Buongiorno, vorrei dei chiarimenti sulla dieta da seguire in caso di candida. Non ho problemi di
14
risposte
Buongiorno,
vorrei dei chiarimenti sulla dieta da seguire in caso di candida. Non ho problemi di intolleranze alimentari che io sappia e mangio un pochino tutto a parte alcuni tipi di carne e qualche verdura che non mi piacciono. Purtroppo, mi è stata diagnosticata la candida ed essendo recidiva devo assumere fluconazolo. In passato l'ho già preso ma poi è tornata. So che lo stress e l'alimentazione sbagliata non aiutano affatto e, per questo motivo, sto cercando di gestire lo stress e cambiare alimentazione almeno per un pochino.
Da anni ho anche problemi a livello intestinale. Ho avuto varie volte gastrite e gastroenterite e ho sempre la pancia gonfia, soprattutto appena mangio qualcosa (qualsiasi cosa).
Il mio cibo preferito è la pizza e la mangiavo più volte a settimana ma da quasi un anno ho ridotto a ogni 15 giorni per stare meglio. Altri alimenti che adoro e non vanno bene per la candida sono la pasta e le patate. È molto difficile rinunciare a queste cose ma devo assolutamente stare meglio. Online trovo tante notizie discordanti e vorrei sapere quali sono gli alimenti che posso mangiare e quali no.
Inoltre, mi chiedevo se la pasta di farro o di legumi possa essere un'alternativa alla pasta normale e se fosse possibile cucinare la pizza lo stesso (mi sa che senza lievito sarà impossibile ma chiedo). Mangio tanta verdura e poca frutta a parte le mele verdi che mangio spesso. Sapreste consigliarmi sulla dieta che potrei seguire senza privarmi di troppe cose e rischiare carenze?
So che dovrei fare una visita ma nel frattempo vorrei capire come muovermi con l'alimentazione
Grazie
vorrei dei chiarimenti sulla dieta da seguire in caso di candida. Non ho problemi di intolleranze alimentari che io sappia e mangio un pochino tutto a parte alcuni tipi di carne e qualche verdura che non mi piacciono. Purtroppo, mi è stata diagnosticata la candida ed essendo recidiva devo assumere fluconazolo. In passato l'ho già preso ma poi è tornata. So che lo stress e l'alimentazione sbagliata non aiutano affatto e, per questo motivo, sto cercando di gestire lo stress e cambiare alimentazione almeno per un pochino.
Da anni ho anche problemi a livello intestinale. Ho avuto varie volte gastrite e gastroenterite e ho sempre la pancia gonfia, soprattutto appena mangio qualcosa (qualsiasi cosa).
Il mio cibo preferito è la pizza e la mangiavo più volte a settimana ma da quasi un anno ho ridotto a ogni 15 giorni per stare meglio. Altri alimenti che adoro e non vanno bene per la candida sono la pasta e le patate. È molto difficile rinunciare a queste cose ma devo assolutamente stare meglio. Online trovo tante notizie discordanti e vorrei sapere quali sono gli alimenti che posso mangiare e quali no.
Inoltre, mi chiedevo se la pasta di farro o di legumi possa essere un'alternativa alla pasta normale e se fosse possibile cucinare la pizza lo stesso (mi sa che senza lievito sarà impossibile ma chiedo). Mangio tanta verdura e poca frutta a parte le mele verdi che mangio spesso. Sapreste consigliarmi sulla dieta che potrei seguire senza privarmi di troppe cose e rischiare carenze?
So che dovrei fare una visita ma nel frattempo vorrei capire come muovermi con l'alimentazione
Grazie
Ciao,
innanzitutto bisogna capire se è una candida di tipo vaginale o una candida di tipo intestinale.
per capire ciò bisognerebbe fare un controllo specifico per analizzare la flora intestinale batterica.
Da ciò che scrivi si denota un'alterazione della microflora batterica intestinale, ove l'unica soluzione è quella di ricorrere ad una visita nutrizionale attuando un particolare piano dietoterapico chiamato Dieta Low fod Maps , ovvero l'eliminazione di particolari categorie di alimenti che creano fermentazione nell'intestino e dunque aumentano la candidosi intestinale.
per maggiori informazioni mi scriva pure
resto a sua disposizione
dott.ssa Valentina Di Giovanni
innanzitutto bisogna capire se è una candida di tipo vaginale o una candida di tipo intestinale.
per capire ciò bisognerebbe fare un controllo specifico per analizzare la flora intestinale batterica.
Da ciò che scrivi si denota un'alterazione della microflora batterica intestinale, ove l'unica soluzione è quella di ricorrere ad una visita nutrizionale attuando un particolare piano dietoterapico chiamato Dieta Low fod Maps , ovvero l'eliminazione di particolari categorie di alimenti che creano fermentazione nell'intestino e dunque aumentano la candidosi intestinale.
per maggiori informazioni mi scriva pure
resto a sua disposizione
dott.ssa Valentina Di Giovanni
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Buongiorno, per quanto riguarda la candidosi vaginale, non esiste un protocollo dietetico mirato ma da quello che scrive sembra essere presenta un'alterazione del microbiota intestinale. Questo , insieme allo stress e a un'alimentazione non equilibrata, non aiutano di certo il miglioramento della sua situazione. Quello che dovrebbe fare è appunto rivolgersi a uno specialista in modo da seguire il protocollo dietoterapico più adatto a lei. Una dieta Low FODMAPs potrebbe essere l'ideale. Il consiglio che ora posso darle è quello di non escludere da sola intere categorie di alimenti senza chiedere prima una consulenza perché in questo modo si rischia di sbilanciare ancora di più l'alimentazione e di andare incontro a carenze. Resto a disposizione.
Gentilissima paziente,
Concordo con quanto detto dai colleghi e mi permetto di aggiungere una nota, rispetto alla mia esperienza.
Molte pazienti che hanno presentato il suo disturbo hanno eseguito il test del microbiota per capire il loro enterotipo.
L' ENTEROTIPO è una categoria che consente di suddividere gli esseri umani in gruppi sulla base del tipo di batteri presenti nell'intestino, infatti esistono tre enterotipi.
Non è un esame utilizzabile per fare diagnosi di alcuna patologia.
L'analisi è di supporto al medico nella diagnosi di disbiosi intestinale e nell'impostazione di una corretta supplementazione cor prebiotici, probiotici, o altri integratori alimentari, nonché di una dieta personalizzata.
Cordialmente
Dott.sa F.A.
Concordo con quanto detto dai colleghi e mi permetto di aggiungere una nota, rispetto alla mia esperienza.
Molte pazienti che hanno presentato il suo disturbo hanno eseguito il test del microbiota per capire il loro enterotipo.
L' ENTEROTIPO è una categoria che consente di suddividere gli esseri umani in gruppi sulla base del tipo di batteri presenti nell'intestino, infatti esistono tre enterotipi.
Non è un esame utilizzabile per fare diagnosi di alcuna patologia.
L'analisi è di supporto al medico nella diagnosi di disbiosi intestinale e nell'impostazione di una corretta supplementazione cor prebiotici, probiotici, o altri integratori alimentari, nonché di una dieta personalizzata.
Cordialmente
Dott.sa F.A.
La causa della candida è, nella gran parte dei casi, una disbiosi intestinale (squilibrio della flora microbica intestinale). Ci sono però anche altri fattori che possono favorire l’insorgenza della patologia. Tra questi, è bene citare la predisposizione individuale, l’assunzione della pillola anticoncezionale, lievi modificazioni del pH vaginale virante verso un profilo basico, la biancheria intima in tessuti sintetici, pantaloni eccessivamente aderenti, un’alta concentrazione di estrogeni e, infine, uno stato di gravidanza. Seguire specifiche regole alimentari è fondamentale per riequilibrare la microflora locale e ridurre la carica funginea.
Il mio consiglio, in ogni caso, è affidarsi a un esperto, per evitare di incorrere in un tipo di alimentazione monotona o troppo restrittiva che, alla lunga, potrebbe causare deficit nutrizionali.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Il mio consiglio, in ogni caso, è affidarsi a un esperto, per evitare di incorrere in un tipo di alimentazione monotona o troppo restrittiva che, alla lunga, potrebbe causare deficit nutrizionali.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Gentile utente, il problema da lei sollevato richiede sicuramente pazienza e impegno. Specialmente nella prima fase quando si punta a limitare la crescita della candida e importante affidarsi alle mani di un professionista perché potrebbe manifestare carenze dovute a diete di eliminazione. Dopo una prima fase che ha lo scopo di attenuare i si timi occorre lavorare sull'intestino con un integrazione mirata così da stare bene a lungo limitando il più possibile il rischio di recidive.
Eliminerei sicuramente succhi di frutta, prodotti lievitati ed erborinati (es. formaggi con muffe tipo Zola), zucchero aggiunto e caffè. Per tutti gli altri alimenti da lei citati non mi sbilancerei a dire nulla poiché, come anticipato, il fai da te può portare ad altre conseguenze anche gravi.
Distinti saluti
Dott.ssa Patitucci
Eliminerei sicuramente succhi di frutta, prodotti lievitati ed erborinati (es. formaggi con muffe tipo Zola), zucchero aggiunto e caffè. Per tutti gli altri alimenti da lei citati non mi sbilancerei a dire nulla poiché, come anticipato, il fai da te può portare ad altre conseguenze anche gravi.
Distinti saluti
Dott.ssa Patitucci
Gentile utente, una candida recidivante deve essere trattata sia con l'alimentazione che con l'aiuto di idonei probiotici. Inoltre, è necessario sapere se assume o meno dei farmaci. Sicuramente assumere molta frutta e verdura cruda non aiuta la situazione così come le farine raffinate, i dolci, cioccolata, miele, sciroppi, gelati, bibite zuccherate, glassa, yogurt alla frutta, frutta matura, pane, pizza, focacce, crakers, prodotti da forno, dado, cereali raffinati, formaggi contenenti muffe, tartufo, cibi affumicati, fritti, bevande gassate, insaccati, spezie piccanti, verdura a foglia larga.
in questi casi, consiglio:
svuotamento intestinale per 3 giorni consecutivi con Neo Bioxy polvere: 1 cucchiaino disciolto in un bicchiere di acqua la sera prima di coricarsi e 1 al mattino;
in seguito, 1 bustina di Yovis per 10 giorni
proseguire con fermenti lattici a base L. acidophilus e L. rhamnosus ( Prolife, Boulardii, VSL3 capsule) per 3 mesi.
Per un piano alimentare dettagliato, mi contatti privatamente.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Debora Caserio
in questi casi, consiglio:
svuotamento intestinale per 3 giorni consecutivi con Neo Bioxy polvere: 1 cucchiaino disciolto in un bicchiere di acqua la sera prima di coricarsi e 1 al mattino;
in seguito, 1 bustina di Yovis per 10 giorni
proseguire con fermenti lattici a base L. acidophilus e L. rhamnosus ( Prolife, Boulardii, VSL3 capsule) per 3 mesi.
Per un piano alimentare dettagliato, mi contatti privatamente.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Debora Caserio
Buonasera, le consiglio di ridurre zuccheri e sostanze amidacee . Le occorre ripristinare un microbiota equilibrato selezionandolo con una dieta opportuna, come la dieta del microbiota. Se ancora non ha risolto la disbiosi mi contatti pure.
Dott.Susanna Battaglia
Dott.Susanna Battaglia
Buongiorno, come detto precedentemente dalla collega è essenziale ridurre il consumo di zuccheri quando si è affetti da candidosi e si sta eseguendo una terapia antifungina. Oltre a questo la riduzione degli alimenti ricchi di zuccheri è d'aiuto anche nel trattamento di auree e mal di testa ricorrenti.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Caterina Ferlini
Cordiali saluti,
Dott.ssa Caterina Ferlini
Buongiorno, come lei stessa ha scritto, la sua alimentazione era ed è ancora poco corretta. Questo ha creato una disbiosi intestinale che si riperquote in tutto l'organismo. Il consiglio che posso darle, come i miei colleghi, è di evitare gli zuccheri bianchi (dolci e farine bianche in genere), di assumere pro e pre-biotici e di fare sport regolarmente. Sono a disposizione per eventuali chiarimenti ma mi sento di rassicurarla circa il consumo di pasta e pizza perchè le ricordo che esistono anche le farine integrali e diversi stratagemmi per rendere una sana alimentazione anche buona e gustosa.
La aspetto, dott.ssa Patrizia Di Mare
La aspetto, dott.ssa Patrizia Di Mare
Buongiorno, se la candida è dovuta ad alterazioni del microbiota intestinale, serve una dieta che vada a ripristinare la corretta flora batterica presente nell'intestino. In questo modo potrà vedere dei miglioramenti anche dal punto di vista del gonfiore e dei problemi gastro-intestinali.
Per riequilibrare il microbiota è importante assumere cibi prebiotici e probiotici, come yogurt e alimenti contenenti fibre (frutta e verdura su tutti). Per quanto riguarda la pizza, può mangiarla in quanto è comunque un alimento che deve essere assunto massimo una volta a settimana, quindi se seguirà una dieta quotidiana corretta non sarà la pizza a crearle problemi.
Cordiali saluti, Dott. Luca Macchi.
Per riequilibrare il microbiota è importante assumere cibi prebiotici e probiotici, come yogurt e alimenti contenenti fibre (frutta e verdura su tutti). Per quanto riguarda la pizza, può mangiarla in quanto è comunque un alimento che deve essere assunto massimo una volta a settimana, quindi se seguirà una dieta quotidiana corretta non sarà la pizza a crearle problemi.
Cordiali saluti, Dott. Luca Macchi.
Senza dubbio ridurre la quota di zuccheri nell'alimentazione è una buona strategia.
Non penso, tuttavia, che sia necessario eliminare cibi specifici o intere categorie di alimenti. Un buon piano alimentare la può aiutare a trovare l'equilibrio tra i macronutrienti, senza dover rinunciare a nulla.
Se vuole approfondimenti, mi contatti pure.
Non penso, tuttavia, che sia necessario eliminare cibi specifici o intere categorie di alimenti. Un buon piano alimentare la può aiutare a trovare l'equilibrio tra i macronutrienti, senza dover rinunciare a nulla.
Se vuole approfondimenti, mi contatti pure.
Un buon piano alimentare può sicuramente aiutarla a trovare l'equilibrio. Affrontare i problemi gastrointestinali richiede un approccio olistico. Anch'io soffro di colon irritabile, motivo per cui ho scelto di specializzarmi in questo campo. Posso immaginare quanto sia difficile affrontare le incertezze legate ai sintomi gastrointestinali. Esiste un protocollo chiamato lowfodmap, a basso contenuto di carboidrati fermentabili per chi soffre di intestino irritabile. Ne parli con il suo medico, e se ha bisogno di ulteriore supporto, siamo qui per aiutarla.
Cordiali Saluti,
Dott.ssa Ivana Allocca
Cordiali Saluti,
Dott.ssa Ivana Allocca
Salve cara utente, per il trattamento della candida quello che intanto può fare prima di affidarsi a un professionista della nutrizione è quello di evitare sicuramente prodotti dolci, limitare i carboidrati e i formaggi.
Le consiglio una visita nutrizionale così che il professionista dopo anamnesi le sappia consigliare i giusti probiotici e le crei un'alimentazione adatta al trattamento della candidosi e si adatti alle sue esigenze. Sappia che sono proprio le abitudini sbagliate che l'hanno portata nel loop candidosi e solo cambiandole verso il meglio la situazione potrà cambiare. In bocca al lupo, per ulteriori informazioni ci sono.
Cordiali saluti Dott.ssa Chiara Marconcini
Le consiglio una visita nutrizionale così che il professionista dopo anamnesi le sappia consigliare i giusti probiotici e le crei un'alimentazione adatta al trattamento della candidosi e si adatti alle sue esigenze. Sappia che sono proprio le abitudini sbagliate che l'hanno portata nel loop candidosi e solo cambiandole verso il meglio la situazione potrà cambiare. In bocca al lupo, per ulteriori informazioni ci sono.
Cordiali saluti Dott.ssa Chiara Marconcini
Gentile paziente, la candida si nutre di zuccheri e per frenarne la crescita, perciò, va sospeso, per un periodo limitato, il consumo di alcuni alimenti e va ricostruito l’equilibrio della flora benefica con una dieta costruita in base alla persona, affinché sia più sostenibile possibile.
Una volta regrediti i sintomi, è molto importante aumentare l’apporto di fibra gradualmente e introdurre quindi nuovamente gli alimenti sospesi. Lo scopo è quello di rinforzare il microbiota intestinale, sostenere la funzione dell’intestino e l’attività del sistema immunitario.
La sospensione dei cibi suggeriti può durare da qualche giorno a diverse settimane, in base al grado di diffusione dell’infezione, alla frequenza delle recidive e alla cronicità della problematica.
Le consiglio di rivolgersi a uno/a specialista della nutrizione così che possa formulare una percorso idoneo attraverso dieta e integrazione appropriata.
Per ulteriori chiarimenti, resto a disposizione.
Cordialmente, Dott.ssa Vanessa Carletti
Una volta regrediti i sintomi, è molto importante aumentare l’apporto di fibra gradualmente e introdurre quindi nuovamente gli alimenti sospesi. Lo scopo è quello di rinforzare il microbiota intestinale, sostenere la funzione dell’intestino e l’attività del sistema immunitario.
La sospensione dei cibi suggeriti può durare da qualche giorno a diverse settimane, in base al grado di diffusione dell’infezione, alla frequenza delle recidive e alla cronicità della problematica.
Le consiglio di rivolgersi a uno/a specialista della nutrizione così che possa formulare una percorso idoneo attraverso dieta e integrazione appropriata.
Per ulteriori chiarimenti, resto a disposizione.
Cordialmente, Dott.ssa Vanessa Carletti
Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.