Buongiorno volevo una delucidazione, la quietapina e usata come stabilizzatore dell' umore in quanto

17 risposte
Buongiorno volevo una delucidazione, la quietapina e usata come stabilizzatore dell' umore in quanto mi è stata inserita nella mia terapia.prendevo il deniban che mi ha fatto stare bene per un anno e mezzo ma già fallo scalaggio stavo peggio e sono riassorti pensieri brutti...la mia terapia e zoloft 100 ALPRAZOLAM 40 gocce al giorno e quietapina 100...si tratta di una ricaduta avuta quasi due anni fa e il medico mi ha detto che funziona da stabilizzatore dell' umore. E normale avere questa caduta tolto il deniban...
Ho un disturbo dell' umore ma con la prima terapia avevo trovato il mio benessere mentre adesso è tutto un alto e basso....
Faccio fatica ad alzarmi la mattina e mi trascino nel fare le cose e ho secondo me un doc....paura di perdere il controllo specialmente sulle altezze....e dal 2013 che ho questa paura che nel momento di benessere (nei due anni che non ho preso farmaci e con la prima terapia )era praticamente scomparsa o ci ridevo su......
Ringrazio anticipatamente
Salve, rivolga questa domanda al suo medico di fiducia. Inoltre, ha pensato di intraprendere anche un percorso psicologico? Potrebbe aiutarla.
Buona giornata.
Dott. Fiori

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Buonasera, per i farmaci le consiglio di confrontarsi con il medico che le ha prescritto la cura. Inoltre, le consiglio di effettuare dei colloqui psicologici, a supporto della cura farmacologica che sta seguendo.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Giulia Proietti
Buongiorno, capisco la sue preoccupazioni. Per la cura farmacologica le consiglio di rivolgersi al suo medico curante. Ad ogni modo, è facile avere delle ricadute se alla terapia farmacologica non viene affiancato un percorso psicoterapeutico che dia gli strumenti mentali adeguati alla situazione. Se non lo ha già fatto, le consiglio pertanto di rivolgersi ad un terapeuta. Un caro saluto.
Buonasera! Parli con il medico che le ha prescritto i farmaci così come ha fatto scrivendo su questo portale. Se ne sente la necessità sarebbe opportuno affiancare una psicoterapia per ottenere risultati più duraturi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve. Per i farmaci si rivolga al medico che glieli ha prescritti. Per quanto riguarda il suo malessere, la paura di perdere il controllo, la fatica ad alzarsi, ecc. potrebbe esserle di aiuto integrare la terapia farmacologica con un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a comprenderne le cause e a stimolare la fiducia in sé, dando spazio al vissuto emotivo che cerca di controllare. Distinti saluti
Gentile utente di mio dottore,
in merito alla posologia dei farmaci é opportuno un confronto col medico prescrivente. Per quanto concerne il suo vissuto, mi sento di dirle che dovrebbe affiancare al trattamento farmacologico quello psicoterapico per poter maggiormente approfondire le funzioni relazionali del sintomo ed i fattori di mantenimento. Si dia anche questa possibilità, il trattamento di un disturbo come il suo é maggiormente efficace se accompagnato dalla psicoterapia.

Cordiali Saluti
Dottor. Diego Ferrara
Buongiorno, la sofferenza di cui parla e le sue ricadute è materia complessa. Nella pratica clinica si associa una terapia farmacologica efficace con un percorso psicoterapeutico: soma e psiche sono in stretta interdipendenza. Dunque, per la ridefinizione della farmaco-terapia si rivolga ad uno psichiatra di sua fiducia, ma le consiglio di richiedere anche una consulenza psicoterapeutica. Un caro saluto, Giovanna Silvestri
Salve
per il dosaggio dei farmaci dovrebbe rivolgersi al medico prescrittore, sarei invece curiosa di saperne di più sulla diagnosi doc della quale a suo avviso soffrirebbe, ma immagino sia ben affidato e la rinvio ai professionisti che la affiancano in questo momento difficile.
Cordiali saluti
Dott.ssa Tiziana Vecchiarini
Salve, è il caso che rivolga la domanda riguardante il farmaco al medico che l'ha inserito nella sua. Se ha dei dubbi, potrebbe chiedere un approfondimento diagnostico e un consiglio riguardo l'affiancamento di un percorso psicoterapeutico. Le terapie farmacologiche sono spesso più efficaci se affiancate da un percorso personale che porti ad una maggiore consapevolezza e soprattutto ad essere più protagonisti del proprio benessere e percorso di vita. In bocca al lupo e un cordiale saluto
Buongiorno, relativamente ai farmaci deve rivolgersi a chi glieli ha prescritti o farsi seguire da uno psichiatra. La paura delle altezze non è un DOC. Le altezze le fanno paura perchè rappresentano il simbolo di qualcosa che le fa paura ma che è ancora inconscio. Se desidera guarire da questa paura le consiglio la psicoterapia, il farmaco non fa altro che mettere a tacere le emozioni ma non curano la causa del problema. E' come se lei continuasse a prendere antinfiammatori quando ha necessità dell'antibiotico. Cordiali saluti Dott. Adriana Casile
Buongiorno, comprendo i suoi dubbi e preuccazioni, ma credo sia opportuno rivolgere queste domande al medico che le ha prescritto la terapia farmacologica.
In ogni caso, le consiglio di valutare la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia. Le terapie farmacologiche risultano spesso più efficaci se accompagnate da un percorso di questo tipo.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Monica Visco
Stasera. Quando l'aiuto esterno farmacologico non basta occorre guardare bene le cause interne per evitare ricadute, con un buon supporto psicoterapeutico.

Cordialmente,
Dr. Gp Rossi
Salve, le consiglierei di consultarsi con il medico prescrittore cercando di concordare una terapia farmacologica che le permetta di sentirsi meglio. Un buon medico è capace di ascoltare il paziente e i suoi vissuti e li considera nella riformulazione della terapia. Le consiglio oltretutto di valutare anche una psicoterapia per provare a ricostruire le ragioni del suo malessere. L'approccio esclusivamente farmacologico può essere riduttivo e soprattutto agisce esclusivamente sui sintomi e non sulle cause della propria sofferenza. Se non l'ha già fatto ci pensi. Un saluto, Marina Montuori
Buongiorno, mi dispiace per il suo malessere. Da quello che racconta non sono riuscita a capire chi le ha prescritto queste terapie (medico di famiglia? Psichiatra? O?). Sicuramente sarebbe auspicabile che fosse uno psichiatra e, ancora.piu auspicabile associare alla terapia farmacologica una psicoterapia. Se non riesce a scoprire cosa è alla base dei suoi pensieri, delle sue paure, difficilmente riuscirà a superarli. Se invece già segue una psicoterapia ne parli in modo ampio con il collega. Le auguro di trovare benessere ed equilibrio.
Resto disponibile
Un saluto Claudia m
Gentile utente, per la possibile sostituzione del farmaco faccia riferimento alle indicazioni del suo medico di riferimento evitando il "fai da te" . Tenga inoltre conto che, una Psicoterapia, in abbinamento allo psicofarmaco, potrebbe aiutarla ad affrontare meglio il suo malessere. Le auguro una buona serata. Saluti Dr.ssa Olimpia Miraglia
Alle domande sugli psicofarmaci rispondono I medici/psichiatri, le consiglio comunque di affiancare la psicoterapia alla terapia farmacologica, altrimenti ottiene al massimo di sedare il problema non di risolverlo
Buon pomeriggio, le consiglio di contattare il medico che le ha prescritto i farmaci descrivendo esattamente quanto ha scritto qui. Lui, avendo l'intera sua storia clinica, potrà indirizzarla al meglio. E poi inizierei una nuova psicoterapia in modo che possa sentirsi supportato in questo momento e possa dare nuovi sensi e significati alle sue difficoltà.

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