Buongiorno vorrei chiedere un consiglio, mio figlio di 44 anni in buona salute generale, non fuma e

14 risposte
Buongiorno vorrei chiedere un consiglio, mio figlio di 44 anni in buona salute generale, non fuma e non beve, normopeso senza familiarità di problemi cardiocircolatori, dopo qualche anno ha fatto analisi del sangue che risultano tutte a posto a parte la Ves a 20.
Ma come ci aspettavamo perchè in famiglia ne soffriamo gli hanno riscontrato:
Colesterolo tot.365 (in passato aveva circa 250/ 270)
Hdl 54
Trigliceridi 61
Abbiamo fatto il calcolo dato che non c'è l'LDL e questo risulterebbe a 299. Da una settimana sta assumendo una compressa la sera di Armolipid Plus che prendo anch'io per lo stesso problema.
La dottoressa dato che ha un LDL alto gli ha prescritto Ecocardio ed Eco vasi sovraortici per controllare la situazione arteriosa e gli ha consigliato le statine, so che non fanno così bene però avendo LDL così alto converrebbe oltre che controllare l'alimentazione partire con le statine che magari sono più efficaci poi magari in seguito continuare con Armolipid? Sicuramente è di tipo famigliare io le mie sorelle ne soffriamo da parte materna. C'è da dire che ha fatto gli esami subito dopo le feste e di sicuro è salito anche per questo, con 299 di LDL corre rischi nell'immediato? sono preoccupata.. grazie per le risposte
Gentilissima paziente,
Questa condizione di carattere familiare può essere modulata da una dieta personalizzata per ipercolesterolemia familiare.
L’ipercolesterolemia familiare è una malattia ereditaria in cui un’alterazione genetica provoca livelli estremamente elevati di colesterolo nel sangue. In particolare, ad aumentare è il colesterolo LDL, il cosiddetto “colesterolo cattivo”. Nella maggior parte dei casi, la patologia è dovuta a mutazioni a carico del gene che codifica per il recettore delle LDL, il quale, non funzionando correttamente, non riesce a 'catturare' le particelle di colesterolo LDL e a permetterne la rimozione dal sangue.
L’ipercolesterolemia familiare è uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare. La presenza di elevati valori di LDL contribuisce all’instaurarsi di un processo di alterazione delle pareti dei vasi sanguigni noto come aterosclerosi, a sua volta strettamente correlato all’insorgenza di gravi malattie cardio e cerebro-vascolari, come l’infarto del miocardio o l’ictus cerebrale.
Le persone affette da FH devono seguire una dieta a basso contenuto lipidico, associata a una terapia ipolipemizzante basata sull’uso di vari farmaci.
La dieta mediterranea è in grado di incidere positivamente sui livelli di colesterolo nel sangue e diventare un'arma efficace per difendersi dall'ipercolesterolemia.
Resto a disposizione
Cordialmente
Dott.ssa F.A.

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Gentilissima paziente, con già spiegato dalla collega si tratta di ipercolesterolemia familiare, caratterizzata da un difetto genetico che porta ad un elevato livello di colesterolo LDL nel sangue. A lungo andare può portare a gravi conseguenze (aterosclerosi, infarto, ischemia o ictus). Quindi risulta molto importante effettuare controlli regolari, seguire la terapia farmacologica indicata dal medico e il piano alimentare a basso contenuto di grassi. Le consiglio di rivolgersi ad uno specialista che possa elaborare un piano dietetico personalizzato sulla base delle sue problematiche.
Resto a disposizione Dott.ssa Federica Mostardi.
Buonasera, l'aumento delle lipoproteine associate al colesterolo - LDL- si possono ridurre anche velocemente con una dieta appositamente studiata a ridurne il valore alto ed a "liberare" diciamo così il sistema portale da una eccessiva concentrazione di grassi saturi che sovraccarica il fegato mettendolo in sofferenza. Non parliamo solo di fegato ma anche di tutte le cellule di tutti gli organi perchè anche loro utilizzano colesterolo, che in giusta misura, va a far parte delle membrane cellulari. dopo aver fatto le analisi prescritte dal suo medico di fiducia mi faccia sapere.
Le cause dell'ipercolesterolemia possono essere molteplici: legate alla genetica, alla dieta (troppe calorie, troppi grassi saturi o trans, troppi zuccheri semplici), a particolari malattie come il diabete, o a problemi endocrini (tiroide), al fumo o ad una scarsa attività fisica.
Un’influenza importante nel controllo dei livelli di colesterolo plasmatico è svolto dall’alimentazione: infatti la correzione dello stile alimentare, nelle forme lievi, può rappresentare la sola terapia, ma anche in associazione con una terapia farmacologica, una alimentazione adeguata può potenziare l’efficacia dei farmaci ipocolesterolemizzanti e permettere di ridurre la posologia e gli eventuali effetti collaterali. Dieta mediterranea e attività fisica regolare sono le armi più efficaci per battere l’ipercolesterolemia. Gli eccessi di colesterolo nel sangue sono responsabili della possibile insorgenza di malattie cardiovascolari.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Gentile paziente, come detto già dai mie colleghi, l'ipercolesterolemia familiare è una patologia legata alla genetica. Dai valori emerge un enorme disequilibrio del rapporto HDL/LDL. Occorre quindi fare un'alimentazione specifica con l'aggiunta di un ulteriore integratore alimentare del tutto innocuo , che aiuterebbe ad abbassare e riequilibrare il rapporto alterato.
resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Saluti
Gentile paziente, consiglio come protocollo il Cardiolipid Plus (1 cps la sera dopo cena) + Astaxantina (solgar) 1 perla a pranzo per 3 mesi.Il Cardiolipid Plus consentirà una buona discesa del colesterolo totale, mentre l'Astaxantina lavorerà bene sulle LDL. Da abbinarci un protocollo nutrizionale e l'esercizio fisico. Di conseguenza, se dall'ecocolordoppler risulta tutto nella norma, può seguire questo trattamento combinato, senza l'utilizzo delle statine.
Resto a disposizione.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Debora Caserio
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Gentile paziente l'approccio all'ipercolsterolemia, suggerito dagli Esperti, è un approccio a step: si inizia con i cambiamenti dello stile di vita, tra cui corretta alimentazione e attività fisica, poi si considerano i nutraceutici e, in seguito, la terapia farmacologica. Forse, nel Suo caso l'approccio è stato un pò sovvertito ma non c'è da allarmarsi. Il mio consiglio è di seguire sicuramente le indicazioni del Suo medico, relative agli approfondimenti che ritiene opportuno prescriverLe, ma allo stesso tempo di rivolgersi a un nutrizionista in grado di elaborare un piano alimentare adeguato sia per Lei che per Suo figlio. Il nutrizionista potrà inoltre stabilire se e a quali integrazioni ricorrere. Concludo dicendo che, di recente, specifici probiotici hanno dimostrato proprietà ipocolesterolemizzanti. Resto a disposizione e LA saluto cordialmente. Luigia Atorino
Gentile signora, la terapia in caso di ipercolesterolemia familiare(con principio di infiammazione, data la VES) deve muoversi su più fronti: 1)farmacologica così come consigliato dal curante 2)terapia dietetica specifica 3)attività fisica moderata e regolare. I rischi nell'immediato si valutano appunto mediante eco cardio e sovra aortici, la situazione può comunque essere contenuta e parzialmente regredire, agendo appunto sui tre fattori sopra menzionati, insieme a delle buone abitudini nello stile di vita(no fumo, no alcol, buona igiene del sonno).
Ci tenga aggiornati.
Dott.ssa Serena Pasqualicchio
Gentile signora, purtroppo i sintomi che lei descrive indicano la presenza di ipercolesterolemia familiare, condizione che comporta appunto un'elevata concentrazione di colesterolo LDL nel sangue. A lungo andare, come immaginerà, ciò può comportare alcune complicazioni da non sottovalutare: proprio per questo è di fondamentale importanza che suo figlio segua scrupolosamente la terapia farmacologica prescritta dal medico di famiglia. Per quanto riguarda l'aspetto dell'alimentazione, sicuramente sarebbe opportuno gestirla con una dieta che tenga conto di questa problematica: sarebbe dunque opportuno che suo figlio si rivolga a un professionista della nutrizione, così da poter affiancare un piano alimentare corretto alla terapia farmacologica. Cordiali Saluti, Dott. Umberto Olivo.
Buongiorno, è molto importante valutare tramite esami specifici la condizione di arterie e in generale del sistema cardiovascolare. Insieme alla terapia farmacologica, è importante però l'aspetto dietetico. Molte volte nonostante una condizione di normopeso o comunque distante dall'obesità, la dieta seguita non è equilibrata e prevede un apporto di grassi saturi e di zuccheri semplici in eccesso rispetto alle quantità adeguate. Questo va a peggiorare una situazione di colesterolemia familiare, che porta a un non corretto funzionamento dei meccanismi di utilizzo e produzione del colesterolo a livello ematico.
Buona giornata, dott. Luca Macchi.
Gentilissima paziente, Questa condizione di carattere familiare può essere modulata da una dieta personalizzata per ipercolesterolemia familiare. L’ipercolesterolemia familiare è una malattia ereditaria in cui un’alterazione genetica provoca livelli estremamente elevati di colesterolo nel sangue. In particolare, ad aumentare è il colesterolo LDL, il cosiddetto “colesterolo cattivo”. Nella maggior parte dei casi, la patologia è dovuta a mutazioni a carico del gene che codifica per il recettore delle LDL, il quale, non funzionando correttamente, non riesce a 'catturare' le particelle di colesterolo LDL e a permetterne la rimozione dal sangue. L’ipercolesterolemia familiare è uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare. La presenza di elevati valori di LDL contribuisce all’instaurarsi di un processo di alterazione delle pareti dei vasi sanguigni noto come aterosclerosi, a sua volta strettamente correlato all’insorgenza di gravi malattie cardio e cerebro-vascolari, come l’infarto del miocardio o l’ictus cerebrale. Le persone affette da FH devono seguire una dieta a basso contenuto lipidico, associata a una terapia ipolipemizzante basata sull’uso di vari farmaci. La dieta mediterranea è in grado di incidere positivamente sui livelli di colesterolo nel sangue e diventare un'arma efficace per difendersi dall'ipercolesterolemia. Resto a disposizione Cordialmente, Dott. Lenzi
Gentile paziente posso dirle che l'ipercolesterolemia con elevato tasso di LDL, detto " colesterolo cattivo" può avere diverse cause sia genetiche per mutazione del genere recettore che cattura l LDL e lo rimuove dal sangue, sia pure per diabete, tiroide, ma anche per una dieta scorretta e scarso esercizio fisico .Tutto questo anche se non si è in presenza di uno stato di obesità conclamato. Pertanto nel suo caso un ipercolesterolemia di tipo famigliare per un difetto genetico si può contenere agendo sia sottoponendosi ad una dieta personalizzata, prescritta da un nutrizionista, calibrata che escluda grassi saturi, zuccheri semplici ,alcool, fumo con una quotidiana attività fisica per stimolare il metabolismo a bruciare le calorie in eccesso e sia con il supporto di una terapia a base di farmaci ipolipemizzanti, prescritta dal medico di base Inoltre adottando uno stile di vita sano si contribuisce a modulare questo eccessiva produzione lipidica. Quindi suggerirei a tal fine la dieta mediterranea ed un buon esercizio fisico che sono le armi valide insieme ad integratori specifici che abbassano la produzione lipidica. Inoltre sottoporsi ad esami clinici per evidenziare alterazione e carenze ed eseguire dietro prescrizione del medico di base pure esami radiologici al fine di valutare lo stato di salute a livello cardiovascolare e scongiurare i rischi che un ipercolesterolemia può determinare come infarto e ictus. Resto a disposizione dottoressa Domenica Tallarico
Buonasera, mi rendo conto della preoccupazione ed è lecita, ma ha un quadro ben definito e quindi può agire. Le statine comportano diversi effetti collaterali, ma il cambiamento dello stile di vita e delle piccole accortezze potrebbero fare la differenza. Per i problemi di questo genere spesso la migliore strategia è una buona cura del fegato liberandolo e detossinandolo, e l'utilizzo di alimenti freschi e con un'alimentazione quanto più semplice possibile, priva di alimenti non processati. Il consiglio che le darei è di far rientrare i parametri con le statine per poi passare ad integratori con riso rosso fermentato. Così da poter pensare, consultando sempre il medico, di poter passare direttamente all'integratore tralasciando il farmaco.
Ad ogni modo resto a sua totale disposizione pe ulteriori consigli.
Le auguro buona giornata
Dott.ssa Barbara Morea
Carissima "mamma apprensiva" , con un figlio di 44 anni che ha esami un po alterati fatti dopo le feste , c'è da chiedersi se avete mai considerato che il corpo REAGISCE A CIO CHE SI MANGIA E SI CREANO ALTERAZION IN UN GIORNO come e più in anni di " certe abitudini" alimentari. Però è piu facile, specialmente per la classe medica odierna prescrivere un farmaco che spiegare ( forse con alcuni minuti di tempo in piu) alcune buone abitudini alimentari e sopratutto strategie per poterle seguire. Ha detto bene , le statine possono dar disturbi e le lascerei per casi estremi, ma una semplice riarmonizzazione nutrizionale può far ridurre il colesterolo , speciamente ad un ragazzo UOMO DI 44 ANNI che , come scrive lei gode di buona salute...perchè non mantenerla ? a presto,se vuole per un consiglio piu personalizzato...anche alla mamma preoccupata . Drssa Marzia Lucherini nutrizionista e spe. a in medicina naturale.

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