Buongiorno, sono una ragazza di 37 anni con 2 figli e un compagno. Da qualche tempo ho sempre fame d
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Buongiorno, sono una ragazza di 37 anni con 2 figli e un compagno. Da qualche tempo ho sempre fame d’aria , dolori addominali-intestinali, gambe molli e paura. Paura costante di morire. Eh si sono ipocondriaca. Ho fatto varie visite ma fortunatamente con esito negativo. Sono stata anche dal cardiologo perchè pensavo fosse problema cardiaco ma dopo aver visionato l’holter delle 24 ore non è emerso niente di grave. Mi ha prescritto una compressa per della tachicardia che a volte si presenta. Vorrei un ulteriore consiglio da voi. Vi ringrazio anticipatamente!
Salve.
Credo che la risposta la sa già, ma provvederò comunque a darle il mio consiglio professionale. se tutte le analisi mediche sono pulite le rimane solo una via da percorrere: quella della salute mentale, altrettanto impattante ed importante della salute fisica. Mi riporta sintomi quali tachicardia, ansia, paira di morire, fame d'aria. Son tutti sintomi legati ad uno stato emotivo ipocondriaco (come da lei ben chiarito pocanzi). quindi, le chiedo? Non è stanca di "vivere" così? Immagino di si. Benissimo, questa è una prima spinta utilissima per iniziare terapia: la stanchezza di sopportare tutto quello che lei sopporta giornalmente. La usi per prendere in mano la sua vita e per chiedere aiuto. Le consiglio un professionista che sia psicoterspeuta e non sono psicologi, meglio se cognitivo comportamentale o strategico. vedrà che in pochi mesi si sentirà meglio. Un caro saluto.
Credo che la risposta la sa già, ma provvederò comunque a darle il mio consiglio professionale. se tutte le analisi mediche sono pulite le rimane solo una via da percorrere: quella della salute mentale, altrettanto impattante ed importante della salute fisica. Mi riporta sintomi quali tachicardia, ansia, paira di morire, fame d'aria. Son tutti sintomi legati ad uno stato emotivo ipocondriaco (come da lei ben chiarito pocanzi). quindi, le chiedo? Non è stanca di "vivere" così? Immagino di si. Benissimo, questa è una prima spinta utilissima per iniziare terapia: la stanchezza di sopportare tutto quello che lei sopporta giornalmente. La usi per prendere in mano la sua vita e per chiedere aiuto. Le consiglio un professionista che sia psicoterspeuta e non sono psicologi, meglio se cognitivo comportamentale o strategico. vedrà che in pochi mesi si sentirà meglio. Un caro saluto.
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Buongiorno. Aver già escluso possibili cause mediche, le offre la possibilità di esplorare altri canali per accedere ai suoi sintomi come ad esempio un colloquio con uno psicologo/a. Il corpo spesso è manifestazione di conflitti irrisolti che fanno fatica ad essere raccontati. Poter accedere al suo mondo interno, può consentirle di offrire uno spazio nuovo ai suoi vissuti, quando se la sentirà, ci provi!
Gentile utente, quello che lei sta descrivendo sembra attribuibile ad attacchi di panico, per cio è normale che non risulti nessuna alterazione organica. Si metta in ascolto della sua difficoltà perché probabilmente questo disagio le sta comunicando qualcosa che deve ascoltare e può farlo iniziando un percorso di psicoterapia. Questo è il mio consiglio. Le auguro di stare meglio.
Dott. Paolo Di San Diego
Dott. Paolo Di San Diego
Gentile sig.ra,
quando compaiono sintomi fisici simili a quelli che lei riporta è bene chiedere un parere medico e fare degli accertamenti come ha già fatto. In alcuni casi possono essere di natura organica, in altri di natura psicologica, molto spesso un mix di entrambe per cui le due componenti si rinforzano l'un l'altra. Da ciò che scrive mi pare di capire che non si è riscontrato nulla di organico perciò potrebbe essere utile indagare l'aspetto psicologico. Tali sintomi potrebbero essere sintomi di una componente ansiosa che, quando non sappiamo come gestire, diventa molto disturbante ed arriva ad influire negativamente sulla vita quotidiana.
Le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo per un parere specialistico e le faccio un grande in bocca al lupo.
quando compaiono sintomi fisici simili a quelli che lei riporta è bene chiedere un parere medico e fare degli accertamenti come ha già fatto. In alcuni casi possono essere di natura organica, in altri di natura psicologica, molto spesso un mix di entrambe per cui le due componenti si rinforzano l'un l'altra. Da ciò che scrive mi pare di capire che non si è riscontrato nulla di organico perciò potrebbe essere utile indagare l'aspetto psicologico. Tali sintomi potrebbero essere sintomi di una componente ansiosa che, quando non sappiamo come gestire, diventa molto disturbante ed arriva ad influire negativamente sulla vita quotidiana.
Le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo per un parere specialistico e le faccio un grande in bocca al lupo.
Buongiorno, mi dispiace per quanto sta passando. Sarebbe interessante capire da dove nasca la sua ipocondria. Se vuole approfondire può rivolgersi ad uno psicoterapeuta con cui indagare meglio. Mi sembra che dietro a questi sintomi "fisici" ci sia una problematica psicologica a cui sarebbe importante dare attenzione.
Per affrontare i tuoi sintomi di ansia e ipocondria, la Terapia Breve Strategica potrebbe offrirti un approccio utile e mirato. Questa terapia si concentra sul cambiamento dei pensieri disfunzionali e sulla modifica dei comportamenti che alimentano l’ansia. Potresti iniziare lavorando sulla gestione della tua paura di morire, analizzando le credenze alla base di questa ansia e imparando a riconoscere i segnali del tuo corpo senza immediatamente associarli a gravi problemi di salute. Attraverso tecniche di ristrutturazione cognitiva, potresti sviluppare strategie per affrontare i pensieri catastrofici che scaturiscono dalla tua ipocondria. La terapia potrebbe anche includere esercizi pratici per gestire i sintomi fisici come la tachicardia e i dolori addominali, insegnandoti tecniche di rilassamento e respirazione che possono aiutarti a ridurre il livello di ansia e migliorare il tuo benessere complessivo. Infine, potrebbe essere utile esplorare come la tua vita quotidiana e le tue responsabilità come madre e partner possano influenzare il tuo stato emotivo, aiutandoti a trovare un equilibrio tra i vari ruoli che ricopri.
Buonasera gentile utente, mi dispiace per questo momento di sofferenza che sta attraversando. Le consiglierei di fare un primo passaggio con il suo medico di base, per escludere eventuali problematiche di tipo fisico, come poi mi sembra che lei in parte abbia già fatto. Le suggerirei poi di valutare di intraprendere un percorso di psicoterapia individuale, per conoscersi meglio ed avere un spazio personale per dedicarsi attenzione. Questo le permetterebbe di capire e gestire le attuali difficoltà che riscontra. Un caro saluto, a disposizione. Dott.ssa Arianna Magnani
salve, ha mai intrapreso un percorso di psicoterapia? la farmacologia guarda ai sintomi e li gestisce ma un percorso di psicoterapia puo aiutarla a dare un senso al suo stato emotivo. se vuole approfondire sono a sua disposizione. ricevo a Roma in prati ed effettuo colloqui Online.
cordialmente
Carlo Benedetti Michelangeli
cordialmente
Carlo Benedetti Michelangeli
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, avendo escluso cause organiche, sarebbe il caso di focalizzarsi su altri aspetti, trattandosi di sintomi che possono essere compresi e chiariti insieme ad uno psicoterapeuta.
Buongiorno, forse la risposta se la immagina già, se segue questa rubrica. Ha fatto i controlli medici, giustamente, e non è emerso nulla. Non le resta che esplorare il suo mondo inconsapevole, quella parte interna che utilizza la modalità del sintomo fisico per esprimersi, per comunicarle un malessere. Essendo una donna giovane e con bambini, è importante che si prenda cura di sè, per stare bene con se stessa e con i suoi cari. Intraprenda un percorso psicologico, inizi ad ascoltare se stessa. Un cordiale saluto dott.ssa Silvia Ragni
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Gent.ma, per poterle rispondere in modo sensato sarebbe opportuno chiedesse una consultazione per il problema che lamenta. Valutato il disagio e compresa meglio la sua esperienza si potrebbe fare poi qualche ipotesi. SG
Gentilissima
ogni persona è dotata di un sistema di allerta che prepara l’organismo all’azione in situazioni percepite come pericolose, incrementando la frequenza cardiaca, la tensione muscolare e l'afflusso di sangue ai muscoli. Questo sistema è estremamente utile, ma se attivato per periodi prolungati può causare effetti negativi sulla salute. Nella vita quotidiana, siamo spesso esposti a stimoli che mantengono il sistema di allerta attivo più a lungo del necessario (e anche il solo avere l'attenzione verso l'"esterno" a noi, lo attiva...).
I sintomi che ha descritto potrebbero essere attribuibili a una sovrastimolazione di questo sistema. La buona notizia è che esiste anche un sistema di recupero, che svolge un'azione complementare a quello di allerta (rallendando il battito cardiaco et.) e che può essere rafforzato e attivato attraverso specifiche tecniche come la Mindfulness e il Training Autogeno. Nel caso in cui siano presenti traumi pregressi legati alla salute, potrebbe risultare utile intraprendere un percorso psicoterapeutico, per esempio con la tecnica EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), specifica per l’elaborazione dei traumi.
Spero di averLe fornito informazioni utili per la Sua situazione.
Cordiali saluti, Chiara Da Ronch
ogni persona è dotata di un sistema di allerta che prepara l’organismo all’azione in situazioni percepite come pericolose, incrementando la frequenza cardiaca, la tensione muscolare e l'afflusso di sangue ai muscoli. Questo sistema è estremamente utile, ma se attivato per periodi prolungati può causare effetti negativi sulla salute. Nella vita quotidiana, siamo spesso esposti a stimoli che mantengono il sistema di allerta attivo più a lungo del necessario (e anche il solo avere l'attenzione verso l'"esterno" a noi, lo attiva...).
I sintomi che ha descritto potrebbero essere attribuibili a una sovrastimolazione di questo sistema. La buona notizia è che esiste anche un sistema di recupero, che svolge un'azione complementare a quello di allerta (rallendando il battito cardiaco et.) e che può essere rafforzato e attivato attraverso specifiche tecniche come la Mindfulness e il Training Autogeno. Nel caso in cui siano presenti traumi pregressi legati alla salute, potrebbe risultare utile intraprendere un percorso psicoterapeutico, per esempio con la tecnica EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), specifica per l’elaborazione dei traumi.
Spero di averLe fornito informazioni utili per la Sua situazione.
Cordiali saluti, Chiara Da Ronch
Salve a lei. Quello che espone è il sintomo, bisognerebbe andare alla causa del problema e per fare questo sarebbe indicato intraprendere un percorso di psicoterapia. L'ipocondria può avere radici profonde in problemi relazionali sviluppatisi durante l'infanzia. Ci si potrebbe lavorare con una terapia cognitivo comportamentale e con un un approccio quale l'EMDR o la terapia sensomotoria per affrontare la causa del problema. Un cordiale saluto.
Dott.ssa Marina Bonadeni
Dott.ssa Marina Bonadeni
Buona sera, l'ipocondria è un disturbo che, se non opportunamente e tempestivamente trattato dal punto di vista psicologico, possibilmente con una terapia che combini la ricerca delle cause e dei significati inconsci e simbolici del disturbo con un lavoro sul corpo (sensazioni, sintomi, mappa corporea, significati simbolici ed affettivi del corpo e dei suoi componenti), può diventare fortemente invalidante, alimentando ansie e paure croniche che abbassano sensibilmente la qualità della vita quotidiana negli aspetti individuali e di relazione con gli altri. il rischio è quello di perdersi nel labirinto frustrante ed infinito di costosi quanto inutili accertamenti medici che non portano a nulla se non ad alimentare ulteriormente, paradossalmente, ansie e paure: nell'ipocondria il corpo esprime fisicamente, con un articolato ventaglio di sintomi spesso confondibili con eventuali patologie organiche, un disagio profondo ed antico legato a traumi e vissuti infantili.. solo scavando a fondo nella storia personale è possibile svelare i messaggi ed i significati nascosti che alimentano la paura costante di essere malati nel disturbo ipocondriaco. l'ipocondria è come una sorta di gioco di prestigio perverso che confonde e maschera con il timore della malattia fisica, una varietà di disagi e richieste di aiuto del profondo psichico che non trovano altra via d'espressione.. il segreto è imparare ad ascoltarli e decifrarli in un modo diverso che consenta la crescita e l'evoluzione.
Buongiorno mi dispiace molto per il periodo difficile che sta vivendo le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta , che potrà aiutarla a gestire la sua ipocondria e a vivere una vita serena. Se vuole sono a sua disposizione . Buona giornata
Gentile utente, la sintomatologia descritta, escluse anche patologie organiche potrebbe far pensare a sintomi di natura ansiosa. Tali sintomi andrebbero meglio indagati ed approfonditi. Potrebbe valutare l'inizio di un percorso psicologico per comprendere la natura profonda della sua paura/ansia. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Carissima, rispetto alle problematiche da lei lamentate e alla sua richiesta, le sarebbe utile intraprendere un percorso di psicoterapia Cognitivo-Comportamentale con un approccio transdiagnostico e con evidenze empiriche di efficacia. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordiali saluti, Dott.ssa Daniela Voza
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