Buongiorno, sono una ragazza di 36 anni e sto attraversando da qualche mese un periodo ansioso per a

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Buongiorno, sono una ragazza di 36 anni e sto attraversando da qualche mese un periodo ansioso per alcune problematiche lavorative e famigliari. Ho già avviato, anche se da poco, un percorso con una psicologa e all’occorrenza assumo qualche goccia di olio di cbd, ma con scarsi risultati. Mi capita di sentire quasi sempre una pugno a livello di bocca dello stomaco che mi toglie il respiro, ovvero sento il bisogno di sospirare profondamente ma non riuscendo mai a completare il respiro, come se avessi un peso, questo mi provoca tutta una serie di sbadigli forzati cercando di prendere aria, ma spesso anche loro si interrompono a metà. Le poche volte in cui riesco a completare il respiro mi sento veramente sollevata, ma poi ricomincia tutta un’altra serie di sospiri a metà. Sono andata un paio di volte in pronto soccorso e fatti i dovuti accertamenti (ecg, eco addome, esami del sangue ecc) mi hanno sempre e solo diagnosticato ansia con conseguente probabile gastrite nervosa per i problemi che ho di eruttazioni continue. E’ una situazione davvero sfiancante dover ricercare l’aria tutto il giorno, che compromette anche la qualità della vita e la situazione lavorativa. Credete davvero possa essere solo una condizione ansiosa? E come fare per risolvere questo disagio? Vorrei evitare psicofarmaci. Vi ringrazio.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Salve, sicuramente il respiro viene tagliato anche dall’ansia, e questa sua tendenza ad ingoiare continuamente ha un senso psichico importante. Però lei lamenta anche molti problemi corporei che richiamano la sensazione dolorosa, il mandar giù per contrastare forse qualcosa che vuole venire su e che può essere scomodo da vedere. La invito ad un percorso di psicoterapia perché possa elaborare il disagio che la affligge e modulare attraverso la mindfulness la componente ansiosa. Saluti, dott.ssa Petralli
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Buonasera, la ringrazio per aver condiviso la sua situazione. Effettivamente sembra davvero avere un'origine ansiosa e la mindfulness le tornerebbe molto utile perché aiuta a concentrarsi sul respiro e sul presente.
Dott.sa Elena Bonini
L'angoscia è una possibile causa, ma lei ha la possibilità di parlarne con la psicologa da cui ha iniziato un percorso.
Gentile Amica,

se i medici hanno escluso qualsiasi condizione fisica, quel che resta per questi sintomi è solo l'ansia. Le suggerisco di avere pazienza e parlare con la sua psicologa - eventualmente integrando il percorso con tecniche di rilassamento e di respirazione.

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Buonasera. Mi dispiace per le difficoltà che sta vivendo e che condivide.
Se in pronto soccorso hanno escluso più volte il coinvolgimento di aspetti organici, è molto probabile i sintomi che riferisce potrebbero essere legati sostanzialmente all’ansia. Per avere una ulteriore conferma potrebbe rivolgersi al suo medico di base per valutare se sia necessario o meno fare ulteriori analisi. Per affrontare la problematica dal punto di vista psicologico è opportuno confrontarsi direttamente con la psicoterapeuta alla quale si è affidata, impegnandosi in un percorso di crescita e di cambiamento attraverso il quale poter comprendere gradualmente il significato delle proprie difficoltà e promuovere il proprio benessere e la propria salute.
Un saluto, Dott. Felice Schettini
Buongiorno, i sintomi che lei riporta sono riconducibili ad una problematica di ansia, il suo percorso con la psicologa saprà sicuramente aiutarla nel comprendere e gestire quest'emozione così complessa.
Come già consigliato da altri colleghi la invito a provare la mindfullness.
Cordialmente, Dott.ssa Manzini
Nell'attesa di affrontare la sua situazione ansiosa, provi, per avere sollievo, la respirazione diaframmatica, ovvero respirare con la pancia (nell'espirazione la pancia si restringe, nell'espirazione si allarga, mentre la parte alta dei polmoni, il petto e le spalle, restano immobili.)
Tre volte al giorno, per 5 minuti, davanti ad uno specchio.
A volte basta cambiare abitudini sbagliate.
Un caro saluto.
Buongiorno, le strade che ha intrapreso sono quelle corrette. Ha escluso qualcosa di organico, è sicuramente l'ansia ( e quello che c'è dietro), a causarle questo disturbo. Continui il percorso psicologico che ha iniziato, dandogli del tempo perchè inizi a funzionare. potrebbe associare a questo un attività sportiva che la stanchi o un percorso di mindfullness o di training autogeno. Buon proseguimento! Cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Buona sera. Porti questo suo disagio in seduta, esplori con la sua psicologa quanto scrive a noi; dia al vostro rapporto fiducia per capire e lavorare sul problema e su ciò di cui ha bisogno.
Un saluto, dottoressa Teresita Forlano
Gentile utente,

i disturbi d'ansia sono trattabili con successo attraverso l'ausilio integrato di farmacoterapia e psicoterapia. La prima sin tanto che il sintomo continuerà ad esser invalidante non consentendole il regolare svolgimento delle attività quotidiane, la seconda al fine di poter guardare ad un benessere più a lungo termine.
In merito alla possibilità di un sostegno farmacologico, ne parli con anche con la psicologa che a segue, potrebbe esser un importante spunto di riflessione su cui soffermarsi e da cui ripartire.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, il peso alla bocca dello stomaco è indice (escluse cause organiche) di alte quote di angoscia, approfondisca quindi il discorso con la psicoterapeuta in modo da sciogliere i conflitti che le causano ma anche le sue modalità di gestione dello stress che evidentemente al momento non risultano sufficientemente efficaci e le producono il sintomo. Esistono tecniche di respirazione che potrebbero nel frattempo alleviarle il sintomo ma non escluderei, se eccessivamente invalidante, il ricorso temporaneo ad un supporto farmacologico.
Buongiorno Gentile Utente, la sua situazione sembra essere davvero difficile e sfiancante. È positivo che abbia già intrapreso un percorso con una psicologa e che stia cercando di affrontare l'ansia in modo proattivo.

Da quanto descrive, i sintomi che sta vivendo (la sensazione di avere un peso al livello dello stomaco, i tentativi di respirazione profonda interrotti, e le eruttazioni continue) possono essere correlati all'ansia e alla gastrite nervosa. L'ansia può manifestarsi fisicamente in molti modi, e i sintomi respiratori che descrive non sono insoliti in condizioni di ansia elevata.

Potrebbero aiutarla a gestire meglio questi sintomi tecniche di respirazione e rilassamento: praticare tecniche di respirazione profonda come la respirazione diaframmatica o il metodo di rilassamento progressivo di Jacobson può essere utile. Queste tecniche aiutano a ridurre la tensione e a migliorare la qualità del respiro.

Anche mindfulness e meditazione possono aiutare a ridurre i sintomi di ansia e migliorare il controllo della respirazione. Ci sono molte app e risorse online che offrono esercizi guidati.

L'esercizio fisico aiuta a gestire l'ansia e migliorare la qualità del sonno. Anche una semplice passeggiata quotidiana può essere utile.

Poiché ha menzionato problemi di gastrite nervosa, potrebbe essere utile prestare attenzione alla sua dieta, evitando cibi piccanti, grassi e caffeina, che possono aggravare i sintomi.

Continuare a lavorare con la sua psicologa è fondamentale. Potrebbe essere utile discutere con lei dei sintomi fisici che sta vivendo e valutare se ci sono tecniche specifiche che potrebbero aiutarla a gestire l'ansia e i sintomi ad essa associati.
È importante che continui a seguire il suo percorso terapeutico e a discutere con il suo professionista di eventuali nuove preoccupazioni o sintomi. Se la situazione dovesse peggiorare o se avesse difficoltà a gestire l'ansia con le strategie attuali, potrebbe essere utile esplorare ulteriori opzioni terapeutiche, compresa la possibilità di un consulto con uno specialista in medicina interna o un altro tipo di supporto medico.

Per ulteriori consigli o per una consulenza psicologica resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
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Grazie per aver condiviso la tua esperienza. Stai attraversando un periodo molto difficile e i sintomi fisici che descrivi stanno avendo un impatto significativo sulla tua qualità della vita. La sensazione di avere un "pugno" alla bocca dello stomaco e la difficoltà a respirare profondamente sono sintomi comuni di ansia, e possono essere debilitanti.

Il fatto che tu abbia già iniziato un percorso con una psicologa è un passo molto positivo. La terapia può richiedere del tempo per mostrare i suoi effetti, quindi è importante avere pazienza e continuare a lavorare con la tua terapeuta. La tua descrizione dei sintomi, come la sensazione di peso e la difficoltà a completare il respiro, suggerisce che il tuo corpo sta reagendo allo stress in modo molto fisico. Questo è comune nelle persone che soffrono di ansia, poiché il corpo e la mente sono strettamente collegati.

L'olio di CBD può offrire sollievo a alcune persone, ma non è una soluzione universale. È importante discutere con la tua psicologa o con un medico di altre strategie che potrebbero aiutarti a gestire l'ansia. Tecniche di rilassamento come la mindfulness o il rilassamento muscolare possono essere molto utili per ridurre i sintomi fisici dell'ansia. Anche l'esercizio fisico regolare può aiutare a ridurre lo stress e migliorare il benessere generale.

La tua esperienza di sentirti sollevata quando riesci a completare un respiro profondo è significativa. Questo suggerisce che il tuo corpo sta cercando di trovare modi per alleviare la tensione. Continuare a praticare tecniche di respirazione può aiutarti a migliorare questa capacità e a ridurre la frequenza dei sintomi.

È comprensibile che tu voglia evitare l'uso di psicofarmaci. Tuttavia, è importante mantenere una mente aperta e discutere tutte le opzioni con il tuo medico. In alcuni casi, i farmaci possono essere utili per gestire i sintomi mentre si lavora sulle cause sottostanti dell'ansia in terapia.

Infine, è importante ricordare che non sei sola in questo. Molte persone sperimentano sintomi simili in periodi di forte stress. Continuare a lavorare con la tua psicologa e cercare supporto da amici e familiari può fare una grande differenza. Prendersi cura della propria salute mentale è un processo continuo, e ogni passo che fai verso il benessere è importante. Se senti il bisogno di ulteriore supporto, non esitare a cercare l'aiuto di un professionista. Parlare apertamente delle tue preoccupazioni e dei tuoi sintomi può aiutarti a trovare le strategie più efficaci per gestire l'ansia e migliorare la tua qualità della vita. Dott. Andrea Boggero
La situazione che descrivi è senza dubbio molto difficile e comprendo quanto possa essere sfiancante dover affrontare questi sintomi quotidianamente. È positivo che tu abbia già iniziato un percorso con una psicologa, poiché questo è un passo fondamentale per affrontare i problemi legati all'ansia. Vorrei rassicurarti che i sintomi fisici che stai sperimentando, come la sensazione di "pugno" allo stomaco, la difficoltà a completare il respiro e i frequenti sbadigli, sono spesso associati a condizioni di ansia.

L'ansia può manifestarsi attraverso sintomi fisici molto intensi, e ciò che descrivi potrebbe effettivamente essere legato a una forma di ansia somatizzata, dove il corpo esprime il disagio emotivo attraverso sintomi fisici. La sensazione di non riuscire a completare un respiro è comune in stati di ansia e può essere legata a una tensione muscolare a livello del diaframma o a una respirazione superficiale, che è tipica durante i periodi di stress.

È incoraggiante che gli esami medici abbiano escluso cause fisiche gravi. Questo suggerisce che il focus possa essere posto sulla gestione dell'ansia e dei sintomi associati. Ecco alcuni passi che potresti considerare per alleviare il disagio:

1. **Tecniche di respirazione**: Apprendere e praticare tecniche di respirazione profonda può essere molto utile. Ad esempio, la respirazione diaframmatica, in cui ti concentri a respirare profondamente usando il diaframma piuttosto che il petto, può aiutare a rilassare il corpo e a ridurre la sensazione di mancanza d'aria.

2. **Mindfulness e rilassamento**: Praticare la mindfulness o tecniche di rilassamento, come la meditazione guidata, può aiutarti a ridurre l’ansia. Questi approcci mirano a portare l'attenzione al momento presente e a calmare la mente, riducendo l'impatto dei sintomi fisici.

3. **Attività fisica regolare**: L'attività fisica, come camminare, fare yoga o esercizi di stretching, può aiutare a ridurre l'ansia e a migliorare la respirazione. Inoltre, il movimento fisico può aiutare a rilasciare la tensione muscolare e migliorare la digestione, riducendo la sensazione di "pugno" allo stomaco.

4. **Alimentazione e abitudini di vita**: Assicurati di seguire una dieta equilibrata e di evitare cibi e bevande che possano irritare lo stomaco o esacerbare la gastrite nervosa. Anche stabilire una routine di sonno regolare e trovare momenti di rilassamento durante la giornata possono contribuire al benessere generale.

5. **Dialogo con la tua psicologa**: È importante continuare a lavorare con la tua psicologa per esplorare le radici dell'ansia e sviluppare strategie personalizzate per affrontarla. Potresti anche discutere con lei dell'eventuale integrazione di altre tecniche, come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), che è particolarmente efficace per il trattamento dell'ansia.

Se desideri evitare l'uso di psicofarmaci, queste strategie non farmacologiche possono offrire un valido supporto. Tuttavia, è essenziale monitorare i sintomi e discutere regolarmente dei tuoi progressi con la tua psicologa. In alcuni casi, l'uso di psicofarmaci a breve termine, prescritto da uno specialista, può essere considerato se i sintomi dovessero risultare particolarmente debilitanti, ma questa è una decisione che va presa con attenzione e sotto supervisione medica.

Ti incoraggio a continuare a lavorare sulla gestione dell'ansia e a esplorare tutte le opzioni disponibili per migliorare la tua qualità di vita.

Cordiali saluti,
Dott.ssa De Pretto
Gentile utente, sono molto dispiaciuto per ciò che racconta e la difficile situazione che sta vivendo. Sarebbe utile sapere se ha mai sperimentato ansia o sensazioni simile durante la sua vita, se sta attraversando un momento particolare, se ci sono stati cambiamenti da affrontare e tante altre questioni che aiutino a inquadrare meglio la sintomatologia che presenta e con essa la sua personalità con le sue modalità per far fronte alle avversità. Ma credo che in questo percorso terapeutico avrà l'occasione di approfondire tutte queste tematiche. Ciò che le posso consigliare è di affidarsi alla sua terapeuta e affrontare con serietà il percorso che ha da poco iniziato.
Le auguro di stare meglio e la saluto cordialmente,
Dott. Marco Squarcini
Cerchi l'alleanza terapeutica corretta con la professionista che ha selezionato. Si concentri sul respiro se questa cosa la turba. Ci sono esercizi che si fanno in meditazione, yoga e nelle scuole di teatro. Le auguro di sentirsi sollevata nel più breve termine possibile. Coraggio
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Gentile utente,
quello che descrivi è sicuramente molto faticoso e può avere un impatto notevole sulla tua qualità di vita. È comprensibile che questa situazione ti preoccupi e che tu stia cercando delle risposte per alleviare il tuo disagio.
La sensazione di avere un "pugno" alla bocca dello stomaco e la difficoltà a respirare profondamente, che descrivi, sono sintomi che possono effettivamente essere associati a stati di ansia. L'ansia può manifestarsi in modi molto fisici, come tensione muscolare, respiro affannoso, e anche problemi digestivi come la gastrite nervosa. Nonostante gli esami medici abbiano escluso altre cause, è normale che questi sintomi possano sembrare allarmanti e difficili da gestire.
È positivo che tu abbia già intrapreso un percorso con una psicologa, perché lavorare sulle radici dell'ansia è fondamentale per trovare sollievo nel lungo termine. Il fatto che tu stia cercando di evitare psicofarmaci è comprensibile, e ci sono altre strategie che puoi esplorare per gestire l'ansia e i suoi sintomi fisici.
Ci sono diverse tecniche che potrebbero esserti utili, come ad esempio la respirazione diaframmatica o altre tecniche di respirazione profonda che possono aiutare a rilassare il corpo e a ridurre quella sensazione di "pugno" allo stomaco. Lavorare su una respirazione lenta e controllata può essere un modo efficace per calmare il sistema nervoso.
Utile potrebbe essere la pratica della mindfulness o della meditazione può aiutare a ridurre l'ansia e a migliorare la consapevolezza del corpo e del respiro.
L'attività fisica può essere un potente alleato nella gestione dell'ansia. Anche una semplice camminata quotidiana può aiutare a scaricare tensioni e migliorare il tuo stato d'animo.
Dal momento che hai identificato delle cause specifiche per la tua ansia, come le problematiche lavorative e familiari, potrebbe essere utile lavorare con la tua psicologa su strategie concrete per affrontare e ridurre questi stressori.
È importante ricordare che ogni persona reagisce in modo diverso, quindi potrebbe essere necessario del tempo per trovare le strategie che funzionano meglio per te. Continua a lavorare con la tua psicologa per esplorare queste opzioni e altre che potrebbero emergere durante il tuo percorso.
Spero che queste indicazioni possano esserti utili e che tu possa trovare un po' di sollievo dai tuoi sintomi. Se senti che i tuoi sintomi peggiorano o che la tua qualità della vita continua a essere compromessa, non esitare a parlarne nuovamente con il tuo medico o la tua psicologa per valutare ulteriori passi da compiere.
Un caro saluto,
Dott.ssa Pinella Chionna
Gentile utente, comprendo la situazione difficile che sta vivendo. I sintomi che descrive sono comuni nelle circostanze di ansia, considerando che con gli esami medici ha eslcuso una possibile causa organica. La sensazione di "pugno" allo stomaco, i respiri incompleti e i frequenti sbadigli sono sintomi spesso correlati a uno stato di iperventilazione leggera o a una cronicità della tensione muscolare. La gastrite può essere un'altra conseguenza dello stress prolungato e può accentuare tali sintomi. Per quanto riguarda il trattamento, è ottimo il fatto che abbia intrapreso un percorso psicologico. Esistono anche altre strategie di gestione dell’ansia, come tecniche di respirazione, meditazione, mindfulness, o esercizi di rilassamento progressivo. Comprendo che voglia evitare l'uso di psicofarmaci. La invito a mantenere un dialogo aperto con la sua psicologa e, se necessario, con un medico, per esplorare tutte le opzioni disponibili. Ci sono molti approcci non farmacologici che possono essere efficaci, e il supporto psicoterapeutico rimane centrale. Un cordiale saluto, Dott.ssa Sara Magliocca


Gentilissima, le sono vicina in questa grande difficoltà. Purtroppo l'ansia è spesso molto più fisica di quanto si possa pensare e il corpo e la mente reagiscono insieme. Il fiato che manca, il pugno nello stomaco: ascolti questi segnali e se ne prenda cura, rallentando dove può, cercando di ascoltare cosa può fare bene al suo corpo in questo momento e concentrandosi sulle piccole cose che la fanno stare bene. Può capitare nella vita di avere dei periodi di grande malessere e sofferenza: lei ha già iniziato a prendersene cura e per quanto sia difficile, data la difficoltà e la durata nel tempo di questi sintomi, la invito ad avere fiducia nel processo. La psicoterapia è il trattamento di elezione per l'ansia: si confronti con lə collegə su questi aspetti, anche sui dubbi che ha rispetto al trattamento farmacologico. Allo stesso modo le consiglio di partire dal suo corpo: cosa la fa stare bene? La mindfulness e lo yoga possono essere molto d'aiuto, ma non essendone pratici, possono rappresentare anche un mare magnum nel quale è difficile orientarsi. Se i sintomi che avverte di più al momento sono legati a una respirazione affannosa, probabilmente concentrarsi sulla respirazione le sarà più difficile: provi a partire dal corpo e a cercare quegli stili di yoga che si concentrano maggiormente sugli asana (posture corporee), come il vinyasa krama. A partire dal corpo avrà la possibilità di esplorare e integrare anche la respirazione. Inoltre, alcuni asana sono anche molto migliorativi rispetto ai sintomi della gastrite. La invito a portare in terapia queste riflessioni e a prendersi tanta cura di sé, non temendo di chiedere aiuto agli altri quando le può servire. Ricordi che in questo momento non è solo in crisi, ma anche in evoluzione. Verso dove? Cosa sta esprimendo il suo corpo al posto suo? Le auguro di cuore il meglio! Si prenda cura. Un caro saluto, Dott.ssa Chiara Soligo

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