Buongiorno, sono una ragazza di 27 anni e a novembre per la prima volta ho avuto un attacco di panic

22 risposte
Buongiorno, sono una ragazza di 27 anni e a novembre per la prima volta ho avuto un attacco di panico e forti stati d'ansia. Ho ricollegato tutto all'incidente quasi mortale in moto di mio padre di qualche settimana prima e alla mia positività al Covid in quel momento. Dopo un paio di settimane sono tornata come prima. A fine marzo ho ricominciato a provare forte ansia alla bocca dello stomaco, mi sono spaventata e ho avuto più attacchi di ansia e pianto per via della paura. Pensieri come: non passerà mai, sono pazza, ecc.
Ho già visto 4 volte una psicologa che mi ha aperto gli occhi su alcune peculiarità del mio carattere, forse sono più insicura di quanto pensassi, la corazza di forza che ho costruito negli anni l'ho costruita grazie a chi mi circonda e non grazie a me stessa, mi sento molto responsabile nei confronti di chi amo e tendo a mettere da parte la mia persona. Ma non sono soddisfatta dei risultati.
Il fatto è che questa ansia va e viene continuamente e in alcuni giorni "no" scoppio a piangere (mi sento sola e ho paura di non uscirne più). Nei giorni "sì" invece sto bene, mi diverto, faccio ciò che mi appasiona, sono più lucida.
Non prendo alcun farmaco e non ne voglio assolutamente prendere. Mi aiuto solamente con degli integratori.
Vorrei avere un parere e probabilmente essere rassicurata. Grazie.
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso.
Comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione da lei riportata.
Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico per indagare cause origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Sarebbe opportuno inoltre cercare di ritagliarsi uno spazio per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata e agli eventi vissuti.
Cordialmente, dott FDL

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Dalle sue parole sembra attraversare un momento davvero particolare che meriterebbe di essere condiviso. I suoi vissuti, anch'essi così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto
Buonasera, mi dispiace per la situazione di disagio che sta vivendo. Le consiglio di iniziare o continuare il percorso psicologico intrapreso.
Cordiali saluti
Dott.ssa Giulia Proietti
Salve, dalle sue parole traspare una grande sofferenza e mi dispiace. per il suo vissuto emotivo.
A questo punto credo che un percorso psicologico possa aiutarla a gestire meglio la situazione.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Mi sembra che il suo percorso stia andando nel verso giusto.Dal suo discorso si comprende che lei si sta mettendo in discussione, abbia fiducia e vada avanti!
Daniela Bianchi
Gentile utente, riferisca alla sua psicologa la sua insoddisfazione, le racconti che ha sentito il bisogno di cercare altri pareri, potranno emergere aspetti di sé importanti da guardare insieme. Continui nel suo percorso con fiducia, 4 sedute sono davvero solo l'inizio!
Un caro saluto,
Dott.ssa Pamela Cornacchia
Buongiorno, mi dispiace per la sua situazione.certi eventi della vita possono sfociare in manifestazioni di sintomi ansiogeni. Le consiglio di intraprendere un percorso con un professionista al fine di valutare i fattori scatenanti del disagio che vive ( da quanto tempo si manifesta c’è stata una particolare situazione un particolare pensiero che lo ha innescato?) fattori di mantenimento (in quali stazioni si manifesta questo disagio? Quali pensieri ho in quel momento? Quali conseguenze teme che potrebbero accadere?)
Un percorso con un professionista può aiutarla a comprendere meglio il suo disagio Ed affrontarlo nel miglior modo possibile. Cordiali saluti Dottor Luca Ferretti
Buonasera Gentile Utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Forse è il caso che parli di questa insoddisfazione direttamente con la sua psicologa; tenga presente che 4 incontri generalmente sono pochi per fare un percorso psicoterapeutico. Quali obiettivi vi siete dati? Avete parlato di quelle che sono le sue aspettative circa la terapia? Dalle sue parole emerge molta "fretta" nel far sparire il sintomo, ma l'ansia, come tutte le emozioni, ci segnala qualcosa. Per capire perché stia cercando di attirare la sua attenzione, serve che si dia del tempo per poterla esplorare. Cordialmente, dott. Simeoni
Salve. L'ansia e gli attacchi di panico vanno compresi nel contesto globale del vissuto emotivo. In genere segnalano un disagio che si manifesta in questo modo, sono il campanello di allarme di una situazione diventata insostenibile. Per superarli non basta capire, è importante fare emergere e accettare la fragilità che può essere alla base di tutto. È un percorso che richiede il tempo necessario per stimolare la fiducia in se stessa e per comprendere che segnale stanno dando, per attivare un processso di cambiamento che attinga all'energia profonda, alla forza vitale e non alla forza imposta con la volontà. Distinti saluti
Dal suo breve racconto, si direbbe che soffre di un disturbo di ansia che in alcuni momenti è stata così intensa da sfociare nel panico .
Pare che nel corso dei pochi colloqui con la psicologa che si è occupata di lei, siano emersi elementi importarti sui cui lavorare e la necessità di rinforzare la resilienza psicologica, forse meno solida di quanto immaginava. Perchè dunque sospendere il lavoro con la collega? Credo che i problemi che presenta richiedano un lavoro ben più approfondito e prolungato. Se non ci sono impedimenti importanti , può riprendere contatto con la dott.sa e iniziare una psicoterapia. Buona serata. Dr. Bruno Ramondetti
Buonasera, è molto probabile che Lei abbia ragione per quanto riguarda la causa scatenante, l'evento così stressante come l'incidente di Suo padre con le relative conseguenze a livello psicologico. La Sua positività al covid sarà stato un fattore di vulnerabilità, cioè una condizione che potenzialmente rende la persona più vulnerabile. I pensieri che descrive portano alle reazioni emotive che ha provato. Spesso le persone dopo un primo attacco di panico hanno paura che possa succedere di nuovo, vivono la cosiddetta paura della paura. Lavorare sul problema con l'aiuto di uno psicologo può portare a ottimi risultati, ma non in 4 sedute, sono davvero troppo poche. Sono invece abbastanza per capire se si trova bene con il professionista, se riesce a fidarsi. Se da questo lato non ci sono problemi, Le consiglierei di proseguire. L'ansia è un'emozione come tutte le altre e come tale va e viene. È come un allarme, utile a proteggerci dai pericoli. Ma se questo allarme tende a scattare con ogni mosca che passa è opportuno intervenire. Pensare di non uscirne più porta alla tristezza di cui pianto è l'espressione, è comprensibile che Lei stia male. Si fidi e si faccia aiutare. Non ci vogliono anni, ma dei mesi sicuramente sì. Un caro saluto. Dott.ssa Katarina Faggionato
Buonasera,
Innanzitutto mi sento di rassicurarla spiegandole che i 4 colloqui già svolti con la psicologa sono ancora pochi per ottenere risultati duraturi e apprezzabili.
Quindi se si sente in sintonia con la collega, le consiglio di continuare il percorso già intrapreso.
In caso contrario le consiglio di rivolgere alla collega le sue perplessità sui risultati ("non sono soddisfatta dei risultati"), in modo da chiarire con lei questi aspetti e approfondire questa sua tendenza a percepire ciò che ancora non è completo, che non è soddisfacente.
Posizione questa che, a mio parere, può rinforzare in modo significativo la patologia ansiosa che ha descritto.
Un caro saluto.
Cara utente,
mi dispiace per quello che prova e che ha dovuto passare. L’ansia ha sempre una funzione. Ci indica che stiamo trascurando qualcosa. Quattro incontri non sono sufficienti per lavorare su di sé. Le consiglio di riprendere le sedute perché per arrivare a raggiungere uno stato di benessere è necessario un lavoro di introspezione e ascolto che richiede tempo e costanza.
Resto a disposizione. Dott.ssa Francesca
Gentile Signora la strada che ha iniziato contattando una psicoterapeuta solitamente modifica gli equilibri e porta e dei cambiamenti. I tempi di questi percorsi variano molto in funzione di molte variabili. Pertanto deve continuare a lavorare su se stessa non interrompa questo percorso. Un cordiale saluto
Gentile amica,

come sicuramente la collega a cui si è rivolta le avrà detto, l'ansia è una dimensione umana. Nessun essere umano è immune dall'ansia, semplicemente perché vivere è confrontarsi con i molti pericoli a cui possiamo andare incontro. Da questo punto di vista, l'ansia è un alleato, ci ha permesso di sopravvivere in un ambiente ostile. Nessuna terapia potrà quindi toglierle l'ansia "umana2 di vivere. Quello che può aspettarsi è di non avere quest'ansia così forte, così pervasiva, e che le impedisce di progettare e vivere. Ma solo "in alcuni momenti". Comprendere come "gestire" l'ansia è l'obiettivo più realistico che può perseguire in questo lavoro con la sua terapeuta, che ha già dato ottimi risultati.
Ce la farà sicuramente!

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Buongiorno, da quello che scrive sicuramente ci sono state circostante contingenti che hanno attivato la sua ansia rispetto al fatto di non poter tenere sempre tutti al sicuro, cosa che lei riferisce essere impostante per lei. Probabilmente dovrebbe proseguire con un percorso di psicoterapia che la aiuti a gestire questi aspetti, comprendere come si funziona è un primo passo ma se si vogliono cambiare le cose è necessario modificare un pochino il proprio approccio ad esse. Cordiali saluti Dottoressa Michela Campioli
Gentile utente di mio dottore,

gli attacchi di panico sono una disagio psichico che si inscrive all'interno dei disturbi d'ansia. Questi ultimi sono trattabili con successo attraverso un approccio di tipo integrato composto da farmacoterapia e psicoterapia. La prima interviene sul sintomo ridimensiondone gli effetti consentendo cosi al soggetto di poter svolgere regolarmente le attività quotidiane, la seconda invece punta ad un benessere più a lungo termine approfondendo le funzioni relazionali del sintomo e costruendo insieme al paziente una possibilità diversa di affrontare la vita, le relazioni e lo stare al mondo in toto. La psicoterapia risulta esser la cosa più importnate se si vuol star bene sul serio senza l'auisilio costante dei farmaci.
Dice di aver già visto 4 volte una psicologa, questo fa pensare che abbia già iniziato un percorso di psicoterapia. Continui, vedrà che con il tempo riuscirà a torvare il benessere che cerca

Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
Buonasera! Ha appena iniziato il percorso e da ciò che dice mi sembra che la strada sia quella giusta. Continui con fiducia e vedrà presto altri risultati.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, penso sia importante che ne parli con la psicologa con cui ha intrapreso il percorso, comunicandole l'insoddisfazione, i dubbi e le paure che sta sentendo. Quattro sedute sono solo l'inizio, si dia del tempo e abbia fiducia. Dott.ssa Laura Ammendola
Buonasera, il momento particolare che stiamo vivendo ed il covid che ha avuto, sicuramente l'ha fatta sentire vulnerabile e l'ansia che prova potrebbe essere la conseguenza di ciò che l' è accaduto. Continui la sua terapia psicologica e si affidi alla sua psicoterapeuta ed elabori i sintomi che sta provando, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buongiorno cara, senz'altro sei stata protagonista di due eventi molto importanti. Comprendo perfettamente quanto possano averti segnata nel tempo. Se sei ancora seguita da questa collega psicologa, che cosa ne pensi di condividere con lei il tuo desiderio di rassicurazione?
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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