Buongiorno, Vi scrivo perché è da tanto tempo che ormai vivo così, cioè che non esco molto di cas

21 risposte
Buongiorno,

Vi scrivo perché è da tanto tempo che ormai vivo così, cioè che non esco molto di casa nel mio tempo libero perché non solo non ne ho voglia, ma anche perché trovo inutile uscire da sola e anche se uscissi con le pochissime persone che mi rimangono sono apatica.
A casa non vivo una bella situazione perché mia madre si lamenta spesso che non trova lavoro, però non lo cerca e non invia i curriculum perché secondo lei dovrei farlo io al posto suo.
Se le dico di farlo autonomamente e che non può dare sempre la colpa agli altri, lei mi dice che sono malata o inizia a minacciarmi, dicendomi "non ti accompagno a lavoro in macchina".
Spesso quando le faccio notare certi suoi atteggiamenti mi insulta e accusa tutti che se lei sta male è colpa mia e degli altri non rendendosi conto che la responsabile della sua situazione è solo sua.
Invece mio padre sta per conto suo, sperpera denaro e poi ci accusa di non spendere troppo. Io lavoro, ma purtroppo per poco tempo perché poi dovrò ricercare lavoro e per me sarà un tormento.
Diciamo che in casa non avendo una situazione tranquilla, spesso non mi sento libera di scegliere e di fare ciò che voglio perché mi sento condizionata da mia madre.
Nonostante abbia detto più volte a mia madre che sono stufa del suo atteggiamento, lei continua a comportarsi così.
Vivo una vita piatta, e mi rendo conto che mi sono abituata perché nella mia testa mi convinco che andrà sempre peggio anche se farò cose diverse.
In questa situazione mi sento costretta ad aiutare mia madre, ma ammetto di essere stufa e arrabbiata, perché lei non mi ascolta quando voglio aiutarla e io spesso mi arrendo perdendo la pazienza.
Non so che fare in questa situazione, sicuramente so che non mi piace e vorrei cambiarla perché mi sono stufata di stare nello stesso punto.
Ho pensato che dopo il lavoro andrò da una psicologa, ma nel frattempo ho scritto qui nella speranza di ricevere vari punti di vista e diverse opinioni su cui poter riflettere. Vi ringrazio in anticipo per l'ascolto e anche per le risposte.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buonasera, mi spiace molto per la situazione che stai affrontando. Credo che la cosa più utile sia prenderti uno spazio per te, come già in parte hai scritto, vedrai che con l'aiuto di un professionista riuscirai ad apprendere delle strategie utili per risolvere le tue difficoltà. Un caro saluto
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Gentile utente, trovo che sia doveroso per tutti aiutare i genitori, ma non deve diventare dannoso per se stessi. Lei descrive un circolo vizioso dal punto di vista relazionale mantenuto da entrambe le parti. Sua madre ottiene quando lei è nel senso di colpa, lei si sente sollevata per quel breve momento che riesce a controllare l'umore di sua madre. In sintesi, questi schemi cognitivi e comportamentali conseguono a una carenza di azione intenzionale o, in termini più tecnici, agency esistenziale e quindi il "blocco". Capirà che non è semplice spiegare qui , anche se nella descrizione è stata esaustiva non c'è modo di avere altre notizie che aiuterebbero noi professionisti a dare un parere più appropriato al caso.
Suggerisco senza dubbio un percorso i psicoterapia cognitivo comportamentale per approfondire la conoscenza personale affinchè lei possa in futuro fare scelte di vita libere e soddisfacenti.
Saluti
Dott.ssa Silvana Zito
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Gentile utente, mi rincresce sempre leggere di situazioni come la sua in cui il genitore che dovrebbe proteggere e occuparsi dei figli, abdica cercando nei figli queste funzioni. La situazione influisce sicuramente nella sua vita e la rabbia è il segnale che dentro di sé la sofferenza ha trovato un canale per esprimersi. Non si rassegni, la vita le può sorridere ma prima dovrebbe lavorare sul distacco da un nucleo familiare che ahimè non le può dare ciò in cui spera. Si può aiutare chi vuole davvero fare qualcosa per se stesso. Le accuse e i rimproveri che le arrivano non sono diretti a lei come persona, ma sono frutto di dinamiche non sane. Se cambia lei, anche tutto il sistema potrebbe prendere un altro assetto. Abbia la forza di scrivere un nuovo capitolo della sua vita, con l'aiuto di qualcuno ce la potrà fare.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera, purtroppo la sua vita familiare complessa la blocca anche verso l'esterno. Come altri colleghi le suggerisco di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta per trovare spazio e risposte ai suoi bisogni. Lei stessa ha scritto che vuole contattare o ha già contattato una psicologa, a mio avviso è preferibile e utile che esplori la sua storia in un colloquio rispetto a pareri che entrino troppo nel merito in questa sede. In bocca al lupo per il suo futuro. Dr.ssa Lorena Ferrero
Buona sera, penso che dovrebbe iniziare a prendere in considerazione l'idea che i suoi andranno avanti con lo stesso comportamento, perché è il loro modo di rapportarsi, è il loro stile di vita.
Il suo obiettivo dovrebbe essere quello di imparare a staccarsi dal clima familiare, che non fa altro che aumentare e condizionare il suo umore e la sua vita.
Un percorso psicoterapeutico è suggerito vivamente.

Saluti dott.ssa Teresita Forlano
Buonasera, mi dispiace per il malessere e il senso di solitudine che prova, non trovando nella sua famiglia un punto di riferimento importante e sentendosi quindi sola e responsabilizzata per situazioni che non le competono.
Il passo importante che sta compiendo è quello di rendersi conto di aver bisogno di aiuto e quindi di volersi rivolgere a uno psicologo.
La sua vita può riuscire a prendere una piega diversa, attraverso un lavoro su se stessa, sui suoi vissuti e sui suoi stati emotivi che la tengono bloccata in dinamiche non funzionali al suo benessere. Potrà ritrovare quella sicurezza e serenità che le permetteranno di vivere e affrontare le situazioni e le relazioni in modo più funzionale.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento, un caro saluto, dott.ssa Paola De Martino
Buongiorno, è comprensibile dalle sue parole quanto questa situazione familiare stia diventando insostenibile. Da una parte sta tentando di mantenere integro il rapporto con i suoi genitori e dall’altra emerge il desiderio di svincolarsi e vivere con più autonomia. Un consulto psicoterapeutico può darle lo spazio esplorativo per trovare un buon equilibrio tra queste due forze opposte.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Elisa Taverniti
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Gentile utente di mio dottore,
ha mai pensato di dedicarsi uno spazio nel quale poter esser ascoltata e poter riflettere su quanto qui esposto? Potrebbe aiutarla nel mettere ordine nella sua vita e ridarle la serenità che merita. Ha scritto tramite portale di mio dottore, e sui potrebbe trovare un professionista che la aiuterebbe in tal senso. Nella speranza di aver orientato con queste poche righe la sua domanda.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve, mi dispiace molto che lei stia vivendo questa situazione a casa e a livello personale. La sensazione di "vivere una vita piatta" e quella della pressione famigliare è qualcosa che posso immaginare come le stia causando disagio ed insofferenza. La sua libertà, sia in ambito lavorativo che sociale, che lei sente mancare, sembra che nel contesto famigliare sia in un certo senso bloccata. La reazione di chiusura sociale e difficoltà lavorative sembrano collegate ad un processo famigliare e personale che le porta via energie da investire nei suoi progetti e nella sua vita in generale. Ritengo possa essere utile esplorare le dinamiche interiori che si attivano dentro di lei e che le stanno causando questo disagio. Un caro saluto
Gentile utente, grazie per aver condiviso in questo spazio la tua difficoltà.
Dalle tue parole emerge che la situazione familiare nella quale sei inserita è percepita da te come frustrante e opprimente e questa "pesantezza" ti accompagna anche al di fuori, nella tua vita relazionale e nei rapporti con gli altri.
Ti consiglio di non abbandonare l'idea di intraprendere un percorso psicologico per trovare un tuo spazio di pensiero e riflessione per scoprire, da un lato cosa ti piace realmente, quali sono i tuoi interessi e potenziare la tua autostima e dall'altro trovare un modo per gestire al meglio le dinamiche familiari.
Resto a diposizione, anche online.
Dott.ssa Barbara Piscitelli
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I dettagli che ci hai fornito rendono bene la difficoltà ed il peso che stai vivendo. Questa volta mi sbilancio un po' rispetto al solito: penso che l'apatia di cui parli sia il focus di tutta questa situazione. Hai reso bene in metafora ciò che accade anche in alcune condizioni nella fisica, ossia un corpo oppresso si appiattisce, ed è ciò che tu stessa dici che ti sta accadendo. A me questa sembra la ripercussione più importante da tenere sott'occhio e da contenere quanto prima attraverso l'inizio di un percorso psicologico. L'appiattimento della vita e l'apatia nei rapporti non sono da sottovalutare, soprattutto se tu fossi giovane. Qual è il rischio? Quando ci abituiamo ad avere un umore piatto, a non goderci il nostro tempo libero, a non avere più voglia di uscire, la nostra sofferenza può cronicizzarsi e farci entrare in un quadro clinico. Non penso solo alla depressione, possono esserci varie evoluzioni e non sempre sono gravi. Il punto è che l'uomo sopravvive adattandosi e se noi ci adattiamo a stare male, continueremo a farlo. Se invece, come nel tuo caso, ci rendiamo conto di ciò che sta succedendo e di volerlo cambiare, è meglio agire il prima possibile.
Salve, leggendo con attenzione il suo racconto le suggerisco di rivolgersi al più presto a uno psicologo per uscire dalla situazione che si sedimenterà sempre di più e che appare, sottolineo appare dalla sua storia, e che è estremamente " tossica" per la sua vita e serenità. Codiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Ciao, capisco che la tua situazione sia difficile e ti fa sentire bloccata. Sembra che tu sia intrappolata in una situazione familiare che ti limita nella tua vita quotidiana e ti fa sentire impotente. È comprensibile che tu voglia cercare aiuto e trovare una soluzione a questa situazione.

Prima di tutto, è importante che tu sappia che non sei responsabile delle scelte degli altri. Non puoi controllare le scelte di tua madre o di tuo padre, e non devi farti carico di ciò che loro decidono o non decidono di fare. Puoi solo fare del tuo meglio per aiutarli, ma non devi sentirne la responsabilità.

Inoltre, è importante che tu trovi un modo per liberarti dall'influenza negativa della tua situazione familiare. Potresti provare a trovare un modo per uscire di casa e fare attività che ti piacciono, anche se all'inizio potrebbe sembrarti difficile o inutile. In questo modo potresti anche incontrare nuove persone e costruire nuove relazioni che ti aiutino a sentirti meno sola e isolata.

Ti consiglio di parlare con una psicologa o uno psicologo che possa aiutarti a elaborare i tuoi pensieri e i tuoi sentimenti, e a trovare strategie per gestire la situazione familiare in modo più costruttivo. Potresti anche considerare di partecipare a gruppi di sostegno o di incontro con persone che si trovano in situazioni simili alla tua, per poter condividere esperienze e trovare supporto.

Ricorda che non sei sola e che ci sono persone e risorse che possono aiutarti a superare questa difficoltà. Non arrenderti e cerca di fare un passo alla volta verso una vita più soddisfacente.Qualora volesse approfondire la invito a contattarmi in Direct Message.
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Ciao,

capisco che tu stia attraversando un momento difficile. La situazione familiare che descrivi sembra essere molto stressante e impegnativa.

È comprensibile che tu ti senta apatica e non abbia voglia di uscire. È difficile trovare la motivazione quando ci si sente sopraffatti dalle responsabilità e dallo stress.

Il fatto che tua madre non sia disposta ad assumersi le sue responsabilità e che ti faccia sentire responsabile dei suoi problemi è sicuramente fonte di frustrazione e rabbia. È importante che tu sappia che non sei sola e che ci sono persone che possono aiutarti.

La scelta di andare da una psicologa è sicuramente un passo positivo. Un terapista può aiutarti a capire meglio la situazione e a trovare strategie per affrontare i tuoi problemi.

Nel frattempo, ecco alcuni suggerimenti che potrebbero esserti utili:

Cerca di prenderti cura di te stessa. Fai attenzione alla tua salute fisica e mentale.
Cerca di trovare del tempo per te stessa, anche se è solo per pochi minuti al giorno. Fai qualcosa che ti piace e che ti fa stare bene.
Cerca di circondarti di persone positive che ti supportino.
Ricorda che sei in controllo della tua vita. Non sei costretta a vivere in una situazione che non ti piace. Con il tempo e l'impegno, puoi creare una vita più felice e appagante.

Ti auguro tutto il meglio.
Gentilissima, grazie per la condivisione dei suoi sentimenti. Mi dispiace che lei stia attraversando un periodo così difficile. La sua situazione sembra complessa e stressante, ma è positivo che lei stia pensando di cercare aiuto da uno psicologo.
Nel frattempo, vorrei suggerirle alcune possibili strategie per affrontare la situazione. Cerchi di esprimere i suoi sentimenti a sua madre in modo calmo e rispettoso, evidenziando il desiderio di migliorare la situazione. Imposti limiti chiari riguardo a come vuole essere trattata e cosa non accetta. Faccia capire che il suo aiuto non implica accettare comportamenti offensivi o minacce.
Dedichi del tempo a sé stessa per rigenerarsi, poiché l'autocura è essenziale per mantenere l'equilibrio emotivo. Cerchi il supporto di amici, parenti o colleghi, poiché condividere le sue preoccupazioni può essere di grande aiuto.
Rifletta su cosa desidera per il suo futuro e stabilisca obiettivi realistici. Oltre alla consulenza psicologica, potrebbe considerare di parlare con un consulente del lavoro o uno specialista nelle dinamiche familiari.
Spero che lei possa trovare la serenità e il supporto di cui ha bisogno. Un caro saluto. Dr.ssa Marina Lumento.
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Grazie per aver condiviso la tua storia con noi. Sembra che tu stia vivendo una situazione molto difficile in famiglia e che ti senta intrappolata in un ambiente tossico. È comprensibile che ti senta frustrata e stufa di dover affrontare tutto da sola.
È positivo che tu stia pensando di rivolgerti a uno psicologo per ricevere supporto e aiuto nell'affrontare questa situazione. Parlare con uno specialista potrebbe darti strumenti utili per gestire meglio il tuo rapporto con tua madre e trovare delle soluzioni che ti permettano di prenderne le distanze emotivamente.
Ricorda che non sei responsabile per le scelte e le azioni degli altri, incluso tua madre. È importante prenderti cura di te stessa e della tua salute mentale, anche se può sembrare difficile in una situazione così complicata. Cerca di creare degli spazi e dei momenti di libertà per te stessa, anche se piccoli, per ritrovare un po' di serenità e pace interiore.
Ti auguro di trovare la forza e il coraggio di affrontare questa situazione in modo positivo e di trovare la strada verso un cambiamento che ti faccia sentire più libera e felice. Se hai bisogno di ulteriori consigli o supporto, non esitare a cercare aiuto da professionisti o da persone di fiducia nella tua vita. Sii gentile con te stessa e ricorda che meriti di essere felice. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo.
Dott. Cordoba
Gentile utente inizio col dirle che mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo e per il turbamento emotivo costante che prova quotidianamente a causa di una relazione disfunzionale con sua madre. Sarebbe opportuno iniziare un percorso psicologico per elaborare, ma soprattutto per "digerire" emotività contrastanti e negative nate a causa di questa situazione. Resto a sua disposizione Dott.ssa Valentina Pisciotta
Buongiorno, mi dispiace molto per il disagio che sta provando. Dalle sue parole emergono la fatica e la sofferenza che questa situazione le comporta. Sembrerebbe però che il suo forte carico di responsabilità verso sua madre la stia portando ad assumere una posizione che non le compete con il forte rischio di un’inversione di ruolo. Infatti, se da una parte il desiderio di voler aiutare sua madre è comprensibile, dall’altra questo desiderio le sta facendo perdere di vista la sua vita e il suo benessere. La sua sensazione di apatia e il suo disinteresse per se stessa, accompagnato a un grande dolore e a un sentimento di rabbia, se non elaborato, potrebbe nuocere ulteriormente a lei e alle sue relazioni. Alla luce di quanto detto le suggerirei di ascoltare la sua necessità di trovare uno spazio per se stessa in un contesto protetto e quindi di intraprendere una terapia psicologica. Credo che un percorso psicologico possa esserle utile per riprendere in mano la sua vita e i suoi interessi e per ritrovare un benessere emotivo che la potrebbe aiutare, con la giusta distanza, anche nella relazione con sua madre. Un caro salute Dott.ssa Giulia Mauri
Mi dispiace davvero per la difficile situazione che sta vivendo: si coglie da un lato la sensazione di un grande peso sulle spalle e un senso di costrizione legato alla responsabilità verso i membri della sua famiglia, ma anche, dall’altro lato, la percezione di non sentirsi compresa e ‘vista’ nelle sue legittime necessità di realizzazione e di crescita. La rabbia, la frustrazione e lo scoraggiamento che sente sono comprensibili in un contesto in cui nessuno sembra ascoltarla e vedere gli sforzi che fa.
La decisione di ricorrere ad un professionista mi sembra il regalo migliore che lei possa farsi, per darsi finalmente l’occasione di dare valore e ascolto alle sue emozioni. A partire da questo potrà poi forse osservare da un’altra angolatura quello che accade in famiglia e comprendere con più oggettività le dinamiche con i suoi cari. Le faccio i miei migliori auguri per la sua vita e le mando un caro saluto, Dott.ssa Alessandra Mascellani

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