Buongiorno, vi scrivo per un problema sentimentale che vorrei studiare e in tal modo, si spera, riso

18 risposte
Buongiorno, vi scrivo per un problema sentimentale che vorrei studiare e in tal modo, si spera, risolvere.
Appena uscita da una relazione tossica e instabile di 3 anni con un ragazzo manipolatore, a 24 anni mi ritrovo vittima di un altro uomo sulla falsa riga del precedente. Conosco il ragazzo in questione da anni, già ai tempi c’era stata una frequentazione tra noi; poi entrambi ci siamo fidanzati e la cosa non è più andata in porto. Ad agosto di quest’anno comincio a sentirlo (per impulso di lui), scoprendo però che ahimè è fidanzato con un’altra ragazza. Non so come ne perché ma mi son ritrovata in un batter d’occhio a fare l’amante.. e questa cosa mi uccide. Non tanto per il dispiacere nei confronti di questa terza persona che non conosco nemmeno, quanto per il dolore che provoca a me questo gioco di presenza- assenza: insomma quando ci vediamo è come se fossi la sua ragazza ma come supero la soglia di casa prendo contatto con la realtà.. mi richiamerà? Se si quando? Quanto potrà andare avanti questa “storia”? Lascerà mai la sua ragazza per me?

Allo stesso tempo ho consapevolezza del fatto che questa persona non è affidabile e che come tradisce la sua ragazza ora, farebbe la stessa identica cosa con me se fossi io la sua ragazza.. allora non capisco: se ho queste consapevolezze e la stima a livello relazione che ho di questa persona non è nemmeno così tanta.. perché sono incastrata in questo loop? qual è la via di uscita? Che meccanismi psicologici entrano in gioco in questi casi?
E poi: può essere che la tendenza di questa persona a tradire sia dovuta a qualche trauma? O è solo questione di carattere?
Buongiorno, purtroppo capita spesso di "incastrarsi in loop" relazionali da cui razionalmente ci terremmo alla larga, ma nei quali poi ci sentiamo pulsionalmente attratti e legati.
Per provare a comprendere i meccanismi psicologici che entrano in gioco in questi casi e provare ad uscirne, sarebbe sicuramente utile iniziare un percorso terapeutico.
Poter parlare con uno specialista della sua storia, della storia delle sue relazioni, ma anche della storia delle relazioni familiari che abbiamo vissuto e abbiamo avuto come modello, permette di sciogliere piano piano i nodi che si sono accumulati.
Poter rileggere i propri automatismi con nuovi significati, può permettere di cambiare il proprio comportamento e aiutarsi così a non incappare più in situazioni e dinamiche che ci fanno vivere male, con persone per noi sbagliate.
Più che preoccuparsi quali siano i traumi della persona che sta frequentando, le consiglio di investire le sue energie nella faticosa ma profonda esplorazione delle sue proprie fragilità.
Rimango a sua disposizione e le auguro tutto il meglio.
Dott.ssa Giulia Pastorino

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Salve, la ringrazio per aver utilizzato questo portale per porre la sua questione.
Il disagio che sta vivendo merita di approfondimento. Non è possibile dare risposte generiche, le difficoltà relazionali o i sintomi sono sempre collegati e nascono all’interno di una storia di vita del tutto personale e unica. Quello che le posso suggerire è di fare una scelta su di sé, cioè prendersi cura di ciò che le accade. La direzione l'ha già intravista, ovvero quello di farsi accompagnare in questo momento difficile da uno psicologo/a.
La domanda è come mai prosegue in questa relazione pur stando male?
Se ha necessità di approfondimento non esiti a contattarmi o scrivermi.
Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buonasera, più che pensare ai motivi per cui questo ragazzo è un traditore (come fare a rispondere a questa domanda???), farebbe bene a interrogarsi su ciò che la attrae nelle relazioni e sulle dinamiche che la portano a incastrarsi in relazioni che lei stessa definisce tossiche. Dalle sue parole si nota che lei stessa si "oggettivizza" in questa relazione, ponendosi passivamente (la richiamerà? Sceglierà lei?). La consapevolezza senza una comprensione profonda emotiva e conoscenza di sé stessi non aiuta, per questo le consiglio di intraprendere un percorso personale per imparare a conoscersi (e ad amarsi) di più.
Salve, Mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto ciò possa essere impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico alla fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti e motivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare Quei pensieri rigidi disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato. Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico Connesso con la genesi della Sofferenza in atto. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL
Grazie per l'opportunità di darle supporto.
In termini più generali le cause che inducono a commettere un tradimento sono l'insoddisfazione sessuale, il poco tempo per la coppia, il troppo lavoro e, in alcuni casi, la vendetta. Gli uomini collegano l'infedeltà al rafforzamento della loro virilità. Nel suo caso
una volta superata la prima fase dell'innamoramento e della reciproca soddisfazione sessuale, c'è il processo di "formalizzazione" della relazione, che è fonte di molta frustrazione perché ci sono pochissimi casi di successo. Non essere in grado di rendere la relazione ufficiale è fonte di molta frustrazione, rabbia, ansia. La domanda terapeutica fondamentale è come gestire la frustrazione e la distanza. Data la sua sensibilità e consapevolezza se volesse evitare di ritrovarsi in un ritratto di dipendenza emotiva nei confronti della persona impegnata, che insiste nel mantenere una relazione asimmetrica e nell'intensificare il quadro ansioso resto a sua disposizione per una consulenza on-line.
Dott.ssa Bachiorri Sara
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Buongiorno cara utente, mi complimento per la sua capacità di elaborare la situazione, e per elaborare altrettanto i suoi dubbi, a cui è complesso rispondere per messaggio, potrebbe ritagliarsi un suo spazio per conoscersi meglio e capire se e come uscire da quello che lei chiama loop. Rimango a disposizione anche online. Dott.ssa M. C.
Buon pomeriggio gentile utente, capisco la sofferenza che sta provando in questo delicato momento e le consiglio di iniziare un percorso psicologico con un professionista, per comprendere i motivi per il quale sceglie persone, che lei stessa, definisce tossiche. Sono a disposizione anche online, le auguro una buona giornata, dottoressa Nibbioli.
Buonasera, ci pone delle domande senz'altro complesse che meritano uno spazio più ampio di quello possibile in questo contesto. Lei ha già notato il ripetersi di un pattern nelle relazioni con i due uomini, nonché un particolare ingaggio in questa nuova relazione che sarebbe, a mio avviso, possibile esplorare in uno spazio terapeutico per raggiungere una maggior consapevolezza dell'esperienza che sta vivendo in questa relazione. Le suggerisco di provare a contattare un terapeuta per approfondire queste sue domande. Cordiali Saluti
Buonasera, il suo bisogno di comprendere i meccanismi che la spingono ad entrare in relazioni tossiche, è già un buon segno di consapevolezza. Purtroppo le motivazioni si potrebbero celare nei suoi vissuti, nelle sue esperienze e nel suo modo di vedersi e vivere le relazioni con gli altri. Già comprendere questo, potrebbe esserle di aiuto. Credo che una buona terapia le sarebbe di aiuto per permetterle di uscire da questo momento difficile e apportare in lei qualche utile cambiamento. Cordialmente
Salve cara, le domande che si pone dimostrano una importante capacità di mettersi in discussione per comprendere i meccanismi che hanno scatenato "questo loop". Comprendo le ragioni del suo disagio e ne sono dispiaciuto. Tuttavia qualsiasi ipotesi formulata sulla base delle sole informazioni presenti nel suo scritto sarebbe a mio avviso riduttivo a fronte di una situazione complessa come la sua (tutte quelle che riguardano il vissuto umano lo sono). La invito per questo a contattarmi in privato, anche con un semplice messaggio se vuole; mi limiterei a farle solo qualche ulteriore domanda in modo da offrirle una consulenza più accurata. Cordiali saluti Dott. Antonio Panza.
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso le sue difficoltà in quanto molti lettori potranno identificarsi nei dubbi che lei ci porta e potranno così sentirsi meno "soli". Il tema relazionale è un aspetto della nostra vita necessario e imprescindibile quando parliamo di noi stessi. Il modo in cui viviamo le nostre relazioni ci parla di noi e della nostra identità. Interrogarsi sulle nostre relazioni permette quindi di allargare lo sguardo su noi stessi. Farci domande apre la strada alla consapevolezza e ad un possibile cambiamento. La invito pertanto a fare tesoro di questo momento e a rivolgersi ad un professionista che possa accompagnarla in questo percorso di conoscenza. Sono a disposizione per eventuali dubbi, chiarimenti e domande sia in presenza che in videoconsulenza. Dott.ssa Veronica Iazzi
Salve, da quanto leggo mi sembra di intuire che lei si torvi in una situazione di impasse, una difficoltà a capire la situazione in cui si trova e sul perchè rimanga lì. Dubbi come questi, che riguardano il proprio modo di stare in una relazione e le ripetizioni che mettiamo in atto in amore, sono tematiche su cui non è possibile, a mio avviso, dare una risposta generale soddisfacente. Queste tematiche riguardano in modo diverso la vita singolare di ogni persona e potrebbe essere utile portarle in seduta con un professionista. Sicuramente un percorso psicologico potrebbe aiutarla a fare chiarezza sulle sue domande e a capre meglio come muoversi.
Cordialmente,
Dott. Francesco Conti
Buongiorno,
lei pone una questione cruciale: “Si può stare in una relazione tossica? Perché mi sento incastrata?”
Vede, se fosse solo un problema pratico, di cosa fare, come comportarsi o cosa dire, il problema sarebbe di facile soluzione, basterebbe fare quello che è logico fare, cioè separarsi da ciò che ci fa stare male.
Ma la verità, e lei lo dice perché lo sa, è che ciò che la “uccide”, non è tanto il dolore causato dall’assenza dell’altro, quanto piuttosto, quello rispetto alla sua reazione a quell’assenza. Il problema è infatti psichico, a mio parere, ed è da ricercarsi in una sua difficoltà di separazione.
Sarebbe necessario cambiare l’ottica di osservazione riportando la ricerca dal fuori al dentro di lei.
Mi farebbe piacere parlarne insieme per poterla conoscere meglio e capire le dinamiche sottese ai suoi quesiti. Nell’attesa spero di esserle stata di aiuto almeno un pochino e le porgo i miei più cordiali saluti.
Barbara Brega

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Poni diverse domande interessanti: partiamo dall'ultima. Perchè lui tradisce? Ha subito traumi? Ti invito a non concentrarsi su di lui, perchè le sue motivazioni possono essere svariate e noi non possiamo fare niente per modificarle. La parte interessante però è che invece possiamo capire e modificare i nostri comportamenti. Attraverso un percorso psicologico si può capire come ognuno di noi funziona, come mai pur avendo le risposte razionali alle cose che ci succedono, poi rientriamo sempre negli stessi meccanismi. Le risposte che cerchi ci sono, non sono risposte uguali per tutti, quindi per trovarle devi guardare dentro di te, devi intraprendere il percorso più bello ed affascinante di tutti: conoscere te stessa.
Se vuoi possiamo farlo insieme.
Buongiorno,

apprezzo la condivisione aperta e sincera delle sue esperienze e delle riflessioni che sta facendo riguardo al suo attuale contesto sentimentale. È normale cercare comprensione e risposte quando si è coinvolti in dinamiche complesse come quelle che ha descritto.

Sembra che lei stia attraversando un momento di confusione e dolore a causa della situazione attuale con questo ragazzo. È importante riconoscere che le dinamiche relazionali possono essere intricate e influenzate da vari fattori. È comprensibile che le consapevolezze che ha su questa persona e la consapevolezza delle sue azioni non siano sempre in linea con le emozioni che può provare nei suoi confronti.

Il coinvolgimento in relazioni complesse e problematiche può avere radici in meccanismi psicologici profondi. Ad esempio, potrebbe esserci un desiderio di essere desiderati, l'aspettativa di cambiamento da parte dell'altro, o un bisogno di sentirsi speciali. È importante riconoscere che queste dinamiche non sono sempre razionali e possono essere complesse da comprendere.

La via d'uscita da una situazione simile può richiedere tempo, auto-riflessione e un certo grado di supporto. Considerare l'idea di coinvolgere uno psicologo o uno psicoterapeuta può essere utile per esplorare questi meccanismi psicologici e per lavorare su un percorso di guarigione. Un professionista può aiutare a comprendere meglio le proprie emozioni, a identificare schemi relazionali disfunzionali e a sviluppare strategie per costruire relazioni più sane e soddisfacenti.

Per quanto riguarda la tendenza del ragazzo a tradire, può essere influenzata da vari fattori, tra cui il carattere, le esperienze passate e le dinamiche personali. Tuttavia, identificare esattamente le cause potrebbe richiedere una profonda esplorazione con uno psicologo o uno psicoterapeuta.

Ricordo che il percorso verso una relazione più sana e la comprensione di sé richiede tempo e impegno. È importante prendersi cura del proprio benessere emotivo e cercare il supporto necessario per affrontare queste sfide in modo costruttivo.

Cordiali saluti,
Ilaria
Buonasera, la scelta del partner richiama gli schemi relazionali che si sperimentano e che si apprendono sin dall’infanzia nella relazione con le figure di riferimento. Questi schemi aiutano quindi a relazionarsi con se e con gli altri nel corso della vita.
Sono arrivo anche In età adulta infatti influenzano la scelta dei partner.
Spesso si torna in relazioni simili a quelle precedenti che ci hanno causato sofferenza se in qualche modo quella storia ci è familiare.
Perché chi ci fa star male, su alcuni punti ci può far stare anche bene e se tocca delle corde nostre, diventa tutto complesso. Soprattutto quando il senso di sicurezza nella relazione viene a mancare.
In terapia si può lavorare su questi schemi per romperli, cercando anche di tollerare il caos emotivo che ciò può generare. È importante quindi imparare ad essere gentili con se stessi perché sarà normale in questo percorso ripensare alla persona che la sta facendo star male.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Gentile utente,
non abbiamo una conoscenza profonda del ragazzo di cui ci parla, per cui non sappiamo se questo tradimento sia un'eccezione mossa da un sentimento inaspettato per lei o un modus operandi che mette in atto di frequente e che fa parte di lui. Quel che è certo è che questa situazione non la fa stare serena, dunque mi sembrerebbe fondamentale parlare apertamente con lui e spiegargli che non si sente a suo agio, chiedergli quali siano le sue intenzioni e in che cosa lei potrà sperare insieme a lui. Capisco che forse ha paura di perderlo, così facendo, ma accontentarsi e farsi andare bene una situazione per lei così scomoda, la porterà comunque prima o dopo a dover fare i conti con il suo malessere. Certamente occorrerebbe capire meglio come mai si trova di nuovo in una situazione che la mette a disagio e non le dona tranquillità, ma per farlo bisognerebbe parlarne più approfonditamente in sede di un colloquio psicologico. Se vuole parlarne, sono disponibile.
Cordialmente, Dott.ssa Cecilia Bagnoli
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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