Buongiorno sono una ragazza di quasi 21 e volevo chiedere un ‘opinione. A settembre ho intrapreso l
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Buongiorno sono una ragazza di quasi 21 e volevo chiedere un ‘opinione.
A settembre ho intrapreso la mia prima relazione in assoluto , con questo ragazzo ho avuto tutte le mie prime volte. È stato lui ad interessarsi per primo a me ma nonostante il mio primo “ non interesse” iniziale gli ho dato una possibilità . Dopo due settimane di frequentazione io non ero molto convinta , perché non sapevo cosa dovessi sentire e non mi sentivo chissà quanto presa, gliene parlo e lui ovviamente mi spiega che non si deve sentire tutto e subito anche perché era da poco. La nostra storia continua io sono sempre più presa ma nei mesi ho sempre quel dubbio iniziale che era “ magari manca qualcosa” nonostante io fossi sempre contenta di vederlo , di stare con lui , l’ho addirittura portato a casa è presentato alla mia famiglia .
Specifico che sono da sempre una persona molto ansiosa.
Questi dubbi che avevo sin dall’inizio iniziavo a pormeli sempre più spesso fino a cadere in uno stato di ansia enorme che non mi faceva stare bene , e che non mi faceva nemmeno più godere i momenti con lui. Passavo il tempo a chiedermi se fosse reale quello che provavo ( gli ho detto anche di amarlo) , guardavo le foto per capire cosa provassi ecc. sono arrivata a parlargliene e ho deciso di lasciarlo sopratutto per il suo bene, perché volevo prima magari rendermi conto dei miei sentimenti , ma nonostante questa pausa la mia ansia c’è comunque e non mi fa vedere le cose lucidamente .
Volevo chiedere se secondo voi è normale avere questi dubbi, magari ingigantiti anche un po’ dall’ansia o il problema è che forse non mi piace abbastanza?
Sto davvero impazzendo perché io vorrei solo tornare da lui con delle certezze positive.
A settembre ho intrapreso la mia prima relazione in assoluto , con questo ragazzo ho avuto tutte le mie prime volte. È stato lui ad interessarsi per primo a me ma nonostante il mio primo “ non interesse” iniziale gli ho dato una possibilità . Dopo due settimane di frequentazione io non ero molto convinta , perché non sapevo cosa dovessi sentire e non mi sentivo chissà quanto presa, gliene parlo e lui ovviamente mi spiega che non si deve sentire tutto e subito anche perché era da poco. La nostra storia continua io sono sempre più presa ma nei mesi ho sempre quel dubbio iniziale che era “ magari manca qualcosa” nonostante io fossi sempre contenta di vederlo , di stare con lui , l’ho addirittura portato a casa è presentato alla mia famiglia .
Specifico che sono da sempre una persona molto ansiosa.
Questi dubbi che avevo sin dall’inizio iniziavo a pormeli sempre più spesso fino a cadere in uno stato di ansia enorme che non mi faceva stare bene , e che non mi faceva nemmeno più godere i momenti con lui. Passavo il tempo a chiedermi se fosse reale quello che provavo ( gli ho detto anche di amarlo) , guardavo le foto per capire cosa provassi ecc. sono arrivata a parlargliene e ho deciso di lasciarlo sopratutto per il suo bene, perché volevo prima magari rendermi conto dei miei sentimenti , ma nonostante questa pausa la mia ansia c’è comunque e non mi fa vedere le cose lucidamente .
Volevo chiedere se secondo voi è normale avere questi dubbi, magari ingigantiti anche un po’ dall’ansia o il problema è che forse non mi piace abbastanza?
Sto davvero impazzendo perché io vorrei solo tornare da lui con delle certezze positive.
Buongiorno, forse dovrebbe cercare meno certezze e dedicarsi più all'esperienza in se stessa. Potrà poi decidere, o farsi un'idea, in base a quello che sente e non in base a quello che pensa che dovrebbe sentire. è difficile procedere in questo ragionamento senza cadere nelle contorsioni cui l'ansia dubitativa ci spinge, ci sarà sempre qualcosa che non è esattamente come si credeva che fosse. Occorre concentrarsi meno sul pensiero e di più sulle sensazioni.
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Buonasera, credo essendo la sua prima relazione non abbia termini di paragoni, credo però che interrogarsi sui propri sentimenti sia già un campanello… da ascoltare, intraprendere sempre le relazioni anche amicali le da la solita sensazione ? riflettere se lei si interroga sempre si ogni questione della sua vista, potrebbe aiutarla anche a capire se è un tratto del suo carattere o se veramente lei pone in questa relazione una intellettualizzazione che la allontana dal viverla con semplicità e autenticità, non è obbligata a continuare una relazione se non prova emozione e trasporto. Cordialmente Dottoressa Pepi Mirella
Salve, la ringrazio innanzitutto di aver condiviso questo pensiero con noi. L'amore non ha dei canoni precisi, ogni persona lo sperimenta in maniera diversa, sia fisicamente che emotivamente. Ci sono vari segnali che ci possono fare riflettere, ma per capirlo meglio bisognerebbe indagare i significati che lei attribuisce all'amore. Una terapia psicologica potrebbe permettergli di conoscersi meglio e di sviluppare delle strategie utili per poter vivere al meglio il presente, costruendo delle basi solide al fine di affrontare in maniera chiara questa relazione. Sarebbe uno spazio solo per lei alla scoperta di se stessi. In caso volesse, io sono a completa disposizione, in presenza ma anche Online. Dott. Matteo De Nicolò
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Buongiorno, concordo con quanto detto dal collega e aggiungo qualche considerazione. Le sue preoccupazioni sono comprensibili, considerata la sua giovane età e il fatto che come dichiara lei stessa, da subito e con una certa (giusta) enfasi, si tratta delle sue prime esperienze.
Trovo molto corretta la considerazione sul prestare maggiore attenzione all'esperienza e alle sensazioni che emergono, e meno a quelle che ci si aspetta di dover sentire. Il vissuto emotivo non è lineare, né tanto meno "certo", e va bene così.
È anche comprensibile il suo desiderio di avere certezze, e di poterle dare a questo ragazzo, dal momento che si tratta di una condizione molto umana con cui tutti - in vari modi e situazioni - si trovano a dover fare i conti nella vita. Questo desiderio tende però facilmente a portare fuori strada, merita dunque qualche riflessione.
L'ansia di cui parla sembra essere in buona parte legata proprio alla constatazione di non poter attingere a queste certezze, e che l'abbia spinta ad allontanarsi da questo ragazzo (forse quasi suo malgrado), con il "progetto" di potersi confrontare con lui dopo aver trovato queste certezze. Come se volesse trovare la soluzione a un problema, da analizzare razionalmente.
L'esperienza include anche dubbi e incertezze. Lavorare su questa consapevolezza può aiutarla a viverle con più serenità, a cogliere quello che sente, e a prendere le sue decisioni.
Trovo molto corretta la considerazione sul prestare maggiore attenzione all'esperienza e alle sensazioni che emergono, e meno a quelle che ci si aspetta di dover sentire. Il vissuto emotivo non è lineare, né tanto meno "certo", e va bene così.
È anche comprensibile il suo desiderio di avere certezze, e di poterle dare a questo ragazzo, dal momento che si tratta di una condizione molto umana con cui tutti - in vari modi e situazioni - si trovano a dover fare i conti nella vita. Questo desiderio tende però facilmente a portare fuori strada, merita dunque qualche riflessione.
L'ansia di cui parla sembra essere in buona parte legata proprio alla constatazione di non poter attingere a queste certezze, e che l'abbia spinta ad allontanarsi da questo ragazzo (forse quasi suo malgrado), con il "progetto" di potersi confrontare con lui dopo aver trovato queste certezze. Come se volesse trovare la soluzione a un problema, da analizzare razionalmente.
L'esperienza include anche dubbi e incertezze. Lavorare su questa consapevolezza può aiutarla a viverle con più serenità, a cogliere quello che sente, e a prendere le sue decisioni.
Salve, Mi spiace molto per la situazione che descrive perché posso comprendere il disagio connesso. Essere alle prime armi in una relazione implica sicuramente porsi tanti interrogativi ed è normale che sia così Tuttavia se questi diventano eccessivi e soprattutto se ci si pone aspettative troppo elevate ed irrazionali quali ad esempio quelle di avere certezze assolute la situazione diventa chiaramente insostenibile, la invito Dunque a richiedere un consulto psicologico alla fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli vi ricor elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare Quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL
Buonasera, mi focalizzerei molto sulla sua ansia, in quali ambiti si manifesta con che intensità. Indagarne le origine in sede opportuna potrebbe aiutarla anche a capire cosa si nasconde dietro all'ansia specifica nella relazione con questo ragazzo. Mettersi in gioco non è sempre facile, soprattutto se è alle prime esperienze, per cui comprendo il suo disagio. Forse le sarebbero utili alcuni colloqui con uno psicologo.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Nella vita è ragionevole avere dubbi, ma di certezza ne abbiamo una sola. La sua ricerca di "certezze" e "di cosa si dovrebbe provare" in una relazione, probabilmente contribuiscono ad alimentare i dubbi e l'ansia che ha descritto. Non esiste un "copione" standard per tutte le relazioni. Un supporto psicologico e/o psicoterapeutico potrebbe esserle d'aiuto per entrare pienamente in contatto con le sue emozioni e valutare in modo in modo più puntuale il dubbio, che potrebbe essere presente anche al di fuori delle relazioni interpersonali.
Salve,
i suoi dubbi e le sua angosce andrebbero approfondite maggiormente all'interno di uno spazio protetto. L'indicazione sarebbe quella di affidarsi ad uno specialista cominciando un percorso psicoterapico con lo scopo di comprendere maggiormente ciò che prova per questo ragazzo e allo stesso tempo la provenienza delle sue preoccupazioni e delle sue angosce. Si prenda cura di questi aspetti così fragili, in fondo è molto giovane, vedrà che potrà così nel tempo guardare ad un benessere più a lungo termine.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
i suoi dubbi e le sua angosce andrebbero approfondite maggiormente all'interno di uno spazio protetto. L'indicazione sarebbe quella di affidarsi ad uno specialista cominciando un percorso psicoterapico con lo scopo di comprendere maggiormente ciò che prova per questo ragazzo e allo stesso tempo la provenienza delle sue preoccupazioni e delle sue angosce. Si prenda cura di questi aspetti così fragili, in fondo è molto giovane, vedrà che potrà così nel tempo guardare ad un benessere più a lungo termine.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, è comprensibile la sua confusione e i dubbi che può comportare il mettersi in "relazione" con l'altro. Un percorso personale con uno specialista potrebbe aiutarla ad individuare meglio quale sono le certezze che cerca in un rapporto di coppia ma anche quelle che vuole dare lei per vivere serenamente. Rimango a disposizione, cordialmente dott.ssa Raffaella Gagliano
Buongiorno, ho letto la sua storia e comprendo bene la confusione e l'ansia che la accompagnano, che, come detto già dai miei colleghi, possono essere campanelli di allarme per qualcos'altro. Questi campanelli sono molto importanti nella nostra vita ed è necessario imparare a riconoscerli e a dar loro voce, perchè ci stanno comunicando qualcosa di significativo. Un percorso terapeutico può aiutarla in questo.
Cordialmente
Dott.ssa Manuela Lai
Cordialmente
Dott.ssa Manuela Lai
Gentile utente, grazie per la sua condivisione. Oltre a quello che hanno già riportato i miei colleghi e che condivido, le consiglio dei colloqui di psicoterapia per valutare soprattutto alcune tematiche che emergono dal suo racconto: tematiche di perfezione e ruminazione sul dubbio che le procura uno stato ansioso.
Saluti
Dott. Paolo Lippi
Saluti
Dott. Paolo Lippi
Gentilissima, grazie per aver condiviso i suoi vissuti dolorosi. Anziché concentrarsi nel viversi la relazione si è molto preoccupata su cosa dovrebbe sentire e l'incertezza di poter confermare la sincerità dei suoi sentimenti nei confronti del suo lui. Probabilmente proprio perché è la sua prima esperienza affettiva si è creata molte aspettative al di là del ragazzo che ha frequentato e che la stanno influenzando sulle sue decisioni. Cos'è l'amore e come funzionano le relazioni sono domande molto complesse, richiedono un lungo lavoro personale su noi stessi e un certo tipo di esperienze personali e di vita che aiutino anche a capire cosa si desidera in una relazione e come ci si pone nell'incontro con un'altra persona. Viversi le relazioni e capire se la fanno stare bene e cosa può apprendere da queste esperienze lo può fare se riesce a viversi le relazioni, senza troppe aspettative. Con il tempo capirà da sola, ascoltando di più il suo cuore, anziché la testa, cosa sta provando. Un percorso di psicoterapia potrebbe esserle utile per sbloccarsi nelle relazioni e poter così vivere con più serenità le esperienze di vita. Resto a disposizione per ulteriori necessità, un caro saluto
Salve cara, comprendo le ragioni del suo disagio e ne sono dispiaciuto. Tuttavia qualsiasi ipotesi formulata sulla base delle sole informazioni presenti nel suo scritto sarebbe a mio avviso riduttivo a fronte di una situazione complessa come la sua (tutte quelle che riguardano il vissuto umano lo sono). La invito per questo a contattarmi in privato, anche con un semplice messaggio se vuole; mi limiterei a farle solo qualche ulteriore domanda in modo da offrirle una consulenza più accurata. Cordiali saluti Dott. Antonio Panza.
Salve, capita quando iniziamo una relazione, porsi delle domande, interrogarsi su ciò che si prova nei confronti dell'altro. Si tratta della sua prima relazione, una strada che ha percorso per la prima volta , percorrendola oltre alle emozioni ha conosciuto l'ansia che l'ha destabilizzata. Attraverso un percorso personale con uno specialista, potrebbe esplorare la sua ansia, capire che tipo di certezze cerca in un rapporto di coppia, quanto sono alte le sue aspettative rispetto la relazione. Resto disponibile per una consulenza più accurata . Cordiali saluti Dott.ssa Francesca Aprovitola
Salve, certo non dev'essere facile sentirsi confusi e non capire quello che si prova... potrebbe davvero farle bene cominciare un percorso di terapia per condividere con qualcuno i suoi pensieri e le sue sensazioni per provare a fare un po' di chiarezza. In bocca al lupo!
Salve, se tanto da tanto nelle prossime relazioni potrebbe applicare lo stesso schema disfunzionale. Sarebbe opportuno che lei iniziasse una psicoterapia per ridurre la sua ansia e quindi imparare ad evitare questo schema apprendendo e altri maggiormente adatti.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Ciao. Sei molto giovane e mi permetto di darti del tu. Dici che sei sempre più presa. Questo mi sembra un elemento importante. Non tutte le relazioni nascono da subito come una grande fiammata. Anzi spesso capita che nascano anche dopo un periodo iniziale di indifferenza, qualche volta dopo una iniziale diffidenza se non antipatia e poi si evolvono in relazioni stabili (e calde) perché molto più meditate e meno effimere.
Spero che la mia risposta possa aiutarti a risolvere almeno in parte i tuoi dubbi. Un caro saluto
Dottoressa Clotilde Bellani
Spero che la mia risposta possa aiutarti a risolvere almeno in parte i tuoi dubbi. Un caro saluto
Dottoressa Clotilde Bellani
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