Buongiorno, spiego brevemente la mia situazione. A giugno 2023 ho ricevuto una trazione osteopatic

18 risposte
Buongiorno,
spiego brevemente la mia situazione.
A giugno 2023 ho ricevuto una trazione osteopatica al collo fatta male
che mi ha provocato e tutt’ora mi provoca una serie di sintomi quali difficoltà visive, di concentrazione, fotofobia, estrema sensazione di confusione ed impossibilità a svolgere da allora qualsiasi esercizio un po’ + intenso in palestra pena la ripartenza della sintomatologia forte.
A livello strutturale non ci sono danni in quanto tutti gli accertamenti del caso sono stati fatti.
Con l’aiuto di un fisioterapista che mi segue facendomi fare degli esercizi mirati sono riuscito a tornare (a volte) ad una condizione accettabile dove i sintomi non ci sono e dovrò lavorare con lui ancora molti mesi.
Per quanto riguarda i sintomi, ogni volta che tornano, perché tornano, non riesco a gestirli mentalmente perché sono invalidanti, mi viene la depressione e vado in black out.
Mi chiedo se un percorso di psicoterapia possa aiutare nella gestione di tale situazione.
Anche prima dell’episodio avevo ansia nella vita quotidiana ed ipocondria che però non sfociavano mai in sintomatologia di questa entità. Ora questi sintomi non riesco a gestirli invece.
Saluto cordialmente e ringrazio.
Gentile utente,
proprio perchè Lei definisce questi sintomi invalidanti nella vita quotidiana le consiglio caldamente di parlarne con uno psicologo che possa aiutarla a gestirli nella maniera più funzionale possibile.
Le auguro il meglio
Dott.ssa Filippi

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Buongiorno e grazie per aver condiviso la sua esperienza. È comprensibile che i sintomi che descrive siano estremamente difficili da gestire e che possano avere un impatto significativo sulla sua qualità della vita.
La sua domanda sulla possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia è assolutamente valida. La psicoterapia può offrire strumenti utili per affrontare sia i sintomi fisici che quelli emotivi e psicologici che sta vivendo. Ecco alcuni aspetti da considerare:
Gestione dell'Ansia: un terapeuta può aiutarla a sviluppare tecniche per gestire l'ansia, che può contribuire a ridurre la percezione della gravità dei sintomi fisici e migliorare il suo benessere generale.
Coping Strategico: la psicoterapia può fornire strategie di coping per affrontare i momenti di confusione e depressione, aiutandola a mantenere una maggiore stabilità emotiva.
Supporto Emotivo: parlare con un professionista può offrirle uno spazio sicuro dove esprimere le sue preoccupazioni e ricevere supporto, il che può essere particolarmente utile dato che ha menzionato una predisposizione all'ipocondria.
Integrazione del Trattamento: collaborare con il suo fisioterapista e un terapeuta può creare un approccio integrato al trattamento, affrontando sia gli aspetti fisici che quelli emotivi della sua condizione. Intraprendere un percorso di psicoterapia potrebbe quindi essere molto utile per migliorare la sua capacità di gestire i sintomi e aumentare il suo benessere generale.
Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore domanda o chiarimento.
Cordiali saluti.
Buongiorno,
un percorso di psicoterapia può aiutarla nell'affrontare fatiche e difficoltà di questo periodo, legate alla tematica fisica che porta e non solo. L'ansia di cui parla, è strettamente legata a ciò che sta vivendo e merita ascolto e spazio, data la situazione.
Salve. Le problematiche fisiche che sta vivendo da ormai lungo tempo (scrive da giugno 2023, parliamo dunque di almeno un anno e mezzo) possono produrre delle conseguenze anche a livello psichico; quando parla di depressione e “black out”, si tratta proprio di questo risvolto psichico alla sofferenza del corpo.

Potrebbe esserle utile un percorso psicoterapeutico se:
1) Sente che il rapporto con il suo corpo sta cambiando (es. sfiducia nel proprio corpo)
2) Questi “black out” hanno a che fare con una mancanza di speranza, angoscia, rabbia, etc. che si protraggono nel tempo.

Chiariamoci, sono tutte reazioni comprensibili a fronte di sintomi fisici invalidanti e/o imprevedibili di lunga durata, ma un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarla ad affrontare questa condizione in modo diverso.
Un caro in bocca al lupo. Cordialmente,
dott.ssa Onorato
Buon pomeriggio, non è difficile immaginare la fatica che può portare con sé una situazione come quella che racconta. Sicuramente un qualcosa che può portare a smuovere delle sensibilità personali che rendono ancora più complesso affrontare e tollerare tale situazione. Un percorso di psicoterapia può aiutare nella comprensione di quali aspetti personali possano non essere d'aiuto nell'affrontare questo momento della sua vita, e può anche aiutarla a capire cosa possa invece essere efficace!
Resto a disposizione
L’ipocondria è come una diga, trattiene un fiume di ansie e finchè regge possiamo sostenere quella forza, basta una piccola crepa, e non i danni sono così forti che non si torna più indietro, spesso come nel suo causa arriva dopo una forte sintomatologia di dolore e fastidio.
Un percorso di psicoterapia potrà sicuramente aiutarla nella gestione delle sue ansie.
Ciao, sicuramente la psicotersapia può solo migliorare la tua condizione di vita. INTRAPRENDI QUESTO PERCORSO !!!
Buonasera,
da ciò che descrive potrebbe essere utile un percorso per indagare l'ansia che lei riporta anche prima dell'episodio che le è accaduto. In base a quello che scrive inoltre penso che potrebbe esserle utile un percorso di mindfulness che di solito ha effetti molto benefici per queste situazioni in cui sono presenti anche dolori fisici.
Le auguro di trovare la soluzione migliore per lei!
Elena Cristalli
Buonasera, un percorso di psicoterapia potrebbe sicuramente aiutarla a gestire meglio l’impatto emotivo di questa situazione, supportandola nella gestione dell’ansia, nel recupero del benessere mentale e nell’affrontare le difficoltà senza sentirsi sopraffatto. Anche l’elaborazione del trauma legato all’episodio che ha scatenato questi sintomi potrebbe alleggerire il peso emotivo che sta vivendo. Consideri questa possibilità, potrebbe essere un valido alleato nel suo percorso di ripresa. Un caro saluto.
Gentile Utente,
alla Sua domanda la risposta è: si, potrebbe. Quando si inizia una presa in carico anche la necessità stessa è un aspetto da valutare.
Un confronto potrebbe aiutarLa nell'approccio "mentale" alla situazione-sintomatologia evitando ulteriormente di caricarla con ansietà di vario tipo e ristabilire un benessere che vada anche oltre l'"a volte" di cui parla.
Un saluto e buona giornata
Gentile utente,
Le consiglio di effettuare un colloquio di psicoterapia.
Potrà gestire ed affrontare meglio la sua ansia con strategie opportune.
Saluti affettuosi
Gentile utente di mio dottore,
un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla nella gestione di tale situazione. Qualora stesse cercando un professionista non esiti a contattarmi, ricevo anche on-line.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno gentile utente, come dico sempre, la psicoterapia servirebbe a tutti, non solo per curare psicopatologie ma per conoscersi meglio! Se poi riporta difficoltà varie e ansia... un motivo in più!
Buona scelta!

Dott.ssa Manuela Santini
Salve, un disturbo d'ansia con somatizzazioni può essere ben affrontato con una psicoterapia. Ha avuto un'ottima idea e coraggio. Proceda pure
Buongiorno,
Immagino quanto possa essere difficile affrontare questi sintomi e l’impatto che hanno sulla vita quotidiana.
Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a gestire l’ansia e il senso di impotenza legati ai sintomi, oltre che a comprendere e affrontare meglio le difficoltà preesistenti, come l’ipocondria. Inoltre, potrebbe offrirle strumenti per elaborare il vissuto di questo evento traumatico, favorendo un maggiore benessere nel percorso di recupero.
Un saluto
Gentilissimo, sicuramente questa problematica al collo ha scatenato una serie di sintomi che fortunatamente sono stati riportati a un livello accettabile di sopportazione. Riferisce di livelli di ansia e ipocondria nella vita quotidiana antecedenti al problema del collo, di conseguenza questo fa pensare che quest'ultimo abbia scatenato in lei qualcosa che già era presente. Da questo punto di vista potrebbe essere utile fare un percorso di psicoterapia che possa aiutarla a scoprire l'origine interna di questi disagi che evidentemente risalgono a prima di giugno 2023. Cordialmente.
Dott.ssa Daniela La Porta
Buongiorno,

La situazione che descrive è complessa e comprensibilmente difficile da affrontare. Il percorso riabilitativo che sta seguendo con il fisioterapista è un passo importante, ma i sintomi invalidanti che riemergono, insieme all'ansia e all'ipocondria preesistenti, suggeriscono che sarebbe utile lavorare anche sul piano psicologico.

Una psicoterapia di orientamento interazionista potrebbe aiutarla a esplorare il significato che questi sintomi hanno assunto nella sua vita e a sviluppare strategie più efficaci per gestire sia il disagio attuale sia l'ansia preesistente. Questo tipo di percorso si focalizza sulla costruzione di nuove narrazioni personali che possono ridurre il senso di impotenza e migliorare il suo benessere complessivo.

Valutare questa opzione potrebbe essere un passo decisivo per affrontare in modo più integrato la sua situazione.

Un saluto,
Dott. Marco Di Campli
Buongiorno,

Un percorso psicoterapico potrebbe rappresentare un valido alleato in questo momento delicato. Le offrirebbe strumenti utili per affrontare l’ansia, la frustrazione e l’ipocondria che, come ha menzionato, erano già presenti prima dell'incidente e che ora si sono acutizzate a causa della sua condizione fisica. La psicoterapia può aiutarla a sviluppare una maggiore consapevolezza rispetto a come corpo e mente rispondono allo stress e ai sintomi, e a imparare modalità più efficaci per gestire le emozioni e i pensieri nei momenti di maggiore difficoltà. In particolare, un lavoro con un professionista le permetterebbe di esplorare approcci come la gestione dell’ansia e del dolore, la regolazione emotiva, e il rafforzamento delle sue risorse personali per affrontare le ricadute con maggiore resilienza.

Le auguro il meglio in questo percorso e rimango a disposizione per qualsiasi ulteriore domanda.

Cordiali saluti,
Dott.ssa Carolina Giangrandi

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