Buongiorno, Sto da 10 anni con il mio ragazzo, in passato ci sono state situazioni in cui mi ha fe

19 risposte
Buongiorno,
Sto da 10 anni con il mio ragazzo, in passato ci sono state situazioni in cui mi ha ferita molto ma insieme abbiamo deciso di andare avanti e ho perdonato quello che è successo.
Negli ultimi mesi però abbiamo litigato spesso per cose banali, creando brutti litigi tra urla e pianti. Ho detto cose che non pensavo. Ho rivangato il passato, non perché non abbia perdonato ma perchè ho paura di ritrovarmi nella stessa situazione che mi ha fatto stare male, cercando in modo magari sbagliato di affrontare queste mie paure con lui.
Io sono triste, non riesco a uscire e a superare questo momento di down tra di noi. Lui mi ha confessato che guardandomi stare male capisce di non essere all’altezza di rendermi felice perché in passato ha sbagliato. Come se in 10 anni non si fosse mai perdonato ció che è successo.
Durante tutta la nostra relazione ha cercato di rendermi felice in tutti i modi, quasi a dovermi dare per forza una relazione perfetta anche se a me di base basta lui. Lo trovo un comportamento che ha a che fare con il suo senso di colpa.
Ho pensato fosse una soluzione la terapia di coppia.
Io sono triste per i brutti litigi, lui mi vede giù e di conseguenza si abbatte.
Come posso aiutarlo a perdonarsi, per fare in modo che entrambi torniamo a sorriderci?
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentilissima buongiorno, dalle sue parole mi arrivano sia la fatica per la situazione complessa che state vivendo nella coppia, sia il forte desiderio di trovare una soluzione. Ha parlato con il suo ragazzo riguardo l'idea di una terapia di coppia? Potrebbe essere infatti utile concedervi questo spazio, in cui potreste esplorare i vostri vissuti accompagnati da un professionista, nella prospettiva che possiate tornare a sorridervi, come lei auspica! Rimango a disposizione, nel frattempo la saluto cordialmente. Dott.ssa Arianna Broglia
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Buongiorno,

Le dinamiche che descrive riguardo alla vostra relazione dimostrano un profondo legame e un desiderio condiviso di superare gli ostacoli, nonostante le sfide affrontate nel corso degli anni. Le difficoltà del passato, quando non vengono elaborate in modo completo, possono emergere durante i momenti di tensione, influenzando il presente e generando ulteriori complicazioni nella dinamica di coppia.

Da quanto condivide, entrambi sembrano aver internalizzato aspettative e sentimenti legati a eventi passati: lei ha paura di rivivere certe esperienze dolorose, mentre lui si sente in colpa e desidera riparare, spesso ponendosi in una posizione di auto-critica e autocastigo.

La terapia di coppia potrebbe rappresentare una soluzione efficace, offrendo uno spazio neutrale e professionale dove entrambi potranno esplorare i propri sentimenti, confrontarsi in modo costruttivo e lavorare sulla comunicazione e sulla comprensione reciproca. Attraverso questo percorso, è possibile affrontare sia le problematiche legate al passato sia quelle attuali, apprendendo strategie per gestire i conflitti e rafforzando il legame affettivo.

Inoltre, può essere utile che lui intraprenda un percorso individuale, focalizzato sull'elaborazione del senso di colpa e sulla ricostruzione di una sana autostima. Ciò potrebbe aiutarlo a liberarsi dai pesi del passato e a vivere il presente con maggiore serenità e consapevolezza.

Infine, la vostra volontà di superare insieme le difficoltà è una risorsa preziosa. Ricordatevi di dedicare tempo alla coppia, magari attraverso momenti di qualità lontani dagli stress quotidiani, per riscoprire la gioia e la complicità che vi lega.

Cordialmente,
Ilaria.
Gentilissima, laddove questa consapevolezza e la motivazione verso un percorso di coppia siano condivise tra lei e il suo compagno, un ciclo di colloqui di consulenza psicologica di coppia ed eventuale psicoterapia futura potrebbe esservi di grande supporto. Un legame così duraturo e che, nonostante le divergenze e i conflitti attuali, ha saputo rinegoziarsi e superare le difficoltà che ha condiviso nel suo quesito dispone senz'altro di numerose risorse che, se adeguatamente incanalate, possono traghettarvi verso un proficuo cambiamento. Augurandovi il meglio, la saluto cordialmente
Carissima, immagino quanto sia difficile questa situazione. Credo che un percorso di terapia di coppia, se condivisa dal tuo compagno, possa aiutarvi a recuperare la parte bella del vostro rapporto che sicuramente c'è, ma che semplicemente oggi non riuscite a ricordare. per qualsiasi ulteriore confronto, io ci sono.
Buongiorno,
La terapia di coppia potrebbe essere sicuramente un buon inizio,non escludo a priori poi una terapia individuale per entrambi
Buongiorno. Dal suo racconto è chiaro che lei e il suo partner stiate attraversando un momento difficile nella vostra relazione, sento che entrambi state lottando con le emozioni e le tensioni che sono emerse. È positivo che lei stia cercando modi per affrontare questa situazione e cercare di capire come migliorare la relazione.
E' chiaro che ci siano stati episodi nel passato che hanno lasciato ferite e insicurezze. È normale che queste ferite possano risalire durante le situazioni di conflitto attuali. Tuttavia, è importante trovare modi costruttivi per gestire questi sentimenti e le paure associate. La terapia di coppia è sicuramente un'ottima idea, poiché può aiutare ad affrontare questi problemi sotto la guida di un professionista che può fornire strumenti per la comunicazione efficace, la gestione dei conflitti e il recupero della fiducia reciproca.
Nel frattempo, le consiglierei di adottare una comunicazione aperta e onesta con il partner, parlando apertamente delle vostre emozioni, preoccupazioni e paure. La comprensione reciproca è un passo importante nel miglioramento della relazione.
Oltre alla terapia di coppia o in alternativa ad essa, potrebbe essere utile per entrambi intraprendere un percorso individuale di auto-esplorazione. Questo può aiutarvi ad affrontare le vostre emozioni personali e i modi in cui state influenzando la relazione.
Riflettete sulle cose positive nella vostra relazione e sui momenti in cui avete superato le sfide. Questo può aiutare a mantenere viva la prospettiva di un futuro più luminoso insieme.
Il cambiamento richiede tempo, siate pazienti con voi stesse e con il vostro partner.
Resto a disposizione, anche online. Un caro saluto
Dott.ssa Elena Gambirasio
Gentile utente,
la terapia di coppia è una soluzione davvero utile in questo caso poiché entrambi avete dei timori e delle questioni in sospeso che non vi permettono di poter andare avanti e vivere questa relazione serenamente. Potrebbe essere utile inizialmente anche una terapia individuale per trovare una serenità interiore dentro di voi prima di lavorare sulla vostra coppia.
Un caro saluto.
Dott.ssa Giorgia Ferrucci
salve, grazie per aver condiviso qua la sua problematica, ciò che prova traspare dalle sue parole, come anche la volontà di non averlo voluto ferire, ma si sono sicuramente innescate una serie di dinamiche di coppia , che vi hanno portato ad oggi; una consulenza di coppia potrebbe essere una soluzione, anche per sviscerare questioni rimaste in sospeso o che non vi permettono di vivere ad oggi al meglio la vostra relazione. per la consulenza di coppia si necessita della volontà di entrambi di fare questo passo, laddove non vi è questa possibilità, esiste sempre la consulenza individuale, per andare prima a lavorare sul singolo per poi trasferire nella coppia. Resto a disposizione anche online, Dott.ssa Gioia Picchianti.
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua storia e capisco la sua fatica. Le consiglio di approfondire con uno specialista. Sono a disposizione, anche online.
Un caro saluto, dott.ssa Maria Siponta La Forgia
Mi pare che al di là di quello che dite, entrambi non siate davvero riusciti a superare quello che è successo dieci anni fa ed entrambi continuate a farlo pesare sul rapporto. Io consiglio sempre di fare terapie separate e nel caso di farne parallelamente una di coppia, perchè ritengo che ognuno dovrebbe risolvere le proprie questioni prima di mettere mano a quelle di coppia. In questo caso la terapia di coppia potrebbe aiutarvi a mettere a fuoco i vostri problemi personali e quindi in parte anche quelli nel rapporto, per cui vi consiglio di intraprendere un percorso che vi aiuti a fare luce sui veri problemi che ci sono alla base di voi e della relazione. Un saluto
Buongiorno cara utente.
Innanzitutto vorrei per prima cosa dirle che: perdonare non significa dimenticare. Gli errori in una relazione sentimentale, soprattutto se essa va avanti da anni è quasi fisiologico che ci siano.
Il fatto che lei abbia perdonato è sintomo e segno che ci sta provando in tutti i modi e credo che il vero amore si basi un po su questo, il perdonare per far sì che il sentimento non si spenga.
Il suo compagno sicuramente proverà un fortissimo senso di colpa, a nessuno credo faccia piacere sapere che si è stati la causa di sofferenza di altre persone, soprattuto se si parla della propria partner.
Quello che posso consigliarvi è sicuramente un consulto di coppia, in modo tale che si possa andare a fondo anche delle dinamiche che ci creano tra di voi quando succedono queste discussioni.
Molti pensano che in amore si debba dare il 50 e 50. Ma è davvero così ? A mio parere la vita ci porterà sempre a non dare mai il nostro meglio, a volte dovremmo sostenere noi (80 io e 20 lui) e altri momenti saremmo noi ad essere sostenuti (20 io 80 lui). L’importante è esserci, stare e cercare di andare avanti.
Alla fine se non si ha paura di perdere non si ama realmente.

Lei in questo momento in che fase pensa di essere ? Credo che in questo momento è più lei che stia cercando di sostenere l’altra persona, va bene così… insieme create una nuova realtà che è il NOI.

Se l’amore c’è resterete insieme. Se ha difficoltà a fidarsi è lecito, la fiducia per essere ricostruita ha bisogno di tempo.
Effettuo anche consulenze di coppia
A vostra disposizione
Dott.ssa Silvia Marcelletti
Gentile utente, la ringrazio per la sua condivisione mi dispiace molto per le fatiche che state attraversando.
A mio avviso nel vostro caso una soluzione che potrebbe risultare molto utile è quella della terapia di coppia. Quest’ultima potrebbe aiutarvi ad individuare il “ciclo negativo” ovvero un loop di azioni e reazioni che si instaurano e continuano a ripresentarsi tra voi quando entrate in conflitto. È una sorta di circolo vizioso che si auto-alimenta e che è necessario conoscere per uscire dalla dinamica negativa.
Rimango a disposizione e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Gentile utente,
grazie per aver condiviso con noi la sua problematica.
Le consiglio una terapia di coppia, potrebbe trarne vantaggio ad entrambi . Sarebbe molto risolutiva.
Rimango a sua disposizione anche online .
Cordialmente
Dott.ssa Rosa Argenti
Buonasera. Se il suo partner vive una condizione di malessere legato ipoteticamente al senso di colpa di non darle una relazione appagante, è lui stesso che deve lavorare su questo. E' il suo partner l'unico che può agire sul suo mondo interiore e sui vissuti emotivi che vengono evocati nella relazione con lei, che quindi l'hanno portato a costruirsi una certa immagine di sè.
Questo lavoro richiede psicoterapia individuale ed eventualmente considerare se potrebbe essere funzionale un supporto psicologico alla coppia.
Lei può supportarlo e stargli vicino validandogli quelli che sono i suoi sforzi, ma non può cambiare il suo modo di vivere certe emozioni, che sia senso di colpa o altro.
Oltre alla sofferenza del partner, c'è anche il suo dolore che merita ascolto. Potrebbe considerare anche lei l'idea di rivolgersi ad un professionista.
Tenendo presente che la terapia non è agire sull’altro o su una relazione dolorosa, ma sul potere che diamo all’altro e quel potere si chiama schema nucleare di sé.
Quindi è importante chiedersi che ci facciamo con il dolore che ci causa una certa relazione?
L’altro/la relazione con l'altro può attivare in noi una sofferenza. Quello su cui però si può lavorare è sul suo potere di agire sulle sue emozioni e sul modo che ha di vedersi/sentirsi in questa relazione.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Gentile utente, la terapia di coppia potrebbe sicuramente essere un buon inizio, ma non escluderei dei percorsi individuali: ci sono meccanismi psicologici che non necessariamente vanno di pari passo con quello che comunemente chiamiamo "perdono" e inevitabilmente le questioni che dentro di noi ancora non sono risolte riemergono in situazioni di tensione. Rimango a disposizione, anche online. Un caro saluto
Quando succede qualcosa che richiede il perdono all'interno della coppia si innescano meccanismi delicati e anche complessi. La persona che ha commesso qualcosa di cui chiede di essere perdonato si trova di fronte al proprio senso di colpa, che va gestito e preso in carico in prima persona, prima ancora di coinvolgere il partner con una proposta di ricostruzione. Voglio dire, è importante che la persona che chiede perdono sia in grado di farsi carico del proprio senso di colpa e non chieda al partner di farsene carico, trovando per lui soluzioni immediate o che cercano di mitigarlo immediatamente. Il senso di colpa esiste e va accolto, gestito e in qualche modo risolto, prima di andare a chiedere soluzioni al partner. Poi c'è la persona che si trova nella posizione di dover perdonare. Perdonare è un atto individuale ed è in realtà un atto che si fa prima di tutto verso se stessi, non verso l'altro. Voglio dire: "io ti perdono" significa che riesco ad andare avanti, mi libero del torto, dal carico emotivo che non mi permette di andare avanti. Se si perdona, non lo si fa per l'altro, ma lo si fa per se stessi. Riuscire a liberarsi dello stato d'animo negativo, del rancore, della tristezza, è un gesto verso il proprio benessere e la propria salute mentale. Il perdonare libera la persona che sente il risentimento. Poi, dopo, questo si riflette anche sull'altro e sulla relazione. Questo processo è individuale e a prescindere dalla scelta di andare avanti o meno nella relazione, è importante che la persona riesca a perdonare il torto, per liberarsi dalle emozioni negative che questo comporta e per lasciarle andare e quindi riaprirsi, allo stesso partner o a un altro.
Un aspetto che può avvicinare le due persone nella coppia, se decidono di andare avanti nella relazione, può essere riuscire a ritrovare vicinanza emotiva nella sofferenza che vi accomuna, rispetto al bene della coppia stessa, quindi si ridetermina un piano condiviso per il futuro.
Sono processi che possono essere approfonditi con percorsi di supporto psicologico.
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Gentile utente, prima di tutto grazie per aver condiviso il tuo vissuto. Comprendo come la situazione che hai descritto sia per te motivo di importante disagio. Le relazioni intime possono essere molto complesse e raramente si può individuare chiaramente un bandolo della matassa. Comprendo che ti sei sforzata di interrogarti sul malessere del tuo compagno e le sue cause, ma sei certa di aver individuato la causa esatta del suo disagio e di quelli che intercorrono nella vostra relazione? E, quand'anche fosse, ti sei chiesta, prima di tutto: io che posto occupi all'interno di essa? D'altronde, non possiamo cambiare gli altri, solo noi stessi. Piuttosto che sforzarti di comprendere cosa accade nel tuo compagno e come "aiutarlo" (cosa che dovrebbe responsabilità sua), forse dovresti porti domande del tipo: cosa voglio per me? qual è il passo che posso compiere per stare meglio all'interno di questa relazione? Fatto questo, probabilmente ti riuscirà più spontaneo comprendere come muoverti nei confronti del tuo compagno, per il bene tuo e vostro. Spero di averti dato una risposta utile e rimango a disposizione se desideri pormi ulteriori domande o prenotare un primo colloquio gratuito. Un caro saluto, Dott. Alessandro Pittari

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