Buongiorno, vi scrivo perché sto vivendo una situazione di profonda sofferenza e non so come affron

18 risposte
Buongiorno,
vi scrivo perché sto vivendo una situazione di profonda sofferenza e non so come affrontarla nel modo giusto.

Circa un mese fa, mio marito (37 anni), a seguito d'insistenza da parte mia per aver notato nell'ultimo periodo un certo distacco, confessa di essere stufo, confuso e di non sapere più se vuole stare con me.

Premetto che negli ultimi mesi abbiamo provato ad avere un bambino, nonostante lui non fosse molto concorde.
Purtroppo il bambino non è arrivato e io ho sofferto molto dopo ogni tentativo vano.
Mio marito aveva ammesso di provarci solo per la mia felicità.

Siamo sposati da 4 anni e siamo giunti al matrimonio in fretta, dopo solo due anni di fidanzamento e il nostro rapporto, dopo il matrimonio, è stato spesso scosso da forti litigi, dovuti alle famiglie rispettive (molto presenti e molto diverse tra loro) e alla mia gelosia, che spesso mi portava a non dargli spazio o a impedirgli di fare cose banali come un aperitivo con amici o una partita di beach volley in cui fossero presenti altre donne.
Lui sostiene ora che questi due elementi, litigi e gelosia, hanno progressivamente fatto venir meno l'amore che provava per me, fin quasi a cancellarlo.
Inizialmente mi ha chiesto tempo e silenzio per pensare, ma era palese che non volesse più condividere esperienze con me.
Al che ho iniziato a fargli domande, a chiedere conferme e qui le cose sono peggiorate: ha iniziato a non tornare a casa per cena, a passare i week-end da solo, tornando solo per dormire o per cena, sostenendo che io sia oppressiva.
Ora dice di essere certo di non provare più nulla per me.
Mi chiedo se sia davvero così o se forse non sia la rabbia a portarlo a sostenere di non voler più stare con me.
Io sono pronta a cambiare, a fidarmi e lasciargli libertà e a lasciar correre tante piccole cose che in passato ci hanno fatto discutere.
Lui però sostiene che le cose non cambieranno e che ora vuole solo stare solo e riprendere in mano la sua vita, perché in questi anni l'ho soffocato.

Cosa posso fare?
È corretto secondo voi provare a restargli accanto o sarebbe preferibile separarsi per un periodo?
La cosa che più mi spaventa è coinvolgere le famiglie, entrambe molto presenti e protettive.
D'altra parte un periodo di separazione non potrebbe essere nascosto.

Al momento stiamo vivendo in casa insieme.
Ci sono momenti in cui facciamo piccole cose insieme, ma sempre con una certa insofferenza da parte sua, che dopo un po' vuole stare da solo o uscire a fare un giro.

Come dovrei comportarmi secondo voi?
È davvero tutto finito o il silenzio e il tempo potrebbero aiutare?

Credo molto nel matrimonio e nella nostra unione e l'idea della separazione mi sconvolge, ma non vorrei continuare a vivere nell'illusione e nell'angoscia.

Vi ringrazio in anticipo per il tempo che mi dedicherete.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno, comprendo la sofferenza legata alla situazione che sta vivendo.
Se vuole mostrare vicinanza a suo marito può comunicarle la sua disponibilità qualora volesse condividere il suo malessere con lei, allo stesso tempo penso sia importante rispettare i suoi confini e il suo bisogno di voler prendersi un momento per sè. Magari per suo marito non è necessaria una separazione che preveda lo stare in un'altra casa, ma il concedersi dei momenti di raccoglimento con se stesso.
Quello che lei può fare è valutare se lei può aver bisogno di un supporto psicologico in un periodo di vita che le evoca una sofferenza importante.
Penso possa esserle utile avere uno spazio di ascolto in cui accogliere i suoi vissuti emotivi rispetto alla relazione con suo marito, la difficoltà nel gestire i confini con le vostre rispettive famiglie d'origine.
Inoltre, penso non sia stato affatto semplice dover affrontare il suo desiderio di maternità all'interno del rapporto con suo marito, quindi anche questi vissuti possono trovare spazio nel relazione con un professionista.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Gentile utente, lei pone molte domande alla quale non è possibile rispondere. Non sono io o i miei colleghi a doverle dire cosa dovrebbe o non dovrebbe fare, capisco che con una tale sofferenza si vorrebbe solamente sapere quale sia la soluzione giusta.. Ma non esiste una scelta giusta a priori, per arrivare al punto che lei comprenda quale sia la SUA scelta è necessario che intraprenda un percorso e si impegni in esso. Sembra che lei abbia ben chiare le dinamiche che hanno portato il vostro rapporto fino a questo punto e sembra anche che sia disposta a tutto per salvare il suo matrimonio. Le cito una celebre frase e la invito a rifletterci: “Il segreto non è correre dietro alle farfalle, ma è curare il tuo giardino, affinchè siano loro a venire da te” (Mario Quintana). Si prenda cura di sé stessa, inizi un percorso di esplorazione di sé per comprendere cosa la portava ad essere così tanto gelosa e a porre limitazioni a suo marito, di modo che possa trovare strategie più adattive per rapportarsi a lui. Purtroppo alcune dinamiche non sono semplici da risolvere da soli, ma risulta necessario l'aiuto di un professionista. Un caro saluto, Dott.ssa M. B.
Gentilissima, il dolore e lo smarrimento che emergono da questo racconto sono assolutamente congrui e comprensibili, alla luce di quello che sta vivendo. In corrispondenza di situazioni come questa viene sempre da chiedersi "cosa posso fare, come posso comportarmi?" per recuperare il rapporto mentre sarebbe importante prendersi del tempo per pensare e riflettere, rimandando "l'agire" a data da destinarsi. Come starà sperimentando, nella dinamica di coppia, quando le posizioni dei due membri sono ai poli opposti, ogni tentativo di ricongiungersi o re-incontrarsi è vano, portando con sé una grande frustrazione e quindi un profondo senso di impotenza. Potrebbe essere molto faticoso sostenere e gestire le conseguenze di questa situazione da sola e, pertanto, valuti se potrebbe beneficiare del supporto di un professionista in modo da non alimentare un circolo vizioso che produce solo effetti negativi. Avrebbe, inoltre, modo di approfondire altre tematiche riguardanti la sua persona e il suo funzionamento relazionale, approfondendo gli aspetti che ha accennato nel quesito. Restando a disposizione, la saluto cordialmente MP
Salve, la ringrazio innanzitutto di aver condiviso questo pensiero con noi. L'amore non ha dei canoni precisi, ogni persona lo sperimenta in maniera diversa, sia fisicamente che emotivamente. La comunicazione ad esempio, sembra essere un fattore su cui potersi concentrare. Se pensa che questa dinamica possa essere eccessiva per lei al momento, mi sento di consigliarle, magari, una terapia psicologica che potrebbe permettergli di conoscersi meglio e di sviluppare delle strategie utili per poter vivere al meglio il presente, costruendo delle basi solide al fine di affrontare in maniera chiara questa relazione. Sarebbe uno spazio solo per lei alla scoperta di se stessi. In caso volesse, io sono a completa disposizione, in presenza ma anche Online. Dott. Matteo De Nicolò
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Buonasera, percepisco nelle sue parole molta sofferenza ma più di tutto mi arriva un forte senso di urgenza e una grande incertezza su "quello che è giusto o non è giusto fare"... come se bastasse un solo passo falso per smontare tutto. E mi chiedo: "giusto per chi?"
Ho l'idea che fermarsi per darsi uno spazio "comodo" attraverso un lavoro in psicoterapia possa esserle di grande aiuto per trovare le "sue" risposte, ristabilire i "suoi" valori e ridefinire progetti concreti. Senz'altro questo avrà impatto anche nelle sue relazioni interpersonali, compresa quella con suo marito.
Saluti
Serena Pugliatti
Buonasera,
le domande che pone sono sicuramente importanti e per arrivare ad una risposta sarà necessario fermarsi a riflettere su di sè.
Dalle sue parole emerge molta consapevolezza sul suo funzionamento e sulle dinamiche familiari, così come un forte desiderio di migliorare sè stessa per salvare il vostro matrimonio.
Se se la sentisse credo potrebbe esserle di aiuto un percorso psicologico. Potrà avere uno spazio per sè durante il quale portare come si sente, come questa situazione sta impattando sul suo benessere, che cosa può esserle di aiuto in questo difficile momento.
Se ne avrà necessità, resto a disposizione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giorgia Colombo
Gentile Signora, solo nel corso di una o più sedute di psicoterapia di coppia, dove entrambi i coniugi abbiano modo di esporre di fronte all'altro e ad un professionista neutrale i propri sentimenti, desideri e progetti per il futuro, si potrebbe ragionevolmente fare un punto della situazione, tentare una mediazione e tracciare una roadmap per le successive mosse coordinate.
Se suo marito non fosse d'accordo, si rivolga anche da sola ad un professionista che la aiuterà senz'altro ad affrontare nel modo più confortevole possibile un momento tanto traumatico come il (probabile) naufragio del suo matrimonio.
Si faccia forza ed eventualmente mi contatti per ulteriori indicazioni. Auguri.

Dr.ssa Emanuela Carosso
psicologa - psicoterapeuta.
Certamente, comprendo che lei stia vivendo un periodo molto difficile e che desideri ricevere consigli su come affrontare questa situazione delicata.
Mi dispiace sentire che la sua relazione con suo marito sta attraversando un momento così complicato. La questione di voler avere un figlio può essere molto emotivamente carica, e le divergenze su questo tema possono mettere a dura prova una relazione.
Suo marito sembra avere delle preoccupazioni e insicurezze riguardo alla vostra relazione, e questo può manifestarsi attraverso il distacco e la ricerca di spazio personale. La sua volontà di cambiare e di migliorare la vostra relazione è un passo importante verso la risoluzione dei problemi.
Innanzitutto, suggerirei di cercare di stabilire una comunicazione aperta e onesta con suo marito. Cerchi di ascoltare le sue preoccupazioni e i suoi sentimenti senza giudicare. Allo stesso tempo, condivida i suoi sentimenti e le sue intenzioni. La comunicazione è fondamentale per comprendere meglio le dinamiche della vostra relazione.
Potrebbe essere utile considerare la possibilità di coinvolgere un consulente matrimoniale o uno psicoterapeuta di coppia. Un professionista esperto può aiutarvi ad affrontare in modo costruttivo i problemi che state vivendo.
Nel frattempo, prenda del tempo anche per sé stessa. Concentri si sul suo benessere emotivo e fisico. La terapia individuale potrebbe essere un'opzione per esplorare le sue preoccupazioni personali e lavorare su questioni legate alla gelosia e all'autostima.
Infine, riguardo alla questione delle famiglie, prenda in considerazione la possibilità di coinvolgerle solo se sente che potrebbero offrire un supporto costruttivo e che entrambi siete d'accordo su come farlo.
Ricordi che le relazioni possono attraversare momenti difficili, ma con impegno, comprensione reciproca e supporto professionale, è possibile affrontare e superare le sfide. Cerchi di prendere decisioni basate sulle sue esigenze e sulla volontà di lavorare sulla vostra relazione.
Cara utente, posso solo immaginare quanto dolore lei stia provando in questo momento. Non è mai semplice quando qualcuno che amiamo, soprattutto quando si tratta di un partner, si allontana da noi. Lei chiede a noi cosa sarebbe più giusto fare. Non so dirle quale sia la cosa più giusta, sento però che lei ha un forte bisogno riparativo che fatica a contenere, che si scontra invece con la richiesta di spazio di suo marito. Ciò che mi sento di dirle e di provare a mettersi in ascolto, accolga il suo bisogno poichè impedirlo potrebbe inasprire gli animi. Condivida in modo onesto, sincero e assertivo con lui che lei è disposta a mettere in discussione il suo modo di porsi nella relazione, ma si chieda anche lei cosa vuole e desidera in questo matrimonio. Potrebbe considerare un percorso individuale che la possa aiutare a comprendere le origini della sua fatica a fidarsi e delle criticità nella gestione dei rapporti familiari. Se voi foste concordi potreste anche valutare un percorso di coppia. Tuttavia tale percorso avrebbe senso solo nel momento in cui entrambi siate pronti a lavorare sulla coppia. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno Signora,
avverto tutta la sua sofferenza per il periodo difficile e doloroso che sta vivendo e me ne dispiaccio. Capisco che in tali momenti di crisi sia ostico trovare l’equilibrio tra le diverse pressioni/esigenze: sue, del marito, delle famiglie d'origine che compromettono la possibilità di decidere liberamente e serenamente il da farsi. In questo situazione, vorrei incoraggiarla però a dare priorità a Sé, al suo benessere e alla salute del vostro rapporto, tutelando in primis lei, voi e il vs legame. Nonostante la ferita sanguini, questo momento potrebbe essere un’opportunità per muovere dei passi “assistiti” verso una maggiore consapevolezza di se stessa. Potrebbe considerare l'idea di intraprendere un percorso personale per comprendere più profondamente le sue emozioni, le sue reazioni che hanno alimentato alcune delle dinamiche più difficili nella vostra relazione, nonché potrebbe potenziare la fiducia personale con conseguente diminuzione del bisogno di avere rassicurazioni continue dal marito, percepite da lui come opprimenti. È possibile inoltre che, concedendo al marito lo spazio di cui ha bisogno, lei riesca ad aprire la porta alla possibilità di un futuro spontaneo avvicinamento e di una più profonda comprensione reciproca da alimentare con una eventuale terapia di coppia.

Spero di risentirla

Liza Bottacin
Gentilissima, comprendo quanto sta attraversando, ed è positivo che sia aperta a cercare soluzioni. È importante ora dare spazio a entrambi per riflettere e prendere decisioni. Inizialmente, rispetti il desiderio di suo marito di stare da solo e di riprendere il controllo della sua vita. Questo potrebbe aiutare entrambi a capire meglio i vostri sentimenti.
Durante questo periodo di separazione, può concentrarsi su se stessa, lavorare sulla sua gelosia e trovare il suo equilibrio emotivo. La comunicazione aperta e il dialogo saranno essenziali in futuro, ma al momento è importante rispettare il suo bisogno di spazio.
Ricordi che la terapia di coppia potrebbe essere un'opzione valida per esplorare questi problemi insieme, quando entrambi vi sentirete pronti. Non rimandate le decisioni, e se deciderete di coinvolgere le famiglie, cercate di farlo in modo sensato e pacifico.
Il tempo e la comprensione reciproca possono aiutare a chiarire la situazione. Tuttavia, è essenziale essere aperti alle possibilità, compreso il fatto che la relazione potrebbe non avere un futuro. Cerchi supporto da un professionista per affrontare queste sfide in modo più costruttivo. Se vuole, a sua disposizione, anche online. Un caro saluto. Dr.ssa Marina Lumento.
Gentile utente, la ringrazio per avere condiviso la sua esperienza e mi dispiace molto per il periodo di sofferenza che sembra lei stia attraversando.
Capisco che sia molto difficile convivere con la fatica relazionale che sta portando, ma tuttavia è importante ascoltare e rispettare i bisogni ed i confini dell'altra persona, così come i propri. Per questo motivo, penso sia utile per lei avere uno spazio suo in cui ascoltarsi ed esplorare le emozioni di sofferenza che sembra portare: che cosa pensa che la spaventi nel coinvolgere le famiglie? la sensazione di angoscia che dice di provare è nuova per lei? Potrebbe prendere in considerazione l'idea di approfondire queste ad altre riflessioni con la guida di un professionista, al fine di prendere sempre più consapevolezza di se stessa e scoprire delle risorse che possano aiutarla a gestire questo momento di fatica.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento, anche online.
Un caro saluto.
Dr.ssa Laura Missaglia
Buonasera Signora.
Le sua sofferenza è tangibile da questo racconto.
Forse quando in una relazione ci sono delle fatiche, dei non detti, sarebbe meglio provare a parlarne in un contesto più neutro.
Le coppie hanno delle buone ragioni per separarsi da entrambe le parti, però prima di questo scenario sarebbe importante confrontarsi, parlare su ciò che ci ha fatto soffrire.
Anche per la mancata gravidanza da lei tanto desiderata, sarebbe importante fare un lavoro di rielaborazione. E' comunque un lutto che potrebbe aver incrinato maggiormente l'umore della coppia.
Sicuramente vivere insieme in un periodo così difficile, non so quanto possa essere utile a diventare più consapevoli sulle reali difficoltà.
Non esiti a contattarmi, sono qui per questo.
Dott.ssa FF
Gentile Utente,
Il “noi” che si genera in una coppia può articolarsi in modi diversi, e questi modi dipendono sempre dagli “io” che compongono questo “noi”. In genere, in questi casi, potrebbe essere utile un percorso di coppia, volto a esplorare insieme le possibilità e i problemi. Tuttavia, da quello che riporta sembra che suo marito abbia preso una decisione e in questa fase potrebbe non essere aperto al dialogo. Forse chiedergli un percorso di coppia in questo momento potrebbe essere controproducente. Allora, forse, potrebbe essere il caso di coltivare il suo io, al di fuori della relazione, dedicarsi a se stessa e a ciò che la rappresenta: lavoro, hobby, amicizie, anche un percorso psicologico personale. Questo per evitare la dinamica di uno che fugge e l’altro che insegue. Prendersi questa fase per sé stessa potrebbe essere una strada utile in ogni caso: lui ha il suo spazio per capire cosa vuole e lei si ritrova in una dimensione nuova. Se alla fine di questo periodo ci sarà spazio per un dialogo, sono certo che troverete il professionista più adatto alle vostre esigenze.
Spero di esserle stato utile
Cordiali Saluti
dott Carlo M R Flamini
Buongiorno,
inizio col dirle che da queste poche righe che ha scritto, mi è arrivata la sua confusione ma anche una forte preoccupazione.
Non è inusuale che capitino queste situazioni all'interno di una coppia, ma credo anche, in accordo con i colleghi, che un percorso terapeutico potrebbe giovare prima di tutto a lei, se suo marito non è d'accordo ad una terapia di coppia.
Quando si affronta un periodo difficile diventa importante darSI priorità e capire come agire per ritrovare prima di tutto il nostro benessere.
Resto a disposizione, le mando un caro saluto,
dr.ssa Francesca Manelli
Caro Utente, innanzitutto vorrei ringraziarla per aver condiviso con noi la sua storia e la sua sofferenza. Quando si tratta di questioni, argomenti psicologici (che si tratti di rapporti sociali, disagi personali, o dei disturbi, autostima, motivazione etc..) dare risposte con così poche informazioni su di una piattaforma web, è difficile. Ognuno di noi è diverso e per comprenderlo fino in fondo bisogna ascoltarlo attentamente e porre le giuste domande.
Detto questo, le consiglio di rivolgersi a uno psicologo con il quale riesca ad entrare in sintonia e intraprendere un percorso di sostegno o supporto psicologico così da poter indagare a fondo le sue emozioni, i suoi pensieri e il suo modo di percepire sé stesso e il mondo circostante. In questo modo è possibile raggiungere quel benessere che ognuno di noi si merita.
Rimango in attesa per eventuali chiarimenti.
Dott.ssa Linda Trogi
Mi dispiace molto sentire che stai attraversando un momento così difficile nel tuo matrimonio. Affrontare un cambiamento così significativo nelle dinamiche relazionali può essere estremamente doloroso e stressante.

Prima di tutto, è importante riconoscere e rispettare i sentimenti di tuo marito. Se lui ti ha espresso chiaramente di non provare più nulla per te e desidera prendere una pausa o separarsi, è essenziale accettare la sua decisione e rispettarla, anche se può essere molto doloroso.

Tuttavia, questo non significa che tu debba rinunciare completamente alla tua relazione. È comprensibile che tu voglia lottare per il tuo matrimonio e che tu sia disposta a fare dei cambiamenti per migliorare la situazione. È importante comunicare apertamente con tuo marito e cercare di capire cosa ha contribuito ai problemi nella vostra relazione. Ascoltare attivamente le sue preoccupazioni e i suoi bisogni può aiutare a stabilire una base per il lavoro di ricostruzione della relazione.

Allo stesso tempo, è fondamentale che tu lavori su te stessa e sulle tue dinamiche personali che potrebbero aver contribuito ai problemi nella vostra relazione. Se la gelosia e i litigi hanno avuto un impatto negativo sulla vostra relazione, potresti considerare di lavorare con uno psicologo o un terapeuta per affrontare queste questioni e imparare a gestire le tue emozioni in modo più sano.

Quanto a coinvolgere le famiglie, potrebbe essere utile discutere con tuo marito su come gestire questa situazione in modo discreto e rispettoso. Potresti anche prendere in considerazione la possibilità di cercare il supporto di amici fidati o di una comunità di sostegno per affrontare questo momento difficile.

Infine, riguardo alla decisione di restare insieme o separarsi, è una scelta personale che solo tu e tuo marito potete prendere. È importante prenderti del tempo per riflettere su cosa è meglio per te e per la tua felicità a lungo termine.

In ogni caso, sia che tu decida di lavorare per migliorare la tua relazione o di separarti, è importante prenderti cura di te stessa e cercare il supporto di persone care e professionisti qualificati per affrontare questa fase della tua vita.

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