Buongiorno,Sono una ragazza di 27 anni normopesi. Assumo xanax

21 risposte
Buongiorno,
Sono una ragazza di 27 anni normopesi.
Assumo xanax 2 volte al giorno da 15 giorni e sono tornata ad una vita abbastanza normale quindi i sintomi di ansia si sono abbassati molto. Purtroppo mi è rimasta una forte insonnia che mi da tanti sbalzi umorali visto che io ho sempre avuto necessità di dormire abbastanza. Con xanax alla sera, dormo un paio di ore però poi mi sveglio e non riesco a dormire di nuovo, specialmente se la sera ho avuto overthinking. Può essere sintomo di ansia? Proverò ad assumere anche un integratore naturale alla sera per vedere se le cose migliorano.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.

Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL

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Salve, la mia domanda è chi le ha dato lo xanax? può essere un palliativo ma non la soluzione se non apprende il giusto modo di affrontare e risolvere i "tormenti" della sua vita, ci sono varie soluzioni ma se non fa una terapia o almeno un consulto anzitutto psichiatrico per la farmacologia, è complesso poter trovare la giusta cura.
Ciao. Sicuramente puoi integrare melatonina senza correre alcun rischio. Se stai al telefono o al computer fino a poco prima di andare a dormire cerca di cambiare appena puoi questa abitudine. Attenzione allo Xanax a meno che non ti sia stato prescritto da un medico che ha fatto delle indagini prima di dartelo con leggerezza. Il rischio di dipendenze è abbastanza elevato quindi cerca di affiancare una terapia con uno psicologo o uno psicoterapeuta. Su alcuni soggetti anche l'ipnosi sotto forma di terapia breve in due o tre sedute può aiutare molto nel trovare il sonno più facilmente. Se servisse mi trovi disponibile.
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Cara ragazza,
Il farmaco può essere un supporto alla terapia ma non è risolutivo. Va a modulare il sintomo ansioso ma non cambia l'atteggiamento della persona nei confronti dell'ansia. Un buon percorso psicologico caratterizzato da una parte psicoeducativa sull'ansia e volto a lavorare sugli aspetti cognitivi e comportamentali alla base della sua ansia potrebbe esserle di grade aiuto.
La aspetto volentieri per un primo colloquio conoscitivo online.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita
Gentile utente, consiglio di chiedere ad un medico le informazioni sui farmaci. Le consiglio di associare al medicinale anche un percorso di supporto psicologico: i più recenti studi hanno dimostrato che la combinazione di supporto psicologico e farmaci danno migliori risultati e più a lungo nel tempo. Se dovesse interessarle, può prenotare un primo incontro con me in maniera del tutto gratuita.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Cara utente, immagino che non riuscire a dormire sia davvero fastidioso. Rispetto i farmaci le suggerisco vivamente di confrontarsi con il medico che le ha prescritto xanax, immagino uno psichiatra. Riporti anche queste difficoltà nel sonno e tutti i dettagli che ha condiviso in questo spazio. Allo stesso tempo, le consiglio se non l’ha già fatto, di intraprendere un percorso con uno specialista: insieme approfondirete le sue domande legate all’ansia e all’overthinking. Un caro saluto! Dott.ssa Giorgia Signorini
Gentilissima,
Sicuramente un aiuto farmacologico in alcuni casi è una buona soluzione, ma probabilmente il problema ha radici più profonde. Perché non prova a fare un percorso psicologico unendolo anche ad una cura farmacologica? Qualcosa che faccia sì che i pensieri sui pensieri possano essere ristrutturati e lasciati andare…
Le auguro di fare dei suoi pensieri qualcosa di bello, restando a disposizione anche online.
Dott.ssa Teresa Colaiacovo
Buongiorno, la ringrazio per la condivisione e mi dispiace molto per la sua situazione attuale. Credo che parlare con il suo medico di queste sue difficoltà del sonno possa esserle utile, ma ritengo altrettanto importante intraprendere un percorso individuale per approfondire i suoi sintomi ansiosi e l'overthinking. Resto a disposizione, anche online. Un caro saluto. Irene Moschini
Gentile, capisco che sia complicato non dormire e capisco come lei si sente. La deprivazione di sonno e la qualità del sonno sono condizioni associate, in primis, all’umore; dunque, i suoi sbalzi umorali sono comprensibili. Non dormire rende nervosi, facilmente irritabili, irascibili, aggressivi e quanto altro. Il tutto si riversa in ogni sfera della vita quotidiana. Nel suo caso, la inviterei ad affrontare un percorso di supporto psicologico per capire quali sono i fattori sottostanti che la rendono ansiosa, cosa la porta all’overthinking, o semplicemente per ricevere il supporto di cui può aver bisogno in questo momento specifico. Assumere solo il farmaco non è risolutivo a lungo termine. Resto a disposizione. Un caro saluto. Dott.ssa Palmas
Gentilissima, la letteratura ci dice che la terapia farmacologica da sola non è sufficiente per la risoluzione del disturbo d'ansia e che è importante associare una terapia psicoterapica a quella farmacologica. I farmaci fungono solo da stampella temporanea ed è quindi importante poter fare un percorso psicologico che le dia gli strumenti per far fronte ai sintomi dell'ansia e poter affrontare le avversità della vita in modo più funzionale. Per quanto riguarda l'insonnia sarebbe opportuno escludere eventuali cause organiche e valutare la presenza di un possibile disturbo del sonno e, successivamente, intervenire al fine di porvi rimedio. Le auguro di fare un percorso che le permetta di avere maggiore consapevolezza rispetto alla natura del suo malessere e che le dia gli strumenti per affrontare la vita e le difficoltà in modo più funzionale, facendo appello a tutte le sue risorse. L'approccio cognitivo-comportamentale propone i trattamenti e le tecniche più efficaci per la gestione dell'ansia e degli attacchi di panico. Lei è giovane, ha tutta la vita davanti a sè e merita di viverla in uno stata di serenità e benessere. Le auguro il meglio e resto a disposizione. Dott.ssa Arianna Savastio
Salve e grazie per la sua condivisione.
Ci sono delle cose scritte nel suo messaggio che, credo, andrebbero approfondite meglio: ad esempio "sono tornata ad una vita abbastanza normale" cosa significa in particolare per lei?
Qual era la sua condizione prima di adesso?
Mi rendo conto che lo Xanax può aiutare se ci sono dei sintomi ansiosi, però se i sintomi persistono, è provato che la sola cura farmacologica potrebbe non bastare.
Il farmaco poco può con i cosiddetti "trigger emotivi" che ognuno di noi può avere; un pensiero, una situazione personale che ci riporta in uno stato ansioso.
Ci credo che dormire poco le provochi degli sbalzi d'umore, data l'importanza del sonno.
Non mi sento di dare giudizi affrettati e dirle se si tratta realmente di ansia o meno. Ma mi soffermerei su quella che è la sua condizione attuale e mi sembra di capire che c'è qualcosa che le provoca uno stato di alterazione per cui non riesce a dormire. Ansia o non ansia c'è questa situazione che immagino vada approfondita meglio e che a quanto pare non sta trovando "conforto" con la sola cura farmacologica.
Resto a disposizione online.
Dott. Damiano Frontera
Un antico detto ammoniva "Se vuoi dormire stai sveglio". Osservi come si corica; in che tipo di stanza, con che tipo di luce, se vi siano odori piacevoli o meno. Ovvero stare svegli può significare anche accorgersi , finalmente, di come occupiamo quel momento tutto "a parte" che è la notte. Certo, il peso conta. Se possibile perda più peso che può: Nessun animale, nemmeno noi, in assenza di cibo, rimane sveglio a lungo e con il sonno risparmia energie. Più che una dieta cambi orari e tipo di cibo di cui si alimenta. Altra cosa; provi a sostituire il pasto serale con un massaggio........ se vuole mi aggiorni
Salve, grazie per la condivisione della sua esperienza. Se lo Xanax le è stato prescritto da uno psichiatra ne parlerei direttamente con lui, per capire in che modo poter calibrare correttamente la terapia farmacologica per evitare queste situazioni. Se invece dovesse esserle stato prescritto dal medico curante ne parlerei con lui, per capire in che modo evolvere la situazione. Provi a valutare un eventuale inizio di un percorso di psicoterapia volto a comprendere meglio le dinamiche e i motivi che si celano dietro a quest'ansia. Spero di essere stato di aiuto. Cordiali saluti.
Buongiorno, i sintomi (ansia, insonnia, sintomi legati all'umore) per quanto possano essere disturbanti e rendere la vita quotidiana più difficile, in realtà sono anche dei segnale di qualcosa che, nella nostra vita, probabilmente richiede la nostra attenzione, ma di cui, generalmente, non siamo consapevoli. Può trattarsi per esempio di un equilibrio di vita che necessita un adattamento, di un desiderio con cui facciamo fatica a fare i conti o di altro. La terapia farmacologica (se prescritta da un medico) può aiutare ad alleviare o risolvere la sintomatologia, mentre un percorso di psicoterapia può aiutare a comprendere il significato dei sintomi e a costruire un equilibrio di vita più soddisfacente, per un maggiore benessere. Il mio suggerimento è quindi di affiancare i due percorsi. Le mando un saluto. Dott.ssa Sara Zamperlin
Gentile utente, posso immaginare la difficoltà che l irregolarità del sonno comporta e la deprivazione che essa le causa nel corso della giornata.
Non ha mai pensato di associare alla cura farmacologica quella psicologica?
Spesso si tende a curare il sintomo, vedendo una risoluzione più o meno stabile, ma non si va alla radice della difficoltà e questo solo un percorso riesce a renderlo meno difficoltoso.
Quello che le consiglio è proprio questo, se sente la necessità e la voglia, può contattarmi e fissare un appuntamento, per parlare anche di qualche tecnica che potrebbe utilizzare e affiancare ad un percorso psicologico
Per cui, resto a sua disposizione
Ricevo anche online
Dott.ssa Gabriella Caracciolo
Buongiorno,
L'overthinking è certamente una manifestazione di tipo ansioso ed andrebbe trattata con una psicoterapia in modo da risolvere il problema alla radice. Inoltre, se lo xanax non riesce ad aiutarla efficacemente per la questione sonno, dubito possa farlo un integratore.
Dott. Marco Cenci
Gentile utente, il mio consiglio è di chiarire i suoi dubbi con chi le ha prescritto il farmaco ed eventualmente valutare di sostituirlo con un altro. Visto però che sono ancora presenti sintomi ansiosi, le consiglio di valutare la possibilità di intraprendere un percorso psicologico per lavorare sulla causa dell'ansia. I farmaci aiutano a gestire la situazione, ma non risolvono il problema.
Resto a disposizione, anche online, in caso volesse approfondire.
Cordiali saluti, Dott.ssa Claudia Torrente Cicero
Gentile utente, comprendo e sono vicina al suo disagio. Confido nel fatto che che il farmaco le sia stato prescritto da uno psichiatra e le consiglio di rivolgersi allo stesso per fare presente il problema che riscontra la sera dopo la sua assunzione. Trovare i giusti dosaggi può essere complesso ed è quindi necessario valutare eventuali aggiustamenti con il proprio medico. Tuttavia, mi domando se a questa cura sta accompagnando una terapia. Infatti, il farmaco aiuta ad alleviare i sintomi, ma non a lavorare sul problema in sè. Nel caso in cui non lo stesse già facendo, le consiglio di valutare l'idea di iniziare un percorso di terapia personale.
Dott.ssa Anna Asia Forino
Buongiorno. Le benzodiazepine sono utili per alleviare i sintomi dell'ansia, ma non vanno a fondo delle cause che l'hanno scatenata. Un percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale potrebbe aiutarla ad affrontarle, permettendole anche di ridurre pian piano il farmaco, fino alla sua sospensione totale. Tale tipo di psicoterapia le permetterebbe altresì di affrontare con una discreta probabilità di successo il problema dell'insonnia e quello degli sbalzi umorali. Resto a sua disposizione, anche on-line, nel caso che fosse interessata ad approfondire. La saluto cordialmente.
Gentilissima,
la situazione che descrive sembra molto complessa. Difficile darle una risposta, normalmente l'insonnia può essere collegata a multiple patologie dall'ansia alla depressione, dall'ipertiroidismo ad altre patologie sia psichiche che, talvolta, mediche. A volte invece, dietro all'ansia non vi è sempre una patologia, ma per poterlo definire è necessaria un'attenta analisi di specialisti quali psicologi/psicoterapeuti/psichiatri. Per poterle rispondere sarebbe importante avere maggiori informazioni come: da quanto prende il farmaco? Come mai assume Xanax? Quale è stata la diagnosi? Che sintomatologia ha? Ed altre ancora. Per rispondere alla sua domanda lo psicologo tendenzialmente necessita di sessioni di incontro e di tempo per comprendere insieme quando, in che modo, e per quale motivo avviene l'insonnia, l'overthinking e che altre sensazioni/emozioni/comportamenti vive. Presumo che avendo una prescrizione, lei sia anche in carico ad uno Psichiatra, nel caso non fosse, può sempre riferirsi al Centro di Salute Mentale più vicino (AUSL) o a professionisti nel privato.
Spero di averle dato un po' più di chiarezza, per qualsiasi cosa non esitare a contattarmi. Dott.ssa Tommasini
Gentile utente, qualunque dubbio o sintomo spiacevole è importante che lei lo condiva con il suo curante. Oltre alla terapia farmacologica, potrebbe esserle utile affiancare un supporto psicologico che la possa accompagnare nella comprensione di questa ansia.
Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo

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