Buongiorno, vivo tra le risaie del Piemonte e costantemente la mia bambina di 6 anni viene "massacra

Buongiorno, i granuli di Ledum Palustre vanno bene per prevenire le punture di insetto, la modalità di assunzione dipende dalla diluizione ovvero dai CH.
Mi spiego meglio le basse diluzioni, es. 5 ch, 7 ch ... si devono prendere più volte al giorno, mentre le 30 ch, 200 ch ... possono essere assunte anche più distanziate. Chieda al farmacista, dove acquisterà il rimedio e secondo la diluizione, quante volte lo dovrà assumere facendo attenzione a non toccare i granuli con le mani, ma mettendoli direttamente sotto la lingua dal tubicino.
Inoltre potrebbe utilizzare, insieme ai granuli, delle miscele di olii essenziali da spalmare sulla pelle sempre con le indicazioni del farmacista o di un professionista esperto.
Un caro saluto.

Ledum Palustre va benissimo per le punture da zanzara. E' sempre meglio fare prevenzione il mese prima delle punture per poi lavorare con diluizioni alla 30 o 200 CH secondo i casi. Si rivolga ad un collega esperto della sua zona che saprà guidarla nella scelta. Auguri!

Al di là del rimedio occasionale per una qualche patologia, se c'è come in questo caso una sensibilità alle punture di zanzare con ripetizione dei suddetti episodi, risolutrice potrebbe essere un terapia costituzionale con il rimedio altamente individualizzato

Il collega Sorrentino ha giustamente introdotto il tema del trattamento personalizzato, in linea col pensiero del Padre dell’Oneopatia, Hahnemann, che insegnava a cercare gli elementi che distinguevano il paziente dal tutti gli altri, quelli che più lo caratterizzavano. Il paziente è unico, affermava, è un mondo a parte. Esiste un ‘Omeopatia del sintomo, centrata sul disturbo disturbante in acuto e che, nel caso in questione propone un buon “simile“ come LEDUM PALUSTRE 30CH , secondo la maggioranza degli studiosi della materia omeopatica, in correnza col pensiero di Hahnemann.. Ma in un disturbo cronico esiste anche l’Omeopatia della persona, che prevede la ricerca del rimedio profondo, il “simillimum”, quello in grado di agire direttamente sul Principio Naturale di Guarigione, da individuare applicando la Legge dei Simili, il fondamento dell’Omeopatia stessa, attraverso un lungo colloquio e una visita accurata. L’Omeopata serio non applica protocolli raccomandati da manuali approssimativi, ma studia il suo paziente nella sua interezza biologica, emotiva e sociale, poi agisce con scienza e coscienza.
Alfonso Masi Elizarde, della Scuola Argentina, era solito affermare che nel mondo esistono pochi omeopati, ma tanti “semiomeopati.
Il mio consiglio, come sempre, è di affidarsi ad un collega esperto, capace di fare le scelte più appropriate.
Cordialmente.