Buongiorno. Sono una ragazza di 25 anni; circa 20 giorni fa mi è spuntata sulla tibia sinistra ciò c

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Buongiorno. Sono una ragazza di 25 anni; circa 20 giorni fa mi è spuntata sulla tibia sinistra ciò che io pensavo fosse un livido ma che si è rivelato essere un eritema nodoso, causato quasi sicuramente dalle placche alla gola che mi erano venute alcune settimane prime e che avevo curato con l'Augmentin per una settimana due volte al giorno (l'eritema è comparso per la prima volta una settimana esatta dopo l'interruzione dell'antibiotico). Il mio medico mi ha detto che sarebbe scomparso da solo e di assumere solo Brufen due/tre volte al giorno per il dolore e rimanere a riposo. L'eritema stava però peggiorando sia di aspetto che di dolore, mi si è gonfiata parecchio a anche la caviglia, e alla fine sono andata da una dermatologa per farmi visitare con più precisione. La dottoressa ha affermato che quasi sicuramente l'eritema è comparso perché ho interrotto l'antibiotico troppo presto, quindi è causato dal batterio delle placche (per sicurezza ho fatto un tampone faringeo il cui risultato uscirà nei prossimi giorni), e mi ha fatto iniziare una cura di Augmentin per due settimane due volte al giorno. Continuo a prendere tre volte al giorno il Brufen per il dolore, tengo la gamba sollevata il più possibile e faccio degli impacchi freddi. Seguo la terapia da quattro giorni e so che l'antibiotico ha bisogno di un po' di tempo per fare effetto, tuttavia i dolori sono peggiorati, tanto che in alcuni momenti mi è impossibile camminare, e talvolta di sera mi sale la febbre (di solito scende da sola, solo una volta ho preso la Tachipirina). Vorrei chiedere quali sono generalmente le tempistiche per il dolore, ovvero quando inizia a diminuire, in quanto purtroppo vivo da sola e sono all'università e non mi è possibile stare sempre a riposo. Oltretutto prendo la pillola anticoncezionale e so che è una delle possibili cause dell'eritema: è possibile che lo stia peggiorando?
Grazie dell'attenzione, attendo una risposta.
L’eritema nodoso va seguito nel tempo la medicina non è una scienza esatta quindi tutto dipende dal soggetto, chieda alla sua dermatologa chiedendo in giro aggraverà la situazione e ritarderà là guarigione

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