BUONGIORNO SONO VINCENZO E HO 74 ANNI COME PAOLO DA CIRCA UN ANNO INPROVVISAMENTO HO INCOMINCIATO A

18 risposte
BUONGIORNO SONO VINCENZO E HO 74 ANNI COME PAOLO DA CIRCA UN ANNO INPROVVISAMENTO HO INCOMINCIATO A SOFFRIRE DI ANSIA DEPRESSIVA E IL MEDICO IMMEDIATAMENTE MI HA DATO DA PRENDERE SIA BRINTELLIX E XANAX MATTINA E SERA.
E' ANDATO SUBITO BENE MA DOPO CIRCA UN MESE E RITORNATO IL TUTTO PER CUI MI HA AUMENTATO LA XANAX SEMPRE MATTINA E SERA .FORTUNATAMENTE LE COSE STANNO ANDANDO BENE ANCHE SE QUALCHE VOLTA L'ANSIA MI PRENDE IN FORMA MOLTO LEGGERA
MA PER SI O NO UN GIORNO PER CUI ABBIAMO DIMINUITO LO XANAX AL MATTINO AL MATTINO GIA' DA UN PAIO DI MESI .SAREBBE IL CASO DI DIMINUIRE ANCHE QUELLO DI SERA ?IL BRINTELLIX LO STO CONTINUANDO A PRENDERE 2 VOLTE AL GIORNO.GRAZIE S SALUTI
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Dott.ssa Silvia Abbà
Psicoterapeuta, Psicologo, Terapeuta
Torino
Caro utente, le consiglio di rivolgersi al suo medico per apportare modifiche alla terapia farmacologica che sta assumendo in questo momento. L'ansia è un sintomo, come la punta di un iceberg, le consiglierei di rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta con il quale poter lavorare sull'origine della sua ansia, sulla parte invisibile dell'iceberg.
Un caro saluto
Dr. Andrea Ferella
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Monza
Buongiorno. Premesso che ogni terapia farmacologica va fatta seguire dal medico di riferimento, in genere le linee guida validate in ambito internazionale dagli specialisti del settore, prevedono per queste forme dapprima la contemporanea assunzione di un ansiolitico (xanax) e un antidepressivo (brintellix), per poi scalare, in genere lo xanax, per rimanere solo sull'antidepressivo. Le consiglio vivamente di fare un colloquio con uno psicologo clinico per valutare l'opportunità per iniziare una eventuale psicoterapia supportiva ed esplorativa.
Buona giornata
Dott.ssa Elisa Manfredi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, a questa domanda potrà rispondere in maniera certa i medico o lo psichiatra che la ha in cura .Nessun altro professionista è più indicato. Un caro saluto.
Gentile utente, per scalare i farmaci deve chiedere al suo psichiatra di fiducia.
Come psicoterapeuta le potrei suggerire di aggiungere qualche seduta per comprendere i motivi della sua ansia e ora le spiego il perchè. I farmaci agiscono sui sintomi e li alleviano, ma il disturbo può ripresentarsi se non se ne comprendono le cause e non si agisce su di esse. Conoscere se stessi è la migliore arma per stare bene.
Dott.ssa Carla Chierchia
Psicologo, Psicoterapeuta
Castellammare di Stabia
Gentilissimo, come già indicato dai miei colleghi le informazioni circa il dosaggio dei farmaci è necessario chiederle al medico che gliel'ha prescritti. Mi sento di aggiungere che potrebbe integrare la cura farmacologica, con qualche seduta da uno psicoterapeuta per comprendere il motivi sottostanti la sua ansia. Un caro saluto
Prof. Antonio Popolizio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno Vincenzo, segua le indicazioni del medico che le ha prescritto i farmaci informandolo delle variazioni che lei sente di avere durante la terapia e vedrà che le indicherà la giusta posologia per avere i giusti risultati. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Dott.ssa Giuseppina Cavallo
Psicologo, Psicoterapeuta
Pieve di Cento
Gentile Vincenzo,
solo un medico o uno psichiatra saranno in grado di rispondere alle sue domande in modo adeguato.
Ritengo che abbia bisogno di uno spazio di ascolto (psicoterapia o almeno sostegno psicologico ) che l'aiuti ad elaborare vissuti, emozioni, ricordi di esperienze spiacevoli del passato che magari la stanno affaticando nel presente ... facendole produrre quei "brutti pensieri " che alimentano la sua ansia depressiva. Cambiare le modalità di pensiero cambierà le emozioni e aiuterà a sviluppare una certa flessibilità psicologica che consentirà di superare meglio i momenti di difficoltà.
Dott.ssa Giuseppina Cavallo
 Simona Adorni
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Podenzana
Gentile utente, per scalare i farmaci è importante che si rivolga al suo medico/psichiatra di fiducia. Come psicoterapeuta le posso suggerire di integrare la terapia farmacologica a un percorso di psicoterapia per comprendere i motivi della sua ansia poiché i farmaci alleviano i sintomi ma non eliminano il disturbo che può ripresentarsi se non se ne comprendono le cause.
Dott.ssa Barbara Lucchi
Psicologo, Psicoterapeuta
Torino
Buongiorno, premetto che per qualsiasi informazione sul farmaco, efficacia , tempi di somministrazione e di latenza dovrebbe condividere i suoi dubbi con il suo psichiatra, detto ciò Il sintomo, in questo caso ansiogeno, è il latore di un messaggio. È una modalità attraverso cui il nostro corpo vuole comunicare un disagio, una sofferenza, una difficoltà. Per questo le consiglio di farsi aiutare da uno psicoterapeuta nella complessità della lettura dello stesso. La cura integrale della persona passa attraverso tutte le sue componenti di corpo, mente e spirito. Tutto ciò è imprescindibile per ritrovare equilibrio , serenità e salute. Cordialmente.
Dott.ssa Antea Viganò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pessano con Bornago
Gentilissimo Vincenzo, per quanto riguarda la posologia dei farmaci il suo medico curante o prescrivente potrebbe aiutarla a definire maggiormente la quantità da assumere, in modo da non recarle fastidi fisiologici. Per quanto riguarda l'ansia invece, quello che potrebbe aiutarla è intraprendere un percorso di terapia, in modo da esplorare le motivazioni sottostanti il suo disagio.
Resto a disposizione!
AV
Dr. Massimo Mestroni
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Trieste
Buonasera Vincenzo, rimandando ad un medico eventuali approfondimenti in materia farmacologica, da quello che riferisce, suggerirei, anzi raccomanderei, un consulto psicologico, per verificare la possibilità di un trattamento psicologico o psicoterapico, sia per affrontare in modo completo le ansie residuali, che attualmente persistono, sia per contenere eventuali escalation farmacologiche. Premesso che sarebbe necessario un approfondimento anamnestico e diagnostico, da diverso tempo ormai per molte situazioni analoghe alla sua l'indicazione terapeutica sarebbe trattamento integrato, cioè sia terapia farmacologica, sia psicoterapia (o per lo meno supporto psicologico). Spero di esserle stato utile.
Cordialmente,
M.M.
Dott. Lorenzo Truffi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Perugia
Gmo Vincenzo, per quanto riguarda il dosaggio dei farmaci si deve affidare ad un professionista esperto della farmacologia. Le suggerisco di consultare anche un collega psicoterapeuta per un eventuale percorso. L'abbinamento della terapia farmacologica con la psicoterapia potrebbero aiutarla a raggiungere risultati più stabili e soddisfacenti . dott lorenzo truffi
Dott.ssa Danila Zaccarelli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Mirandola
Salve, per quanto riguarda i dosaggi dei farmaci solo un professionista Psichiatra può valutare insieme a Lei come procedere in modo da darLe più sollievo.
Non ha accennato ad un percorso terapeutico in affiancamento alla farmacologia che io credo sia sempre molto più utile dei soli farmaci, soprattutto per arrivare alla radice del Suo disagio.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Zaccarelli Danila
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, solo il medico può decidere della terapia farmacologica.
La invito a comunicare al suo curante tutti i dubbi.sicuramente le potrà dare un’ottima risposta.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott.ssa Silvia Ragni
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno Vincenzo, grazie della sua condivisione. Per la parte farmacologica si rivolga al medico che la sta seguendo. E' importante che lui sappia le variazioni che lei avverte in modo da aggiustarle al meglio la terapia. Per quanto riguarda l'ansia, oltre allo xanax, sarebbe importante che facesse delle sedute di psicoterapia, in modo da lavorarci da un punto di vista psicologico. Magari ci sono delle preoccupazioni o delle paure dentro di lei che si esprimono attraverso l'ansia. Una volta riconosciute può farci qualcosa e non subirle. Io lavoro molto con le persone della sua età, e si possono fare dei passi avanti in qualsiasi momento della vita. Rimango a disposizione, anche on line, dott.ssa Silvia Ragni
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Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
Padova

Buongiorno Vincenzo,

Mi fa piacere sapere che la situazione sta migliorando. Per quanto riguarda la diminuzione dello Xanax, è fondamentale farlo sotto la guida del suo medico, poiché l'ansia e la dipendenza da benzodiazepine come lo Xanax devono essere gestite con attenzione. Se ha notato un miglioramento e una riduzione dei sintomi, potrebbe essere il momento di ridurre gradualmente anche la dose serale, sempre in accordo con il suo medico. La gradualità è importante per evitare effetti collaterali o il ritorno dei sintomi.

Riguardo al Brintellix, che è un antidepressivo, se non ci sono stati effetti collaterali significativi, potrebbe essere utile continuare il trattamento come prescritto, ma anche in questo caso eventuali modifiche dovrebbero essere decise insieme al suo medico. Un percorso di riduzione deve essere personalizzato e monitorato per garantire che non ci siano ricadute.

Le consiglio di parlarne con il suo medico curante per stabilire insieme il piano migliore per la riduzione dei farmaci e il proseguimento del trattamento.

Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Dott.ssa Pamela Vettosi
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Marano di Napoli
Buongiorno Vincenzo...l'avverbio 'improvvisamente'...in psicologia ahimè non è contemplato. Non le scrivo per il dosaggio dei farmaci che il suo medico gli ha prescritto, ma per invitarla ad una riflessione in merito alla possibilità di abbinare anche la 'cura della parola', per comprendere e dunque alleviare il malessere che vive.

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