Buongiorno sono una ragazza di 32 anni, mi sono laureata tre anni fa e da quel giorno la mia vita la
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Buongiorno sono una ragazza di 32 anni, mi sono laureata tre anni fa e da quel giorno la mia vita lavorativa si è come messa in pausa e non ho più lavorato (tranne qualche lavoretto estivo) premetto che soffro molto di ansia e questo periodo ferma mi ha creato spesso anche attacchi di panico. Il mio ragazzo da qualche mese mi pressa per riprendere gli studi perché secondo lui è la mia unica strada per crearmi un futuro, mi continua a dire che non ho alternative nella vita perché ormai a questa età non posso trovare un lavoro.
Questa situazione mi crea molta ansia e spesso quando sono sola attacchi di panico, non riesco a prendere una scelta perché da un lato il suo discorso mi sembra molto distruttivo ed eccessivamente negativo, dall'altro però non so se ha ragione lui
Come posso capire qual è la scelta migliore da fare per la mia vita? Io non sono una ragazza che vive bene questa mia disoccupazione, mi crea molti problemi e disagi, non amo stare ferma e faccio più lavoretti possibili però non riesco ad accettare che l unica mia strada nella vita sia riprendere gli studi
Questa situazione mi crea molta ansia e spesso quando sono sola attacchi di panico, non riesco a prendere una scelta perché da un lato il suo discorso mi sembra molto distruttivo ed eccessivamente negativo, dall'altro però non so se ha ragione lui
Come posso capire qual è la scelta migliore da fare per la mia vita? Io non sono una ragazza che vive bene questa mia disoccupazione, mi crea molti problemi e disagi, non amo stare ferma e faccio più lavoretti possibili però non riesco ad accettare che l unica mia strada nella vita sia riprendere gli studi
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
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Buon pomeriggio, mi dispiace per questo disagio che si è creato nella sua vita. Posso però dirle che sono giusti i consigli esterni, ma è poi lei stessa a dover prendere una decisione. Provi a chiedersi LEI cosa vuole veramente, trovare un lavoro per quello che la compete o continuare con gli studi? Se ha il desiderio di rendermi partecipe di altri particolare, sono a sua disposizione. Un caro saluto, Giada
Salve,
Credo che lei possa trarre giovamento da uno spazio personale dove poter fare chiarezza dentro di sé aprendo spunti di riflessione profondi, ragionare sui suoi vissuti, cercare risposte ragionevoli a domande molto importanti che in questo particolare momento della sua vita sono fonte di sofferenza e disagio. Domande che andrebbero affrontate con calma e con più informazioni.
Non è mai troppo tardi per trovare la propria strada.
Un percorso psicoterapeutico potrà certamente aiutarla ad affrontare la situazione.
Cordialmente, EP
Credo che lei possa trarre giovamento da uno spazio personale dove poter fare chiarezza dentro di sé aprendo spunti di riflessione profondi, ragionare sui suoi vissuti, cercare risposte ragionevoli a domande molto importanti che in questo particolare momento della sua vita sono fonte di sofferenza e disagio. Domande che andrebbero affrontate con calma e con più informazioni.
Non è mai troppo tardi per trovare la propria strada.
Un percorso psicoterapeutico potrà certamente aiutarla ad affrontare la situazione.
Cordialmente, EP
Buongiorno, grazie per la condivisione. Mi dispiace per il disagio che sente. Da quello che riporta mi sento di spronarla a cercare di farsi delle domande e provare a comprendere se stessa. Cosa la appassiona? Cosa scaturisce il suo interesse? Provi a cercare di ascoltare se stessa. I consigli esterni sono secondari, ciò che conta è ciò che vuole fare lei in prima persona.
A livello di età, non è mai troppo tardi. Ogni momento è il momento migliore per iniziare un percorso, che sia lavorativo o di studio. "Chi non fa, non sbaglia", lei racconta di non amare la stasi e di essere dinamica nel trovare lavoretti. Provi a ritagliarsi un momento per capire cosa le piacerebbe fare e successivamente si muova verso quella direzione. Non c'è mai un'unica soluzione nella vita, ci sono sfumature e compromessi. Il lavoro non esclude a priori lo studio e viceversa. Posso immaginare i vissuti di ansia legati alla disoccupazione. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla nel trovare le risposte e fornirle strumenti per la gestione dei vissuti ansiogeni.
Cordialmente, Dott.ssa Ilaria Truzzi
A livello di età, non è mai troppo tardi. Ogni momento è il momento migliore per iniziare un percorso, che sia lavorativo o di studio. "Chi non fa, non sbaglia", lei racconta di non amare la stasi e di essere dinamica nel trovare lavoretti. Provi a ritagliarsi un momento per capire cosa le piacerebbe fare e successivamente si muova verso quella direzione. Non c'è mai un'unica soluzione nella vita, ci sono sfumature e compromessi. Il lavoro non esclude a priori lo studio e viceversa. Posso immaginare i vissuti di ansia legati alla disoccupazione. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla nel trovare le risposte e fornirle strumenti per la gestione dei vissuti ansiogeni.
Cordialmente, Dott.ssa Ilaria Truzzi
Salve, dalle sue parole mi sembra di capire che si trova davanti ad un bivio ed in questo particolare momento della sua vita non sa quale strada prendere. Capisco quanto questo possa essere frustrante. Le risposte sono dentro di noi ma a volte non sono così immediate come vorremmo che fossero. La psicoterapia è anche uno spazio di riflessione, uno spazio in cui si va alla radice delle difficoltà e in cui si trovano gli strumenti per favorire una migliore gestione degli stati emotivi e di conseguenza un miglior equilibrio. Una volta che avrà fatto luce su quelli che sono i suoi bisogni e i suoi desideri, la scelta che adesso la sta mettendo così in difficoltà, sarà meno faticosa.
Salve, mi dispiace molto che lei viva con disagio questa situazione ma allo stesso tempo potrebbe essere un messaggio riguardo il fatto che qualcosa dentro di lei voglia esprimersi, al massimo delle sue potenzialità. È comprensibile che dopo gli studi ci possano essere fasi di transizione e attraverso un'analisi interna si potrebbe fare più chiarezza su come vorrebbe impostare la sua vita per il futuro, anche per gestire al meglio i momenti di dubbio e di incertezza. La scelta è già presente dentro di lei, c'è bisogno di scoprirla e di avere il coraggio di viverla. Un caro saluto
Gentile ragazza,
Perché non intraprende un percorso di orientamento alla carriera? L'aiuterebbe a scegliere la strada migliore da percorrere e ad alleviare le sue ansie. Sono disponibile per darle maggiori informazioni.
Un cordiale saluto
Perché non intraprende un percorso di orientamento alla carriera? L'aiuterebbe a scegliere la strada migliore da percorrere e ad alleviare le sue ansie. Sono disponibile per darle maggiori informazioni.
Un cordiale saluto
Gentile Utente, mi colpisce la sua frase "non so se ha ragione lui". Nel marasma del suo malessere, l'avere ragione o torto credo possa passare in secondo piano, lei cosa ne pensa? Potrebbe essere necessario riflettere su altri temi: lei cosa vuole? Cosa ritiene che sia più funzionale al suo benessere e alla sua crescita?
Buona giornata, Luisa
Buona giornata, Luisa
Gentile utente, capisco che la situazione non la faccia sentire serena e che non sia immediata una scelta. Capita a tutti di attraversare dei periodi di stallo e di blocco. Purtroppo queste occasioni ci fanno sentire privi di obiettivi e diminuiscono la percezione che abbiamo sulle nostre capacità di poterci rialzare e superare gli ostacoli. Per queste ragioni, rivolgersi ad uno psicologo può esserle utile per accrescere le sue risorse e le sue strategie di fronteggiamento e resilienza. Non esistono delle scelte giuste o sbagliate, sono concetti soggettivi e relativi. E' importante scegliere quello che ci fa sentire bene e che si adatta ai nostri obiettivi.
Spero di averle dato degli spunti di riflessione.
Per ulteriori dubbi mi può contattare online, sarà mia premura risponderle.
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
Spero di averle dato degli spunti di riflessione.
Per ulteriori dubbi mi può contattare online, sarà mia premura risponderle.
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
Gentile utente, mi colpisce molto quando dice che "forse ha ragione lui".
Questo genere di scelte sono estremamente personali, per cui non esiste una scelta giusta e una sbagliata in termini assoluti, dunque non è possibile che siano gli altri a indicarle la strada. La scelta giusta è sempre quella più in linea con i propri bisogni, valori e desideri. Mi sembra di capire che in fondo dentro di sé ha già scelto, ma sembra manchi quella fiducia di base nel proprio sentire, che la porta a mettere tutto in discussione.
Sono a dispozione per un consulto più approfondito, ricevo a Roma e online.
Un caro saluto, Dott. Ssa Francesca Froiio
Questo genere di scelte sono estremamente personali, per cui non esiste una scelta giusta e una sbagliata in termini assoluti, dunque non è possibile che siano gli altri a indicarle la strada. La scelta giusta è sempre quella più in linea con i propri bisogni, valori e desideri. Mi sembra di capire che in fondo dentro di sé ha già scelto, ma sembra manchi quella fiducia di base nel proprio sentire, che la porta a mettere tutto in discussione.
Sono a dispozione per un consulto più approfondito, ricevo a Roma e online.
Un caro saluto, Dott. Ssa Francesca Froiio
Buongiorno gentile Utente, mi spiace molto per questo suo stato di agitazione e confusione. spesso la vera difficoltà è nello stare all'interno delle nostra emozioni, imparare ad ascoltarsi e accettarsi anche nei momenti più difficili. le consiglio di provare a fare qualche meditazione (se non ha mai provato a farla), ad iniziare piano piano ad entrare in contatto con la sua parte più profonda, inizierà a vedere le cose in modo più chiaro. Nel frattempo, le consiglio anche io un consulto con uno specialista, per poter mettere in luce i suoi dubbi e raggiungere i suoi obiettivi. Mi rendo pertanto disponibile a conoscerla. Ricevo in Brianza e Online Un caro saluto. Dr.ssa Ada Galimberti
Buongiorno. Capisco molto bene la situazione in cui si trova in questo momento, so che non è semplice e mi piacerebbe aiutarla. Credo possa aver bisogno di un sostegno, che possa aiutarla a gestire gli ambiti della sua vita che le creano disagio e forte ansia, sia quello relazionale, che quello lavorativo.
Potrebbe partire da se stessa, dal perchè permette a qualcuno di influenzarla, e anche a se stessa di demolire le sue opportunità.
Sono a sua disposizione.
Dott.ssa Anna Sofia Tuccillo
Potrebbe partire da se stessa, dal perchè permette a qualcuno di influenzarla, e anche a se stessa di demolire le sue opportunità.
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Gentilissima,
ti ringrazio per aver condiviso le tue emozioni qui. Allora, a mio parere è importante che te stessa capisca cosa vuoi fare. La chiarezza in sè stessi è un processo lungo e laborioso, che a volte necessita di una guida, di un punto di vista esterno che illumina la propria vita e aiuta a prendere delle decisioni saggiamente. Sicuramente ciò che stai vivendo ti blocca, quello che è importante è capire, appunto, realmente cosa vuoi fare tu, qual'è il tuo blocco e come puoi agire per contrastarlo ed ottenere tutto ciò che vuoi dalla vita, l'età non è di certo un deterrente. Buona giornata, Dott.ssa Pizzinato
ti ringrazio per aver condiviso le tue emozioni qui. Allora, a mio parere è importante che te stessa capisca cosa vuoi fare. La chiarezza in sè stessi è un processo lungo e laborioso, che a volte necessita di una guida, di un punto di vista esterno che illumina la propria vita e aiuta a prendere delle decisioni saggiamente. Sicuramente ciò che stai vivendo ti blocca, quello che è importante è capire, appunto, realmente cosa vuoi fare tu, qual'è il tuo blocco e come puoi agire per contrastarlo ed ottenere tutto ciò che vuoi dalla vita, l'età non è di certo un deterrente. Buona giornata, Dott.ssa Pizzinato
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Buongiorno,
grazie al cielo ci sono pochissime situazioni in cui si ha un'unica possibile strada da seguire. Questo non è il suo caso perché 32 anni non sono così tanti per cominciare un nuovo lavoro ed intraprendere una nuova strada. E' importante che lei decida autonomamente cosa le piace fare e cosa vorrebbe fare nella vita, che sia lavorare o studiare e che possa seguire la sua strada. Si ricordi, però, che ci vuole impegno per intraprendere qualsiasi nuovo percorso con successo.
Se ha bisogno di un supporto psicologico per superare i suoi dubbi e le sue ansie, rimango a disposizione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giorgia Ferrucci
grazie al cielo ci sono pochissime situazioni in cui si ha un'unica possibile strada da seguire. Questo non è il suo caso perché 32 anni non sono così tanti per cominciare un nuovo lavoro ed intraprendere una nuova strada. E' importante che lei decida autonomamente cosa le piace fare e cosa vorrebbe fare nella vita, che sia lavorare o studiare e che possa seguire la sua strada. Si ricordi, però, che ci vuole impegno per intraprendere qualsiasi nuovo percorso con successo.
Se ha bisogno di un supporto psicologico per superare i suoi dubbi e le sue ansie, rimango a disposizione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giorgia Ferrucci
Capisco quanto possa essere stressante e confuso affrontare una situazione come la tua. È normale sentirsi ansiosi e sopraffatti quando si è alle prese con decisioni importanti riguardo al proprio futuro lavorativo e professionale. Tuttavia, è importante ricordare che non esiste una "strada unica" nella vita e che ogni individuo ha la possibilità di scegliere il percorso che sente più adatto alle proprie esigenze e passioni.
Il fatto che tu abbia terminato gli studi universitari tre anni fa e che non tu abbia ancora trovato un lavoro stabile non significa che non possa farlo in futuro. Il mercato del lavoro è vario e mutevole, e spesso le opportunità possono presentarsi in modi inaspettati. Anche se la situazione può sembrare difficile, ci sono persone che trovano il loro posto nel mondo professionale in età diverse e con percorsi non lineari.
È comprensibile che il tuo ragazzo voglia il meglio per te e che possa essere preoccupato riguardo al tuo futuro. Tuttavia, è importante ricordare che sei tu la protagonista della tua vita e delle tue scelte. Prima di prendere una decisione importante come riprendere gli studi, prenditi il tempo di riflettere sulle tue passioni, le tue abilità e gli obiettivi che desideri raggiungere. Chiediti cosa ti rende davvero felice e quale tipo di carriera o lavoro potrebbe soddisfarti.
Riprendere gli studi può essere una valida opzione, ma dovrebbe essere una scelta che fai con convinzione e motivazione intrinseca, non solo perché senti di non avere alternative. Se ti interessa davvero un determinato campo di studio o una professione specifica, allora valuta attentamente questa possibilità e verifica se ti permette di raggiungere gli obiettivi che desideri.
Inoltre, considera anche altre opzioni, come cercare lavoro in ambiti correlati alle tue competenze o interessi, fare corsi di formazione specifici per migliorare le tue abilità, cercare esperienze lavorative all'estero o lavorare su progetti personali che possano valorizzare le tue capacità.
Non c'è una risposta unica o giusta, ma è importante che tu prenda decisioni basate sulla tua individualità e sulle tue aspirazioni. Se l'ansia e gli attacchi di panico ti stanno impedendo di ragionare chiaramente, potrebbe essere utile cercare supporto da uno psicologo o uno psicoterapeuta, che può aiutarti ad affrontare le tue preoccupazioni e a prendere decisioni più consapevoli e serene riguardo al tuo futuro.
Ricorda che sei giovane e che hai ancora molte opportunità davanti a te. Prenditi il tempo che ti serve per riflettere, esplorare e fare scelte che rispecchino il vero te stesso e le tue aspirazioni.
Il fatto che tu abbia terminato gli studi universitari tre anni fa e che non tu abbia ancora trovato un lavoro stabile non significa che non possa farlo in futuro. Il mercato del lavoro è vario e mutevole, e spesso le opportunità possono presentarsi in modi inaspettati. Anche se la situazione può sembrare difficile, ci sono persone che trovano il loro posto nel mondo professionale in età diverse e con percorsi non lineari.
È comprensibile che il tuo ragazzo voglia il meglio per te e che possa essere preoccupato riguardo al tuo futuro. Tuttavia, è importante ricordare che sei tu la protagonista della tua vita e delle tue scelte. Prima di prendere una decisione importante come riprendere gli studi, prenditi il tempo di riflettere sulle tue passioni, le tue abilità e gli obiettivi che desideri raggiungere. Chiediti cosa ti rende davvero felice e quale tipo di carriera o lavoro potrebbe soddisfarti.
Riprendere gli studi può essere una valida opzione, ma dovrebbe essere una scelta che fai con convinzione e motivazione intrinseca, non solo perché senti di non avere alternative. Se ti interessa davvero un determinato campo di studio o una professione specifica, allora valuta attentamente questa possibilità e verifica se ti permette di raggiungere gli obiettivi che desideri.
Inoltre, considera anche altre opzioni, come cercare lavoro in ambiti correlati alle tue competenze o interessi, fare corsi di formazione specifici per migliorare le tue abilità, cercare esperienze lavorative all'estero o lavorare su progetti personali che possano valorizzare le tue capacità.
Non c'è una risposta unica o giusta, ma è importante che tu prenda decisioni basate sulla tua individualità e sulle tue aspirazioni. Se l'ansia e gli attacchi di panico ti stanno impedendo di ragionare chiaramente, potrebbe essere utile cercare supporto da uno psicologo o uno psicoterapeuta, che può aiutarti ad affrontare le tue preoccupazioni e a prendere decisioni più consapevoli e serene riguardo al tuo futuro.
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Buongiorno, ho letto le sue parole e la ringrazio per la condivisione della sua esperienza. Il suo comportamento da molte informazioni di quanto si possa pensare. E' un periodo di preparazione al cambiamento e c'è qualcosa che la tiene "ferma", la buona notizia è che è possibile sbloccare la situazione, come? Comprendendone il vero motivo e divenendone consapevoli. Per questo motivo le suggerisco di intraprendere un percorso con un professionista. Rimango a disposizione.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Simona Pietrafesa
Cordiali saluti.
Dott.ssa Simona Pietrafesa
Caro utente, sta provando un forte disagio per la distanza che si è creata tra le sue aspettative e la realtà che si è creata. Un'analisi più approfondita di se stessa, dei suoi desideri e delle sue prospettive potrebbe aiutarla a fare ordine e pianificare le azioni e le strade da intraprendere per ritrovare la serenità. Gli attacchi di panico o ansia che sperimenta sono legati, probabilmente, allo stress che sperimenta in questo periodo di incertezze. Intraprendere un percorso personale con un supporto psicologico potrebbe davvero aiutarla a comprendere i suoi bisogni e le strategie per perseguire la loro soddisfazione. Cari saluti, Dott.ssa Benedetta Orlandi
In questa situazione, è importante considerare diversi fattori e prospettive. È fondamentale prendere in considerazione il contesto relazionale e la dinamica in gioco tra te e il tuo ragazzo.
Prima di tutto, è normale che la tua mancanza di lavoro e la pressione del tuo ragazzo ti generino ansia e attacchi di panico. Questi sintomi potrebbero essere alimentati dalla sensazione di non avere il controllo sulla tua vita e sulle scelte che devi fare. È importante esplorare le tue emozioni e pensieri con un professionista della salute mentale per capire meglio le radici di questi sintomi e trovare strategie per affrontarli.
Dal punto di vista relazionale, è importante considerare come il tuo ragazzo ti influenzi e ti spinga in una direzione specifica. È importante ricordare che le tue scelte di vita sono importanti e devono essere basate sulle tue esigenze e desideri, non su pressioni esterne. Potresti lavorare con il tuo ragazzo per capire meglio le sue preoccupazioni e trovare un compromesso che rispecchi i tuoi valori e i tuoi obiettivi.
Inoltre, potresti esplorare altre opzioni lavorative e di formazione, oltre alla ripresa degli studi, per trovare una strada che ti dia soddisfazione e realizzazione professionale. Fare un bilancio delle tue passioni, abilità e desideri potrebbe aiutarti a trovare la direzione giusta per te.
Infine, è importante prendersi il tempo per riflettere su cosa è davvero importante per te e ascoltare le tue esigenze e desideri interiori. Lavorare su te stessa e sulla tua autostima potrebbe aiutarti a prendere decisioni più consapevoli e autentiche per la tua vita.
In conclusione, è importante esplorare le tue emozioni, i tuoi bisogni e desideri, insieme al contesto relazionale e alle dinamiche in gioco, per trovare la scelta migliore per la tua vita e il tuo benessere. Lavorare con professionisti della salute mentale e con il tuo ragazzo potrebbe aiutarti a trovare una soluzione che rispecchi le tue esigenze e ti porti verso la realizzazione personale. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di conoscenza.
Dott. Cordoba
Prima di tutto, è normale che la tua mancanza di lavoro e la pressione del tuo ragazzo ti generino ansia e attacchi di panico. Questi sintomi potrebbero essere alimentati dalla sensazione di non avere il controllo sulla tua vita e sulle scelte che devi fare. È importante esplorare le tue emozioni e pensieri con un professionista della salute mentale per capire meglio le radici di questi sintomi e trovare strategie per affrontarli.
Dal punto di vista relazionale, è importante considerare come il tuo ragazzo ti influenzi e ti spinga in una direzione specifica. È importante ricordare che le tue scelte di vita sono importanti e devono essere basate sulle tue esigenze e desideri, non su pressioni esterne. Potresti lavorare con il tuo ragazzo per capire meglio le sue preoccupazioni e trovare un compromesso che rispecchi i tuoi valori e i tuoi obiettivi.
Inoltre, potresti esplorare altre opzioni lavorative e di formazione, oltre alla ripresa degli studi, per trovare una strada che ti dia soddisfazione e realizzazione professionale. Fare un bilancio delle tue passioni, abilità e desideri potrebbe aiutarti a trovare la direzione giusta per te.
Infine, è importante prendersi il tempo per riflettere su cosa è davvero importante per te e ascoltare le tue esigenze e desideri interiori. Lavorare su te stessa e sulla tua autostima potrebbe aiutarti a prendere decisioni più consapevoli e autentiche per la tua vita.
In conclusione, è importante esplorare le tue emozioni, i tuoi bisogni e desideri, insieme al contesto relazionale e alle dinamiche in gioco, per trovare la scelta migliore per la tua vita e il tuo benessere. Lavorare con professionisti della salute mentale e con il tuo ragazzo potrebbe aiutarti a trovare una soluzione che rispecchi le tue esigenze e ti porti verso la realizzazione personale. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di conoscenza.
Dott. Cordoba
Buongiorno, Grazie per aver condiviso la tua esperienza, sembra che tu stia attraversando un periodo davvero difficile e comprensibilmente stressante. Ci sono due aspetti principali nella situazione che descrivi: da un lato, la pressione che senti riguardo all'idea di riprendere gli studi, e dall'altro, il tuo disagio nel trovare una strada lavorativa che ti soddisfi. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, potrebbe essere utile esplorare come queste pressioni e pensieri stiano contribuendo alla tua ansia e ai tuoi attacchi di panico. Probabilmente ci sono dei pensieri ricorrenti che si attivano quando pensi alla tua situazione attuale. Ad esempio, l'idea che "non ci sono alternative" o che "non posso trovare un lavoro alla mia età" potrebbe essere un pensiero che alimenta la tua ansia. Sarebbe utile identificare questi pensieri per poi lavorare su di essi con la ristrutturazione cognitiva, una tecnica che ti aiuta a mettere in discussione e a modificare pensieri distorsivi o disfunzionali. È importante chiederti: questi pensieri sono davvero realistici? A 32 anni, è davvero troppo tardi per trovare un percorso lavorativo? Ci sono persone che intraprendono nuove carriere anche in età più avanzata, quindi potrebbe essere utile considerare che le alternative esistono, anche se in questo momento ti sembrano limitate. D’altra parte, comprendere e gestire la tua ansia è fondamentale per poter prendere decisioni con maggiore serenità. Potresti trovare beneficio da alcune tecniche di gestione dell’ansia come la respirazione profonda o il rilassamento muscolare progressivo, che possono aiutarti a ridurre i sintomi durante momenti di stress elevato. Lavorare sulla gestione dell'ansia ti permetterà di avere una maggiore chiarezza mentale, così da riflettere meglio su quale direzione prendere. Riguardo agli studi, la decisione finale dovrebbe partire da una riflessione personale sui tuoi desideri e obiettivi, non solo dalle aspettative esterne. Cosa desideri realmente per il tuo futuro? Cosa ti dà soddisfazione? Riprendere gli studi è solo una delle possibili strade, ma potrebbe esserci altro che risuona di più con i tuoi interessi e con la tua visione della vita. Esistono, per esempio, percorsi di formazione più brevi o esperienze lavorative che potrebbero rappresentare una valida alternativa. In definitiva, la scelta migliore sarà quella che ti fa sentire in linea con i tuoi bisogni e valori personali, e non quella che senti di dover fare per evitare un giudizio esterno. Se senti di avere difficoltà a gestire questa situazione da sola, potrebbe essere utile rivolgerti a uno psicologo per esplorare più a fondo queste tematiche e trovare insieme delle soluzioni che ti aiutino a ridurre l’ansia e a fare scelte più consapevoli. Spero che queste riflessioni possano aiutarti a trovare un po' di chiarezza e serenità in questo momento di incertezza. Ti auguro il meglio. Dott. Andrea Boggero
Grazie per aver condiviso la tua esperienza e per la fiducia che riponi nel cercare supporto. Quello che descrivi è un momento di grande confusione e pressione, che può essere particolarmente difficile da gestire quando l'ansia e gli attacchi di panico entrano in gioco. Vorrei rassicurarti sul fatto che è assolutamente normale sentirti in difficoltà in situazioni di incertezza come questa, e la tua preoccupazione per il futuro è del tutto legittimo.
Da quello che racconti, sembra che tu stia vivendo una forte tensione tra il desiderio di muoverti verso il futuro e la sensazione di essere bloccata o senza alternativa. L'idea del tuo ragazzo che tu debba riprendere gli studi potrebbe sembrare opprimente, soprattutto perché è presentata come l'unica opzione. Tuttavia, è importante ricordare che il tuo percorso è unico e non esiste una sola "strada giusta" che valga per tutti.
Innanzitutto, sarebbe utile esplorare cosa desideri davvero tu, al di là delle aspettative altrui. Ti invito a riflettere su quali siano i tuoi interessi e le tue passioni. Cosa ti piacerebbe fare nella vita? Quali attività, oltre agli studi, ti fanno sentire realizzata o ti danno una sensazione di progresso? È possibile che tu non abbia ancora trovato una direzione specifica, e questo è del tutto comprensibile, ma il fatto che tu stai cercando attivamente qualcosa attraverso vari "lavoretti" dimostra la tua volontà di rimanere attiva e coinvolta.
Infine, ti incoraggio a valutare se il consiglio del tuo ragazzo, per quanto possa essere mosso da buone intenzioni, è quello più adatto a te. Nessuno può prevedere con certezza quale sia la strada “giusta” per il tuo futuro. Invece di vedere la ripresa degli studi come un obbligo o un'unica soluzione, potresti considerarla come una delle tante opzioni disponibili. Allo stesso modo, puoi esplorare altre strade, come la formazione professionale, l'ingresso in nuovi settori lavorativi o il potenziamento delle competenze che già possiedi.
Prenditi il tempo per riflettere su cosa potrebbe darti un senso di realizzazione e considera il supporto di un professionista per lavorare sui tuoi attacchi di ansia. Facendo questo, potresti trovare maggiore chiarezza nella tua decisione. Ricorda che qualunque sia la tua scelta, è importante che nasca da ciò che senti essere giusto per te!
Da quello che racconti, sembra che tu stia vivendo una forte tensione tra il desiderio di muoverti verso il futuro e la sensazione di essere bloccata o senza alternativa. L'idea del tuo ragazzo che tu debba riprendere gli studi potrebbe sembrare opprimente, soprattutto perché è presentata come l'unica opzione. Tuttavia, è importante ricordare che il tuo percorso è unico e non esiste una sola "strada giusta" che valga per tutti.
Innanzitutto, sarebbe utile esplorare cosa desideri davvero tu, al di là delle aspettative altrui. Ti invito a riflettere su quali siano i tuoi interessi e le tue passioni. Cosa ti piacerebbe fare nella vita? Quali attività, oltre agli studi, ti fanno sentire realizzata o ti danno una sensazione di progresso? È possibile che tu non abbia ancora trovato una direzione specifica, e questo è del tutto comprensibile, ma il fatto che tu stai cercando attivamente qualcosa attraverso vari "lavoretti" dimostra la tua volontà di rimanere attiva e coinvolta.
Infine, ti incoraggio a valutare se il consiglio del tuo ragazzo, per quanto possa essere mosso da buone intenzioni, è quello più adatto a te. Nessuno può prevedere con certezza quale sia la strada “giusta” per il tuo futuro. Invece di vedere la ripresa degli studi come un obbligo o un'unica soluzione, potresti considerarla come una delle tante opzioni disponibili. Allo stesso modo, puoi esplorare altre strade, come la formazione professionale, l'ingresso in nuovi settori lavorativi o il potenziamento delle competenze che già possiedi.
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