Buongiorno, sono una ragazza di 26 anni. Da quando ne ho memoria, ho problemi di balbuzie e tic, che

19 risposte
Buongiorno, sono una ragazza di 26 anni. Da quando ne ho memoria, ho problemi di balbuzie e tic, che nel tempo sono sempre riuscita a mascherare all'occorrenza, non senza sforzi.
Oltre a questi due "problemi", mi rendo conto di avere spesso pensieri intrusivi e ossessivi, come per esempio contare oggetti, ripetere mentalmente schemi o parole, toccare un oggetto tot volte, contare, ecc..
Tendenzialmente sono una persona che tende a preoccuparsi molto per le cose, spesso mi assale una sensazione di ansia ingiustificata e sensazione di perdita di controllo riguardo alle cose che ho programmato.
Conduco una vita molto attiva, lavoro, faccio molto sport, esco spesso con amici e con il mio fidanzato, mi dedico ai miei hobby e mi prendo cura di me stessa.
Vi ho scritto per ricevere possibilmente un consiglio riguardo alla mia situazione, leggendo su vari siti i miei sintomi potrebbero essere riconducibili ad un disturbo ossessivo compulsivo e vorrei gentilmente sapere se fosse il caso di contattare uno specialista per approfondire la mia situazione.
Vi ringrazio in anticipo.
Buongiorno, da quello che leggo ha già preso in considerazione l'idea di contattare un collega: sono certa che un percorso potrà aiutarla a comprendere meglio il suo "modo di funzionare". Non è escluso che si possano inserire test a conferma di una eventuale diagnosi ma, quel che più conta, è e sarà il suo benessere. Ottimo che lei abbia hobbies che coltiva, che pratica sport e che si prende cura di se stessa; queste abitudini non le perda! Io resto a disposizione, online o in presenza e le auguro buona giornata. Dott.ssa Calci

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Cara utente, prima di tutto grazie per aver condiviso con noi un elemento molto importante della sua vita. Se è emersa dentro di lei la domanda di chiedersi se ciò che le accade e ascrivile ad un disturbo oppure no, forse potrebbe essere già un valido motivo per esplorare questo elemento della sua vita, anche solo per comprendere meglio il suo modo di funzionare. Il fatto che lei conduca una vita molto attiva, ricca e con una rete sociale presente sono elementi che le saranno sempre di aiuto e protettivi.
Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno, immagino che nel tempo sia riuscita a trovare delle strategie e lei funzionali per poter ovviare la sua balbuzie, tuttavia, allo stesso tempo, immagino sia stato molto faticoso questo processo. Penso che possa essere un buon passo quello di contattare un professionista per confrontarsi su questo e sugli altri aspetti da lei descritti. Penso che intraprendere un percorso di sostegno psicologico personale la possa aiutare a comprendere alcuni comportamenti. Rimango a disposizione, un caro saluto. Dott.ssa Elena Quattrini
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso co noi questa sua preoccupazione. Mi dispiace molto per il suo disagio, e capisco la sua necessità di dare un nome, una sorta di etichetta alle sue difficoltà. D'altro canto, la invito a "lasciar andare" la presa sulla sua balbuzie ed i suoi tic, nelle situazioni che lei stessa reputa "sicure", ovvero quando è sola o con persone che conoscono la sua situazione. Potrebbe scoprire un tipo di supporto importante, anche se questo dovesse venire da una ritrovata accettazione di queste sue particolarità.
Ovviamente, ciò non può bastare a risolvere il contenuto dei suoi pensieri "ansiogeni", pertanto le consiglio di affiancare all'auto-aiuto, ed all'aiuto che può venire dalle sue relazioni, un supporto psicologico che possa indagare a fondo le ragioni del suo malessere. Resto a disposizione per eventuali approfondimenti, un carissimo saluto, dott. Daniele D'Amico.
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente buonasera. Molte persone hanno piccole manie, gesti ripetitivi, schemi mentali rigidi e stereotipati, manifestazioni comportamentali particolari, come ad esempio la sua balbuzie. Finché questi aspetti individuali sono funzionali alla vita di tutti i giorni, allo stress e al contesto sociale, non creano cioè un vero e proprio disagio psicologico, non si parla di disturbo ossessivo compulsivo. Nel momento in cui uno o più comportamenti, volontari e involontari, precludono la corretta funzionalità nei vari ambiti della vita, tipo difficoltà nel comunicare, ansia sociale, deficit di memoria o di attenzione, allora rientriamo in un quadro di sintomi riconducibili a una sindrome psicologica.
Nel suo caso, avendo lei sottolineato di condurre una vita sociale e familiare normale e soddisfacente, e avendo la possibilità di svolgere attività e esperienze di benessere personale, sarei propenso a escludere una condizione sindromica.

D'altro canto, lei descrive di soffrire spesso di ansia e fenomeni di ruminazione mentale, pensieri negativi. In tal senso, il mio consiglio è di chiedere sostegno a uno psicologo e intraprendere un percorso per comprendere meglio la sua ansia e diventare più consapevole dei suoi processi mentali ed emotivi. Probabilmente, alcune delle sue manie comportamentali e schemi di pensiero sono legati proprio all'ansia generalizzata e rappresentano una strategia implicita che il suo cervello ha elaborato per tenere a bada la risposta ansiogena.

Se vuole, possiamo sentirci per un colloquio preliminare online, gratuito. Sarei lieto di descriverle il mio approccio per liberarsi dall'ansia e cominciare a lavorare sulle sue potenzialità di carattere e sulla consapevolezza. Un intervento psicologico di questo tipo avrebbe benefici importanti anche sulle manifestazioni comportamentali che ha descritto.

Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Gentilissima
Mi fa piacere che si voglia rivolgere ad uno specialista perché questo è il primo passa per il percorso di guarigione da ciò’ che scrive sembrerebbe proprio un disturbo ossessivo ma ovviamente bisogna approfondire le consiglio dunque di rivolgersi prima ad uno psicologo e nel caso poi valutare insieme se andare da uno psichiatra
Resto a sua disposizione
Cordiali saluti
Dott.ssa solano giusy
Buonasera, grazie per la condivisione.
Potrebbe essere molto utile consultare un professionista in modo tale da poter approfondire insieme gli aspetti che riferisce rispetto al suo funzionamento.
Le ossessioni possono essere pensieri intrusivi e ripetitivi percepiti come incontrollabili pertanto attivano vissuti emotivi molto intensi, soprattutto ansia, disgusto e senso di colpa.
Di conseguenza si sente il bisogno di fare il possibile per rassicurarsi e gestire il proprio disagio emotivo mettendo in atto delle compulsioni, ossia un tentativo disfunzionale di gestire questi pensieri. Pertanto, il fatto che riesca a mantenere una vita attiva dal punto di vista relazionale e lavorativo sicuramente è una risorsa importante! Molto spesso il DOC è un disturbo invalidante.
Pertanto bisognerebbe esplorare in colloquio l'importanza attribuita a questi pensieri e la sovrastima della possibilità di controllarli, ma anche la funzione dell'ansia e della sensazione di perdita di controllo in relazione ad episodi specifici.
Questi sono aspetti fondamentali da indagare per un'eventuale diagnosti di Disturbo Ossessivo Compulsivo.
Ogni comportamento, anche il più disfunzionale, ha un senso di esistere nella storia della persona per questo è importante comprenderne il significato e la funzione che ricopre in terapia.
Per questo motivo è necessaria la consulenza psicologica.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto. Dott.ssa Martina Orzi
Buongiorno, grazie per la condivisione della sua esperienza. La sua domanda è ricca di informazioni, anche se tuttavia sarebbe utile esplorare alcuni aspetti come la contestualizzazione della sintomatologia portata. Inoltre, leggendo quanto ha scritto, ho notato che lei abbia definito "problema" i sintomi descritti, dicendo di essere riuscita a mascherarli con il tempo e con sforzi: questo mi fa pensare a quanto l'intervento di un professionista psicologo possa essere utile per lei, al fine di aiutarla ad individuare risorse e strategie per affrontare, e non mascherare, questa fatica che porta.
Un caro saluto.
Buongiorno, inizio ringraziandola per aver condiviso con noi questi aspetti così importanti della sua vita. Comprendo come le problematiche da lei descritte possano procurarle disagio e preoccupazione, portandola poi a cercare di trovare una diagnosi a cui ricondurle. Come da lei ventilato, potrebbe esserle utile rivolgersi a un professionista della salute mentale con cui confrontarsi rispetto a quanto ha qui descritto e ad altre tematiche della sua vita. Affrontare un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a comprendere meglio il suo modo di funzionare e a curare quei sintomi che ci ha descritto. Sicuramente il suo stile di vita e le sue passioni sono per lei delle importanti risorse, che è importante che continui a coltivare. Le auguro di fare un buon percorso. Un caro saluto. Dott.ssa Zenucchi
Carissima, questa situazione ti procura disagio? Questa è già un'ottima motivazione per rivolgerti ad un professionista. Non preoccuparti di darti un'etichetta, tu non sei i sintomi che manifesti, ma molto di più. Affidati con fiducia ad uno psicologo e la tua qualità della vita non potrà che giovarne. Provare a fermarti, ascoltandoti davvero forse per la prima volta, potrebbe essere un atto rivoluzionario.
Ti mando un grande in bocca al lupo e, se volessi, sono a disposizione online.
Gentile utente,

Grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza. La consapevolezza dei propri sintomi e l'apertura nel cercare una comprensione sono passi fondamentali verso il benessere.

I comportamenti e le sensazioni che hai descritto possono effettivamente rientrare nel quadro del Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC), ma è importante sottolineare che una diagnosi completa e accurata può essere fatta solo attraverso un'attenta valutazione clinica da parte di uno specialista.

Ti suggerisco vivamente di consultarti con uno psicologo o uno psichiatra, in modo da poter avere un'opinione professionale sulla tua situazione e valutare le possibili strategie di intervento. L'intervento precoce, quando ritenuto necessario, può aiutare a gestire efficacemente i sintomi e migliorare la qualità della vita.

Se senti la necessità di ulteriori informazioni o vuoi essere indirizzata verso un professionista, non esitare a contattarci.

Distinti saluti,
Ilaria.
Salve, mi dispiace molto per la sua situazione.
La sua psiche sta cercando di comunicarle qualcosa.
Sicuramente questa comunicazione passa attraverso i temi del controllo, ordine. Non direi che possa essere classificato, ma ascoltato.
L'importante in terapia è dare spazio ai sintomi, e lasciarli parlare, fare.
Se vuole ci sono anche online.
Dott. Salvucci Matteo
Buonasera e grazie per la sua condivisione. Ha citato il controllo nel suo racconto e spesso è proprio questo che si cela dietro a questi comportamenti compulsivi, il cercare di avere/mantenere il controllo intorno a noi. Ma nel lungo termine è un qualcosa che fisiologicamente si sgretola visto che realisticamente parlando l'avere il controllo di quello che sta intorno a noi è solo un'illusione che ci creiamo al fine di una maggiore sicurezza. Detto ciò mi fa piacere che si trovi bene in molte aree della propria vita e il consiglio che le lascio è quello di provare ad iniziare un percorso da un professionista, psicologo o psicoterapeuta, per cercare di approfondire la dinamica che ho espresso pocanzi. Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti e le auguro una buona giornata. Cordialmente, dottor Moraschini.
Gentile utente,
grazie per aver condiviso il suo disagio emotivo.
Leggendo il suo scritto , ritengo fondamentale l'intervento di un sostegno psicologico per migliorare la sua consapevolezza, le sue emozioni e pensieri intrusivi. Per tanto rimango a sua completa disposizione anche online.
Cordialmente
Dott.ssa Rosa Argenti
Cara utente buongiorno.
Quello che lei riporta potrebbe essere riconducibile ad un Disturbo Ossessivo compulsivo, ma da come lei ha descritto la sua vita, questi episodi di pensieri intrusivi non le impediscono di vivere una vita molto piena e attiva.
Da specialista sicuramente le consiglio di effettuare un consulto, non avrebbe nulla da perdere, e il parere di un professionista del campo potrebbe farle avere le idee più chiare sulla situazione da lei riportata.
A sua disposizione
Dott.ssa Silvia MARCELLETTI
Gentilissima, la ringrazio per aver condiviso il suo vissuto. Il corpo le parla, e anche i sintomi. Al di là delle possibili diagnosi, i sintomi hanno significati diversi di persona in persona. Esplori i suoi e scopra cosa le stanno dicendo. Sono a disposizione per cominciare un percorso online, dott.ssa Anastasia Giangrande
Buongiorno, la ringrazio per la sua condivisione. Come ha già avuto modo di appurare i suoi sintomi sembrano richiamare quelli di un disturbo ossessivo compulsivo, tuttavia è importante sottolineare che non compromettono il suo funzionamento in nessuna area rilevante, come quella lavorativa, sociale, emotiva. Riesce a condurre una vita normale e questo va tenuto a mente, per non rischiare di ingigantire la sua difficoltà e di attaccarsi un'etichetta addosso che non sarebbe funzionale in nessuna maniera. Detto questo, è importante che possa ascoltarsi e se questi sintomi le provocano sofferenza, al di là del livello di compromissione che le provocano, è importante che possa prendersene cura. Iniziare un percorso psicologico è il modo più efficace per risolvere il suo problema. Se avesse bisogno di ulteriore sostegno o chiarimenti resto a disposizione, anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Elena Gianotti
Buongiorno, ti ringrazio per aver condiviso la tua situazione. Capisco che i sintomi che stai vivendo possano essere molto preoccupanti, soprattutto in un contesto di ipocondria e insonnia, che di per sé può amplificare la percezione del malessere. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, è importante innanzitutto riconoscere che l'ansia e lo stress hanno un impatto significativo sulla qualità del sonno, e questo potrebbe essere la causa principale dei sintomi fisici che descrivi, come mal di testa, tensione alla mandibola o alle orecchie. È fondamentale consultare il medico per escludere cause fisiche e ricevere rassicurazioni, specialmente dato il tuo timore di un tumore al cervello: va detto, però, che questa diagnosi è estremamente improbabile, considerando che un tumore di questo tipo causerebbe sintomi molto più costanti e debilitanti, non limitati a specifici momenti come nel tuo caso. Il medico probabilmente ti farà fare alcune analisi per tranquillizzarti, il che può essere utile, ma è cruciale non lasciarsi catturare dal circolo dell'ansia legata all'ipocondria (un consiglio: lo so che è molto difficile non farlo, ma Non guardare su internet! Se si avverassero tutte le previsioni nefaste sui disturbi che ci affliggono, saremmo già tutti morti ed estinti da tempo!). Il problema più urgente che descrivi è l'insonnia, che influisce negativamente sulla tua vita quotidiana e peggiora i sintomi legati all'ansia e al malessere fisico. L'insonnia cronica può creare una sorta di circolo vizioso: più si teme di non dormire, più diventa difficile rilassarsi e addormentarsi. Affrontare questo aspetto è fondamentale per migliorare la tua qualità di vita e ridurre l'ansia generale. Dal punto di vista terapeutico, sarebbe utile focalizzarsi su alcune strategie come seguire una routine regolare prima di andare a letto, evitare stimoli come la luce degli schermi e stabilire un orario fisso per andare a dormire e svegliarsi. Ancora, tecniche di rilassamento e mindfulness possono aiutarti a gestire i pensieri ansiogeni, soprattutto prima di andare a letto. Poi, lavorare con un terapeuta per identificare e mettere in discussione i pensieri catastrofici legati alla salute può essere molto efficace. L’ipocondria (o ansia da malattia) tende a farci concentrare sui peggiori scenari possibili, ma è importante imparare a distinguere tra pensieri e fatti. Inoltre, il medico può aiutarti a escludere eventuali cause fisiche legate ai sintomi (come tensione muscolare o problemi legati alla postura), ma il vero passo avanti sarà probabilmente nel miglioramento del sonno e nella gestione dell'ansia. Con il supporto di un professionista, potresti imparare a gestire l'aspetto ipocondriaco, che è un aspetto centrale della tua esperienza attuale. Ti consiglio quindi di rivolgerti al medico per dissipare i dubbi sui sintomi fisici, ma di focalizzarti anche su un intervento psicologico per l'insonnia e l'ansia, così da migliorare la tua qualità di vita. Ti auguro il meglio. Dott. Andrea Boggero

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