Buongiorno! Vi scrivo perchè ho un grosso dubbio relativo all’esito di un BREATH TEST per intolleran

13 risposte
Buongiorno! Vi scrivo perchè ho un grosso dubbio relativo all’esito di un BREATH TEST per intolleranza al lattosio che ho eseguito qualche settimana fa, prescritto dal medico di base a causa di episodi quasi giornalieri di gonfiore addominale. Il test è risultato POSITIVO, nonostante il valore di H2 sempre inferiore a 20 ppm (picco di 15 a T0 per poi assestarsi sul 2 con picco di 4 a 120’) e la motivazione del centro di analisi (lo stesso medico di base ha dovuto chiedere chiarimenti relativi all’esito del test perché non era chiaro) è stata che sia H2 che CH4 sono i metaboliti di riferimento per intercettare eventuali problemi di digestione, in particolare la differenza tra loro.
Il valore di CH4 ha avuto un picco a T0 di 92 ppm per poi assestarsi sui 65 con picco di 81 a 150’.
Vorrei avere il parere di un esperto relativamente alla conferma dell’intolleranza, al grado di intolleranza risultante o alla possibilità di un eventuale falso positivo. Purtroppo dal mio medico di base non ho potuto ricevere ulteriori delucidazioni.
Grazie mille
Buonasera, l’aumento di idrogeno o metano nell'espirato durante il test sono un indicatore della carenza o assenza dell'enzima lattasi. Nel suo caso la positività al Breath test potrebbe essere correlata ad un fenomeno detto SIBO, una condizione caratterizzata da una concentrazione eccessiva di batteri nel tratto intestinale, ciò rilevata dall’aumentata concentrazione di CH4 nei minuti successivi alla somministrazione del lattosio. Tale contaminazione batterica nell’intestino confermerebbe anche il malassorbimento del lattosio. Le consiglio di sottoporsi anche ad una visita dal gastroenterolgo per effettuare eventualmente altri esami clinici.
Cordiali saluti, Dott.ssa Teresa Attanasio.

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Come suggerisce la collega potrebbe essere una SIBO ma in tal caso sarebbe necessario un breath test del lattulosio. In caso di positività sarebbe necessaria la terapia antibiotica prescritta da un gastroenterologo e la dieta ideata per SIBO, disturbi gastrointestinali e disbiosi ovvero la dieta Low Fodmap, protocollo certificato fondamentale per la risoluzione di tali problematiche. È una dieta che va seguita per massimo 2 mesi priva di Fodmap's ovvero fibre e zuccheri fermentabili (lattosio, fruttosio, fruttani, mannitolo, dolcificanti che finiscono per olo come xilitolo...). Spero di esserle stata utile. Buone feste, Dott.ssa Maria Luz Viloria
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 82 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Mi sembra di capire che lei abbia il sospetto di un falso positivo. In tal caso, gli unici modi per dirimere ogni dubbio sono o quello di chiedere al laboratorio ulteriori delucidazioni sull'interpretazione del risultato, oppure semplicemente ripeterlo. Comunque, indipendentemente da tutto, può sempre provare ad escludere il lattosio dalla dieta e vedere cosa succede! Se i sintomi spariscono è probabile che fossero dovuti al consumo di alimenti contenenti lattosio, e potrà quindi procedere a fare tutte le verifiche del caso; se i sintomi non spariscono può essere una indicazione molto preziosa per il suo medico curante, il quale saprà senz'altro indicarle tutti gli esami necessari per individuare altre possibili cause. buona serata.
I dati non permettono una interpretazione definitiva e certa. Andrebbe valutato in primis se le hanno fornito le linee guida di preparazione all'esame e quali sono state, inoltre se è stata strettamente aderente alle stesse...
cosi letti, i dati indirizzano più ad eseguire nuovamente il breath test al lattosio. Non sicuramente a considerare la condizione "positiva". Un secondo parere è preferibile, quindi prosegua recandosi da un collega con cui organizzerà un percorso adeguato al suo caso, anche per evitare complicazioni del suo stato di salute, limitazioni alimentari auto-imposte, possibili e conseguenti "false idee" su cosa scegliere per rimanere in salute.
Buone scelte.
Buongiorno. Per fugare il dubbio di un falso positivo consiglio di ripetere l' analisi. E se i disturbi persistono chiedere un consulto ad un gastroenterologo
Resto a disposizione
Drssa G.Viviana Martiradonna
Buonasera,
Per essere sicuri che non si tratti di un falso positivo, molti medici fanno ripetere l'esame.
Consiglio in prima battuta consulto con un gastroenterologo. Poi visita nutrizionale.
A disposizione.
Dott Stefano Carrara
Biologo nutrizionista e massaggi per il benessere
Cavenago di brianza e Rho
Prenota subito una visita online: Prima visita nutrizionale - 100 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Buongiorno come detto dai colleghi, dai dati forniti potrebbe pure essere un falso positivo, per cui consiglierei di ripetere il breath test del lattulosio con un'opportuna preparazione all'analisi e se dovesse essere di nuovo positivo andare da un gastroenterologo per stabilire un percorso specifico. In primis potrebbe provare ad escludere gli alimenti con lattosio e vedere se i sintomi spariscono e poi intraprendere un percorso dietetico specifico. Resto a disposizione.
Buongiorno, come hanno già riferito i colleghi anche io consiglio di ripetere l'esame e magari stare attenti con l'alimentazione per vedere se i sintomi si alleviano.Consiglio una dieta Low Foodmap e dieta priva di lattosio.
Cordiali saluti
Buonasera, provo a darle delucidazioni in merito; come le avranno detto ci sono due tipi di test per l'intolleranza al lattosio: l’H2 Breath Test, o test dell' idrogeno e C13 Breath Test, o test al Carbonio; quest'ultimo ha diversi vantaggi come la durata inferiore , digiuno meno prolungato rispetto al test H2 e soprattutto bisogna assumere meno lattosio.
Questo test del respiro è basato sulla somministrazione orale di lattosio marcato con l’isotopo stabile non radioattivo 13C. È un metodo diretto e semiquantitativo in cui l’aumento del rapporto isotopico 13CO2/12CO2 misurato nell’espirato è direttamente correlato alla quantità di lattosio metabolizzato e assorbito, quindi all’attività dell’enzima lattasi.
Il 13C lattosio breath test è un metodo più diretto in quanto dà una misura della quantità di glucosio e galattosio assorbiti (non dell’idrogeno emesso per mancato assorbimento di lattosio), quindi è più sicuro e preciso.
Questo test ha minor interferenze legate alla presenza di altre patologie, quindi riduce anche i falsi positivi o falsi negativi nei pazienti definiti “non H2-producers”.
Nello specifico viene rilevata la velocità di metabolizzazione del substrato 13C, espresso in dose/h(%).
Un valore di minore di 5 dose/h(%) significa che il soggetto presenta un malassorbimento del lattosio, quindi è intollerante al lattosio.
Spero di esserle stata di aiuto.
A disposizione
Dott.ssa F.A.
Buongiorno per poter effettuare questi test è necessario fare una preparazione specifica prima di effettuare l'esame proprio per non andare incontro a test falsati.
Questo è fondamentale.
Se poi il suo medico ha anche un sospetto di Sibo confermo che andrebbe eseguito il breath test al lattulosio. Cordiali saluti
Buonasera, procediamo per fasi:
1- perchè ha una sovracrescita batterica nell'intestino tenue? fa uso di farmaci che riducono l'acidità gastrica? altro? Ne parli con il suo medico per escludere altre patologie.
2- in assenza di altre patologie intestinali una SIBO protratta nel tempo può facilmente evolvere una sindrome da alterata permeabilità intestinale, ( gli enterociti sono un pò " scollati " tra loro, non garantendo lcosì la unità della barriera intestinale. la permeabilità intestinale può essere curata con un piano alimentare .
3 - sconsiglio al momento l'uso di antibiotici che potrebbero, una volta terminato il ciclo, facilitare sovracrescita di ceppi batterici patogeni sopravvissuti alla terapia antibiotica e tenuti al momento a bada dagli altri batteri.
Mi faccia sapere
Gentile paziente, per maggiori chiarimenti le consiglio di ripetere l'esame o in alternativa risvolgersi ad un gastroenterologo per vagliare la situazione con ulteriori test clinici. Cordialmente, Dott.ssa Giorgia Tavellin.
Grazie per la dettagliata descrizione del test. I risultati che descrive, con un valore elevato di metano (CH4) e un valore relativamente basso di idrogeno (H2), indicano una situazione comune nei soggetti in cui i batteri intestinali producono prevalentemente metano anziché idrogeno durante la fermentazione del lattosio. Questo tipo di risposta metabolica può comunque risultare in un’intolleranza al lattosio anche senza un incremento significativo di H2. Ecco alcune considerazioni: - Metano (CH4) e Intolleranza: Un picco alto di CH4 (come i 92 ppm a T0) e i successivi valori elevati suggeriscono che il lattosio ingerito non viene assorbito correttamente e subisce fermentazione da parte della flora batterica, che nel suo caso produce metano. Ciò è compatibile con un’intolleranza al lattosio anche se l’H2 resta basso. - Grado di Intolleranza: In genere, il grado di intolleranza viene correlato ai sintomi e alla risposta del paziente piuttosto che ai soli valori numerici, poiché alcuni soggetti possono manifestare sintomi significativi anche con valori relativamente bassi. I suoi sintomi di gonfiore quasi giornaliero suggeriscono una risposta clinicamente rilevante. - Falso Positivo: È possibile, sebbene raro, che un risultato con livelli elevati di metano possa rappresentare un falso positivo. Tuttavia, data la sua sintomatologia e i valori misurati, il risultato sembra indicare una reale difficoltà nella digestione del lattosio.
In conclusione, sembra probabile che il risultato del test sia corretto, confermando una intolleranza al lattosio. Potrebbe essere utile limitare temporaneamente il lattosio per vedere se i sintomi migliorano e valutare poi una reintroduzione graduale per testare la tolleranza individuale. Se desidera un supporto personalizzato nella gestione della dieta, un nutrizionista può aiutarla a trovare alternative e strategie alimentari per ridurre il gonfiore addominale.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.