Buongiorno, volevo chiedere un parere. Due anni fa sono andato da un psicoterapeuta e ho affrontato
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Buongiorno, volevo chiedere un parere. Due anni fa sono andato da un psicoterapeuta e ho affrontato un percorso di 6 mesi. Recentemente sento il bisogno di ritornare da uno psicoterapeuta a causa di alcuni cambiamenti nella mia vita che mi hanno abbastanza colpito, tra cui alcuni fatti che avevo già affrontato nelle sedute di due anni fa. Sarebbe meglio consultare un nuovo psicoterapeuta o continuare con il vecchio? Mi ero trovato abbastanza bene e avrei paura di parlare con un'altra persona di cose che mi fanno stare male, però allo stesso tempo se dopo due anni si sono ripresentati gli stessi problemi penso (forse in modo sbagliato) che i risultati non siano stati raggiunti.
Ringrazio in anticipo coloro che mi risponderanno e auguro un buon lavoro!
Ringrazio in anticipo coloro che mi risponderanno e auguro un buon lavoro!
Buongiorno, può prendere in considerazione entrambe le opzioni, ma non mi farei scoraggiare da questa considerazione: il fatto che si stiano ripresentando dei disagi non significa necessariamente che la precedente esperienza con il collega sia stata inutile.
Credo che siano più importanti le sue sensazioni sulla possibilità di avere un rapporto profondo e di fiducia, e che le convenga valutare se con il suo psicoterapeuta ci siano i presupposti per questo tipo di “relazione terapeutica“.
Riprendere con lo stesso terapeuta ha il vantaggio che la conosce già, quindi si può arrivare più rapidamente a toccare dei punti intimi e personali, d’altro canto se pensa che non ci siano i giusti presupposti potrebbe avere senso considerare altre opzioni.
Un caro saluto
Credo che siano più importanti le sue sensazioni sulla possibilità di avere un rapporto profondo e di fiducia, e che le convenga valutare se con il suo psicoterapeuta ci siano i presupposti per questo tipo di “relazione terapeutica“.
Riprendere con lo stesso terapeuta ha il vantaggio che la conosce già, quindi si può arrivare più rapidamente a toccare dei punti intimi e personali, d’altro canto se pensa che non ci siano i giusti presupposti potrebbe avere senso considerare altre opzioni.
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Gentile utente, tornare dal precedente terapeuta non significa ritrovarsi nella stessa situazione di allora. Può darsi che non avrà la necessità di un percorso della stessa durata. Se con il terapeuta ha stabilito una bella alleanza terapeutica è già un ottimo punto di partenza per generare il cambiamento in se stesso. Tornare in terapia non vuol dire essere "ricaduto" perché non si troverà nello stesso punto di anni fa, ma è una persona diversa e con risorse personali differenti.
Le auguro buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
Le auguro buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
Salve, Mi spiace molto per la situazione che sta attraversando. Relativamente alla scelta del terapeuta chiaramente è una questione personale per cui se non ci sono state problematiche nel percorso precedente potrebbe anche tornare dal terapeuta che l'ha seguita qualche tempo fa in modo tale che possa avere già qualche informazione su di lei; qualora però ci fossero delle resistenze dentro di lei che non la portano a stare sereno all'interno della relazione terapeutica meglio scegliere altro.
Salve capisco il suo dubbio ma chiami pure il suo terapeuta. Durante il corso della vita si ripresenteranno difficoltà questo non vuol dire che non abbia acquisito strumenti per gestirla ma semplicemente sente il bisogno di avere un supporto in più in questa fase della sua vita per poter accogliere meglio questa fase di cambiamento.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Cordiali saluti.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Salve, per nulla facile dare un feedback alla sua domanda. Comprendo i suoi dubbi ma credo che nessuno meglio di lei possa sapere ciò di cui ha bisogno, se è stata soddisfatta del percorso fatto o se si sente di volersi avvicinare ad un altro professionista. Un caro saluto
Cara utente, la scelta di tornare dal precedente terapeuta o meno non è in alcun modo sinonimo di percorso che non ha funzionato. Può capitare nella nostra vita che alcune nostre fatiche, per diverse ragioni, si ripresentino. Tuttavia non potremo mai essere al punto di partenza poichè in questi anni lei è diventata un'altra persona.
Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Salve, la ringrazio per la condivisione. Di primo impatto non risulta facilissimo poter esprimere un opinione in merito non sapendo per quale motivo dopo 6 mesi è terminata o si è interrotta la terapia. Quello che è certo che entrambe le ipotesi che ha proposto potrebbero essere positive per lei. Un nuovo punto di vista potrebbe farla lavorare su degli aspetti che magari precedentemente non erano stati presi in considerazione, dall'altra però anche riprendere il percorso precedente potrebbe avere dei vantaggi in merito, sapendo già molte delle tematiche della sua vita. Il fatto che dopo due anni i sintomi siano tornati può essere collegato a tantissimi aspetti diversi, come a dei cambiamenti nella sua vita, e non necessariamente alla cattiva efficacia della terapia precedente. Per qualsiasi cosa sono a completa disposizione. Dott. Matteo De Nicolò
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Buongiorno, dalle sue parole emerge che aveva stabilito una buona alleanza terapeutica e che le risulterebbe più facile tornare da chi la conosce già e da chi sente di aver riposto la sua fiducia. Il fatto che si siano presentati nuovamente dei sintomi può accadere e non è motivo di pensare che il trattamento precedente non sia stato efficace. Forse solo ora si è presentato un elemento in più che può permettere di risolvere meglio il suo disagio, quindi potrà continuare con il suo terapeuta dal punto in cui eravate arrivati. Buon lavoro, un caro saluto.
Gentile utente, grazie anzitutto per aver qui condiviso...
Certamente, i dubbi che lei pone sono legittimi: fermo restando che, a parer mio, 6 mesi di psicoterapia rappresentano un tempo medio-corto per poter approfondire le questioni più profonde dell'animo umano...
Detto ciò, il fatto che "vecchi problemi" si siano ripresentati, non implica che la terapia non sia stata efficace: lei stesso sottolinea il periodo di transizione che sta attualmente vivendo...
Valuti la possibilità di poter ricontattare il suo vecchio terapeuta, vista anche la sua difficoltà a raccontarsi ex novo ad altri.
Spero di esserle stata d'aiuto, cordialmente
Dr Eliana Nola
Certamente, i dubbi che lei pone sono legittimi: fermo restando che, a parer mio, 6 mesi di psicoterapia rappresentano un tempo medio-corto per poter approfondire le questioni più profonde dell'animo umano...
Detto ciò, il fatto che "vecchi problemi" si siano ripresentati, non implica che la terapia non sia stata efficace: lei stesso sottolinea il periodo di transizione che sta attualmente vivendo...
Valuti la possibilità di poter ricontattare il suo vecchio terapeuta, vista anche la sua difficoltà a raccontarsi ex novo ad altri.
Spero di esserle stata d'aiuto, cordialmente
Dr Eliana Nola
Buongiorno, se si è trovato bene con il professionista che l'ha seguito due anni fa può provare a ricontattarlo. Il fatto che si siano ripresentati disagi simili di due anni fa, come anticipato dai colleghi, non necessariamente significa che la terapia sia stata inefficace. Dipende quali obiettivi terapeutici avete impostato il percorso psicoterapeutico in passato. Su questo potrebbe confrontarsi con il terapeuta che l'ha seguita due anni fa per impostare quali obiettivi terapeutici raggiungere. Resto a disposizione per ulteriori necessità, un caro saluto.
Buonasera, trovo assolutamente comprensibile il suo dubbio ma, lei scrive che nell'ultimo periodo sono avvenuti alcuni cambiamenti che hanno in qualche modo riattivato una sofferenza che riteneva di aver superato con il precedente percorso di psicoterapia. Non c'è nulla di strano che ogni tanto, a causa magari di una diversa fase esistenziale che si sta attraversando, riemergano tematiche che si pensava di aver superato. Potrebbe quindi provare a ricontattare il suo vecchio terapeuta per parlare proprio di questo o in alternativa contattarne uno nuovo per intraprendere un diverso percorso tenendo presente che, comunque, lei di sicuro non si trova allo stesso punto di partenza di due anni fa. Resto a disposizione
Buonasera,
credo che le problematiche per quanto simili a quelle che ha già sperimentato, saranno di certo differenti perché arrivano in un momento di vita che non è lo stesso del precedente. Magari può essere l'occasione per riprendere il lavoro con il suo terapeuta andando ancora più in profondità o cogliendo aspetti che prima non erano emersi. Questo per dirle che non è detto che la situazione che sta vivendo ora sia legata ad una non efficacia del lavoro precedente.
Saluti
Dott.ssa Camilla Raccosta
credo che le problematiche per quanto simili a quelle che ha già sperimentato, saranno di certo differenti perché arrivano in un momento di vita che non è lo stesso del precedente. Magari può essere l'occasione per riprendere il lavoro con il suo terapeuta andando ancora più in profondità o cogliendo aspetti che prima non erano emersi. Questo per dirle che non è detto che la situazione che sta vivendo ora sia legata ad una non efficacia del lavoro precedente.
Saluti
Dott.ssa Camilla Raccosta
Salve ! Mantenga la continuità terapeutica e si rivolga al precedente collega, valutando nuovamente se si trova bene nella relazione terapeutica. Buon proseguimento
Buonasera! La sua domanda suscita importanti spunti di riflessione ed entrambe le possibilità possono risultare valide. Può essere senz'altro utile ricontattare il precedente collega per avere continuità terapeutica, ma può essere utile anche rivolgersi ad un collega che non conosce e che non la conosce, con cui intraprendere un percorso nuovo fatto di obiettivi nuovi; non necessariamente il bisogno di tornare in terapia è legato al "fallimento" della o delle terapie precedenti.
Buongiorno, gentile utente. Dal momento che afferma di essersi trovato bene con il suo terapeuta, dia la priorità all’alleanza terapeutica e ritorni da lui. La questione che solleva del ripresentarsi delle medesime tematiche dipende dalla necessità di ulteriori indagini, che spesso vengono inconsciamente ostacolate dalle resistenze dei pazienti. Questo ulteriore percorso può rappresentare un’occasione preziosa di approfondimenti e di cura.
Buongiorno, non facile darle una risposta, perchè dipende da tanti fattori. Gli effetti di una terapia dipendono anche e soprattutto da come reagisce il paziente, dalla gravità del problema, da fattori di vita intercorsi. Ricominciare con un terapeuta non vuol dire essere "ripetenti" e sei mesi non sono molti. Ci sono pro e contro come in tutte le cose: con il terapeuta conosciuto c'è il vantaggio della reciproca conoscenza con il nuovo la possibilità di "illuminare" zone non esplorate, ma anche il rischio di non trovarsi bene. La decisione spetta solo a lei, può anche fare un colloquio di prova con un nuovo terapeuta e vedere come si trova. Grazie della sua condivisione, cordiali saluti, dott.ssa Silvia Ragni
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Buongiorno, se dice di essersi trovato bene le consiglio di ritornare dal vecchio terapeuta, non è inusuale che per alcuni problemi più strutturali ci vogliano più di sei mesi di psicoterapia, il suo percorso potrebbe non essere concluso. Consiglio inoltre di discutere meglio la prossima volta l'interruzione o la sospensione dell'intervento.
Dott. Paolo Di San Diego
Dott. Paolo Di San Diego
Buongiorno,
È del tutto normale avere dubbi su quale sia la strada migliore da intraprendere. Se si era trovato bene con il suo precedente psicoterapeuta, riprendere il percorso con lui potrebbe essere una buona idea, soprattutto perché già conosce il contesto e le domande che aveva affrontato. La continuità potrebbe aiutarla ad esplorare più a fondo i temi rimasti irrisolti e a lavorare su di essi con una maggiore consapevolezza.
Le auguro il meglio per il suo cammino.
d.ssa Raileanu
È del tutto normale avere dubbi su quale sia la strada migliore da intraprendere. Se si era trovato bene con il suo precedente psicoterapeuta, riprendere il percorso con lui potrebbe essere una buona idea, soprattutto perché già conosce il contesto e le domande che aveva affrontato. La continuità potrebbe aiutarla ad esplorare più a fondo i temi rimasti irrisolti e a lavorare su di essi con una maggiore consapevolezza.
Le auguro il meglio per il suo cammino.
d.ssa Raileanu
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