Buongiorno sono una signora di 56 anni sto vivendo un particolare periodo da cui non so come uscire.
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Buongiorno sono una signora di 56 anni sto vivendo un particolare periodo da cui non so come uscire.....una specie do circolo.vizioso di cui non so trovare il bandolo....premetto che sono una ansiosa da sempre....a primavera ho fatto delle sedute dallo psicologo per affrontare dei lutti emotivi...sinceramente senza troppi risultati li sto ancora elaborando...comunque da circa una settimana dopo un attacco.di cervicalgia con emicrania e vomito ho ansia notturna ...sento collo che tira..orecchie ovattate e ronzii alle orecchie e se non li sento mi metto comunque in agitazione pensando che li sentirò....sto sveglia con le palpitazioni poi prendo delle gocce di songar ma pochissime per lx paura di diventare dipendente....di giorno.sto bene ma già mi preoccupo per la notte che verrà.....devo andare da un osteopata per la cervicale?da un otorino per i ronziii?da uno psichiatra per l ansia??da tutti ????la ringrazio per la attenzione oltretutto è un malessere che gli dltri non capiscono.....
Buonasera,
Si rivolga al suo medico che saprà consigliarle quale visita specialistica effettuare per comprendere le cause organiche del suo disturbo.
Con il suo psicologo può elaborare le emozioni e i vissuti che il suo malessere le procura in modo da lavorare sul suo modo di reagire ad esso.
Cordiali saluti
Dott.ssa Veronica Verbeni
Si rivolga al suo medico che saprà consigliarle quale visita specialistica effettuare per comprendere le cause organiche del suo disturbo.
Con il suo psicologo può elaborare le emozioni e i vissuti che il suo malessere le procura in modo da lavorare sul suo modo di reagire ad esso.
Cordiali saluti
Dott.ssa Veronica Verbeni
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Buongiorno,
comprendo la situazione difficile che sta vivendo, le consiglio pertanto per prima cosa di rivolgersi al suo medico curante in modo che sia informato e che possa consigliarle un percorso medico efficace al fine di essere controllata da un punto di vista organico. In secondo luogo le consiglio di continuare o riprendere il percorso con il suo terapeuta, in caso lo avesse interrotto, in quanto sicuramente ha bisogno di elaborare alcune cose a livello emotivo e psicologico, cose che ovviamente devono essere viste in seduta e spiegate più dettagliatamente. Resto a disposizione per qualsiasi necessità.
Le auguro una buona giornata
Dott.ssa Ilaria Biasion
comprendo la situazione difficile che sta vivendo, le consiglio pertanto per prima cosa di rivolgersi al suo medico curante in modo che sia informato e che possa consigliarle un percorso medico efficace al fine di essere controllata da un punto di vista organico. In secondo luogo le consiglio di continuare o riprendere il percorso con il suo terapeuta, in caso lo avesse interrotto, in quanto sicuramente ha bisogno di elaborare alcune cose a livello emotivo e psicologico, cose che ovviamente devono essere viste in seduta e spiegate più dettagliatamente. Resto a disposizione per qualsiasi necessità.
Le auguro una buona giornata
Dott.ssa Ilaria Biasion
Le consiglio di consultare il medico di base così da ricevere le migliori indicazioni per i disturbi organici che riporta. Sarebbe inoltre consigliabile riprendere il percorso con lo psicologo, dal momento che da ciò che dice c'è ancora la necessità di elaborare alcune situazioni.
Saluti,
dott. Andrea de Lise
Saluti,
dott. Andrea de Lise
Buonasera, le consiglio di contattare il medico di base per approfondire l'origine dei suoi fastidi. Per gli aspetti emotivi legati alla situazione le consiglio di continuare il/intraprendere un nuovo percorso con uno psicologo. So che non è semplice, ma alcune volte ci vuole un pò di tempo per sentire che è cambiato qualcosa, accolga le sue emozioni, seppur negative, si conceda questo tempo. Un caro saluto
Dott.ssa Martina Moccia
Dott.ssa Martina Moccia
Per i fastidi che avverte, prima di sottovalutare, è bene che faccia dei controlli (medico di base e medico specialista). Se da una parte, poi, è vero che non si può sempre attribuire tutto all'ansia, dall'altra è altrettanto dimostrato che non essere al 100% riverbera nell'intero organismo.
Torni dal suo terapeuta. Lo cambi se non si trova bene. Purtroppo questo tipo di lavoro non sempre ha dei riscontri immediati e ci vuole pazienza. Non si arrenda.
Saluti
Torni dal suo terapeuta. Lo cambi se non si trova bene. Purtroppo questo tipo di lavoro non sempre ha dei riscontri immediati e ci vuole pazienza. Non si arrenda.
Saluti
Salve,
le consiglierei di fare gli approfondimenti che necessita.. otorino soprattutto, spesso i casi di cervicale, spesso piccole ernie in C2 possono dare oltre che dolore al collo ed emicranea anche vertigini, nausea, vomito, palpitazioni e ciò può portare ad ansia in quanto non si capisce bene la causa.
Credo oltretutto che servano più di alcune sedute dallo psicologo per risolvere una vita di ansia, tali sedute non sono farmaci, non funzionanano immediatamente, hanno bisogno di tempo, pazienza e duro lavoro per avere dei risultati concreti.
Perciò le consiglio di continuare e di lavorarci.
Spero di esserle stata utile, cordiali saluti.
le consiglierei di fare gli approfondimenti che necessita.. otorino soprattutto, spesso i casi di cervicale, spesso piccole ernie in C2 possono dare oltre che dolore al collo ed emicranea anche vertigini, nausea, vomito, palpitazioni e ciò può portare ad ansia in quanto non si capisce bene la causa.
Credo oltretutto che servano più di alcune sedute dallo psicologo per risolvere una vita di ansia, tali sedute non sono farmaci, non funzionanano immediatamente, hanno bisogno di tempo, pazienza e duro lavoro per avere dei risultati concreti.
Perciò le consiglio di continuare e di lavorarci.
Spero di esserle stata utile, cordiali saluti.
Buongiorno,
Mi dispiace apprendere del difficile periodo che sta attraversando. Sembra che la combinazione di ansia, sintomi fisici e preoccupazioni notturne stia creando un circolo vizioso difficile da gestire. La Terapia Breve Strategica potrebbe aiutarla a interrompere questo ciclo e a trovare soluzioni efficaci per affrontare sia l'ansia che i sintomi fisici in modo integrato.
In merito alla sua domanda, è importante considerare un approccio multidisciplinare: consultare un medico per i sintomi fisici (come un osteopata per la cervicale e un otorino per i ronzii) e uno psicologo o psichiatra per l'ansia. La combinazione di queste consulenze può offrirle un quadro completo e aiutarla a gestire meglio i suoi sintomi.
Sono a sua disposizione per una consulenza, qualora desiderasse esplorare insieme un percorso che possa supportarla nel trovare un equilibrio e migliorare il suo benessere generale.
Un caro saluto,
Dott. Michele Scala
Mi dispiace apprendere del difficile periodo che sta attraversando. Sembra che la combinazione di ansia, sintomi fisici e preoccupazioni notturne stia creando un circolo vizioso difficile da gestire. La Terapia Breve Strategica potrebbe aiutarla a interrompere questo ciclo e a trovare soluzioni efficaci per affrontare sia l'ansia che i sintomi fisici in modo integrato.
In merito alla sua domanda, è importante considerare un approccio multidisciplinare: consultare un medico per i sintomi fisici (come un osteopata per la cervicale e un otorino per i ronzii) e uno psicologo o psichiatra per l'ansia. La combinazione di queste consulenze può offrirle un quadro completo e aiutarla a gestire meglio i suoi sintomi.
Sono a sua disposizione per una consulenza, qualora desiderasse esplorare insieme un percorso che possa supportarla nel trovare un equilibrio e migliorare il suo benessere generale.
Un caro saluto,
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Gentile Signora,
comprendo quanto sia difficile affrontare questo periodo di disagio, che sembra essersi trasformato in un vero e proprio circolo vizioso. I sintomi fisici che descrive, come la cervicalgia, l'emicrania, i ronzii alle orecchie e l’ansia notturna, sembrano legati tra loro e possono accentuarsi proprio a causa della tensione emotiva che sta vivendo. Quando l’ansia diventa così intensa, è facile che la mente e il corpo reagiscano insieme, alimentando ulteriormente la preoccupazione.
Dal punto di vista adleriano, è probabile che il suo corpo stia esprimendo un disagio emotivo profondo. L’ansia notturna, la preoccupazione per i sintomi fisici e la difficoltà a trovare sollievo sono segnali che ci raccontano di un accumulo di tensioni non elaborate. I lutti emotivi che ha cercato di affrontare potrebbero ancora influenzare il suo stato d’animo, generando un malessere che si manifesta con sintomi somatici, come il dolore al collo e i ronzii. Questo fenomeno viene spesso definito somatizzazione dell'ansia.
È del tutto comprensibile sentirsi disorientata rispetto a quale specialista consultare, e la sua preoccupazione è giustificata. Ecco alcune considerazioni che potrebbero aiutarla a orientarsi:
- Osteopata/fisioterapista. Se sente che la cervicalgia è un sintomo dominante e se avverte un’evidente rigidità a livello del collo e delle spalle, un consulto con un osteopata potrebbe alleviare la tensione muscolare e migliorare i sintomi fisici, aiutandola a spezzare il ciclo di tensione;
- Otorino. Per i ronzii alle orecchie e la sensazione di orecchie ovattate, un controllo dall'otorino potrebbe essere utile per escludere cause fisiche. Spesso, però, questi sintomi sono associati all’ansia e alla tensione cervicale, quindi un controllo specialistico può servire a tranquillizzarla;
- Psichiatra o Psicoterapeuta. Se l’ansia notturna e la preoccupazione costante stanno influenzando pesantemente la sua qualità di vita, valutare un consulto con uno psichiatra potrebbe aiutarla a considerare l’opzione di un trattamento farmacologico temporaneo, mirato a ridurre i sintomi più acuti e a darle un po' di sollievo. In alternativa, potrebbe continuare un percorso di psicoterapia, meglio se indirizzato verso tecniche specifiche per la gestione dell’ansia, come la Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT) o la psicoterapia adleriana, che potrebbero aiutarla a lavorare sulle emozioni sottostanti e sui lutti non elaborati.
Un altro aspetto importante è quello della gestione anticipatoria dell’ansia: la preoccupazione per la notte che verrà è un classico esempio di come l’ansia possa anticipare gli eventi, generando uno stato di tensione costante. Potrebbe essere utile imparare tecniche di rilassamento, come la respirazione diaframmatica, il rilassamento muscolare progressivo o la mindfulness, per spezzare questo ciclo ansioso e affrontare la notte con maggiore tranquillità.
Infine, non dimentichi l’importanza di riconoscere e validare il suo dolore emotivo: è naturale che chi non vive questa situazione possa non comprenderla, ma il suo malessere è reale e merita di essere preso sul serio. A volte, rivolgersi a più specialisti può sembrare confuso, ma un approccio integrato, in cui diverse figure collaborano per il suo benessere, potrebbe essere la scelta migliore.
Resto a disposizione per qualsiasi approfondimento e la incoraggio a non sottovalutare il valore di un supporto psicoterapeutico, per affrontare non solo i sintomi fisici ma anche le radici emotive del suo disagio.
comprendo quanto sia difficile affrontare questo periodo di disagio, che sembra essersi trasformato in un vero e proprio circolo vizioso. I sintomi fisici che descrive, come la cervicalgia, l'emicrania, i ronzii alle orecchie e l’ansia notturna, sembrano legati tra loro e possono accentuarsi proprio a causa della tensione emotiva che sta vivendo. Quando l’ansia diventa così intensa, è facile che la mente e il corpo reagiscano insieme, alimentando ulteriormente la preoccupazione.
Dal punto di vista adleriano, è probabile che il suo corpo stia esprimendo un disagio emotivo profondo. L’ansia notturna, la preoccupazione per i sintomi fisici e la difficoltà a trovare sollievo sono segnali che ci raccontano di un accumulo di tensioni non elaborate. I lutti emotivi che ha cercato di affrontare potrebbero ancora influenzare il suo stato d’animo, generando un malessere che si manifesta con sintomi somatici, come il dolore al collo e i ronzii. Questo fenomeno viene spesso definito somatizzazione dell'ansia.
È del tutto comprensibile sentirsi disorientata rispetto a quale specialista consultare, e la sua preoccupazione è giustificata. Ecco alcune considerazioni che potrebbero aiutarla a orientarsi:
- Osteopata/fisioterapista. Se sente che la cervicalgia è un sintomo dominante e se avverte un’evidente rigidità a livello del collo e delle spalle, un consulto con un osteopata potrebbe alleviare la tensione muscolare e migliorare i sintomi fisici, aiutandola a spezzare il ciclo di tensione;
- Otorino. Per i ronzii alle orecchie e la sensazione di orecchie ovattate, un controllo dall'otorino potrebbe essere utile per escludere cause fisiche. Spesso, però, questi sintomi sono associati all’ansia e alla tensione cervicale, quindi un controllo specialistico può servire a tranquillizzarla;
- Psichiatra o Psicoterapeuta. Se l’ansia notturna e la preoccupazione costante stanno influenzando pesantemente la sua qualità di vita, valutare un consulto con uno psichiatra potrebbe aiutarla a considerare l’opzione di un trattamento farmacologico temporaneo, mirato a ridurre i sintomi più acuti e a darle un po' di sollievo. In alternativa, potrebbe continuare un percorso di psicoterapia, meglio se indirizzato verso tecniche specifiche per la gestione dell’ansia, come la Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT) o la psicoterapia adleriana, che potrebbero aiutarla a lavorare sulle emozioni sottostanti e sui lutti non elaborati.
Un altro aspetto importante è quello della gestione anticipatoria dell’ansia: la preoccupazione per la notte che verrà è un classico esempio di come l’ansia possa anticipare gli eventi, generando uno stato di tensione costante. Potrebbe essere utile imparare tecniche di rilassamento, come la respirazione diaframmatica, il rilassamento muscolare progressivo o la mindfulness, per spezzare questo ciclo ansioso e affrontare la notte con maggiore tranquillità.
Infine, non dimentichi l’importanza di riconoscere e validare il suo dolore emotivo: è naturale che chi non vive questa situazione possa non comprenderla, ma il suo malessere è reale e merita di essere preso sul serio. A volte, rivolgersi a più specialisti può sembrare confuso, ma un approccio integrato, in cui diverse figure collaborano per il suo benessere, potrebbe essere la scelta migliore.
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