari dai confini labili. Il tema dovrebbe approfondirlo in sede opportuna per evitare che scelga inconsciamente, persone diverse ma con questa caratteristica in comune.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentilissima utente, grazie per aver condiviso la tua situazione così complessa e delicata. Comprendo quanto questa dinamica familiare stia impattando sulle tue emozioni e sul tuo benessere, e vorrei offrirti una prospettiva psicologica sistemico-relazionale per analizzare più a fondo ciò che stai vivendo.
Innanzitutto, è importante considerare che le famiglie funzionano come sistemi in cui le interazioni tra i membri influenzano il comportamento e il benessere di ciascuno. Nel tuo caso, la situazione del tuo compagno, con il suo forte senso di responsabilità verso la madre e la sorella, potrebbe essere influenzata non solo dalla sua storia personale ma anche dai ruoli familiari che si sono creati in seguito alla perdita del padre. Il suo comportamento nei confronti della sorella può essere interpretato come un tentativo di mantenere coesione e stabilità all'interno di un sistema familiare che ha subito un trauma.
Tuttavia, la tua prospettiva è altrettanto valida. La tua esperienza pregressa in una relazione tossica potrebbe renderti più sensibile a dinamiche familiari che percepisci come eccessive o disfunzionali. È naturale avere preoccupazioni e ansie considerando che il sostegno finanziario che il tuo compagno offre alla sorella sembra aver superato i confini di un aiuto ragionevole e possa trasformarsi in una dipendenza. Le tue domande su come potrebbe evolvere la vostra relazione, specialmente nel contesto di eventuali progetti di vita familiare, sono comprensibili.
Uno dei punti chiave da considerare è la comunicazione. È positivo che tu abbia già iniziato a parlare con lui delle tue preoccupazioni. Tuttavia, il modo in cui queste conversazioni vengono elaborate potrebbe necessitare di maggiore attenzione. Potresti considerare di esprimere non solo le tue preoccupazioni, ma anche i sentimenti sottostanti. Ad esempio, spiegare come ti senti quando noti la dinamicità tra lui e la sorella potrebbe aiutarlo a vedere le cose da un’altra prospettiva, evitando conflitti o fraintendimenti. La sua reazione, come il rinfacciarti le tue preoccupazioni, suggerisce che potrebbe esserci una difesa emozionale in gioco, poiché il suo legame con la sorella è un tema sensibile e carico di emotività.
Inoltre, potresti invitare il tuo compagno a riflettere su quali siano le conseguenze nel lungo termine di questa struttura di aiuto economico. È importante che entrambi vi sentiate ugualmente coinvolti e che la relazione non si percepisca come una sorta di triangolo in cui la sorella rappresenta un ostacolo piuttosto che una parte del sistema familiare allargato. In un contesto ideale, una discussione aperta e sincera sui ruoli e le aspettative, oltre a come entrambi potete supportarvi a vicenda, potrebbe ridurre l'ansia.
Infine, potrebbe esserti utile ricordare che il tuo benessere emotivo conta. Attingere da un supporto esterno, come la consulenza psicologica, potrebbe offrirti uno spazio sicuro per esplorare queste dinamiche e affiancarti nel trovare strategie per gestire l'ansia. Non è egoistico preoccuparsi del proprio benessere in una relazione; al contrario, è fondamentale per costruire una connessione sana e autentica.
Spero che queste riflessioni ti possano aiutare a chiarire i tuoi pensieri e sentimenti, e a prendere decisioni che avvantaggino il tuo benessere e quello della tua relazione. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo.
Dott. Cordoba
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Buongiorno,

La situazione familiare del suo compagno è delicata e complessa, l'integrazione delle aspettative e l'influenza dei vissuti esperienziali di ciascuno è un terreno difficile da capire ed esplorare, pertanto le consiglio un percorso che le consenta di far chiarezza sui propri bisogni, sulle paure in modo da individuare uan direzionalità assertiva e serena soprattutto per lei.
Resto a disposizione per qualsiasi integrazione
Un caro saluto da Dott.ssa Federica Zunino
Buongiorno,
lei è portatrice di una istanza di coppia, ed è in un percorso di coppia che andrebbero affrontate le problematiche qui riportate. Ne parli anche con suo compagno, sarebbe una occasione di crescita per entrambi.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongionro, possono essere argomenti di cui discuterete man mano che la vostra relazione si consolida. Non avrebbe senso adesso stabilire regole assolute di comportamento. Eventualmente potrete affrontare la cosa in un percorso di coppia, al momento se non motivate da condizioni di necessità le sue uscite verranno percepite come intrusioni non motivate e quindi respinte.
Buonasera, grazie mille per la condivisione.
Comprendo quanto questa dinamica familiare stia impattando sulle tue emozioni e sul tuo benessere, e vorrei offrirti una prospettiva psicologica sistemico-relazionale per analizzare più a fondo ciò che stai vivendo. Innanzitutto, è importante considerare che le famiglie funzionano come sistemi in cui le interazioni tra i membri influenzano il comportamento e il benessere di ciascuno. Nel tuo caso, la situazione del tuo compagno, con il suo forte senso di responsabilità verso la madre e la sorella, potrebbe essere influenzata non solo dalla sua storia personale ma anche dai ruoli familiari che si sono creati in seguito alla perdita del padre. Il suo comportamento nei confronti della sorella può essere interpretato come un tentativo di mantenere coesione e stabilità all'interno di un sistema familiare che ha subito un trauma. Tuttavia, la tua prospettiva è altrettanto valida.
Trattandosi di una situazione momentanea sarebbe tollerabile, mi sembra di capire che ha paura che questa situazione si protragga nel tempo e vada ad incidere sulla vostra relazione. Questi dubbi sono leciti ed è giusto prima di tutto che lei chiarisca a se stessa che stile di rapporto vorrebbe avere e lo comunichi apertamente anche al partner. Poi bisogna che anche lui sia onesto e che capiate se condividete la stessa visione di gestione della coppia e delle relazioni familiari. Le suggerisco di fare chiarezza sin da subito, proprio perchè siete all'inizio della relazione è preferibile impostare il rapporto sulla chiarezza e sincerità.
Buonasera sembra ci sia una confusione nei ruoli nella famiglia del suo fidanzato. La mia domanda è come mai si lega sempre a ragazzi invischiati con la famiglia d origine?le suggerisco di iniziare una psicoterapia per riflettere sulle sua dinamiche relazionali.Un caro saluto Rossella Chiusolo
È comprensibile la tua preoccupazione e la sensazione di soffocamento emotivo. È importante comunicare apertamente con il tuo compagno sui tuoi sentimenti e bisogni, cercando di comprendere reciprocamente le aspettative di entrambi. Rifletti sulle tue priorità e valori, senza trascurare il tuo benessere e le tue necessità. Trovare un equilibrio è fondamentale per una relazione sana. Rimango a disposizione. Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Buonasera , mi dispiace per la situazione che vive e comprendo la sua preoccupazione . E' giusto non voler vedere la persona che sia ama sacrificarsi per gli altri . Però probabilmente la persona che si sacrifica per la sorella è la stessa persona che lei ama . Io lascerei al suo compagno ,ormai adulto ed in quanto tale capace di gestire le sue finanze, la possibilità di gestire questa cosa in totale autonomia . E lascerei a questa persona le valutazioni da fare . Per quanto riguarda la sua preoccupazione e successiva perdita di controllo sulle dinamiche che la circondano ,lei parla di un potenziale futuro e di un passato particolare . Suggerisco un supporto al fine di poter elaborare contenuti che la preoccupano . Talvolta alcune situazioni ,diventano un simbolo di cose che abbiamo dentro e che spingono per venir fuori . Siccome che lei ha delle ottime risorse che le permettono di differenziare le circostanze passate e presenti . Provi a cercare un supporto . Buone cose . Resto a disposizione anche online
Buongiorno gentile utente, comprendo la sua situazione e devo dire che è stata notevolmente esplicita. A mio parere sicuramente il suo passato potrebbe influenzare il suo presente, sia positivamente che negativamente. Sarebbe necessario indagare e comprendere come il passato la possa influenzare. È possibile che il comportamento del compagno nei riguardi della sorella e della mamma non cambi. Ciò non toglie che lei possa lavorare su di se tramite una terapia di modo da ottenere degli strumenti che la possano aiutare a ridurre l'ansia. Sicuramente le gioverebbe, all'interno della psicoterapia elaborare cosa la preoccupa all'interno di questa relazione, ovvero quali possano essere gli atteggiamenti che il suo compagno mette in atto per preoccuparla. In quanto, visto il suo passato è possibile che siano solo timori suoi e che il compagno di oggi abbia delle intenzioni ben diverse dal compagno precedente, pur dovendo aiutare la madre e la sorella.

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