Buongiorno, sono una ragazza di 26 anni e soffro di acne sul viso da quando ero un’adolescente. Nel

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Buongiorno, sono una ragazza di 26 anni e soffro di acne sul viso da quando ero un’adolescente.
Nel 2018, grazie ad una visita ginecologica, scopro di avere le ovaie multifollicolari, così il dermatologo mi prescrive Yasminelle (inutile dirvi che fino ad allora creme, pomate e antibiotici non erano mai serviti a nulla).
Con la pillola la situazione migliora tantissimo, così (stupidamente) dopo un anno e mezzo provo a sospenderla per vedere cosa sarebbe successo.
La pillola, però, non cura l’acne, dunque 6-7 mesi dopo la situazione peggiora nuovamente e (sotto consiglio medico) la riprendo, questa volta Diane, che nel giro di poche settimane ha un effetto positivo sulla mia pelle.
Dopo un altro anno e mezzo, a causa dei valori del colesterolo che piano piano stavano aumentando, la interrompo.
Stesso film, 6-7 mesi dopo la situazione peggiora, così vado da un altro dermatologo che mi prescrive clindamicina gel al mattino e benzac 10% la sera + svariati detergenti che ho iniziato da un mese + (in accordo col ginecologo) la pillola Sibillette che ho iniziato da una settimana.
Intanto ho fatto anche le analisi ormonali (che non avevo mai fatto prima d’ora) di cui sto attendendo i risultati.
Il mio viso nel giro di un mese è peggiorato tantissimo, come mai successo prima, perciò mi chiedo se sia il caso di continuare con le pomate, se la pillola farà effetto anche questa volta o se è il caso di fare una visita da un altro specialista.
Purtroppo questo problema sta avendo un fortissimo riscontro negativo a livello psicologico, perciò chiedo a voi per avere un altro parere o semplicemente per un conforto.
Vi ringrazio tanto per l’attenzione.
Gentile paziente, in casi come il suo l'ideale sarebbe rivalutare da capo la situazione ed instaurare un regime terapeutico di medio-lungo periodo appropriato; la pillola estroprogestinica può migliorare la patologia acneica ma non ne rappresenta lo standard terapeutico. Indubbiamente per il suo carattere di cronicità la patologia acneica può avere un peso psicologico rilevante, ciò però non significa che non sia possibile migliorare la proprio situazione con la terapia adeguata.

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