Buongiorno, sono una ragazza di 27 anni reduce da 4 anni di psicoterapia. La mia diagnosi era disreg

18 risposte
Buongiorno, sono una ragazza di 27 anni reduce da 4 anni di psicoterapia. La mia diagnosi era disregolazione emotiva. Ancora oggi non so dove voglia andare e cosa voglia veramente dalla vita. Non ho amici, a parte qualcuno della mia facoltà che vedo molto raramente perché vive a distanza. Non so cosa voglia dire avere amici di infanzia perché dalla seconda elementare alla seconda media ho affrontato diversi trasferimenti con la mia famiglia da un posto all'altro, dunque non ho mai avuto il tempo di capire cosa fosse veramente la fiducia e l'amicizia. Mi accorgo di avere delle dinamiche relazionali malsane, che spesso mi allontano dagli altri, anche se le relazioni sono quello che desidero di più al mondo. In particolare faccio spesso fatica ad esprimere quel che voglio e non ottenendolo tendo a provocare senso di colpa nell'altro. Questo genera discussioni e tensioni che mi portano inevitabilmente a logorare le relazioni. Ho anche pensato di avere un disturbo narcisista di personalità, anche se è qualcosa che non è mai venuta fuori in questi 4 anni di eccellente psicoterapia. Non so fare una valutazione di me stessa, passo da momenti in cui mi sento iper sensibile ad altri in cui mi comporto davvero male e mi convinco di essere una cattiva persona soprattutto quando genero (non so se volontariamente) sensi di colpa negli altri. cosa posso fare?
Gentissima,
Le dinamiche relazionali sono molto complesse e pertanto è difficile poter dare una risposta alla sua domanda.
Parla di un percorso di psicoterapia eccellente, perciò posso suggerirle di soffermarsi su ciò che è emerso in questi 4 anni, molto spesso gli effetti della terapia si vedono quando questa è conclusa.
Infine, se non ha approfondito con il/la collega può soffermarsi anche sulla sua storia familiare e capire se c'è un legame con la sua storia relazionale e quella familiare.
Può contattarmi in caso di necessità,
Un caro saluto
D.ssa Simona Torrente -Torino

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno e grazie per la sua condivisione. La prima cosa che salta all'occhio dal suo breve discorso è come lei descrive delle problematiche affettive e relazionali e come queste condizionino la sua vita; mi chiedo come mai non sia più in terapia visto che l'ha definita come eccellente e che è durata 4 anni. Non entro in merito alle sue decisioni o alle sue problematiche non avendo la possibilità di esprimere un parere che non sia superficiale, ma vorrei lasciarla con l'interrogativo che secondo me può farla maggiormente riflettere: ritiene conclusa la terapia?
Rimango a disposizione per eventuali consigli o pareri e le auguro un grande in bocca al lupo per il futuro.
Cordialmente, dottor Moraschini
Gentilissima, La ringrazio per aver espresso la Sua preoccupazione, le Sue riflessioni e paure, è molto coraggioso e mai scontato.
E' evidente che ha una buona capacità di riflessione e si mette in gioco.
Parlare di relazioni ed emozioni non è mai semplice, ma sempre molto complesso, in quanto si parla di una rete complessa e intrecciata con presente e passato individuale e familiare, proprio e degli altri, su cui è necessario porsi un pensiero e poterne parlare e riflettere, sempre seguendo il Suo tempo.
Importante è poter porre un pensiero su ciò che accade, sul percorso concluso e continuare a mettersi in gioco e riflettere su ciò in un Suo spazio. Spazio dove si può sentire libera di esprimersi.
Restando a disposizione, si porgono cari saluti.
Dott.ssa Giovanna Grasso
Gentilissima utente, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo. Le dinamiche relazionali sono di per sè molto complesse, questo perchè entrano in gioco molti aspetti sia riguardante la sfera individuale che familiare. Per cui sarebbe innanzitutto utile, se non l'ha già fatto, soffermarsi anche sulla sua storia familiare e capire se può esserci un qualche tipo di legame sulla sua storia familiare e quella relazionale.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento
Cordiali saluti
Dott.ssa Mara Diana
Mi dispiace leggere come sta vivendo la sua vita a 27 anni. Dopo 4 anni con uno psicologo immagino che sappia che non c'è una risposta breve e concisa alla sua domanda "cosa posso fare?". Eppure dalle sue parole a me arriva una sensazione di smarrimento, di perdita, di caos ma un caos vuoto. Si dice che per trovare le giuste soluzioni serve prima porsi le giuste domande. Lei si sta ponendo le giuste domande?
Cara utente, non deve essere facile per lei. La psicoterapia l’ha resa molto consapevole e molto capace a leggere i suoi pensieri che determinano stati emotivi e comportamenti. Da ciò che racconta, potrebbe quindi esserle molto utile un lavoro improntato primariamente sull’efficacia interpersonale, che la aiuti a potenziare le sue doti relazionali. Il tipo di terapia più efficace per questo lavoro è la DBT. Se ha bisogno di informazioni mi contatti.
Saluti, dott.ssa Eleonora Galletti
Gentile utente, buongiorno. Da quello che descrive mi sembra da un lato consapevole di quelle che sono le sue dinamiche relazionali, ma altrettanto bloccata, spaventata. Come ben sa, non possiamo rispondere alla sua domanda o entrare in merito alla scelta di conclusione della terapia, ma partendo dal presupposto condiviso che la fine del percorso terapeutico è una fase molto delicata, le suggerirei di valutare la possibilità o di contattare la sua terapeuta oppure di rivolgersi a qualcun altro, anche solo per raccontare ciò che sente, e poi la scelta sarà comunque la sua. A disposizione, buona giornata Dott.ssa Angela Ricucci
Buongiorno gentile utente, io credo che in seguito a un percorso di terapia ci sia un tempo fisiologico necessario per assorbire ed elaborare il vissuto di quei 4 anni. Laddove dovesse percepire in maniera persistente questa sensazione di malessere e disagio nella costruzione delle relazioni e nella sua crescita personale, ti invito a riprendere un percorso per focalizzarti su nuovi aspetti ancora irrisolti.
Ogni percorso è a sè e ogni volta si percorrono strade differenti, seppur all'interno della stessa cornice. Le relazioni sono una fonte di nutrimento, è importante costruirne di solide. Le auguro il meglio e per qualsiasi chiarimento, resto a disposizione, anche online. Dott.ssa Costanza Zanini
Buon pomeriggio,
il suo percorso di eccellente psicoterapia immagino le abbia fornito delle nuove risorse interne. Credo che abbiate lavorato su questa tematica, ma qualora non fosse così, le suggerisco di riprendere la psicoterapia focalizzandosi su questo aspetto legato alle sue dinamiche relazionali.
Dalle sue parole si rintraccia molto malessere e tormento.
Un caro saluto
Dott.ssa Aurora Moriggi
Gent.ma, grazie per averci contattato. Nonostante abbia fatto un percorso di quattro anni di psicoterapia è probabile ci siano delle sue dinamiche che richiedono una ulteriore elaborazione. Potrebbe iniziare un nuovo percorso individuale di psicoterapia, che includa anche una fase di psico diagnosi, in modo da rinforzare le sue risorse e poter così sentirsi efficace nei suoi compiti vitali (lavoro, amicizie, amore). Resto a disposizione per ulteriori necessità, un caro saluto.
Salve,
indubbiamente le nostre esperienze di vita influiscono sul modo in cui ci relazioniamo agli altri e sulle dinamiche sottostanti.
Questi anni di terapia devono averla aiutata visto il giudizio positivo che ne da, ma probabilmente ci sono delle tematiche da affrontare per fare ulteriore chiarezza.
Augurandole una buona giornata, resto a disposizione.
Cordiali Saluti
Carissima, è comprensibile che la sua situazione possa provocarle disagio, soprattutto perché ha già sostenuto un percorso di 4 anni. Stare nel tentativo di comprendere cosa le accade è sì ammirevole ma potrebbe anche essere parte del problema. Lei possiede sicuramente risorse valide, come quelle legate all'osservazione di sé, risorse che probabilmente andrebbero validate nella giusta direzione. Sarebbe opportuno che valuti la possibilità di recuperare la terapia con il/la collega o di intraprendere un nuovo percorso terapeutico.
Resto a disposizione.
Dott. Francesco Mangiafico - Psicologo
Salve, accolgo le tue parole, a seguito di un percorso già concluso dovresti avere già "strumenti" che ti aiutano a trovare un equilibrio nelle relazioni. Potresti fare un percorso di supporto in relazione a questa tua richiesta così da esser supportata . Rimango a disposizione
Saluti
Dott.ssa Margherita Motta
Buongiorno, comprendo il malessere di cui soffre. Tuttavia, dopo 4 anni di psicoterapia, immagino che sia consapevole di quali siano i suoi punti di forza, quali di debolezza e quelli che potrebbero rivelarsi i problemi ridondanti, cioè ricorrenti, da cui si sente oppressa. Talvolta comunque, proprio leggendo ciò che scrive, temo non siano sufficienti la consapevolezza e l'elaborazione delle fragilità se non si prova a uscire dai soliti schemi e se, con un atto di "coraggio" non si rischiano nuove iniziative relazionali, non si prendano strade diverse dai soliti comportamenti e atteggiamenti quando questi non portino serenità o appagamento esistenziale. C'è qualcuno che può davvero cambiare la nostra vita quando non ci piace e questo qualcuno lo troviamo allo specchio... Le auguro davvero di provare e di riuscire a essere la migliore interprete di se stessa. Dr. Umberto Longoni
Ritengo che tu abbia fatto un percorso di psicoterapia importante e ti sei confrontata con diverse sfide riguardanti le tue emozioni, le relazioni e la tua percezione di te stessa. È positivo che tu sia consapevole di queste dinamiche relazionali e di come possono influenzare le tue interazioni con gli altri.

È importante ricordare che il percorso di crescita personale e di comprensione di sé può richiedere tempo e pazienza. Non è insolito sentirsi confusi o incerti riguardo a chi siamo e cosa vogliamo dalla vita, soprattutto quando ci sono state esperienze passate che hanno influenzato il nostro sviluppo e le nostre relazioni.

Se ti senti ancora incerta riguardo a te stessa e alle tue relazioni, potresti voler continuare la psicoterapia. Parla con il tuo terapeuta della tua preoccupazione riguardo al disturbo narcisista di personalità e della tua sensazione di essere una cattiva persona. Un terapeuta esperto può aiutarti a esplorare questi aspetti e lavorare su strategie per migliorare la tua autostima e le tue relazioni.

Se hai difficoltà a esprimere ciò che vuoi e a comunicare in modo sano e assertivo, potresti considerare di lavorare su queste abilità. Una comunicazione aperta ed efficace può aiutarti a stabilire connessioni più autentiche con gli altri.

Cerca di metterti nei panni degli altri e di comprendere le loro prospettive e sentimenti. L'empatia può aiutarti a evitare dinamiche relazionali dannose e a sviluppare connessioni più profonde.

Concentrati su attività e passioni che ti interessano e che ti portano gioia. Coltivare nuovi interessi può aiutarti a scoprire te stessa e a migliorare il tuo benessere emotivo.

La crescita personale richiede tempo e impegno. Sii gentile con te stessa e concediti il permesso di essere imperfetta e di fare errori lungo il percorso.

Cerca di sviluppare nuove amicizie e di mantenere i legami con le persone che ti apprezzano e ti supportano. Il supporto sociale può essere prezioso nel processo di crescita e cambiamento.

Ricorda che il processo di crescita personale è un viaggio e richiede impegno costante. Continua a lavorare su te stessa e a cercare il supporto che ti serve per affrontare le tue sfide e raggiungere i tuoi obiettivi personali. Se hai ancora dubbi riguardo alla tua condizione o al tuo percorso, non esitare a cercare un professionista qualificato per ulteriore supporto e orientamento.
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La condivisione del suo vissuto mi lascia molte più domande che "consigli" su cosa può fare. Non sto qua a porre tutte le domande anche perchè non potremmo dialogare in questo modo. L'unica cosa che mi sembra di capire è la mancanza di strumenti utili per capirsi ed intervenire nell'ambiente circostante. Mi spiace molto per il malessere che continua a percepire e di cui è vittima. Credo che le potrebbe essere di aiuto un approccio molto pratico ed esplorativo circa pensieri-emozioni-comportamenti come l'approccio cognitivo comportamentale. Mi farebbe piacere conoscere di più per poter dare suggerimenti meglio articolati.
La tua condivisione riflette una profonda consapevolezza di te stessa e dei tuoi schemi comportamentali, il che è un punto di partenza importante per qualsiasi percorso di crescita personale. La comprensione di questi modelli è il primo passo per poterli modificare. Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti a navigare in queste sfide:

Continua l'Esplorazione di Te Stessa
Auto-riflessione: Continua a riflettere sulle tue esperienze e sui tuoi comportamenti. Diari, meditazione, o pratiche di mindfulness possono aiutare a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé.
Terapia: Considera la possibilità di continuare o riprendere la psicoterapia. Un terapeuta può aiutarti a esplorare in profondità le tue dinamiche relazionali, lavorare sulla regolazione emotiva e sviluppare strategie più salutari di relazione con gli altri.
Lavora sulle Relazioni
Comunicazione Assertiva: Imparare a comunicare in modo assertivo, esprimendo i propri bisogni e desideri in modo chiaro e rispettoso, può aiutare a costruire relazioni più sane. Questo include anche ascoltare attivamente e considerare le prospettive altrui.
Gestione del Conflitto: Sviluppa strategie per gestire i conflitti in modo costruttivo. Questo può includere fare una pausa prima di rispondere in una discussione, usare "io" invece di "tu" per esprimere come ti senti, e cercare compromessi.
Sviluppa la Tua Autostima
Riconosci i Tuoi Punti di Forza: Concentrati sui tuoi talenti, interessi e su ciò che apprezzi di te stesso. Riconoscere i propri punti di forza può aiutare a costruire l'autostima.
Attività e Interessi: Impegnati in attività che trovi gratificanti e che ti permettano di esplorare nuovi interessi. Questo può anche offrire opportunità per incontrare persone con passioni simili.
Espandi il Tuo Cerchio Sociale
Gruppi di Interesse: Unisciti a gruppi o club che riflettano i tuoi interessi. Questo può essere un modo per incontrare persone in un contesto meno pressante e più focalizzato su attività condivise.
Volontariato: Il volontariato può offrire un senso di scopo e connessione con gli altri, oltre a fornire l'opportunità di costruire relazioni in un contesto positivo.
Affronta le Tue Paure
Esposizione Graduale: Se temi il rifiuto o il giudizio, inizia con piccoli passi per metterti in situazioni sociali. L'esposizione graduale può aiutare a costruire la fiducia nelle proprie capacità relazionali.
Terapia Focalizzata: Se sospetti di avere caratteristiche di un disturbo narcisista o altri problemi non risolti, discutine apertamente con un terapeuta. Potrebbero esplorare questi aspetti con te in modo più dettagliato.
Ricorda, il cambiamento richiede tempo, pazienza e impegno. Essere gentili con se stessi durante questo processo è fondamentale. Ogni passo che fai verso la comprensione di te stesso e il miglioramento delle tue relazioni è un progresso importante.

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