Buongiorno. Sono una ragazza e non ho mai sentito qualcuno che avesse la mia tipologia di attrazion

Salve, ritengo possa essere utile ritagliarsi uno spazio per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata e cercare di indagare sugli aspetti disfunzionali in ambito familiare e soprattutto su ciò che ha imparato attraverso essi.
Cordialmente, dott FDL

Gentile utente, se si sente attratta anche dal corpo femminile non significa necessariamente che ci sia nulla di anormale. Se però il disagio che prova è troppo grande, provi a intraprendere un percorso di psicoterapia, questo potrà aiutarla a conoscersi e comprendersi.
Resto a disposizione. Dott.ssa Georgia Silvi

Salve, sono d'accordo con la Dott.ssa Silvi, se il disagio persiste un percorso psicologico può aiutarla a gestire la situazione che descrive. Inoltre, non c'è nulla di male nell'essere attratta anche dal corpo femminile.
Buona giornata.
Dott. Fiori

Buongiorno, la sua ipotesi di una relazione tra le difficoltà dell'infanzia e possibili particolarità nella sua vita intima, denota sensibilità e attenzione alle sue emozioni. La relazione tra le due cose non è necessariamente diretta e a volte giudicare la "normalità" dei nostri desideri ci tiene distanti da riflessioni più importanti e profonde. E' invece significativo sottolineare la sua capacità di osservarsi e porsi domande, e di pensare che la sua storia personale possa influire negativamente sulla sua vita relazionale. Se è suo desiderio comprendersi e conoscersi meglio, un percorso psicologico potrebbe aiutarla a trovare le risposte e a contenere il turbamento emotivo che sembra emergere dalle sue domande. L'attrazione sessuale verso i diversi generi è una delle tante parti della propria identità, non è fondamentale se sia stata influenzata o meno dalla sua storia, è molto più importate scoprire se le permette di viversi appieno per ciò che sente.
Un caro saluto
Dott.ssa Elena Zito

Salve, Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico per poter riconoscere se stessa in maniera autentica.
L'aiuterà a mettere ordine nei suoi pensieri, a contenere i suoi vissuti emotivi e rielaborare vissuti traumatici.
Distinti saluti,
Dott.ssa Ilaria Cutuli

Salve i temi che tratta sicuramente meritano un maggiore approfondimento e forse è arrivato il momento per poterlo fare. Pertanto perché non valuta la possibilità di consultare uno psicoterapeuta per valutare con lui la situazione e le eventuali attività. Un cordiale saluto

Cara utente, nella sua lettera omette di dirci quanti anni ha. Ci dice che è una ragazza, quindi potrebbe essere un'adolescente. In tal caso ci potrebbero essere ancora sentimenti di confusione insieme alla voglia di sperimentarsi per conoscersi meglio. A volte non è tutto bianco o nero, ci sono anche sfumature. E poi quella che lei chiama attrazione potrebbe essere anche senso estetico. Insomma, voglio dire che è un campo così vasto che bisognerebbe approfondire in un contesto mirato a scoprire la sua identità. Anche sulla base dell'elaborazione di quei vissuti traumatici di cui ci parla. Naturalmente non c'è un'eziologia diretta, ma sicuramente le esperienze del passato incidono sul nostro presente, soprattutto quando non vengono elaborate nel giusto modo.
Io utilizzo l'EMDR che è utilissimo in caso di traumi.
Se ha bisogno di info, chieda pure. Un caro saluto.

Buongiorno, non parlerei di normalità, ognuno è ciò che è! Le.consiglio di provare ad uscire da questa dinamica tendi concentrarsi su quello che prova. Lei lo mette in correlazione con maltrattamenti subiti, probabilmente la chiave è proprio quella. Io le suggerisco di farsi aiuta da qualcuno per elaborare il.suo passato, la chiave è quella.
Resto a disposizione e le auguro di riuscire a stare meglio.
Claudia m

Salve,
Come diceva una collega, bisognerebbe capire prima la sua età perché in adolescenza è tipico avere confusione perché ci si trova in un periodo di “passaggio” e scoperta.
Tuttavia, bisognerebbe capire che significato ha per lei ciò, ad esempio potrebbe essere una cosa che la fa sentire sporca o trasgressiva e in base a ciò si può collegarlo alle dinamiche familiari così da ridare significato.
Un lavoro su se stessa potrebbe aiutarla!
AB

Salve. Se lo sente come un problema, valuti la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a fare chiarezza sulle cause del suo vissuto emotivo che la fa sentire sbagliata. Distinti saluti

salve cara, dalla tua lettera emerge il bisogno di confrontarti e di riflettere sui maltrattamenti subiti in famiglia con qualche specialista. Se non hai mai sentito nessuno che avesse la tua stessa tipologia di attrazione (riprendo le tue parole) non vuol dire che non esista qualcuno che vive il tuo stesso disagio. La sessualità è ancora un tema-tabù e manca spesso una educazione alla sessualità e all'affettività. Per quello che hai vissuto pensi che sei cresciuta con qualche diversità nel vivere la tua sessualità e ti definisci sbagliata e ti domandi cosa sia normale. La sessualità è una dimensione da esplorare e il concetto di normalità a volte lo si usa in modo improprio e ci si spaventa mettendosi a confronto con il mondo normale.
Se il tuo desiderio è conoscerti di più, realizzalo. Contatta uno psicologo o una psicologa. Resto a tua disposizione. Buona esplorazione

Buonasera, ritengo che sia molto importante condividere queste sue paure e perplessità con uno psicologo, in modo da poter dare un senso ed elaborare i suoi vissuti emotivi e le esperienze appartenenti al presente e al passato.
Cordialmente, Dott.ssa E.L.

Cara ragazza, mi addolora leggere che l'attrazione verso il corpo femminile la faccia sentire sbagliata. Innanzitutto, il fatto che non abbia mai sentito di altre persone che sentono questo tipo di attrazione non significa che non sia un'esperienza comune ad altri, ma piuttosto che - come può testimoniare lei stessa - sia un argomento di cui le persone non parlano liberamente. Ciò che una persona trova attraente è assolutamente personale e non esiste "giusto" o "sbagliato" finché l'attrazione non causi pericolo o sofferenza a sé o agli altri. Se sente che in qualche modo questo la fa soffrire, o prova il desiderio di conoscersi un po' più a fondo e magari elaborare i possibili strascichi lasciati da quella che definisce "famiglia disfunzionale", potrebbe decidere di intraprendere un percorso psicologico. Ma non significherebbe comunque che c'è in lei qualcosa di sbagliato. Dott.ssa Jessica Maranza

Gentile utente, dal suo discorso mi pare che sia molto angosciata, in generale e rispetto alla sessualità. Mi sembra importante per lei provare a contattare un terapeuta nella sua zona per confrontarsi coi suoi vissuti, se e quando se la sentirà.
Un saluto
LM

Mi sembra che ipotizzi tante cose anche molto tecniche come il legame con una famiglia disfunzionale, le suggerisco però, così come hanno fatto altri miei colleghi, di porsi queste domande in un percorso psicoterapeutico, potrebbe averne molto giovamento

Buongiorno,
parla di famiglia disfunzionale e di traumi. Ha avuto l'opportunità di affronatre questi vissuti? Forse quello che la fa sentire sbagliata è più complesso e non sta tutto nel provare attrazione per il corpo femminile...
Resto a disposizione, anche online.
Dott.ssa Franca Vocaturi

Salve, mi spiace molto per la situazione descritta. Ritengo che sia utile intraprendere un percorso psicologico al fine di elaborare pensieri e le emozioni connessi alla situazione descritta e trovare strategie utili per fronteggiarla. Se sceglierà di affidarsi ad un professionista, io faccio anche consulti online, resto a disposizione, Dott.ssa G.Mangano

Cara utente, da quello che dice le consiglio di prendersi uno spazio per chiedere una consulenza psicoterapeutica e affrontare meglio questi temi che ha accennato. Potrebbero essere connessi tra loro, ma andrebbero approfonditi in un contesto sicuro in cui dare significato.
Dott.ssa Antonella Abate

Gentile utente, credo che il suo sentirsi sbagliata meriti di essere accolto e lentamente compreso in un percorso di psicoterapia. L'attrazione, il desiderio e in generale tutta la sfera della sessualità dicono molto di noi e i significati possono essere molteplici. Come detto dai colleghi, se queste cose che sente sono fonte di preoccupazione o comunque vorrebbe comprendere meglio cosa accade in lei, le consiglierei un percorso di psicoterapia.
Un saluto
Dott.ssa Erica Zambon

Gentilissima,
Lei non è sbagliata, ed il suo modo di provare/percepire attrazione non lo è neanche.
L'attrazione sessuale è un'attrazione emotiva, e rientra nell'ordine del desiderio, quindi del simbolico, ovvero non si prova un'attrazione sessuale per un corpo, ma per ciò che simbolicamente rappresenta quel corpo (una fantasia, una storia, etc...).
L'attrazione "visiva" è dell'ordine del reale del corpo. Jacques Lacan parlava di "saturazione dell'occhio", ovvero di un occhio che si satura alla vista di un oggetto di godimento, e per il quale è più complicato desiderare di poterlo avere.
La sua attrazione sessuale verso gli uomini mantiene il suo desiderio simbolico, legato a uno o più significanti che le fanno provare tale emozione.
La sua attrazione "visiva" che manca negli uomini, ma nelle donne è presente, può essere "inquadrata" (mi sforzo di utilizzare questo brutto termine) come una modalità di relazione che tiene meno (o per nulla) conto di ciò che è reale (il corpo), focalizzandosi su ciò che per lei potrebbe, invece, "significare".
Un corpo può essere visto senza significare nulla, e può significare qualcosa, senza bisogno di essere visto.
Saluti.

Buongiorno, quello che descrivi non è affatto strano o sbagliato. Le esperienze di attrazione sessuale e emotiva sono incredibilmente diverse da persona a persona, e non c'è un'unica "norma" che definisce come o verso chi dovremmo provare attrazione. L'orientamento sessuale e affettivo è molto complesso e può variare nel corso della vita, rispondendo a una combinazione di fattori biologici, psicologici e sociali.

Nel tuo caso, provi attrazione sentimentale e chimica verso gli uomini e attrazione visiva verso i corpi femminili senza provare lo stesso tipo di attrazione sentimentale o chimica verso di loro. Questo potrebbe rientrare in una varietà di orientamenti sessuali, come l'orientamento "eterosessuale" per l'aspetto sentimentale e chimico, ma con una componente di attrazione visiva verso il corpo femminile, che può essere un aspetto di un orientamento sessuale più fluido o individuale. Non c'è niente di sbagliato o patologico in questo. Molti individui hanno esperienze complesse e sfumate riguardo la propria sessualità e attrazione.

Per quanto riguarda i traumi legati alla tua famiglia disfunzionale, è comprensibile che tu ti ponga delle domande riguardo al modo in cui questi possano influenzare la tua percezione di te stessa e delle tue attrazioni. È importante ricordare che sebbene i traumi possano influenzare come ci relazioniamo con il mondo e con gli altri, non è detto che ogni singola esperienza o tendenza sessuale sia il risultato di un trauma. L'orientamento sessuale e affettivo è un aspetto molto personale e individuale e non sempre è influenzato da eventi traumatici. Può semplicemente riflettere la tua natura e il tuo modo unico di vivere la sessualità.

Se questo ti causa disagio o confusione, parlarne con un professionista esperto in sessualità o con un terapeuta potrebbe aiutarti a esplorare meglio i tuoi sentimenti, separando la tua identità autentica dai condizionamenti o dai maltrattamenti passati. Ricordati che ciò che provi è valido e che non sei "sbagliata". Essere consapevole e accettare la propria sessualità, anche quando non corrisponde alle aspettative sociali, è un passo importante per il benessere emotivo e psicologico.

Cara Paziente,
ciò che descrive non è così insolito e niente affatto "sbagliato". La sessualità umana è incredibilmente varia e complessa, molto più di quanto spesso si riconosca nel discorso comune. Raramente si presenta in categorie rigide e definite e la dissociazione tra attrazione emotiva, chimica e visiva che lei descrive è una variante perfettamente possibile.

Riguardo alla sua preoccupazione sui traumi che menziona, mi dispiace molto per quanto ha vissuto. Si tratta di esperienze che segnano ed è sempre una buona idea affrontarle in terapia, ma noi siamo il risultato di una combinazione di fattori (genetici, biologici, ambientali, ...) e i traumi da soli non "creano" orientamenti fondamentali che peraltro nel suo caso erano già presenti in giovane età, come lei stessa ha notato.

Le suggerirei di considerare un percorso di psicoterapia con un professionista esperto, non per "guarire" il suo modo di provare attrazione, ma per elaborare quanto le è accaduto e sviluppare un rapporto più sereno con i suoi desideri.

Cari saluti,

Buongiorno,
quello che descrive è un’esperienza del tutto legittima e, soprattutto, non c’è nulla di “sbagliato” in ciò che prova. La sessualità e l’attrazione emotiva sono molto variabili da persona a persona e non seguono necessariamente schemi rigidi. Esistono persone che provano attrazione romantica e sessuale in modi che non corrispondono sempre all’attrazione visiva, e questo non significa che ci sia un disturbo o che la propria esperienza sia “anormale”.

Il fatto che lei abbia vissuto traumi familiari può aver influenzato la percezione del corpo, la sicurezza nelle relazioni e il modo in cui sperimenta desiderio e intimità, ma questo non determina automaticamente la sua tipologia di attrazione. In altre parole, i traumi possono modulare la sensibilità emotiva e sessuale, ma la combinazione unica di attrazione sentimentale, sessuale e visiva che lei descrive può benissimo essere parte della sua identità.

Molte persone, quando scoprono di avere esperienze sessuali o affettive fuori dal “normale convenzionale”, temono di essere sbagliate o di aver subito un condizionamento negativo, ma la realtà è che la variabilità umana è ampia e legittima. Il fatto che lei riconosca ciò che prova e voglia comprenderlo è già un passo molto maturo verso accettazione e integrazione di sé.