Buongiorno, volevo un parere riguardo una situazione relazionale che vivo ormai da 3 anni. Online co

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Buongiorno, volevo un parere riguardo una situazione relazionale che vivo ormai da 3 anni. Online conosco un ragazzo, che poi incontro dal vivo e abitiamo a 600 km di distanza. Nell’ultimo periodo sono insorti dei problemi, almeno dalla mia parte riguardo al vedersi. Ho fatto presente molte volte che sono sempre io a salire da lui, e lui mai a venire da me. Non si è mai offerto di venire da me, inizialmente pensavo perché mia madre essendo una persona particolare e non lo ospitava fosse quella la motivazione. Poi in realtà ho realizzato che le strade per venire da me erano diverse, hotel, b&b, appartamenti. Quando l’ho fatto presente a lui mi ha detto che ha paura di uscire dalla routine giornaliera e scendere da me, e per questo non è mai venuto. io ho sempre affrontato viaggi da sola e lo sono sempre venuta a trovare venendo ospitata dai suoi genitori. Ieri, dopo esserci visti (non ci vedevamo da mesi perché mia madre aveva problemi di salute) ho detto a lui che non me la sentivo di continuare e che quella sarebbe stata l’ultima volta che ci saremmo visti. Lui ha pianto tutto il giorno, dicendo che mi amava ancora e non sa perché “non riesce a cambiare” e non sa se riuscirà mai a farlo. io per lui sarei disposta anche a spostarmi e provare a cercare lavoro nella sua città, però vorrei ricevere qualcosa in cambio, che venisse anche lui da me e mi dimostrasse che gli manco, ma in realtà non dovrei essere io a chiederglielo. Lui comunque non riesco a lasciarlo perché è una brava persona, insieme ci sto bene, ci divertiamo e proprio non riesco. Ma al contempo, sono in un limbo. Lui mi è stato sempre vicino anche se solo per messaggio, nei miei momenti difficili, e non è una cattiva persona, per questo non riesco proprio a lasciarlo andare. La madre quest’oggi mentre partivo per tornare alla mia città mi ha detto come vanno le cose tra noi due perché il figlio non le racconta nulla. Mi ha detto che dovremmo lasciarci perché siamo in ballo ormai da 3 anni senza concludere nulla, e che o concretizziamo o lasciamo perdere perché magari ci stiamo perdendo delle occasioni. che dovremmo sentirci per telefono se vogliamo ma non stare insieme se non ci sono i presupposti. ha ragione e mi ha detto che ha consigliato al figlio di prendere lui una decisione una volta tanto. A me ha dato fastidio questo suo tentativo di intromissione (almeno così l’ho percepito io) però riconosco che da una parte ha ragione ed è preoccupata per il figlio. Io mi sento in un eterno limbo perché mentre da una parte vorrei finirla dall’altra so che è una brava persona con cui insieme dal vivo sto bene, però da un’altra parte ancora lui non scende mai giù a trovarmi e non dimostra che gli manco. Vorrei un parere esterno.
Salve,

grazie per aver condiviso la tua esperienza. È evidente che stai vivendo una situazione emotivamente complessa, e le emozioni di ansia e frustrazione sono comprensibili. Essere in una relazione a distanza per un lungo periodo può generare un forte senso di isolamento, soprattutto quando ci si sente bloccati e privi di reciprocità.

La tua sensazione di essere in un limbo è un segnale importante; potrebbe riflettere la tua voglia di maggiore vicinanza e impegno da parte del tuo partner. La mancanza di iniziativa da parte sua nel venire a trovarti può far emergere una bassa autostima e la paura di non essere abbastanza importante per lui. È naturale desiderare che le proprie emozioni siano riconosciute e validate, e in una relazione sana, questo dovrebbe avvenire in modo naturale.

La tristezza persistente che provi è un'indicazione che hai bisogno di una connessione più profonda. Se la situazione ti fa sentire trascurata, può aumentare il nervosismo e l'ansia riguardo al futuro della vostra relazione. Potrebbe essere utile parlare apertamente di questi sentimenti con lui, esprimendo non solo il tuo desiderio di maggiore impegno, ma anche le paure e le insicurezze che ti attanagliano.

Inoltre, potrebbe essere utile considerare un percorso di supporto psicologico, dove puoi esplorare le tue emozioni e ricevere aiuto nella gestione dello stress che questa situazione ti provoca. La crescita personale è un viaggio e, attraverso la terapia individuale o di coppia, potresti trovare chiarezza e strumenti per affrontare queste dinamiche in modo costruttivo.

Ti incoraggio a prenderti del tempo per riflettere su cosa desideri veramente e su come le tue esigenze emotive possono essere rispettate in una relazione.

Resto a disposizione per ulteriori riflessioni e ti auguro un percorso di comprensione e benessere.

Un saluto,
Dott. Giuseppe Saracino

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Buongiorno, comprendo la complessità della situazione e il senso di frustrazione che emerge dal fatto di sentirsi bloccata in questo “limbo” relazionale. La psicoterapia breve strategica potrebbe offrirle strumenti per gestire queste difficoltà, esplorando nuovi modi di affrontare il problema. Potremmo, ad esempio, lavorare su strategie specifiche per comunicare le sue esigenze in modo efficace, così da comprendere insieme le resistenze che ostacolano il cambiamento da entrambe le parti. Attraverso interventi mirati, l'obiettivo sarebbe di aiutarla a prendere maggiore consapevolezza dei suoi bisogni e a trovare soluzioni pratiche, favorendo una decisione più serena e consapevole rispetto a questa relazione.
Buongiorno e grazie per aver condiviso questa difficoltà. Mi sento di dirle che ora più che mai ha il compito di capire ciò di cui ha bisogno nella relazione con questo ragazzo, provando anche a fare una valutazione costi / benefici e provando magari ad approfondire il motivo che impedisce lui a spostarsi occasionalmente provando a trovare delle soluzioni. Invitarlo ad affrontare le sue "paure" magari con l'aiuto di un/una professionista, e soprattutto difendendo la vostra relazione da pareri esterni. Spero di averLe dato qualche spunto di riflessione che possa maturare e darle risposte utili a superare questo momento difficile.
Saluti
Dott.ssa Oriella D'Amico
Gentile utente, la sua situazione riflette il dilemma tra desiderio di stabilità e bisogno di reciprocità. Comprendo quanto le costi emozionalmente stare in questo limbo e quanto sia importante per lei che il partner mostri un impegno attivo. Una relazione richiede che entrambi i membri siano disposti a cambiare e crescere insieme, non solo per adattarsi all’altro ma per condividere un progetto comune. Il riconoscimento della madre del suo partner potrebbe essere un segnale per iniziare un dialogo chiaro su ciò che entrambi desiderate. È importante che si senta legittimata a mettere al centro il suo benessere senza colpevolizzarsi. La invito a riflettere su ciò che desidera veramente per se stessa e se il partner è pronto a compiere passi significativi. Se ritiene utile un supporto per affrontare questa fase, sono disponibile anche a distanza. Un caro saluto, Dott. Fabio di Guglielmo
Buonasera, da ciò che descrive, sembrano esserci sentimenti contrastanti: da una parte l’affetto e il benessere che prova quando siete insieme, dall’altra la sensazione di essere l'unica a fare sforzi significativi per mantenere viva la relazione, e questo squilibrio la porta a sentirsi delusa e insoddisfatta.

Il fatto che lui non sia mai venuto a trovarla, nonostante ne avesse la possibilità, potrebbe indicare una difficoltà ad uscire dalla sua zona di comfort o a fare cambiamenti significativi nella sua vita. Lui sembra consapevole di questa difficoltà e del fatto che la sta deludendo, ma non riesce a trovare in sé la forza per affrontarla.
Il commento della madre può essere stato un tentativo di proteggere il figlio, ma la decisione finale spetta solo a voi due. Questo momento di riflessione potrebbe aiutarla a capire se, nonostante l’affetto, la relazione risponde ai suoi bisogni più profondi o se si sente bloccata in un limbo che non la soddisfa pienamente.

Prenda tutto il tempo necessario per ascoltare i suoi sentimenti e comprendere cosa desidera per sé stessa e per il suo futuro.
Le auguro chiarezza e serenità in questa decisione.






Salve, la sua analisi è ineccepibile. I genitori dovrebbero tenersi i commenti per loro. Il suo dilemma è comprensibile, mancando una certa reciprocità. Che vuol dire per lei "brava persona"? Sicuramente è importante che lei rifletta su questa situazione, ascoltando i suoi bisogni e facendo delle richieste realistiche al suo ragazzo per comprendere cosa è disposto a dare. Se questo processo non riesce a farlo da sola, può consultare uno/una psicologa per approfondire e chiarirsi che cosa desidera fare. Si dia valore, non è egoismo, ma sano individualismo. La saluto cordialmente, rimango a disposizione, dott.ssa Silvia Ragni
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, comprendo quanto sia difficile questa incertezza dopo tre anni di relazione. Il suo desiderio di una reciprocità concreta è comprensibile: trasferirsi per lui è un grande segno d’impegno, e avere un riscontro è naturale.

Se lui fatica a uscire dalla sua routine, potreste parlare di qualche compromesso concreto che renda il vostro amore più tangibile. Inoltre, se sente di non ricevere ciò di cui ha bisogno, valutare una consulenza psicologica di coppia potrebbe aiutarvi a esplorare le vostre esigenze reciproche e a superare eventuali difficoltà.
Le auguro di uscire quanto prima da questa situazione di stallo.
Dr. Nunzio Nasti
Buongiorno, la Sua domanda riguarda il tema della reciprocità in una relazione. Spesso accade di trovarsi in situazioni relazionali in cui si percepisce uno sbilanciamento tra quanto si è disposti ad accogliere i bisogni dell'altro, a venirsi incontro e soprattutto quanto si è disposti ad impegnarsi per l'altro e per la relazione, il che spesso implica anche mettersi in discussione e provare a modificare o ammorbidire determinate parti di sé. Quando si percepisce un dislivello di investimento relazionale in questi termini, la relazione entra in una crisi (o in un limbo) per cui colui che è disposto ad impegnarsi di più può essere spinto ad adattarsi, a resistere, a fare determinate cose per entrambi. Ma questo pone l'altro (il meno disposto) nella condizione di poter non cambiare mai.
Per comprendere cosa fare vanno approfonditi vissuti di entrambi i partner e va trovato un compromesso relazionale che rispetti entrambi i vissuti e che rispetti la relazione. Vanno prese in esame le motivazioni profonde dei comporta menti o delle difficoltà in atto.
La cosa più importante in questi casi è riconoscere la crisi relazionale, non negarla e non affrettare risoluzioni impulsive. La crisi, se riconosciuta ed affrontata può portare alla crescita personale e relazionale, ed anche a rendere la coppia più forte oppure ad una rottura consapevole e spiegabile per entrambi. Se la crisi viene negata o ignorata porta invece ad un eterno limbo.
Questo problema si presta ad essere affrontato in termini sia di psicoterapia individuale (per entrambi) sia in termini di psicoterapia di coppia.

Dott. ssa Martina Paiolo
Buongiorno, sembra una situazione un pò confusa e, data la distanza, vissuta a metà. Sembra anche che i bisogni espressi cozzino con la domanda iniziale, probabilmente entrambi avete un vissuto simile rispetto a cosa vi dia o meno la relazione. Le consiglio di aprire uno spazio di riflessione con un percorso psicologico per ragionare meglio sui suoi bisogni e prendere decisioni consapevolmente.
Buongiorno, capisco le sue perplessità. Dal racconto del suo punto di vista nell'esperienza, sembra una relazione a senso unico, sbilanciata, dove molto le viene chiesto e poco le viene offerto. Un percorso psicoterapeutico individuale, a mio vedere, può aiutarla a comprendere meglio le sue aspettative, i suoi desideri e le sue difficoltà a prendere una decisione.
Gentile utente grazie per la condivisione di questo suo disagio. In questo caso a mio parere sarebbe utile proporre un percorso terapeutico dove di coppia online viste anche le distanze. Il mio approccio consiste in una prima call gratuita telefonica dove viene fatta una prima raccolta anamnestica e viene circoscritta la problematica a cui far seguire un percorso terapeutico in questo caso di coppia e online. Per ulteriori delucidazioni non esiti a contattarmi. Cordialità dott. Gaetano Marino
Buon giorno, grazie per la tua condivisione. Posso capire che la situazione non sia semplice, le relazioni non sono sempre lineari neppure di presenza a distanza, se posso permettermi, ancora di più. Un periodo di tre anni vissuto così può essere lungo oppure corto dipende dai singoli individui e dalla coppia. Ciò che emerge è la tua voglia di far evolvere la relazione perché tu per prima esprimi una necessità di cambiamento. Credo però che in una coppia le cose debbano essere portate avanti in due; quanto e cosa sei disposta a dare a questa relazione? Il fatto che lui sia una "brava persona", può "bastarti" per un cambio vita così radicale? La madre di lui si è intromessa é vero ma credo che una cosa da lei tu la possa prendere, ovvero la riflessione su che presupposti per te ci sono per stare con lui. Personalmente aggiungerei anche: cosa tu, per te stessa, desideri da una relazione?
Rimango a disposizione.
Un caro saluto
Dott.ssa Lorena Ghiotto Psicoterapeuta e Psicodrammatista
Buongiorno,
lei è portatrice di una istanza di coppia, ed è in un percorso di coppia che potrebbero essere affrontate le problematiche qui riportate. Ne parli anche con il suo ragazzo, sarebbe una occasione di crescita per entrambi. Vista la distanza, sarebbe opportuno rivolgersi ad uno specialista che vi segua on-line.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, grazie per la condivisione. Questa situazione sembra portare con sé emozioni complesse e contrastanti, che oscillano tra l'affetto e la delusione. Da un lato, descrivi il tuo compagno come una persona con cui, nei momenti in cui siete insieme, stai bene e con cui condividi momenti sereni e affettuosi. Dall'altro, il suo modo di gestire la distanza e l'impegno richiesto per superarla sembra lasciarti insoddisfatta e portare un senso di sbilanciamento nella relazione. La sua difficoltà nel prendere iniziative per venire incontro ai tuoi bisogni rischia di farti sentire sola nel portare avanti il rapporto.
Anche il pensiero della madre del tuo compagno, pur essendo stato percepito come un’interferenza, sembra puntare su qualcosa che in parte hai già notato: l’incertezza su un futuro più definito e su un equilibrio reciproco che, a tre anni dall'inizio della relazione, è ancora in forse. Le sue parole sembrano risuonare con i tuoi stessi dubbi e con il bisogno di capire se sia possibile costruire una quotidianità insieme o se il legame rischi di rimanere sospeso.
In questo contesto, è naturale sentirsi indecisi tra il desiderio di preservare ciò che di bello c’è tra di voi e il timore che, senza un cambiamento, possano aumentare le frustrazioni. Chiarire per te stessa quali sono gli elementi fondamentali che cerchi in una relazione e quanto senti che questi siano soddisfatti in questo momento potrebbe aiutarti a valutare se ci sia un futuro per il vostro legame o se questa situazione, così com’è, rischi di pesare su di te.
Un saluto
Buon pomeriggio,
viversi lontani può avere alcune difficoltà: es. può esserlo per la distanza, per la progettualità comune (condivisa) o altro. Forse occorre un contesto differente da questo affinché possa trovare LA risposta a un quesito cosi articolato e personale. Credo Le potrebbe essere di maggior aiuto un confronto individualizzato per meglio comprendere i Suoi desideri, bisogni nelle relazioni di coppia ecc e come-quanto-se investire in questa circostanza.
Saluti
Buongiorno,

È comprensibile che ti senta in un limbo. Hai costruito un legame importante con questa persona, ma il suo mancato impegno a fare la sua parte per vederti crea frustrazione e insoddisfazione. Le relazioni a distanza sono sfidanti, e spesso richiedono sforzi concreti da entrambe le parti per mantenere equilibrio e reciprocità.

La sua difficoltà a uscire dalla routine e a spostarsi per venire da te può riflettere qualcosa di profondo, come ansia o insicurezza, ma se lui stesso non è certo di poter cambiare, potrebbe continuare a pesarti. La preoccupazione della madre, anche se invadente, riflette una realtà che forse senti anche tu: una relazione deve offrire presenza, sostegno e disponibilità da entrambi.

È importante ascoltare i tuoi desideri e valutare se sei disposta a continuare questo percorso. Forse, un dialogo chiaro e diretto con lui potrebbe aiutarvi a decidere insieme come procedere.

Un saluto,
Dott. Marco Di Campli, psicologo psicoterapeuta
Buonasera, credo che debba interrogarsi e fare chiarezza su ciò che la porta a stare legata ad una persona che fa fatica ad allontanarsi dalle sue routine e forse dalla propria famiglia di origine. Comprendo che per lei possa essere difficile farlo da sola per cui le suggerisco di richiedere un consulto con uno psicoterapeuta. La chiarezza è la base delle scelte soddisfacenti.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera, il suo ragazzo ha mai pensato di consultare uno psicoterapeuta per parlare di questa sua paura di cambiare la "routine"? Sarebbe piuttosto "normale" un desiderio opposto, cioè di conoscere ambienti nuovi, soprattutto quando si è giovani. Penso perciò che farebbe bene a consultarlo o fareste bene ad intraprendere una terapia di coppia che si può fare anche on line. Se il suo ragazzo fosse contrario può comunque iniziare lei a consultare il professionista (anche on line) perchè quest'ultimo può chiarificare aspetti della relazione e darle degli strumenti per interagire efficacemente sia con il suo ragazzo che con la madre. Sono a disposizione se vuole maggiori chiarimenti sulla Terapia della Gestalt che è idonea a perseguire gli obiettivi indicati

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