Buongiorno volevo chiedere un parere in base a una situazione che non riesco a distinguere se sia di
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Buongiorno volevo chiedere un parere in base a una situazione che non riesco a distinguere se sia di ipocondria o reale. ho 21 anni. un mese fa una mia collega di lavoro è stata diagnosticata con un melanoma e da allora io mi sto interrogando sulla mia salute e sui miei nei. in particolare con uno sono andata in ansia, prenoto una visita e due giorni prima della visita comincia a prudermi in quella zona, non so se il neo o le aree circostanti, in quanto grattandomi mi si è arrossata tutta l’area sotto il seno e delle costole, tralasciando il neo, e non capisco se non mi gratto lì di proposito perché ho paura, o perché lì non mi prude. A volte quando mi capita di grattarmi sul neo vado in panico perché ho paura che il prurito sia scatenato proprio da lì. ho fatto la visita dermatologica dei nei dove mi ha visto con una sorta di strumento, e mi ha detto che il neo era apposto, ma continuo a non fidarmi e non so se chiedendo un altro parere alimento l’ipocondria o farei bene. Non riesco più a dormire o mangiare dall’ansia di questa situazione, e il prurito è continuo e non capisco se sia scatenato dal fatto che mi sono grattata in precedenza e mi si sono formati dei rossori o se è una cosa psicologica. Grazie
Ciao, grazie per aver condiviso quello che stai vivendo. Posso immaginare quanto questa situazione possa essere difficile per te e quanto l’ansia stia prendendo il sopravvento. È del tutto comprensibile che l’esperienza di una collega con il melanoma abbia risvegliato delle preoccupazioni sulla tua salute, specialmente se già tendi a essere attenta a ciò che riguarda il tuo corpo.
La buona notizia è che hai fatto un passo fondamentale: ti sei rivolta a un dermatologo, che ha valutato il neo con attenzione e ti ha rassicurato. Questo è un punto importante perché significa che la situazione, secondo un professionista, è sotto controllo. Tuttavia, mi rendo conto che, nonostante questa rassicurazione, il tuo pensiero continua a tornare al problema, alimentando il dubbio e la paura. Questo circolo di preoccupazione è comune nei casi in cui l’ansia si concentra sulla salute, e può diventare difficile distinguere tra sintomi reali e quelli amplificati dalla mente.
Il prurito che descrivi potrebbe essere una reazione naturale alla tua attenzione continua a quella zona. Spesso, quando ci preoccupiamo di una parte del corpo, diventiamo iperconsapevoli di ogni sensazione, e questo può creare o intensificare fastidi come il prurito. È anche possibile che il rossore che hai notato sia dovuto al fatto di esserti grattata, cosa che può irritare ulteriormente la pelle e mantenerla sensibile.
Per quanto riguarda il pensiero di cercare un secondo parere, capisco il tuo desiderio di sentirti più sicura. Tuttavia, è importante considerare che chiedere continuamente ulteriori rassicurazioni potrebbe alimentare il circolo dell'ansia invece di spezzarlo. Fidarti della valutazione che hai già ricevuto può essere un primo passo per affrontare queste preoccupazioni. Se il tuo dermatologo ha utilizzato strumenti specifici per controllare il neo e ti ha dato rassicurazioni, puoi cercare di ancorarti a questo dato oggettivo quando l'ansia si fa più forte.
Detto questo, ciò che stai vivendo non è solo una questione di dubbi medici: la tua ansia sta avendo un impatto significativo sul tuo sonno, sull’alimentazione e sul tuo benessere generale. Potrebbe essere utile parlare di queste sensazioni con un professionista della salute mentale, che ti aiuti a gestire le paure in modo più sereno e a riconoscere i meccanismi dell'ipocondria, se fosse il caso. Avere uno spazio sicuro in cui esplorare queste emozioni ti permetterebbe di affrontare la situazione con maggiore consapevolezza e meno angoscia.
Ti incoraggio a essere gentile con te stessa in questo momento, riconoscendo che le tue paure sono reali, ma che non sei sola nell’affrontarle. Con il giusto supporto, potrai trovare un modo per gestire queste sensazioni e vivere con più serenità. Ti auguro il meglio e spero che tu possa trovare presto la tranquillità che meriti.
Saluti
La buona notizia è che hai fatto un passo fondamentale: ti sei rivolta a un dermatologo, che ha valutato il neo con attenzione e ti ha rassicurato. Questo è un punto importante perché significa che la situazione, secondo un professionista, è sotto controllo. Tuttavia, mi rendo conto che, nonostante questa rassicurazione, il tuo pensiero continua a tornare al problema, alimentando il dubbio e la paura. Questo circolo di preoccupazione è comune nei casi in cui l’ansia si concentra sulla salute, e può diventare difficile distinguere tra sintomi reali e quelli amplificati dalla mente.
Il prurito che descrivi potrebbe essere una reazione naturale alla tua attenzione continua a quella zona. Spesso, quando ci preoccupiamo di una parte del corpo, diventiamo iperconsapevoli di ogni sensazione, e questo può creare o intensificare fastidi come il prurito. È anche possibile che il rossore che hai notato sia dovuto al fatto di esserti grattata, cosa che può irritare ulteriormente la pelle e mantenerla sensibile.
Per quanto riguarda il pensiero di cercare un secondo parere, capisco il tuo desiderio di sentirti più sicura. Tuttavia, è importante considerare che chiedere continuamente ulteriori rassicurazioni potrebbe alimentare il circolo dell'ansia invece di spezzarlo. Fidarti della valutazione che hai già ricevuto può essere un primo passo per affrontare queste preoccupazioni. Se il tuo dermatologo ha utilizzato strumenti specifici per controllare il neo e ti ha dato rassicurazioni, puoi cercare di ancorarti a questo dato oggettivo quando l'ansia si fa più forte.
Detto questo, ciò che stai vivendo non è solo una questione di dubbi medici: la tua ansia sta avendo un impatto significativo sul tuo sonno, sull’alimentazione e sul tuo benessere generale. Potrebbe essere utile parlare di queste sensazioni con un professionista della salute mentale, che ti aiuti a gestire le paure in modo più sereno e a riconoscere i meccanismi dell'ipocondria, se fosse il caso. Avere uno spazio sicuro in cui esplorare queste emozioni ti permetterebbe di affrontare la situazione con maggiore consapevolezza e meno angoscia.
Ti incoraggio a essere gentile con te stessa in questo momento, riconoscendo che le tue paure sono reali, ma che non sei sola nell’affrontarle. Con il giusto supporto, potrai trovare un modo per gestire queste sensazioni e vivere con più serenità. Ti auguro il meglio e spero che tu possa trovare presto la tranquillità che meriti.
Saluti
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Se ha effettuato una visita dermatologica e il neo risulta in condizioni regolari allora deve valutare che la sua ansia di stare male ha fatto comparire una sintomatologia somatica, spesso si crea un ciclo che parte dal pensiero di stare male che si lega all’emozione dell’ansia e dello stress e più si gratta, più sente ansia e più aumenta il prurito.
L’unico consiglio che le posso dare è contattare un terapeuta per affrontare questi contenuti, il circolo vizioso dell’ipocondria col tempo diventa sempre più fastidioso.
L’unico consiglio che le posso dare è contattare un terapeuta per affrontare questi contenuti, il circolo vizioso dell’ipocondria col tempo diventa sempre più fastidioso.
Buonasera, sembrerebbe che lei stia intrecciando una forte componente di ansia con un'attenzione intensa al proprio corpo, che può essere amplificata dal timore scatenato dall'esperienza della sua collega. Questa reazione non è rara, soprattutto in situazioni in cui eventi esterni evocano paure profonde per la salute.
L'ansia può manifestarsi con sintomi somatici, come prurito o tensione fisica, e portare a focalizzarsi su specifiche aree del corpo. Può essere utile notare quando il prurito aumenta e verificare se ci sono situazioni o pensieri che lo scatenano o lo accentuano.
Eviti di toccare o controllare il neo troppo frequentemente. Questo può intensificare l'ansia e il disagio fisico.
Consideri di parlare con uno psicoterapeuta, specialmente se l'ipocondria o il timore per la salute iniziano a influire sulla qualità della sua vita quotidiana (come il sonno e l'appetito).
L’attenzione alla propria salute è importante, ma è altrettanto fondamentale bilanciare questa attenzione con una gestione dell’ansia, per evitare che diventi un peso. Se lo desidera, possiamo approfondire insieme questi aspetti.
Un caro saluto
L'ansia può manifestarsi con sintomi somatici, come prurito o tensione fisica, e portare a focalizzarsi su specifiche aree del corpo. Può essere utile notare quando il prurito aumenta e verificare se ci sono situazioni o pensieri che lo scatenano o lo accentuano.
Eviti di toccare o controllare il neo troppo frequentemente. Questo può intensificare l'ansia e il disagio fisico.
Consideri di parlare con uno psicoterapeuta, specialmente se l'ipocondria o il timore per la salute iniziano a influire sulla qualità della sua vita quotidiana (come il sonno e l'appetito).
L’attenzione alla propria salute è importante, ma è altrettanto fondamentale bilanciare questa attenzione con una gestione dell’ansia, per evitare che diventi un peso. Se lo desidera, possiamo approfondire insieme questi aspetti.
Un caro saluto
Buonasera,
mi sembra di capire che la vicinanza e il racconto di una collega le abbiano fatto pensare a sè e alla propria salute. Questo suo momento di vita, sebbene la agiti, può essere un'opportunità per scoprire parti di sè che non sono ancora emerse e conoscersi meglio. Spesso la pelle ci parla di cose che non conosciamo ma che ci riguardano, e per le quali ci allarmiamo ma, grazie alla psicoterapia, ci si può mettere in ascolto e capire ciò di cui si ha effettivamente bisogno.
mi sembra di capire che la vicinanza e il racconto di una collega le abbiano fatto pensare a sè e alla propria salute. Questo suo momento di vita, sebbene la agiti, può essere un'opportunità per scoprire parti di sè che non sono ancora emerse e conoscersi meglio. Spesso la pelle ci parla di cose che non conosciamo ma che ci riguardano, e per le quali ci allarmiamo ma, grazie alla psicoterapia, ci si può mettere in ascolto e capire ciò di cui si ha effettivamente bisogno.
Gent. Scrivente, posso confermarle che la situazione che descrive segnala la presenza di un disagio psicologico e non della presenza di problemi di natura organica.
Le posso suggerire un approfondimento psico diagnostico, finalizzato ad una valutazione più accurata. Non è detto che si tratti di un problema di ipocondria. Potrebbe invece trattarsi di patofobia reattiva. In seguito potrà certamente affrontare e risolvere il problema con un trattamento psicoterapeutico.
Può esserle di aiuto l'ascolto dell'episodio N. 26 La stanza della paura delle malattie, del podcast LE STANZE DELLA PAURA, disponibile gratuitamente sulle principali piattaforme di podcasting on line. Troverà anche strumenti di auto aiuto che possono esserle di aiuto per ridurre gli stati d'ansia che sta vivendo.
Cordialmente, Dr Bruno Ramondetti
Le posso suggerire un approfondimento psico diagnostico, finalizzato ad una valutazione più accurata. Non è detto che si tratti di un problema di ipocondria. Potrebbe invece trattarsi di patofobia reattiva. In seguito potrà certamente affrontare e risolvere il problema con un trattamento psicoterapeutico.
Può esserle di aiuto l'ascolto dell'episodio N. 26 La stanza della paura delle malattie, del podcast LE STANZE DELLA PAURA, disponibile gratuitamente sulle principali piattaforme di podcasting on line. Troverà anche strumenti di auto aiuto che possono esserle di aiuto per ridurre gli stati d'ansia che sta vivendo.
Cordialmente, Dr Bruno Ramondetti
Salve,
mi pare che sia lei stessa a scorgere una sorta di esagerazione in questa vicenda. Ipotizza di chiedere un altro parere indecisa se sia "una cosa psicologica". Beh, se non riesce più"a dormire o mangiare dall'ansia" forse è il caso di provare un percorso di psicoterapia. Anche una "cosa psicologica" va presa in cura, non solamente quelle fisiche.
Buone riflessioni e in bocca al lupo.
mi pare che sia lei stessa a scorgere una sorta di esagerazione in questa vicenda. Ipotizza di chiedere un altro parere indecisa se sia "una cosa psicologica". Beh, se non riesce più"a dormire o mangiare dall'ansia" forse è il caso di provare un percorso di psicoterapia. Anche una "cosa psicologica" va presa in cura, non solamente quelle fisiche.
Buone riflessioni e in bocca al lupo.
Buon giorno, grazie per la tua condivisione. Capisco bene quanto possa essere angosciante e sentirti bloccata in una spirale di preoccupazione legata alla salute, specialmente quando l'ansia si mescola a sintomi fisici. Quello che stai descrivendo sembra essere una reazione piuttosto forte ad un pensiero che ti spaventa, unito alla paura che la situazione sia più grave di quanto in realtà possa essere. È normale che, dopo aver sentito una notizia così traumatica, come quella del tuo collega, tu possa essere più vulnerabile ai pensieri di preoccupazione, ma è importante ricordare che il corpo e la mente sono strettamente legati. Il prurito potrebbe essere legato a una risposta fisica allo stress, e la tua ansia sta probabilmente ampliando.
Hai già fatto un passo importante facendo una visita dermatologica, e se ti è stata data una risposta rassicurante, potrebbe essere utile cercare di affidarti a quella. Tuttavia, la sensazione di incertezza è comune quando l'ansia è alta, e se questo ti sta impedendo di vivere serenamente, potresti considerare di parlarne con un professionista che possa aiutarti a comprendere meglio come gestire questa paura e le emozioni che stai vivendo in questo periodo.
Cerca di fare attenzione a non cadere nel circolo vizioso di continui controlli, che spesso alimentano l'ansia. Il supporto psicologico potrebbe davvero aiutarti ad esplorare questa preoccupazione nel modo più profondo e ad affrontarla nel modo più costruttivo.
Resto a disposizione se dovessi voler un consulto.
Un caro saluto Dott.ssa Lorena Ghiotto Psicologa e Psicoterapeuta
Hai già fatto un passo importante facendo una visita dermatologica, e se ti è stata data una risposta rassicurante, potrebbe essere utile cercare di affidarti a quella. Tuttavia, la sensazione di incertezza è comune quando l'ansia è alta, e se questo ti sta impedendo di vivere serenamente, potresti considerare di parlarne con un professionista che possa aiutarti a comprendere meglio come gestire questa paura e le emozioni che stai vivendo in questo periodo.
Cerca di fare attenzione a non cadere nel circolo vizioso di continui controlli, che spesso alimentano l'ansia. Il supporto psicologico potrebbe davvero aiutarti ad esplorare questa preoccupazione nel modo più profondo e ad affrontarla nel modo più costruttivo.
Resto a disposizione se dovessi voler un consulto.
Un caro saluto Dott.ssa Lorena Ghiotto Psicologa e Psicoterapeuta
Buongiorno, tecnicamente sembra che la notizia della sua collega abbia fatto da "trigger" rispetto ad una preoccupazione di tipo ipocondriaco. Ora, non c'è una ricetta magica per risolvere, può decidere se sopportare questo modo di essere e cercare di geswtirsi opprure intraprendere un percorso di psicoterapia per lavorare sulle cause scatenanti ed i fattori che al momento contribuiscono a mantenere attivo il disturbo.
Buongiorno a lei!
il melanoma riscontrato alla collega, potrebbe aver attivato l'ansia che può amplificare le percezioni fisiche quindi, per esempio, potrebbe aumentare la sensazione di prurito. Ottimo che si sia rivolta ad un Dermatologo per escludere una qualsivoglia patologia; se le preoccupazioni permangono, sarebbe opportuno procedere con dei colloqui con uno psicoterapeuta, così da riuscire ad apprendere come gestire l'ansia e distinguere tra le reali esigenze di salute e timori infondati.
Ringrazio, mi contatti pure per eventuali ulteriori perplessità
il melanoma riscontrato alla collega, potrebbe aver attivato l'ansia che può amplificare le percezioni fisiche quindi, per esempio, potrebbe aumentare la sensazione di prurito. Ottimo che si sia rivolta ad un Dermatologo per escludere una qualsivoglia patologia; se le preoccupazioni permangono, sarebbe opportuno procedere con dei colloqui con uno psicoterapeuta, così da riuscire ad apprendere come gestire l'ansia e distinguere tra le reali esigenze di salute e timori infondati.
Ringrazio, mi contatti pure per eventuali ulteriori perplessità
Buonasera,
Al di la di una precisa classificazione diagnostica che inquadrerebbe la sua come ipocondria o meno, quella che descrive è sicuramente una situazione che le crea molta ansia e disagio. Si può, inoltre, parlare di un disagio psicologico, nel momento in cui si rende conto che effettuare accertamenti e/o ricevere conferme esterne circa il suo stato di salute riesce ad ottenere poco (se non alcun) effetto sulle sue preoccupazioni quotidiane.
Un percorso di psicoterapia breve potrebbe fare al suo caso: solitamente, all'interno di quest'ultimo, si adotta un approccio cognitivo-comportamentale con utilizzo di tecniche di sostituzione dei pensieri automatici, piuttosto che pratiche di esposizione alle situazioni fobiche. Inoltre, l'integrazione con approcci a redine maggiormente psicodinamica potrebbe essere ugualmente di beneficio per esplorare aspetti più delicati, come il rapporto con la morte, che, sulla base della letteratura, si ritiene possa contribuire in maniera importante ad una sintomatologia ipocondriaca.
Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero
Al di la di una precisa classificazione diagnostica che inquadrerebbe la sua come ipocondria o meno, quella che descrive è sicuramente una situazione che le crea molta ansia e disagio. Si può, inoltre, parlare di un disagio psicologico, nel momento in cui si rende conto che effettuare accertamenti e/o ricevere conferme esterne circa il suo stato di salute riesce ad ottenere poco (se non alcun) effetto sulle sue preoccupazioni quotidiane.
Un percorso di psicoterapia breve potrebbe fare al suo caso: solitamente, all'interno di quest'ultimo, si adotta un approccio cognitivo-comportamentale con utilizzo di tecniche di sostituzione dei pensieri automatici, piuttosto che pratiche di esposizione alle situazioni fobiche. Inoltre, l'integrazione con approcci a redine maggiormente psicodinamica potrebbe essere ugualmente di beneficio per esplorare aspetti più delicati, come il rapporto con la morte, che, sulla base della letteratura, si ritiene possa contribuire in maniera importante ad una sintomatologia ipocondriaca.
Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero
Buona sera. E' sia un aggravamento fisico dovuto al continuo compulsivo grattarsi rispetto all'ossessione dopo la suggestione con l'esperienza della collega che non ha necessariamente a che fare con il suo stato
La terapia cognitivo comportamentale in caso di ossessioni come l'ipocondriasi è dimostrata fra le più efficaci.
A disposizione Dr Gianpietro Rossi
La terapia cognitivo comportamentale in caso di ossessioni come l'ipocondriasi è dimostrata fra le più efficaci.
A disposizione Dr Gianpietro Rossi
Gentile utente grazie per la condivisione di questo suo disagio. Le consiglio di fare una visita dermatologica per la sua problematica e viste le di che esprime potrebbe iniziare un percorso terapeutico. Il mio approccio consiste in una prima call gratuita telefonica dove viene fatta una prima raccolta anamnestica e viene circoscritta la problematica a cui far seguire un percorso terapeutico in presenza oppure online. Per ulteriori delucidazioni non esiti a contattarmi. Cordialità dott Gaetano Marino
Buonasera gentile utente.
Il fenomeno della suggestione è molto comune.
Lei tiene tanto alla sua vita e si sta proteggendo andando purtroppo si ahimè in ansia.
Le consiglio di applicare la respirazione diaframmatica per controllare i suoi pensieri ansiogeni che creano un circuito chiuso sui pensieri.
Le consiglio un consulto di psicoterapia .
Saluti
Dottoressa Supino Alessia
Il fenomeno della suggestione è molto comune.
Lei tiene tanto alla sua vita e si sta proteggendo andando purtroppo si ahimè in ansia.
Le consiglio di applicare la respirazione diaframmatica per controllare i suoi pensieri ansiogeni che creano un circuito chiuso sui pensieri.
Le consiglio un consulto di psicoterapia .
Saluti
Dottoressa Supino Alessia
Buongiorno,
le manifestazioni di cui parla sono l' espressione di un disturbo d' ansia da malattia. Sarebbe opportuno contattasse un professionista, al fine di intraprendere un percorso psicologico. Le darebbe la possibilità di guardare ad un benessere più a lungo termine.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
le manifestazioni di cui parla sono l' espressione di un disturbo d' ansia da malattia. Sarebbe opportuno contattasse un professionista, al fine di intraprendere un percorso psicologico. Le darebbe la possibilità di guardare ad un benessere più a lungo termine.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile Amica o Amico,
il timore di poter avere una grave malattia, senza che i medici riescano a diagnosticarla, può consumarci la vita! La comprendo bene. Sembra che nulla possa mai tacitare quel dubbio residuo che chi ci visita possa sbagliare. e forse proprio da qui potrebbe partire una riflessione diversa: come mai finiamo per non riuscire a fidarci dei medici?
Per approfondire questo tema, che può arrivare molto profondamente dentro di noi, la cosa migliore che può fare è intraprendere una psicoterapia. In quello spazio protetto potrà incontrare le sue paure, comprenderle e rassicurarsi definitivamente.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
il timore di poter avere una grave malattia, senza che i medici riescano a diagnosticarla, può consumarci la vita! La comprendo bene. Sembra che nulla possa mai tacitare quel dubbio residuo che chi ci visita possa sbagliare. e forse proprio da qui potrebbe partire una riflessione diversa: come mai finiamo per non riuscire a fidarci dei medici?
Per approfondire questo tema, che può arrivare molto profondamente dentro di noi, la cosa migliore che può fare è intraprendere una psicoterapia. In quello spazio protetto potrà incontrare le sue paure, comprenderle e rassicurarsi definitivamente.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
Buongiorno! Posso solo provare ad immaginare la situazione che sta vivendo. Le sue poche righe mi hanno trasmesso una forte sensazione di angoscia, paura, stanchezza. Considerato i limiti del contesto e dello strumento, proverò a darle un piccolo contributo di pensiero. Mi ha molto colpito il passaggio iniziale "non riesco a distinguere se sia di ipocondria o reale" come se l'eventuale vissuto ipocondriaco non fosse reale. Per lei, invece, sembra esserlo eccome. È reale, è vero, lo sente e lo vive!!! Come se la dimensione mente (vissuto ipocondriaco) fosse completamente distinta e separata dalla dimensione corpo (neo, prurito, rossore), come se una debba escludere l'altra, come se non ci fosse alcuna possibilità di integrazione e comunicazione. Una distanza che mi pare si riproponga nelle righe finali "non capisco se sia scatenato dal fatto che mi sono grattata in precedenza e mi si sono formati dei rossori o se è una cosa psicologica". Nei confronti di queste "due parti" (psiche e corpo) sembra essere radicato un atteggiamento diverso, due pesi e due misure. Per una si può ricorre al medico, mentre per l'altra è meglio essere cauti e anonimi. Questa situazione deve essere molto onerosa, ma lei ha diritto ad una vita serena, in cui essere pienamente sé stessa, intera. Non credo potrà farlo da sola, ma avrà bisogno di fidarsi e affidarsi a qualcuno per tutto il tempo necessario. In bocca al lupo
Salve,
I sintomi che si evidenziano quando scopre del melanoma della sua collega, sono un chiaro segnale di una paura importante rispetto alla sua salute. Paura evidentemente sottostante emersa con l'informazione sulla sua collega. L'ansia deve essere riportata negli ambiti sani e non diffusa durante tutto il giorno significa che il suo cervello registra un'allerta esagerata e quindi si faccia aiutare da un bravo professionista e riportare tutto alla normalità esplorando le cause più profonde.
I sintomi che si evidenziano quando scopre del melanoma della sua collega, sono un chiaro segnale di una paura importante rispetto alla sua salute. Paura evidentemente sottostante emersa con l'informazione sulla sua collega. L'ansia deve essere riportata negli ambiti sani e non diffusa durante tutto il giorno significa che il suo cervello registra un'allerta esagerata e quindi si faccia aiutare da un bravo professionista e riportare tutto alla normalità esplorando le cause più profonde.
Caro/a utente,
dalla sua descrizione, avendo già fatto una visita in cui il medico le dice che è tutto ok, potrebbe essere presente un po' di ansia da malattia, anche se preciso che non si può fare una diagnosi con così poche informazioni.
A prescindere da una ipotetica diagnosi, quello che importa di più direi che è il suo malessere legato all'argomento, perciò le consiglierei, a prescindere, di riflettere su un eventuale percorso terapeutico da intraprendere.
Dott.ssa Giada Valmonte
dalla sua descrizione, avendo già fatto una visita in cui il medico le dice che è tutto ok, potrebbe essere presente un po' di ansia da malattia, anche se preciso che non si può fare una diagnosi con così poche informazioni.
A prescindere da una ipotetica diagnosi, quello che importa di più direi che è il suo malessere legato all'argomento, perciò le consiglierei, a prescindere, di riflettere su un eventuale percorso terapeutico da intraprendere.
Dott.ssa Giada Valmonte
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