Buongiorno, sono una ragazza di 29 anni. Da un paio di anni mi tormenta il pensiero di non avere ne
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Buongiorno, sono una ragazza di 29 anni.
Da un paio di anni mi tormenta il pensiero di non avere nessun talento, niente in cui poter dire di essere particolarmente brava.
Studio architettura e finora il riscontro dei professori di progettazione è stato positivo, quindi immagino di avere una buona capacità in questo campo, anche se non eccellente. Il fatto è che sento la necessità di fare altro, oltre a diventare architetto. Qualcosa che possa darmi soddisfazioni, qualcosa di particolare e creativo. Non so però da dove iniziare, come trovare il mio "talento". Purtroppo ho vissuto in un ambiente molto "razionale".. ad esempio quando da piccola dicevo di voler fare scuola di canto, la reazione di mia madre era molto scettica, come se stessi parlando di fare qualcosa di impossibile come andare sulla luna. E anche il fatto che andare sulla luna sia considerata una cosa impossibile da fare, mi infastidice. Qualcuno c'è andato.. se Armstrong avesse pensato che fosse impossibile, ad oggi non avremmo mai sentito parlare di lui. Anche tra le amicizie non ho nessuno che abbia aspirazioni un po' più fuori dalla linea tradizionale.. se mi viene in mente di fare qualcosa di diverso e chiedo appoggio, non mi viene dato perché non mi prendono sul serio. Insomma, sento la necessità di qualcuno che non mi faccia sentire una cretina quando dico che mi piacerebbe fare scuola di canto o scuola di recitazione. Sento la mancanza di qualcuno che mi sproni a fare quello che gli altri pensano sia una cosa stupida. Vorrei trovare dentro di me la capacità di non farmi influenzare dalle opinioni altrui e seguire il mio intuito senza aver paura di fallire e sentirmi dire "ma te lo avevo detto che non era una cosa adatta a te". Se chiedo agli altri cosa pensano che io sia brava a fare, non mi sanno rispondere.. Ma è normale, dato che mi sono sentita sempre come se qualcuno mi chiudesse le ali. Cosa dovrei fare per uscire da questo schema del criceto sulla ruota? Come si impara a fidarsi di se stessi e a non farsi influenzare dalle opinioni degli altri? Qual è il percorso da seguire per trovare la "Me stessa" più autentica?
Da un paio di anni mi tormenta il pensiero di non avere nessun talento, niente in cui poter dire di essere particolarmente brava.
Studio architettura e finora il riscontro dei professori di progettazione è stato positivo, quindi immagino di avere una buona capacità in questo campo, anche se non eccellente. Il fatto è che sento la necessità di fare altro, oltre a diventare architetto. Qualcosa che possa darmi soddisfazioni, qualcosa di particolare e creativo. Non so però da dove iniziare, come trovare il mio "talento". Purtroppo ho vissuto in un ambiente molto "razionale".. ad esempio quando da piccola dicevo di voler fare scuola di canto, la reazione di mia madre era molto scettica, come se stessi parlando di fare qualcosa di impossibile come andare sulla luna. E anche il fatto che andare sulla luna sia considerata una cosa impossibile da fare, mi infastidice. Qualcuno c'è andato.. se Armstrong avesse pensato che fosse impossibile, ad oggi non avremmo mai sentito parlare di lui. Anche tra le amicizie non ho nessuno che abbia aspirazioni un po' più fuori dalla linea tradizionale.. se mi viene in mente di fare qualcosa di diverso e chiedo appoggio, non mi viene dato perché non mi prendono sul serio. Insomma, sento la necessità di qualcuno che non mi faccia sentire una cretina quando dico che mi piacerebbe fare scuola di canto o scuola di recitazione. Sento la mancanza di qualcuno che mi sproni a fare quello che gli altri pensano sia una cosa stupida. Vorrei trovare dentro di me la capacità di non farmi influenzare dalle opinioni altrui e seguire il mio intuito senza aver paura di fallire e sentirmi dire "ma te lo avevo detto che non era una cosa adatta a te". Se chiedo agli altri cosa pensano che io sia brava a fare, non mi sanno rispondere.. Ma è normale, dato che mi sono sentita sempre come se qualcuno mi chiudesse le ali. Cosa dovrei fare per uscire da questo schema del criceto sulla ruota? Come si impara a fidarsi di se stessi e a non farsi influenzare dalle opinioni degli altri? Qual è il percorso da seguire per trovare la "Me stessa" più autentica?
Mi sembra che l'opinione degli altri sia molto forte su di lei. Ha paura di non essere capita o di essere male interpretata. Ma, allo stesso tempo vuole con forza essere in grado di imporsi. Forse un colloquio, anche online, potrebbe essere di qualche aiuto a definire quello che cerca. AP
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Buongiorno. Il desiderio di vivere una vita autentica e identitaria è quello più sano e positivo che Lei possa avere (nonché lo scopo della psicoterapia, che pertanto, risulta nel Suo caso metodo elettivo). Del Suo messaggio colpiscono alcune incoerenze: da un lato il desiderio di essere autonoma dalle opinioni altrui, dall'altro il costante riferimento all'Altro (chiede in cosa è brava, ha bisogno di qualcuno che La sproni a fare qualcosa, ecc.). Ancora, da un lato il bisogno di fare qualcosa in cui "è davvero brava/eccelle/ha talento" e dall'altro di fare qualcosa di creativo e differente al di là dei normali canali stereotipici, che senta "suo". Ridefinire il rapporto con l'Alterità, che da un lato definisce ma dall'altro, quando troppo definente, limita, potrebbe per Lei essere l'obiettivo terapeutico che consentirebbe di trovare il giusto equilibrio e il giusto spazio per Chi Lei è. La domanda cardine del Suo messaggio, infatti, è proprio questa: "Chi sono io?". Il percorso migliore da seguire, come anticipato, è quello della psicoterapia individuale (con un approccio orientato al futuro: è lì che Lei punta ed è presso il futuro che sono i nostri sogni, obiettivi, e progetti). Le risorse sembrano esserci tutte! In bocca al lupo, a disposizione. DP
Buongiorno, credo che l'ultimo quesito racchiuda il cuore dell'intera problematica da lei descritta: trovare una "se stessa" più autentica. Attraverso questa ricerca, piano piano riuscirà a rispondere a tutti gli interrogativi che ha qui posto. Le consiglio di contattare il terapeuta che "a pelle" le piace di più per iniziare un percorso in questo senso. Rimango disponibile in tal senso e/o per eventuali altre esigenze. Un caro saluto
Buonasera. È possibile che proprio ora che il corso pre- stabilito (scuola-universita' ) volge verso le pagine finali lei senta anche una certa ansia. Al di là del passato di "brava bambina" a 29 anni ci si può sentire anche donna e meno ragazza. Questo le permetterà di dialogare con chi le sta vicino senza eccessivi giudizi o timori. Potrebbe guardare al futuro con soddisfazione e respirare l'aria di libertà dalla gabbia del.criceto!
Gentile utente, la ricerca del suo "talento" sembrerebbe molto controverso nella sua storia, ovviamente limitandoci a queste pochissime righe. Mi sembra di capire che la sua esigenza di essere riconosciuta dall'Altro non trovi un collegamento con ciò che riconosce di se stessa. Sarebbe importante per lei lasciare spazio anche alle sue fragilità, alle sue mancanze e ai suoi desideri.
Un saluto,
MG
Un saluto,
MG
Salve,
iniziare un percorso di psicoterapia credo possa aiutarla a capire maggiormente se stessa, conoscersi meglio e ad accettarsi maggiormente con le sue potenzialità ed i suoi limiti, in poche parole la aiuterebbe ad accrescere la sua autostima.
Saluti.
iniziare un percorso di psicoterapia credo possa aiutarla a capire maggiormente se stessa, conoscersi meglio e ad accettarsi maggiormente con le sue potenzialità ed i suoi limiti, in poche parole la aiuterebbe ad accrescere la sua autostima.
Saluti.
Gentile utente lo scopo di un percorso psicoterapeutico è diventare il meglio di noi stessi, accettandosi per come si è veramente, senza più rinchiudersi in gabbie create da giudizi degli altri. Se fosse interessata sono disponibile, anche per ulteriori indicazioni. Intanto un grande in bocca al lupo.
Buona sera,
certamente un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarla a conoscersi e ad accettarsi, nelle sue qualità, che sembra faticare a riconoscere, e nei suoi "punti deboli". Avere degli interessi su cui investire con determinazione, indipendentemente dal giudizio altrui, è strettamente legato al grado di conoscenza e di fiducia che si ha in se stessi. Credo che occorra partire da questo.
Un caro saluto
Rossella Ianniello
certamente un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarla a conoscersi e ad accettarsi, nelle sue qualità, che sembra faticare a riconoscere, e nei suoi "punti deboli". Avere degli interessi su cui investire con determinazione, indipendentemente dal giudizio altrui, è strettamente legato al grado di conoscenza e di fiducia che si ha in se stessi. Credo che occorra partire da questo.
Un caro saluto
Rossella Ianniello
Buongiorno, una psicoterapia farebbe al caso suo. Nel frattempo può incominciare da dove si trova a sperimentarsi in più attività per sentire che cosa la fa stare meglio. Sembra volersi distinguere dalla sua famiglia che lei definisce "razionale". Impari giorno per giorno a contare su se stessa e provi lei per prima a non definirsi un'incapace. Per costruirsi una buona autostima occorre anche prendere tante decisioni in autonomia. Cordiali saluti dott.ssa filippa
Gentile utente, mi sembra di capire che Lei non ha molta stima di se e delle sue capacità e si affida spesso alle opinioni degli altri! Ritengo che Lei abbia necessità di ritrovare la sua identità con forza e di vivere una vita autentica affidandosi ai suoi desideri. Per questo Le consiglio di affidarsi prima possibile ad una terapeuta che le da più fiducia per ritrovare se stessa! In bocca al lupo! E sempre a Sua disposizione!
Buongiorno, mi sembra che le sue domande rimandino ad una insoddisfazione che data molto più dei due anni a cui fa riferimento inizialmente.
Potrebbe essere che abbia sempre vissuto con la sensazione di non essere pienamente se stessa e consapevole delle sue potenzialità?
Potrebbe esplorare questa possibilità e rivolgersi ad un terapeuta, anche online.
Potrebbe essere che abbia sempre vissuto con la sensazione di non essere pienamente se stessa e consapevole delle sue potenzialità?
Potrebbe esplorare questa possibilità e rivolgersi ad un terapeuta, anche online.
Buongiorno, le sue parole mi sembrano molto significative, in quanto da esse traspare una grande motivazione a ritrovare una parte meno ascoltata e, forse, più autentica di sé. Diverse sono le modalità che l'esistenza pone davanti a noi per fare uscire questa "voce", in termini concreti (con il canto, di cui lei parla) e in termini metaforici (con la possibilità di ascoltare diverse parti di sè, da quella più razionale a quella più emotiva). Un percorso psicoterapeutico può essere uno dei modi, attraverso l'incontro con l'altro, per scoprire nuove prospettive e possibilità dentro di sè.
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Buonasera, da quel che dice sarebbe utile un "lavoro" sulla sua autostima.
Potrebbe avere buoni risultati con un percorso di consulenze, anche online.
Per qualsiasi cosa resto a sua disposizione,
Ottime cose, Dottor Andrea De Simone
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Per qualsiasi cosa resto a sua disposizione,
Ottime cose, Dottor Andrea De Simone
Buongiorno,come hanno scritto i miei colleghi. Sarebbe opportuno che lei iniziasse un percorso psicoterapeutico che la aiuterà a trovare tutte le risorse dentro di sé, aumentare la propria autostima e imparare a vivere in modo autentico. Cordiali saluti
Buongiorno, da come lei scrive si nota capacità di auto-osservazione di sé. Un percorso di psicoterapia volto all'aumento dell'autostima e della gestione delle emozioni per sentirsi più in armonia con le varie parti del suo Io, le potrebbe essere di grande aiuto. Rivedere la storia personale, tradurre in parole i suoi vissuti, la porterà ad un nuovo modo di vivere e di viversi.
Non esiti a contattarmi.
Nel frattempo la saluto con affetto
Dott.ssa Elisa Menchini
Non esiti a contattarmi.
Nel frattempo la saluto con affetto
Dott.ssa Elisa Menchini
Gentile utente, rispondo alle tue domande delle altre domande: Quali sarebbero i cambiamenti concreti che, una volta realizzati, ti farebbero affermare che il tuo obiettivo è stato raggiunto? Quale sarebbe lo scenario ideale risolte le tue difficoltà? Cos’altro dovresti affrontare?
In pratica si tratta di domandarsi quale sarebbe lo scenario rispetto all’attuale situazione da cambiare una volta che il problema fosse completamente risolto o i tuoi obiettivi completamente raggiunti. Dobbiamo convincere la nostra mente a immaginare quali sarebbero tutte le caratteristiche della situazione ideale dopo aver realizzato il cambiamento desiderato. Questo che può sembrare un lavoro di pura fantasia è invece un modo per rilevare concretamente le caratteristiche della “realtà ideale” da raggiungere che spesso ci permette di vedere cose che prima non eravamo in grado di concepire. Questa era una delle strategie mentali preferite, non a caso, da Leonardo da Vinci. Come per lui anche nel tuo caso questa tecnica serve a liberare la pura immaginazione per poi selezionarne gli aspetti concretamente realizzabili e poi cominciare ad agire in tale direzione. Ritengo che questo sarebbe un prezioso primo passo per dare inizio ad un percorso terapeutico. Rimango a disposizione qualora volessi degli approfondimenti.
Mi farebbe piacere poterti aiutare!
Dott.ssa Denise Raccis
In pratica si tratta di domandarsi quale sarebbe lo scenario rispetto all’attuale situazione da cambiare una volta che il problema fosse completamente risolto o i tuoi obiettivi completamente raggiunti. Dobbiamo convincere la nostra mente a immaginare quali sarebbero tutte le caratteristiche della situazione ideale dopo aver realizzato il cambiamento desiderato. Questo che può sembrare un lavoro di pura fantasia è invece un modo per rilevare concretamente le caratteristiche della “realtà ideale” da raggiungere che spesso ci permette di vedere cose che prima non eravamo in grado di concepire. Questa era una delle strategie mentali preferite, non a caso, da Leonardo da Vinci. Come per lui anche nel tuo caso questa tecnica serve a liberare la pura immaginazione per poi selezionarne gli aspetti concretamente realizzabili e poi cominciare ad agire in tale direzione. Ritengo che questo sarebbe un prezioso primo passo per dare inizio ad un percorso terapeutico. Rimango a disposizione qualora volessi degli approfondimenti.
Mi farebbe piacere poterti aiutare!
Dott.ssa Denise Raccis
Buongiorno, questo desiderio di essere indipendente dal parere degli altri è molto forte e credo che debba seguire questo bisogno per comprendere lei " chi è", modificare il ruolo "degli altri", comprendere le sue potenzialità. Una psicoterapia può aiutarla a riconoscere se stessa non attraverso gli occhi degli altri ma attraverso un suo "sentire" . Un caro saluto Dott. Cantarini
Carissima,
come giustamente scrivono i miei colleghi, un percorso di psicoterapia potrebbe portarla ad una maggiore fiducia e consapevolezza di sé. In particolare, ritengo che una psicoterapia a indirizzo psicoanalitico sia la più indicata per il suo caso. Ma andiamo per gradi: lei dimostra, dalle sue parole, un bisogno intimo di realizzare il suo lato creativo, un aspetto che nella società di oggi viene sempre più messo in secondo piano. Il concetto che ai più sfugge, d'altro canto, è che nella nostra vita non c'è solo bianco o nero: noi tutti dovremmo fare i conti con le aspettative del mondo esterno (lavoro, istruzione, società...) e al tempo stesso sviluppare ciò che ci rende unici e speciali. Trovare l'equilibrio tra "dentro" e "fuori" è la chiave per sentirci realizzati, per avere più successo e soddisfazione nella vita: la creatività, il senso artistico, possono arricchire il nostro lavoro, così come il lavoro può aiutarci a dare forma a potenzialità altrimenti inespresse. Sono fiducioso che un percorso psicoanalitico potrebbe aiutarla a trovare la sua strada; quando ciò accadrà, vedrà che anche gli altri inizieranno a vedere in lei il suo valore.
come giustamente scrivono i miei colleghi, un percorso di psicoterapia potrebbe portarla ad una maggiore fiducia e consapevolezza di sé. In particolare, ritengo che una psicoterapia a indirizzo psicoanalitico sia la più indicata per il suo caso. Ma andiamo per gradi: lei dimostra, dalle sue parole, un bisogno intimo di realizzare il suo lato creativo, un aspetto che nella società di oggi viene sempre più messo in secondo piano. Il concetto che ai più sfugge, d'altro canto, è che nella nostra vita non c'è solo bianco o nero: noi tutti dovremmo fare i conti con le aspettative del mondo esterno (lavoro, istruzione, società...) e al tempo stesso sviluppare ciò che ci rende unici e speciali. Trovare l'equilibrio tra "dentro" e "fuori" è la chiave per sentirci realizzati, per avere più successo e soddisfazione nella vita: la creatività, il senso artistico, possono arricchire il nostro lavoro, così come il lavoro può aiutarci a dare forma a potenzialità altrimenti inespresse. Sono fiducioso che un percorso psicoanalitico potrebbe aiutarla a trovare la sua strada; quando ciò accadrà, vedrà che anche gli altri inizieranno a vedere in lei il suo valore.
Gentile utente le sue parole indicano che lei è alla ricerca della propria identità e della realizzazione personale com'è giusto per una giovane donna di 29 anni. Emerge anche una sorta di blocco la cui origine può essere indagata all'interno di una psicoterapia che le dia gli strumenti per maturare la consapevolezza di chi è, di cosa vuole VERAMENTE e che l'aiuti a rinforzare la sua autostima. Lei afferma di non sapere da dove iniziare ma ha già fatto il suo primo passo chiedendo un consiglio su questo portale. Il setting terapeutico la può aiutare a completare il suo processo di individuazione al fine di sentirsi una donna realizzata sul piano personale, lavorativo, famigliare e sociale.
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