buongiorno, sono una ragazza di 24 anni e sono fidanzata da 6 mesi con un ragazzo di 31. abbiamo un

23 risposte
buongiorno,
sono una ragazza di 24 anni e sono fidanzata da 6 mesi con un ragazzo di 31. abbiamo un rapporto bellissimo, profondo, sincero ed equilibrato, comunichiamo tanto per mantenerlo tale. per la prima volta mi sento non solo felice, ma anche serena con la persona che ho accanto. mi reputo fortunatissima!

l’ho conosciuto pochi mesi dopo la fine della mia precedente relazione, durata 3 anni, che al contrario è stata infelice e burrascosa. realizzare che la persona che avevo tanto idealizzato non facesse per me e portasse solo scompiglio nella mia vita è stato difficile e graduale, ma dopo un anno di riflessione sono arrivata al punto di rottura, e ho interrotto quel rapporto. il sollievo è stato immediato, e il mio umore e il mio approccio alla quotidianità sono migliorati subito.

tornando ad oggi: sono un persona molto riflessiva e ho estremamente a cuore il bene della persona che ho accanto. sono convinta della scelta che ho fatto, ma mi capita di interrogarmi sulla “rapidità” con cui mi è capitato questo nuovo incontro. a volte ho paura che possa causargli danno, essendo per me - a causa della rottura che ancora adesso è definibile “recente”, nonostante sia poi subentrata la nostra storia - un periodo delicato: magari perchè non ho avuto quel famoso “tempo per me stessa e per stare da sola” che tutti tanto decantano dopo la fine di una storia.
a volte ho paura di non essere (o non essere stata) in grado di stare da sola, altre mi sembra di non essermi meritata una fortuna del genere così preocemente.

d’altra parte invece mi conforto, pensando che è una persona che ho conosciuto per caso e che, approfondendo la conoscenza, ho fortemente voluto. anche riflettendoci lucidamente. e che forse nella vita, semplicemente, le cose succedono. passa il treno. forse non lo fa sempre con il tempismo più semplice da accettare, ma non essendo qualcosa che possiamo controllare, non rendersene conto e finire per perderlo è un enorme errore.
in più, io e il mio fidanzato entro quest’anno dovremo (sempre a proposito di ottimi tempismi) affrontare una questione di trasferimenti e cittá convergenti o divergenti. forse è anche questa prospettiva che alimenta in me ansia? forse ho solo paura di lasciarmi andare?
mi scuso per la lunghezza e ringrazio di cuore chi leggerà.
Buonasera, carpe diem dicono (cogli l'attimo). Succede nella vita di non poter decidere quando è il momento giusto perchè capitino le cose, quindi in questo momento sta vivendo una situazione positiva che le è capitata per caso, quindi ha "solamente" le sue sensazioni che la possono guidare ma le consiglierei di concentrarsi su ciò che sta vivendo rispetto a ciò che non c'è.

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Buongiorno,
grazie per aver condiviso la sua storia con tanta apertura e riflessione. È evidente quanto tenga alla sua relazione attuale e alla serenità di entrambi, e questo è un ottimo punto di partenza per affrontare le sue preoccupazioni.

Il tempo che si dedica a sé stessi dopo la fine di una relazione ha una funzione di elaborazione e consapevolezza, ma questo non è un percorso con tempistiche rigide o universali. Nel suo caso, mi sembra che lei abbia affrontato un processo di riflessione e crescita già durante il rapporto precedente, culminato nella scelta consapevole di interromperlo. L’incontro con il suo attuale compagno, pur avvenuto in tempi che lei definisce "rapidi", non sembra dettato da fuga o da superficialità, bensì da una sintonia autentica e da una volontà di costruire insieme qualcosa di profondo.

Le sue paure riguardo al "meritarsi" questa felicità o all’idea di non essere stata abbastanza sola sono riflessioni comuni a chi è molto consapevole e orientato al bene dell’altro. Tuttavia, vivere una relazione che le dona serenità non è mai qualcosa da "meritarsi" in senso punitivo o da limitare con timori eccessivi. Può essere utile ricordarsi che ogni persona affronta il cambiamento in modo unico, e che non esiste un percorso “perfetto” per prepararsi a una nuova relazione.

La questione dei trasferimenti è certamente un fattore che può generare ansia, perché porta con sé incertezze e scelte significative. È normale che questo alimenti il timore di lasciarsi andare o di "dover" affrontare decisioni difficili troppo presto. Tuttavia, il dialogo aperto che già esiste tra voi può essere un potente alleato: affrontare questi temi insieme, con sincerità e collaborazione, può aiutarvi a trovare una strada che rispetti sia le vostre individualità che la vostra unione.

Le sue paure, se lette come segnali del desiderio di fare bene per sé stessa e per la sua relazione, sono un segno della sua maturità emotiva. Lasciarsi andare, a volte, significa accettare che non tutto è controllabile e che la vita ci presenta opportunità inaspettate, che vale la pena cogliere. Se avverte che queste riflessioni generano ansie che la limitano, potrebbe valutare di approfondirle in uno spazio dedicato, come un percorso psicologico, dove trovare ulteriore supporto e chiarezza.

Rimango a disposizione se avesse bisogno di ulteriori confronti.
Buon pomeriggio, leggo molti pensieri che immagino scorrere in modo veloce e caotico nella sua testa. Credo che la domanda da porsi non è tanto se è giusto o meno intraprendere un nuovo rapporto poco dopo una rottura ma di cosa lei sente di aver bisogno in questo momento. Mettere in discussione questo rapporto a cosa le serve? Per proteggersi? Perché stare da sola potrebbe farle paura? Partendo dall'ascolto dei propri bisogni si possono sciogliere molti nodi che poi portiamo nei nostri rapporti più importanti. Un caro saluto e buon ascolto. Laura
Gentile utente, interrogarsi sui tempi in cui si finisce e si inizia una relazione è lecito e comprensibile. Lei però dire una cosa molto vera lei ha conosciuto questa persona "per caso", il caso non si governa ne si prevede. Nella nostra vita appaio e scompaio persone, come è normale e gusto che sia. Oggi lei è in questa relazione, vorrebbe in cuor suo aver avuto del tempo da sola? se si, se lo avesse avuto cosa avrebbe fatto di quel tempo? Come mai quel tempo sarebbe stato utile e importante?
Spesso si dice che dopo una storia si deve stare da soli, ma questo non è un assioma, un dato di realtà assoluto, sempre vero e sempre valido per ogni individuo. Una cosa è valida per me, se ha senso e funziona per me. Detto ciò alla fine del messaggio lei parla di "paura di lasciarsi andare", posso chiederle cosa accadrebbe se lo facesse? Che pensieri ed emozioni sente quando si immagina così?
Riflettere su cosa accade dentro di sé è un ottimo punto di partenza per poter iniziare a vivere le cose con piena presenza e consapevolezza. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buonasera,
grazie per aver condiviso la sua storia e le sue riflessioni in modo così sincero. La sua esperienza e le preoccupazioni che esprime sono del tutto comprensibili. Vediamo di affrontare insieme i punti che ha sollevato.
1. La Velocità del Nuovo Incontro
Il passaggio da una relazione difficile a una nuova che appare felice e appagante può suscitare riflessioni sulla rapidità di questo cambiamento. È naturale interrogarsi sulla necessità di un "tempo per sé stessi" dopo una rottura, ma non esiste una regola universale. Ogni persona e ogni situazione sono uniche. Se si sente serena e soddisfatta nella sua attuale relazione, questa potrebbe essere una risposta positiva alla sua domanda.
2. Paura di Non Essere Capace di Stare da Sola
La paura di non essere in grado di stare da sola è comune, specialmente dopo una relazione intensa. Tuttavia, la sua capacità di riflettere sul suo benessere e sul valore del suo attuale rapporto dimostra una grande consapevolezza di sé stessa. È importante riconoscere che stare da sola non è l'unico modo per crescere e trovare equilibrio; una relazione sana può anche offrire spazio per la crescita personale.
3. Meritarsi la Felicità
Sentirsi non meritevole di una fortuna improvvisa è un sentimento che molte persone provano. Tuttavia, la felicità e il benessere sono meriti in sé. La sua riflessione lucida e il desiderio di approfondire la conoscenza del suo partner suggeriscono che sta vivendo la sua relazione in modo consapevole e intenzionale.
4. Ansia per il Futuro
La prospettiva di affrontare trasferimenti e cambiamenti di città può certamente alimentare l'ansia. È importante comunicare apertamente con il suo partner riguardo a queste preoccupazioni e lavorare insieme per trovare soluzioni che possano soddisfare entrambi. La sua attitudine riflessiva e comunicativa è una risorsa preziosa in questi momenti.
5. Lasciarsi Andare
La paura di lasciarsi andare è naturale, soprattutto quando si è trovata una nuova felicità dopo un periodo difficile. È importante concedersi il permesso di vivere appieno il presente, pur rimanendo consapevole delle proprie esigenze emotive.
Conclusione
La sua capacità di riflettere e di comunicare con il suo partner sono segni di una relazione solida e sana. Continui a coltivare questo approccio, e non esiti a cercare supporto professionale se sente il bisogno di ulteriori strumenti per gestire le sue emozioni. Ogni percorso è unico, e sembra che stia facendo il suo meglio per navigare attraverso le sue esperienze con consapevolezza e cura.
Le auguro il meglio per il suo viaggio personale e relazionale.
Cordiali saluti.
Buongiorno,
In una relazione che sembra davvero equilibrata e soddisfacente come la tua, è normale interrogarsi sulla “tempistica” e sul percorso che ti ha portato a questa nuova storia, soprattutto dopo un’esperienza difficile come quella della tua relazione precedente.
La paura di non aver avuto abbastanza tempo per te stessa è comprensibile, ma ciò che conta è che tu ti senta serena e consapevole della scelta che hai fatto.
Non sempre possiamo controllare i tempi della vita e, a volte, le cose accadono più velocemente di quanto ci aspettiamo, ma ciò non significa che non siano giuste o che non siamo pronti. Il fatto che tu stia facendo una riflessione profonda e che ti preoccupi del benessere del tuo partner dimostra che hai molta attenzione e consapevolezza riguardo alla relazione.
Per quanto riguarda la paura di non essere stata in grado di stare da sola, è importante ricordare che essere in una relazione sana non significa che tu non abbia fatto il lavoro su te stessa. A volte, le relazioni che arrivano “presto” possono essere proprio ciò di cui abbiamo bisogno per crescere insieme, nonostante il periodo delicato. Il fatto che tu sia così riflessiva e consapevole delle tue emozioni ti aiuta sicuramente a gestire questa fase con maturità.
Ti consiglio di continuare a riflettere, ma anche di vivere il momento, senza farti troppo influenzare dai dubbi. Se questa relazione ti porta serenità, probabilmente è il giusto percorso per te. E, come dici giustamente, a volte le cose accadono semplicemente, e il tempismo non è sempre qualcosa che possiamo scegliere, ma possiamo scegliere come affrontarlo.

Spero che queste riflessioni ti siano utili!
Un caro saluto
Gentile Utente, la ringrazio per la condivisione. Si descrive come una persona riflessiva ed attenta alla sensibilità altrui, dunque suppongo che lei abbia ponderato se iniziare o meno una nuova conoscenza, tramutata in una relazione stabile. Probabilmente queste perplessità che riporta, sono generate dal cambiamento imminente che sta per avvenire, cioè il trasferimento. Creare un nuovo equilibrio, soprattutto a seguito di momenti personali delicati, può generare questo tipo di sentimenti. Lei ad oggi trae serenità dalla situazione che sta vivendo, l'incertezza scatenata dalla consapevolezza del dover creare un nuovo equilibrio (trasferimento etc.) le solleva perplessità. Se volesse maggiori chiarimenti, mi scriva in privato o consulti la mia agenda. Un caro saluto.
Dott.ssa Beatrice
Buonasera, la ringrazio per aver condiviso una parte così profonda e personale della sua esperienza. È evidente quanto sia riflessiva e attenta, sia al suo benessere che a quello della persona che le sta accanto. Le sue parole raccontano di un percorso complesso, ma anche di una crescita importante, fatta di scelte consapevoli e del coraggio di affrontare il cambiamento. Comprendo le sue preoccupazioni: l’aver iniziato una nuova relazione poco dopo la fine di una storia lunga e difficile può far sorgere dubbi sulla “tempistica” o sulla capacità di stare da soli. È normale interrogarsi su questi aspetti, soprattutto quando si è persone riflessive e si attribuisce grande valore alla serenità dell’altro e alla propria integrità emotiva. La sua paura di non essersi concessa abbastanza tempo per elaborare la relazione passata è comprensibile, ma voglio rassicurarla: ognuno di noi vive il tempo emotivo in modo diverso. Non esiste un periodo “giusto” o una regola universale su quanto si debba stare da soli. Quello che conta davvero è come si sente oggi, nel presente. Lei descrive una relazione sana, basata su comunicazione, equilibrio e serenità. Questo non è un caso, né qualcosa che è “capitato” semplicemente a lei, ma il frutto della sua crescita e della consapevolezza acquisita dalle esperienze precedenti. È riuscita a riconoscere un rapporto che le porta benessere, distinguendolo da dinamiche passate più burrascose. Questa lucidità le appartiene e dimostra che la sua capacità di riflettere su sé stessa e sulle sue relazioni è forte e matura. La vita, a volte, presenta occasioni che sembrano “fuori tempo”, come dice lei, ma ciò non significa che non siano valide o che non vadano vissute pienamente. L’importante è riconoscere il valore di ciò che sta costruendo con questa persona, senza sminuirlo per la paura di non esserselo meritato o di non aver fatto abbastanza “lavoro su sé stessa”. La serenità che prova oggi è un segnale importante, perché non sarebbe possibile se non avesse già fatto un percorso interiore significativo. Per quanto riguarda il futuro e la questione dei trasferimenti, è naturale che questa prospettiva alimenti in lei un po’ di ansia. I cambiamenti, anche quando sono positivi, portano con sé incertezza e la paura di perdere qualcosa di prezioso. Potrebbe essere utile affrontare questa fase, un passo alla volta, continuando a mantenere aperta quella comunicazione sincera che caratterizza la vostra relazione. Esprimere le sue paure al partner e lavorare insieme su possibili soluzioni rafforzerà ancora di più il vostro legame. Si conceda la possibilità di vivere questa relazione con fiducia, senza lasciare che il dubbio la allontani dalla serenità che ha costruito. La sua capacità di riflettere e interrogarsi è una risorsa preziosa, ma a volte può diventare un freno, soprattutto quando ci spinge a pensare che non stiamo “facendo abbastanza” o che le cose belle non siano meritate. La fortuna, come la chiama lei, può essere vista anche come un risultato: il risultato della sua maturità e della sua disponibilità a lasciar entrare qualcuno nella sua vita, con lucidità e volontà. Se sente che queste paure continuano a influenzare il suo benessere, potrebbe essere utile esplorarle con l’aiuto di uno psicologo. La Terapia Cognitivo-Comportamentale, ad esempio, può aiutarla a individuare i pensieri che alimentano queste insicurezze e a sviluppare strumenti per affrontarli in modo più sereno. Si dia il permesso di essere felice e di vivere pienamente questo momento. La sua consapevolezza e la sua riflessività saranno sempre alleate preziose nel cammino che sta costruendo. Cari saluti, Dott. Andrea Boggero
Buonasera cara utente. Prima di tutto, il "caso" non esiste. Se voi vi siete incontrati è perché inconsciamente vi siete attratti. Secondo, il fatto che subito lo ha incontrato non necessariamente indica che lei non riesce a stare sola (nonostante sia una delle possibilità) e che fosse obbligatorio prendersi del tempo per stare sola. Forse la relazione precedente ha catalizzato una trasformazione interiore che era utile per attrarre a lei una storia differente. Non pensi che il fatto di averlo incontrato subito significhi che questo la porterà a farlo soffrire. Questo dipende dal grado di apertura psichica ed emotiva verso il partner, riconoscerlo come un individuo Altro-da-Sé il quale sta con lei, ma non viene definito solo dalla storia con lei e che dunque merita un riconoscimento per la sua unicità indipendentemente da lei, dal grado di disposizione a riparare le rotture relazionali che in ogni storia si presentano, ecc. Per quanto riguarda le sue ansie per il futuro, intanto valgono tutte le cose che le ho appena scritto, e, inoltre, potrebbe impegnarsi in un percorso psicologico personale per permettere a se stessa di essere munita degli strumenti di decisione e gestione rispetto ai cambiamenti futuri. Per quanto riguarda tali aspetti, in caso volesse intraprendere un percorso, può contattarmi in privato. Cordialmente. Dott. Francesco Puleo
Salve, immagino quanto in questo momento tutto sembri confuso, leggendo le sue parole mi sembra di percepire una difficoltà a pensare/accettare di poter essere serena insieme al suo attuale compagno. Non esistono tempi corretti nei rapporti sentimentali, se vi siete incontrati in uno specifico momento doveva andare così, sono però d'accordo con lei quando ipotizza che la sua ansia sia alimentata dalla prospettiva del trasferimento, è una decisione importante da prendere che necessita le giuste attenzioni. Per poter rispondere ai suoi dubbi le suggerisco di provare a confrontarsi non solo con il suo compagno ma magari anche con un terapeuta che la possa aiutare a fare ordine nei suoi vissuti.
Gentilissima,
leggere il Suo racconto trasmette la bellezza del momento che sta vivendo e la maturità con cui affronta le Sue emozioni. È normale che, accanto alla serenità attuale, emergano dubbi e paure: il nostro mondo interiore è raramente lineare, soprattutto quando abbiamo attraversato esperienze difficili.
Il senso di "non meritare" una fortuna improvvisa è una riflessione che molte persone condividono. Tuttavia, si chieda: davvero è il “tempismo” a determinare il valore di ciò che ha? Oppure il modo in cui ha scelto, con lucidità e convinzione, di coltivare questa relazione dimostra che è stata Lei a darle significato?
Quanto al bisogno di “tempo per sé”, tenga presente che anche nelle relazioni è possibile coltivare spazi personali, senza doverli per forza associare alla solitudine fisica. Se desidera esplorare insieme queste sensazioni, sono a disposizione.
Un caro saluto,
Dott. Fabio di Guglielmo
Gentile utente,
la felicità e la serenità che sta vivendo nella sua nuova relazione sentimentale traspare perfettamente dalle parole che scrive. La correggo però su un punto: la fortuna non c'entra nulla, in verità la fortuna non esiste. Semplicemente, qualcuno si è accorto delle sue qualità, dei lati positivi del suo carattere, magari della sua educazione e della capacità di essere gentile o generosa. Allo stesso tempo, lei si è concessa l'opportunità di conoscere a fondo una nuova persona, nonostante gli strascichi di una relazione andata male, e questa opportunità si è trasformata prima in curiosità e poi in coinvolgimento.
La fortuna la creiamo noi con le nostre decisioni e le azioni, con un atteggiamento positivo e un desiderio di crescere e migliorarsi come persone.

Una bella relazione non esclude affatto stare bene da soli, tutt'altro! Vivere l'esperienza sentimentale in modo sano e costruttivo significa sapere perfettamente cosa si ha bisogno a livello individuale, come seguire il proprio percorso di vita, lavorando e coltivando le proprie passioni, avendo sempre la libertà di scegliere per il proprio benessere. In questo modo, la persona che abbiamo al fianco saprà sempre supportarci nelle mancanze e nelle gioie. E viceversa, naturalmente.
Dunque, mai abbandonare la propria strada, le ambizioni e i sogni, piuttosto farli diventare un qualcosa che può essere condiviso nella vita di coppia.

Certamente, l'amore richiede impegno. Un impegno giornaliero, interessato e vivace, fatto di attenzione e curiosità, comunicazione e, a volte, compromesso. Significa lavorare su un progetto comune, su spazi condivisi, sull'idea di un futuro insieme.
Tutto questo può anche spaventare: impegnarsi fa paura perché mette in gioco parole come responsabilità, promessa, fiducia, coraggio. Ma se la motivazione è forte, le paure si affrontano e si vincono, i problemi diventano sfide, gli errori (e ce ne saranno!) diventano occasioni imperdibili di apprendimento.

Non stia troppo a chiedersi se è un merito quello che ha trovato, se ne è capace, oppure se ci sono tempi giusti per fare determinati passi nella vita. Sono tutte trappole della sua mente per ridurre i rischi, per proteggerla dal cambiamento o dal pericolo di delusioni. Diventano alibi pesanti come macigni che offuscano la vista delle cose belle che ha intorno e che le stanno capitando, le quali invece meritano di essere vissute in piena consapevolezza.

Valuti la possibilità di essere seguita, in questa fase, da uno psicologo/a. Il supporto che può darle un professionista in questa fase di cambiamenti della sua vita, potrebbe essere di grande aiuto per elaborare tutte le emozioni, alcune contrastanti, che sta provando e consentirle di prendere le sue decisioni più serenamente, senza il peso di ansia e sensi di colpa.

Se lo desidera, sono a sua disposizione per informazioni su un percorso psicologico di questo tipo, anche tramite consulenza online.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Buongiorno, grazie per aver condiviso il suo percorso con tanta chiarezza e profondità. È evidente quanto lei tenga non solo alla relazione con il suo attuale compagno, ma anche alla sua crescita personale e al benessere di entrambi. Questo è un segno di grande maturità emotiva.
È del tutto normale interrogarsi sul proprio passato e sulle scelte fatte, specialmente dopo un'esperienza difficile come quella che ha descritto. La rapidità con cui è nata questa nuova relazione potrebbe farla dubitare di aver avuto abbastanza "tempo per sé", ma è importante ricordare che non esiste un tempo standard per guarire o per accogliere una nuova opportunità. Se, come dice, ha riflettuto lucidamente e sente che questa relazione le porta serenità e autenticità, allora può fidarsi di questo sentimento.
L'ansia che percepisce potrebbe essere legata all'incertezza sul futuro, come accade spesso quando ci sono decisioni importanti da prendere, come i trasferimenti che ha menzionato. È comprensibile provare timore quando si prospettano cambiamenti significativi, ma è importante ricordare che ha costruito un rapporto basato su comunicazione e supporto reciproco, che rappresentano una solida base per affrontare insieme le sfide.
La invito a continuare ad esprimere apertamente le sue emozioni e le sue preoccupazioni con il suo compagno. Questo non solo rafforzerà il vostro legame, ma la aiuterà anche a comprendere meglio i suoi timori. Se dovesse sentire che le sue riflessioni diventano troppo pesanti o che la inibiscono nel vivere appieno la sua felicità, non esiti a considerare un confronto con un professionista. Questo potrebbe offrirle ulteriori strumenti per affrontare l'ansia e vivere con serenità il presente.
gentile utente grazie per questa descrizione così dettagliata. Non c'è un tempo definito o definibile per elaborare il lutto per la fine di una relazione. e quello che rimane è molto prezioso perché consente di guardare avanti e vivere il presente che ha tutte le caratteristiche di una relazione che merita di essere vissuta. Tuttavia questo non esclude e non riduce l'importanza della sua capacità di fermarsi e riflettere per dare senso a quello che accade ma anche per fare spazio alle sue emozioni e poterle vivere e sentire. Per quanto concerne l'ultima parte della sua domanda quella quota di "ansia" relativa ad eventuali trasferimenti può essere non solo fisiologica ma anche sana nella misura in cui consente ad entrambi di parlarvi e di ascoltarvi rispetto al futuro che desiderate. Tantissimi auguri a voi
È del tutto naturale che, trovandoti in un momento di felicità così profonda e stabile, emergano dubbi e paure legate al “perché” e al “quando” tutto questo sia accaduto. La velocità con cui hai incontrato il tuo attuale fidanzato dopo una relazione difficile può suscitare interrogativi, ma va detto che ognuno vive il proprio percorso di elaborazione in modo unico. Il cosiddetto “tempo da soli” non è un requisito universale per costruire una relazione sana; è piuttosto uno spazio emotivo in cui ritrovarsi e rigenerarsi, e sembra che tu l’abbia fatto anche all’interno di questa nuova relazione.
Le tue domande, tuttavia, toccano temi più profondi: la paura di non essere pronta, di non meritare questa felicità, o di non essere capace di affrontare le sfide future insieme. È importante riconoscere che questi pensieri sono normali quando ci si trova in un momento di transizione o di cambiamento, come quello che descrivi rispetto ai possibili trasferimenti.
Per affrontare queste paure, potresti iniziare a osservare come queste emozioni influenzano il tuo presente. Ti impediscono di goderti la relazione o ti stimolano a voler fare meglio per te stessa e per il tuo partner? Spesso, accogliere queste emozioni e condividerle con la persona accanto a noi può rafforzare ulteriormente il legame. È possibile che parlare apertamente con il tuo fidanzato di queste sensazioni ti aiuti a chiarire i tuoi dubbi e a sentirti supportata.
Infine, potrebbe essere utile intraprendere un percorso di psicoterapia per esplorare più a fondo il significato di queste paure e per sviluppare strumenti che ti aiutino a vivere questa felicità con maggiore serenità. Una terapia strategico-integrata può aiutarti a lavorare sia sui pensieri legati al passato sia sulle preoccupazioni per il futuro, aiutandoti a vivere pienamente il presente. In questo modo, potrai consolidare non solo la tua relazione, ma anche la fiducia in te stessa e nella tua capacità di affrontare ciò che verrà.
Dott. Tommaso Giovannetti
Buongiorno e grazie per aver condiviso con tanta profondità il tuo vissuto. La tua riflessione trasmette un desiderio sincero di capire meglio te stessa e il tuo rapporto, ed è proprio questa consapevolezza che dimostra quanto tu stia lavorando per costruire qualcosa di autentico e sano.
È normale interrogarsi sul fatto che una nuova relazione sia iniziata poco dopo la conclusione di un rapporto significativo. Tuttavia, è fondamentale ricordare che ogni persona ha un percorso unico. Non esiste una regola universale che stabilisca quanto tempo sia "giusto" per restare soli prima di iniziare una nuova relazione. Il senso di rapidità con cui è nato questo nuovo incontro può essere legato a un confronto tra ciò che a volte ci sentiamo dentro di noi e i tempi “socialmente accettati” per elaborare una rottura importante. Ciò che è “recente” dipende dalla prospettiva e che solo noi stessi possiamo sapere cosa ci serve per stare bene. A volte ci lasciamo influenzare dagli standard e dai pregiudizi sociali, come l’idea che sia obbligatorio un periodo prolungato di solitudine per ritrovare sé stessi. Tuttavia, ciò che conta davvero è come ci sentiamo e come viviamo le relazioni, non quello che "si dovrebbe fare".
Dedicare tempo a sé stessi non significa necessariamente stare fisicamente soli, ma piuttosto coltivare il proprio benessere interiore e le proprie aspirazioni, anche all’interno di una relazione. Spesso il mito del "tempo da soli" viene frainteso: non si tratta di un obbligo, ma di un'opportunità.
Il senso di “non meritare” questa felicità potrebbe essere radicato nelle dinamiche della relazione precedente. Pensare alle relazioni precedenti potrebbe evocare il ricordo di ciò che abbiamo vissuto e il contrasto con la serenità attuale potrebbe sembrare quasi “troppo bello per essere vero”. Questa felicità non è un caso né un regalo immeritato, ma il risultato della capacità di costruire un legame più sano e reciproco.
L’ansia legata ai trasferimenti potrebbe derivare dalla sensazione di dover affrontare decisioni importanti in un momento in cui tutto sembra ancora “giovane” nella vostra storia. È comprensibile sentirsi vulnerabili di fronte a cambiamenti che potrebbero influire sul futuro della relazione. Forse ci sia il timore che una decisione pratica possa mettere alla prova la solidità del vostro rapporto o che possa interferire con la serenità che avete costruito insieme. Questi timori, però, sono anche un segno di quanto tu tenga alla vostra relazione e di quanto desideri proteggerla.
Lasciarsi andare richiede coraggio. È naturale che ci siano le resistenze, sono il nostro modo di proteggerci. Tuttavia, l’amore maturo non è un salto nel vuoto, ma un processo graduale. L’amore autentico si costruisce anche accogliendo le proprie insicurezze. Le tue riflessioni dimostrano che non stai evitando le difficoltà, ma le affronti con onestà e apertura. Vivere l’amore richiede anche la capacità di accogliere le incertezze vivere il presente e fidarsi del percorso che si sta costruendo insieme. Ci sono momenti in cui il presente parla da sé, mostrando il valore delle scelte fatte e la bellezza di ciò che si sta vivendo. Spero che queste parole possano offrire un po' di chiarezza in questo momento. Un caro saluto
Gentile Utente, sono molto felice per la sua relazione. Se lei si sente così appagata e felice, non vedo nulla di male nel fatto che sia succeduta rapidamente alla sua rottura. Come lei stessa ben dice, a volte il treno passa ed è giusto salirci sopra. Quello su cui la inviterei a riflettere è il fatto che lei stessa dice di aver idealizzato molto la sua precedente relazione, per poi rendersi conto della realtà e rimanerne delusa. La incoraggerei quindi a valutare questo aspetto con più riflessività possibile. Forse è proprio la paura di star commettendo lo stesso errore (magari insieme alla prospettiva di compiere scelte importanti – come un trasferimento- in conseguenza alle stesse) a generarle tutte queste ansie. Vorrei anche capire, in passato è passata spesso da una relazione all’altra o ha avuto effettivamente l’opportunità di stare da sola, per riflettere su sé ed anche su cosa cerca in una relazione? Ha paura di stare da sola? Fermo restando che, come ho detto inizialmente, non vedo qualcosa di intrinsecamente negativo nell’avere una nuova relazione poco dopo una rottura, sicuramente è anche saggio porci questi quesiti per poterci capire meglio. Le auguro di trovare la serenità che cerca al riguardo. Un caro saluto
Grazie per aver condiviso la tua storia, e complimenti per la profondità delle tue riflessioni. Il fatto che tu stia interrogandoti in modo così sincero e aperto dimostra quanto tu tenga alla tua relazione e al benessere del tuo partner. Cercherò di offrirti una prospettiva psicologica che possa aiutarti a dare un senso alle tue emozioni.

1. Il "tempo per stare da sola" non è una regola universale
Il famoso "tempo per sé stessi" dopo una relazione non è una formula magica, ma piuttosto un'occasione per riflettere, elaborare e crescere. Da ciò che scrivi, sembra che tu abbia già fatto molto di questo lavoro durante la fase finale della tua precedente relazione, quando hai gradualmente realizzato che non era ciò di cui avevi bisogno. La riflessione non deve necessariamente avvenire nella solitudine assoluta; può avvenire anche mentre costruisci qualcosa di nuovo, come sembra essere successo con il tuo attuale compagno.

2. Le cose "succedono" e spesso non seguono il nostro controllo
È vero: la vita non sempre ha il tempismo ideale. La rapidità con cui ti sei trovata in una nuova relazione può farti sentire insicura, ma questo non invalida ciò che hai ora. Se la tua nuova storia è nata da una connessione autentica e da scelte consapevoli, non c’è motivo di dubitare del suo valore solo perché è arrivata subito dopo una relazione difficile. Le cose non sempre devono succedere "al momento giusto"; ciò che conta è come tu le vivi e le costruisci.

3. Paura di non meritare la felicità
La sensazione di non meritare una felicità così grande è comune, soprattutto se provieni da una relazione tossica o burrascosa. Questo può essere legato all’idea, spesso inconscia, di dover "faticare" per ottenere qualcosa di bello. Tuttavia, meriti di essere felice. Il tuo attuale rapporto sembra basarsi su una comunicazione sincera e un equilibrio reciproco: questo è un valore enorme, e il tuo impegno a costruire una relazione sana ne è la dimostrazione.

4. Ansia per il futuro e il trasferimento
È naturale che l’incertezza legata al trasferimento crei ansia. Cambiamenti logistici e prospettive divergenti possono rappresentare un momento di prova per la coppia, ma ciò non significa che non possiate superarlo insieme. La tua riflessione lucida e la comunicazione aperta con il tuo partner sono strumenti potenti per affrontare questa sfida. È importante non lasciare che l’ansia del futuro offuschi il presente: concentrati su ciò che avete ora, senza anticipare scenari negativi.

5. La paura di lasciarsi andare
Se ti senti vulnerabile o hai paura di abbandonarti completamente alla relazione, potrebbe essere il retaggio della tua esperienza passata. È normale avere paura quando si passa da una relazione dolorosa a una che sembra così perfetta: la felicità, dopo tanta difficoltà, può sembrare quasi "troppo bella per essere vera". Ma il fatto che tu riesca a riconoscere questa paura e a parlarne dimostra che stai lavorando per superarla.

Cosa puoi fare:
Parlane con il tuo partner: La comunicazione aperta che già avete è il fondamento per affrontare queste insicurezze insieme. Condividere le tue emozioni può rafforzare ancora di più il vostro legame.
Coltiva momenti di autonomia: Anche in una relazione equilibrata, è importante mantenere uno spazio per sé stessi, per ricordarti che sei completa come individuo, oltre che come partner.
Vivi il presente: Cerca di non farti bloccare dall’ansia per il futuro. Affronta le sfide mano nella mano con il tuo partner, un passo alla volta.
Se senti che queste insicurezze persistono, potrebbe essere utile esplorarle più a fondo con un supporto psicologico, che possa aiutarti a consolidare ulteriormente la tua serenità.

Stai facendo un lavoro eccezionale su te stessa e sulla tua relazione, e meriti di vivere questa felicità pienamente
Buongiorno, ti ringrazio per la riflessione. L'impressione che ho è che hai raggiunto una felicità importante e, proprio perchè ci tieni molto, temi che qualcosa possa portartela via. Questo è assolutamente normale. Non ci sono dei tempi "giusti" per creare relazioni o riprendersi dalle rotture, piuttosto ci sono momenti della vita in cui siamo più o meno disposti ad accogliere questi eventi. Nel tuo caso, solo tu puoi sapere se questo è il momento giusto per la relazione con questo ragazzo, a prescindere da quanto tempo sei stata da sola o da quando gli altri ritengono sia giusto impegnarsi dopo una rottura. Il mio consiglio è di guardare avanti, concentrarti sulle scelte che ti trovi a fare nel presente, sempre ascoltato te stessa e i tuoi tempi. Resto disponibile per altri confronti. Dott.ssa Anna Tosi.
Ciao e grazie per aver condiviso la tua esperienza. È bello sapere che hai trovato un rapporto che ti fa sentire felice e serena, soprattutto dopo un periodo difficile. È normale avere delle preoccupazioni quando si inizia una nuova relazione, specialmente dopo una rottura significativa.
La tua riflessione sulla "rapidità" con cui hai incontrato il tuo attuale fidanzato è comprensibile. È comune chiedersi se si è pronti per una nuova relazione e se si sia avuta abbastanza "cura di sé" dopo una rottura. Tuttavia, è importante riconoscere che ognuno di noi ha il proprio ritmo e che non esiste un modo giusto o sbagliato di affrontare queste situazioni. Alcune persone trovano conforto in una nuova relazione, mentre altre sentono il bisogno di tempo per sé stesse.
Tu stessa hai detto che hai riflettuto a lungo sulla tua precedente relazione e hai preso una decisione consapevole di chiudere quel capitolo. Questo processo di riflessione ti ha permesso di riconoscere il valore della tua attuale relazione. È importante fidarsi del tuo istinto e delle tue sensazioni. Se ti senti felice e serena con lui, questo è un segnale positivo.
Riguardo alla tua preoccupazione per il futuro e ai possibili trasferimenti, è del tutto normale sentirsi ansiosi quando si affrontano cambiamenti significativi. La relazione potrebbe richiedere adattamenti e compromessi, e questo è parte del processo di costruzione di un legame solido. È utile comunicare apertamente con il tuo partner riguardo alle tue paure e alle tue aspettative, in modo da affrontare insieme le incertezze.
Infine, prova a concederti il permesso di essere felice. Non è necessario sentirsi in colpa per aver trovato qualcuno di speciale. La vita è piena di sorprese e opportunità, e a volte queste arrivano quando meno ce lo aspettiamo. Concediti di vivere questo momento senza il peso del passato e abbraccia le nuove esperienze che la vita ha da offrirti.
Ricorda, ogni relazione è un'opportunità di crescita e apprendimento. Se le tue paure dovessero diventare opprimenti, potrebbe essere utile parlarne con un professionista, che ti aiuti a esplorare questi sentimenti in modo più profondo. Buona fortuna e continua a coltivare quella comunicazione aperta e sincera con il tuo partner!
Rimango a completa disposizione. Un caloroso saluto.
Dott. Michele Basigli
Buongiorno gentile Utente, la sua riflessione è molto profonda e dimostra una grande sensibilità verso il suo percorso emotivo e il benessere della persona che ha accanto. È naturale che, dopo una relazione difficile e una successiva rottura, si interroghi sulla rapidità con cui si è trovata in un nuovo rapporto. Tuttavia, non esiste una regola fissa su quanto tempo sia "giusto" attendere prima di iniziare una nuova storia. Ogni persona ha i propri tempi di elaborazione e, nel suo caso, sembra che abbia riflettuto e fatto chiarezza sulla relazione precedente prima di aprirsi a questa nuova connessione.

È normale porsi domande sulla propria capacità di stare da sola o temere di non essersi concessa abbastanza tempo per se stessa. Ma il fatto che si interroghi su questi aspetti suggerisce che ha già fatto un lavoro di consapevolezza importante. Il periodo trascorso tra le due relazioni potrebbe essere stato breve, ma ciò che conta è la qualità del tempo che ha dedicato a riflettere su ciò che vuole e su chi è.

La fortuna di avere incontrato una persona con cui si sente serena e felice non è qualcosa da cui difendersi, ma da accogliere con gratitudine. Le connessioni autentiche spesso arrivano in modi e momenti inaspettati, e questo non sminuisce il loro valore. La prospettiva di cambiamenti futuri, come trasferimenti e decisioni di vita condivisa, è comprensibilmente fonte di ansia, perché richiede di pensare a ciò che è importante per entrambi. È normale temere l’incertezza e chiedersi se sarà possibile affrontarla insieme.

Potrebbe essere utile accettare che un po’ di ansia è naturale quando si è di fronte a qualcosa che conta davvero per lei. Le sue paure potrebbero riflettere la profondità del legame che sente e il desiderio di preservarlo. Continuare a comunicare apertamente con il suo fidanzato sarà essenziale, sia per affrontare i cambiamenti futuri sia per condividere le sue preoccupazioni.

In conclusione, il percorso che sta facendo dimostra maturità e consapevolezza. Si conceda il permesso di vivere appieno questa relazione e, se necessario, accolga con serenità il supporto di uno psicologo per esplorare ulteriormente queste emozioni e affrontare le sfide future. A volte il "treno" arriva in modi inattesi, ma ciò non significa che non si meriti quel viaggio.

Dott. Luca Vocino
Gentile utente, dalla sua esperienza emerge sicuramente una grande riflessività e una grande sensibilità non solo verso sè stessa, ma anche verso l'altro.
Come ha detto anche lei precedentemente, alcuni avvenimenti della nostra vita non possono essere previsti o controllati, ma solo accettati, accolti o - diversamente - allontanati da noi. Allo stesso tempo, non esiste la regola scientifica che descrive come dovrebbero andare le relazioni e quanto tempo è necessario affinchè se ne possa iniziare un'altra. Tutto dipende dalle necessità personali, dai bisogni, dalle emozioni che si vivono insieme all'altro. Lei ha parlato di una relazione che per diversi motivi la tormentava e non la rendeva felice; poco dopo invece ne ha trovata una che l'ha soddisfatta e le ha dato ciò che la relazione precedente non è stato in grado di darle. A volte anche se si è in coppia, non sempre ci si sente tali e supportati; pertanto, non si rimproveri per non aver dato tempo a sè stessa, poichè si è concessa ciò che comunque l'ha resa felice. Per quanto riguarda invece l'affrontare nuove situazioni, è bene che si confronti in modo sereno e aperto col suo partner, per poter definire le vostre progettualità individuali e di coppia, per poter comprendere se esse siano effettivamente convergenti o meno.
Le auguro un in bocca al lupo, Dott.ssa Desirèe Pesce.
Gentile utente, condivido gran parte delle osservazioni fatte dai colleghi, sottolineando l’importanza di un approccio professionale che si basi su una comprensione profonda e non giudicante del vissuto del paziente.

Cordiali Saluti

Dottor Mauro Vargiu

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