Buongiorno,sono una ragazza di 26 anni da un anno fidanzata.Sto soffrendo da qualche mese di un dist
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Buongiorno,sono una ragazza di 26 anni da un anno fidanzata.Sto soffrendo da qualche mese di un disturbo d’ansia post traumatico da stress.Molto spesso preferisco stare in casa che uscire.Sono diventata molto ipocondriaca.E L’ansia tende a farmi avere paura di molte cose.Ieri ho avuto una lite con il mio ragazzo perché io non voglio uscire,e se usciamo esco controvoglia.Credevo che lui mi capisse.Ma chiaramente non è così.Vede il mio disturbo come se io non lo amassi.Dandomi ulteriori preoccupazioni e ansie.Cosa mi consigliate di fare?
P.S sto facendo psicoterapia.
P.S sto facendo psicoterapia.
Buongiorno, ci sono delle situazioni della vita che molto spesso risultano essere più grandi di noi, alle quali difficilmente riusciamo a tener testa, e molto spesso rischiamo di venire schiacciati dal loro peso. un grave trauma lascia inevitabilmente delle cicatrici, cicatrici che richiedono tempo per essere sanate. Ti suggerisco di parlare col tuo ragazzo cercando di mostrargli la differenza tra il "non voler fare qualcosa" ed il "non riuscire in questo momento a fare qualcosa". Se la paura del tuo ragazzo è solo che te non voglia più continuare la relazione con lui, si placherà capendo che in questo momento non si parla di lui, ma di te. Hai bisogno di prenderti cura di te, di volerti bene, di riuscire a trovare una pace di fondo dal quale partire per poter capire come uscire da questa spirale di dolore.
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Buon pomeriggio. Mi dispiace per le difficoltà che sta sperimentando e che condivide attraverso questo spazio.
Credo possa essere molto importante poter condividere con il suo compagno i propri sentimenti e vissuti in modo aperto ed onesto, al fine di poter aprire un dialogo attraverso il quale poter comprendere più a fondo reciprocamente le vostre diverse esperienze in questo momento. Se sta già seguendo un percorso di psicoterapia, inoltre, il mio suggerimento è di condividere direttamente con il/la suo/a terapeuta i vissuti, sentimenti, pensieri che ha condiviso qui con noi ed esplorarli all'interno del proprio spazio terapeutico. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Credo possa essere molto importante poter condividere con il suo compagno i propri sentimenti e vissuti in modo aperto ed onesto, al fine di poter aprire un dialogo attraverso il quale poter comprendere più a fondo reciprocamente le vostre diverse esperienze in questo momento. Se sta già seguendo un percorso di psicoterapia, inoltre, il mio suggerimento è di condividere direttamente con il/la suo/a terapeuta i vissuti, sentimenti, pensieri che ha condiviso qui con noi ed esplorarli all'interno del proprio spazio terapeutico. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Gentilissima, non deve essere facile convivere con una situazione 'così grande. Ogni trauma lascia delle conseguenze che possono esser elaborate solo con il tempo è il proseguire del percorso terapeutico. Parli delle sue difficoltà con il suo ragazzo, credo che possa capire che non rifiuta di uscire con lui ma con qualsiasi persona, è importante che sia messo a conoscenza dei suoi pensieri e delle sue paure. E poi metta al corrente di queste difficoltà il suo terapeuta, troverete assieme le strategie più funzionali a migliorare il rapporto con il suo partner.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Miculian
I miei migliori auguri
Dott.ssa Miculian
Buonasera, poiché sta già svolgendo un percorso di psicoterapia, il primo consiglio che mi sento di darle è di rivolgere i quesiti qui esposti al su* terapeuta.
Se i sintomi dovessero essere per lei più intollerabili, le consiglio, inoltre, di valutare con il su* terapeuta, un eventuale consulenza psichiatrica che possa aiutarla a gestire le fasi acute e più dolorose, in modo da restituirle uno stile di vita più rispondente alle sue esigenze.
Le auguro il meglio!
Se i sintomi dovessero essere per lei più intollerabili, le consiglio, inoltre, di valutare con il su* terapeuta, un eventuale consulenza psichiatrica che possa aiutarla a gestire le fasi acute e più dolorose, in modo da restituirle uno stile di vita più rispondente alle sue esigenze.
Le auguro il meglio!
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente di Miodottore, capisco che lei stia affrontando una situazione difficile in cui la paura di uscire di casa, stia influenzando il suo rapporto con il partner.
Dato che sta già facendo un percorso di psicoterapia, comunicare apertamente con il suo partner riguardo ai suoi sentimenti e alle sue difficoltà è fondamentale per il mantenimento di un rapporto sano.
Spieghi cosa sta succedendo, come l'ansia sta influenzando la sua vita e quali azioni sta intraprendendo per affrontare il problema. Una comprensione reciproca può aiutare entrambi a trovare un modo di affrontare questa sfida insieme.
A presto e cari saluti
Dato che sta già facendo un percorso di psicoterapia, comunicare apertamente con il suo partner riguardo ai suoi sentimenti e alle sue difficoltà è fondamentale per il mantenimento di un rapporto sano.
Spieghi cosa sta succedendo, come l'ansia sta influenzando la sua vita e quali azioni sta intraprendendo per affrontare il problema. Una comprensione reciproca può aiutare entrambi a trovare un modo di affrontare questa sfida insieme.
A presto e cari saluti
Gentilissima,
desidero chiarire che, in assenza di una formulazione del caso adeguata e dettagliata, può essere complesso offrire consigli specifici nella nostra professione. Immagino che la situazione attuale sia estremamente difficile per lei, e per questo mi dispiace sinceramente. Tuttavia, posso assicurarle che la sua psicoterapeuta, avendo una conoscenza più profonda della sua storia di vita, del trauma che ha subito e del tipo di relazione che ha con il suo fidanzato, sarà in grado di supportarla nel modo più appropriato.
Lei ha menzionato di soffrire di un disturbo d'ansia post-traumatico da stress, che sta causando sintomi intrusivi e comportamenti evitativi. Questo, a sua volta, sta influenzando negativamente la sua relazione sentimentale, aumentando ulteriormente la sua ansia. La terapia, che ha saggiamente intrapreso, può essere un ambiente sicuro in cui cercare di comprendere, integrare, elaborare, affrontare e rielaborare l'evento traumatico, così come i conseguenti pensieri, emozioni e bisogni che stanno influenzando la sua vita sentimentale attuale.
Con l'aiuto della sua terapeuta, avrà l'opportunità di discutere delle sue paure e del suo modo di affrontarle. Questo vi permetterà di sviluppare insieme comportamenti di autoprotezione specifici, adeguate strategie di coping e tecniche di rilassamento. Ritornare alla normalità il prima possibile potrebbe essere una soluzione vantaggiosa, così come discutere delle sue difficoltà con il suo fidanzato rassicurandolo, invece, del suo amore.
Cordialmente
Liza Bottacin
Gentilissima, è importante aver identificato queste difficoltà e riuscirne a parlare apertamente con il suo fidanzato. Va detto che, in presenza di una sofferenza psicologica,non sempre le persone intorno a noi riescono a comprendere cosa stiamo vivendo, anche quando il loro sentimentimento è forte e autentico. Spesso presetano critiche o propongono soluzioni concrete che non riescono a migliorare il nostro umore o a spegnere il nostro malessere, ma che inoltre ci colpiscono negativamente. Si tratta di atteggiamenti che rappresentano perlopiù la loro frustrazione nel non riuscirci ad aiutare e a capire e vanno letti anche nell'ottica di una loro fragilità.
La sua scelta di iniziare un percorso di psicoterapia è stata significativa e valida. Le consiglierei di affrontare le sue difficoltà in terapia e di valutare, insieme alla sua psicologa, anche la possibilità di coinvolgere il suo ragazzo in uno o più incontri di terapia, per essere supportata nella comunicazione del suo malessere all'interno dello spazio della seduta ed eventualmente sperimentare insieme tecniche di comunicazione efficace
La sua scelta di iniziare un percorso di psicoterapia è stata significativa e valida. Le consiglierei di affrontare le sue difficoltà in terapia e di valutare, insieme alla sua psicologa, anche la possibilità di coinvolgere il suo ragazzo in uno o più incontri di terapia, per essere supportata nella comunicazione del suo malessere all'interno dello spazio della seduta ed eventualmente sperimentare insieme tecniche di comunicazione efficace
Buonasera, parallelamente alla psicoterapia sarebbe utile e importante un percorso di E.M.D.R, di tecniche di rielaborazione e desensibilizzazione di piccoli e grandi traumi.
Buona serata.
Dott. Raffaello Di Monte
Dott.sa Luisa Anibaldi
Buona serata.
Dott. Raffaello Di Monte
Dott.sa Luisa Anibaldi
La buona notizia è che il tuo caso (concedimi, ti prego di darti del tu) sembra ricadere sotto sintomatologia tipica: la maggior parte delle psicoterapie avrà eccellenti risultati in tempi ottimi (che variano da tre mesi ad un anno, a seconda dell'approccio/metodo e della o del terapeuta). La notizia cattiva è che si percepisce rabbia nei confronti del tuo fidanzato, assolutamente legittima ma che rischia di distrarti o addirittura ostacolarti nel lavoro sul trauma.
In psicoterapia non si danno consigli, ma non sono la tua terapeuta, quindi: segui ed esegui con dedizione le prescrizioni della tua terapeuta. Se il dubbio era se parlare o meno della rabbia in terapia, il consiglio sarebbe: fallo quanto prima; Se il dubbio era "posso stare con una persona che in una situazione del genere non è di supporto?", il consiglio sarebbe: risolvi prima l'emergenza, consolida il risultato, poi affronta apertamente il discorso con lui e decidi di conseguenza (e se senti di non avere le risorse per capirlo o farlo, può diventare una nuova sfida del percorso di psicoterapia.
In psicoterapia non si danno consigli, ma non sono la tua terapeuta, quindi: segui ed esegui con dedizione le prescrizioni della tua terapeuta. Se il dubbio era se parlare o meno della rabbia in terapia, il consiglio sarebbe: fallo quanto prima; Se il dubbio era "posso stare con una persona che in una situazione del genere non è di supporto?", il consiglio sarebbe: risolvi prima l'emergenza, consolida il risultato, poi affronta apertamente il discorso con lui e decidi di conseguenza (e se senti di non avere le risorse per capirlo o farlo, può diventare una nuova sfida del percorso di psicoterapia.
Gent.ma, visto che sta facendo un percorso di psicoterapia si affidi al suo o alla sua terapeuta. Sarebbe molto utile che utilizzasse direttamente il suo spazio terapeutico per formulare direttamente queste domande che esprime, in modo da utilizzare al meglio il suo rapporto terapeutico. Cordiali saluti
Buongiorno, penso che sia importante per lei in questo momento in cui sta affrontando il suo trauma in terapia poter gestire anche le difficoltà relazionali che ne conseguono con il suo terapeuta. Potrebbe aiutarla a elaborare e gestire i suoi vissuti e fornirle delle informazioni e degli strumenti anche teorici per poter aiutare il suo fidanzato a capire cosa sta attraversando. Un caro saluto. Dott.ssa Elisa Siri
Mi dispiace della situazioni che sta vivendo...credoi che oltre a parlare apertamente cpon il suo compagno sia il caso di fare colloqui piscoterapeutici con uno specialista per eveitare che i disturbi durino troppo a lungo.
In questi casi sarebbe importante approfondire quello he lei chiama "disturbo post traumatico da stress", quindi capire l'evento traumatico ed eventualmente trattarlo attraverso la tecnica EMDR (è una tecnica scientificamente provata per elaborare il trauma). Anche parlare col suo ragazzo sarebbe importante, non solo per metterlo al corrente di cosa le sta capitando, ma anche per condividere i vostri vissuti emotivi
Sono molto d’accordo con il collega d’Abate che ti ha risposto poco sopra.
In questo momento l’unica è la più importante cosa che puoi fare è diventare tu la tua priorità. Non sarà facile e ci vorrà tempo. Ma tu hai fatto il primo passo giusto chiedendo aiuto. Sei in un percorso. Fidati del percorso.
Al tuo fidanzato puoi spiegare che non è indisponibilità ad uscire con lui perché non ti interessa, ma una vera difficoltà a fare cose che prima riuscivano facili ed ora non più. Disagio e difficoltà.
Se sarai capace di comunicare questo senza rabbia, né giudizio, lui ti capirà.
Ora hai solo bisogno di tornare a te e alle tue priorità. In bocca al lupo.
S. L.
In questo momento l’unica è la più importante cosa che puoi fare è diventare tu la tua priorità. Non sarà facile e ci vorrà tempo. Ma tu hai fatto il primo passo giusto chiedendo aiuto. Sei in un percorso. Fidati del percorso.
Al tuo fidanzato puoi spiegare che non è indisponibilità ad uscire con lui perché non ti interessa, ma una vera difficoltà a fare cose che prima riuscivano facili ed ora non più. Disagio e difficoltà.
Se sarai capace di comunicare questo senza rabbia, né giudizio, lui ti capirà.
Ora hai solo bisogno di tornare a te e alle tue priorità. In bocca al lupo.
S. L.
Gentilissima, comprendo i suoi vissuti e l'amarezza di non essere compresa. Non ci dici da quanto sei in terapia, in ogni caso ha bisogno del suo tempo. Parla con il professionista che ti segue rispetto ad un'eventuale terapia farmacologica e delle difficoltà con il tuo ragazzo. Per quanto riguarda lui, capisco,e rischia di diventare un peso. Invece è una risorsa in questo momento difficile perchè ti offre compagnia, amore. Ha senz'altro difficoltà a comprendere realmente come stai, perchè le persone tendono a sostituire il "non posso" con il "non voglio" e ti spronano come se fosse un problema di volontà. Prova a parlarci spiegandogli come è fatta la tua difficoltà. Se puoi studia delle alternative all'uscire che possano variare i vostri incontri.Potrebbe essere un gesto che lui vive come attenzione anche alle sue esigenze. Ti auguro tanti miglioramenti su più fronti, un cordiale saluto dott.ssa Silvia Ragni
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Buonasera, capisco quanto sia difficile affrontare il disturbo d'ansia e le sue conseguenze, soprattutto quando influiscono sulla relazione con il suo ragazzo. È naturale che la situazione possa creare tensioni, soprattutto se lui non riesce a comprendere completamente ciò che sta attraversando.
Potrebbe essere utile provare a spiegare al suo ragazzo cosa sta vivendo, magari con l'aiuto del terapeuta, per farlo sentire più coinvolto e per aiutarlo a capire che la sua difficoltà ad uscire e le sue ansie non sono un riflesso della mancanza di amore nei suoi confronti, ma una conseguenza del suo stato di salute mentale. A volte, le persone che non hanno esperienza diretta con l'ansia faticano a comprendere la sua portata e possono interpretarla in modo errato.
Potreste anche trovare un compromesso su come trascorrere del tempo insieme: magari iniziare con attività che le fanno sentire a suo agio e che non la facciano sentire troppo sotto pressione, per poi aumentare gradualmente il livello di esposizione a situazioni sociali. Potrebbe anche essere utile suggerire al suo ragazzo di leggere qualche materiale sul disturbo d'ansia post-traumatico, in modo che possa avere una visione più chiara di ciò che sta vivendo.
Continui con la psicoterapia e cerchi di comunicare apertamente i suoi bisogni, sia con il suo ragazzo che con il terapeuta. È importante che il suo benessere sia al centro delle sue decisioni e che la relazione non la faccia sentire ulteriormente in colpa o sotto pressione.
d.ssa Raileanu
Potrebbe essere utile provare a spiegare al suo ragazzo cosa sta vivendo, magari con l'aiuto del terapeuta, per farlo sentire più coinvolto e per aiutarlo a capire che la sua difficoltà ad uscire e le sue ansie non sono un riflesso della mancanza di amore nei suoi confronti, ma una conseguenza del suo stato di salute mentale. A volte, le persone che non hanno esperienza diretta con l'ansia faticano a comprendere la sua portata e possono interpretarla in modo errato.
Potreste anche trovare un compromesso su come trascorrere del tempo insieme: magari iniziare con attività che le fanno sentire a suo agio e che non la facciano sentire troppo sotto pressione, per poi aumentare gradualmente il livello di esposizione a situazioni sociali. Potrebbe anche essere utile suggerire al suo ragazzo di leggere qualche materiale sul disturbo d'ansia post-traumatico, in modo che possa avere una visione più chiara di ciò che sta vivendo.
Continui con la psicoterapia e cerchi di comunicare apertamente i suoi bisogni, sia con il suo ragazzo che con il terapeuta. È importante che il suo benessere sia al centro delle sue decisioni e che la relazione non la faccia sentire ulteriormente in colpa o sotto pressione.
d.ssa Raileanu
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