Buongiorno, sono una ragazza di 22 anni fidanzata da un anno e mezzo con un ragazzo mio coetaneo.

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Buongiorno, sono una ragazza di 22 anni fidanzata da un anno e mezzo con un ragazzo mio coetaneo.
Insieme stiamo benissimo, sia emotivamente che sessualmente, ma da qualche settimana a questa parte sono ossessionata dal pensiero di lui che si masturbi davanti ai porno.
Abbiamo passato insieme tutte le vacanze estive e so per certo che in quel periodo non ha mai praticato autoerotismo (cosa che non mi disturba, è la pornografia a preoccuparmi).
Essendo giovani e non vivendo ancora insieme, ovviamente le occasioni in cui avere rapporti sessuali non soddisfano le sue esigenze fisiche. Ne abbiamo almeno una volta a settimana, ma poi a giorni alterni lui ha comunque bisogno di eiaculare (così mi ha detto), il tutto davanti a film porno.
Io non riesco a sopportare l'immagine di lui che si provoca piacere fino a venire guardando altre donne nude, lo percepisco proprio come un tradimento.
Ci tengo a precisare che prima di scrivere su questo sito ho dato un'occhiata a questo e ad altri forum e sono consapevole che questa sia una problematica non dico diffusissima, ma perlomeno condivisa da un numero considerevole di donne, ma le risposte sono sempre fredde, del tipo "è normale" oppure "come pensi che il porno possa costituire una minaccia?".
Avete davanti a voi ragazze le cui autostima e dignità sono minate costantemente e consapevolmente da uomini che cercano video di donne nude che non sono la propria per eccitarsi.
So che tutto ciò è stato normalizzato, ma a me, come ad altre, sembra comunque assurdo.
Vorrei riuscire a capire, davvero, mi sento prigioniera della mia visione sicuramente estremamente femminile della realtà ma che al contempo mi sembra l'unica possibile, anche sforzandomi di ampliare le mie vedute.
Spero che qualcuno riesca a darmi una spiegazione non solo razionalmente plausibile, ma soprattutto che abbia senso per il mio cervello di donna, che al momento si sente solo ferita da questi comportamenti.
Grazie
Salve, prospettiva e intuitivamente comprensibile, ma anche marchiata dalla visione sociale della sessualità.
Provi a costruire fantasie con il suo ragazzo, lasciate che la vostra complicità nell intimità cresca e portatela ad alti livelli.
Potrebbe scoprire un nuovo modo di stare insieme. Se poi percepisse una serie di difficoltà potrebbe scegliere di fare una serie di consulenze con una sessuologa per aprire spazi di riflessione diversi.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli

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Buonasera,
ognuno interpreta le situazioni in maniera differente, per cui non c’è un livello di normalizzazione o meno rispetto l’argomento, non c’è un giusto o uno sbagliato. Ciò che è importante e rilevante è la sua percezione degli avvenimenti e mi sembra evidente sia importante per lei la questione, descrive di sentirsi ferita e mi sembra di capire che questo stia influenzando il suo livello di benessere.
Il mio approccio è di orientamento sistemico-relazionale, per spiegarle, si fonda sulla consapevolezza che il benessere psicologico di una persona sia strettamente collegato alle relazioni che intrattiene con gli altri. La terapia sistemico-relazionale si basa sull’idea che il cambiamento non avviene solo a livello individuale, ma è influenzato e spesso determinato dalle dinamiche all'interno del sistema di relazioni in cui una persona è inserita.
Ritengo che questo approccio potrebbe essere utile per esplorare più a fondo le questioni che sta affrontando e riporta.
Se desidera approfondire questi temi, sono disponibile per un confronto. Le sedute si svolgono online, consentendoci di lavorare insieme indipendentemente da dove si trova. Possiamo definire obiettivi chiari e lavorare su di essi lungo il percorso terapeutico.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Ginevra Pieri
Capisco la profondità delle sue emozioni e quanto sia difficile trovare un equilibrio tra ciò che è considerato "normale" e i propri sentimenti di disagio. La questione della pornografia, specialmente quando si è in una relazione affettiva e sessuale stabile, può sollevare insicurezze e preoccupazioni legittime.

Dal suo racconto emerge un bisogno di comprensione, non solo razionale, ma anche emotiva. La sensazione di tradimento che prova è legata al fatto che percepisce l'uso della pornografia come una forma di distacco emotivo e di intimità che lui condivide con altre persone, anche se virtualmente. Questo è assolutamente comprensibile. Le relazioni affettive si basano spesso su una forte connessione emotiva e fisica, e vedere il proprio partner cercare piacere in altre fonti può far sentire esclusi o inadeguati.

È importante ricordare che i sentimenti di gelosia o insicurezza non sono sbagliati, né devono essere minimizzati. Ogni persona ha i propri limiti e sensibilità, e ciò che potrebbe sembrare accettabile per qualcuno, potrebbe essere difficile per qualcun altro. Il fatto che questa sia una problematica condivisa da altre persone non rende meno validi i suoi sentimenti.

Potrebbe essere utile considerare questi punti per cercare di comprendere la situazione:

Diversità di bisogni e desideri: Le esigenze sessuali variano molto da persona a persona. Molti trovano nella pornografia un modo per esplorare fantasie o scaricare tensioni sessuali in momenti in cui non è possibile avere rapporti con il partner. Tuttavia, questo non significa necessariamente che il partner non sia desiderato o apprezzato.

Differenza tra fantasia e realtà: Per molte persone, la pornografia rappresenta una forma di stimolo visivo legato a fantasie. Tuttavia, non significa che queste fantasie siano in concorrenza con la realtà della relazione. Per alcuni, è un modo per esplorare la sessualità in uno spazio sicuro e privato, senza che ciò influenzi negativamente il legame affettivo con il partner.

Dialogo aperto: Se non lo ha già fatto, provi a parlarne con il suo partner in modo aperto, esprimendo i suoi sentimenti senza accusare o giudicare. Faccia sapere quanto questa questione la fa soffrire, e ascolti anche la sua prospettiva. A volte, i malintesi nascono dalla mancanza di comunicazione o dalla paura di ferire l’altro.

Valutare i propri limiti: È importante che riesca a capire quali sono i suoi limiti personali e che li comunichi al suo partner. Le relazioni funzionano quando entrambi i partner si rispettano a vicenda e trovano un compromesso che permetta a entrambi di sentirsi sicuri e amati.

Non deve sentirsi sbagliata per provare ciò che prova. Ogni persona ha una propria visione del rapporto e del significato dell’intimità. Se sente che questa situazione sta minando la sua autostima o il suo benessere emotivo, potrebbe essere utile riflettere su cosa è più importante per lei all'interno della relazione e su come possa trovare una soluzione che la faccia sentire rispettata e compresa.

L'importante è che trovi uno spazio di dialogo sincero con il suo partner, in cui i bisogni di entrambi possano emergere senza giudizio.
Si dice che in una coppia non ci possono essere due persone irragionevoli, che mettono in atto comportamenti che minano l'omeostasi della coppia, la sua stabilità. Per cui, paradossalmente, se lei, "per finta" facesse capire al suo partner che anche lei ha iniziato a eccitarsi con materiale pornografico, costringerebbe il proprio partner a rivedere la situazione, verso un nuovo equilibrio di coppia.
Un caro saluto
Buongiorno.
E' proprio la sua ferita ciò che più conta. Ed è su questa ferita che lei ha il diritto di riflettere, di ascoltarsi, di confrontarsi con il suo fidanzato.
Ciò che è normale e ciò che non lo è dipende dalla visione del mondo che lei possiede e da quella che condividete come coppia. Ma non esiste alcuna legge, nemmeno psicologica, che la costringa a condividere quello che lei descrive.
Cara utente, prima di tutto grazie per aver scelto di condividere qui con noi ciò che la fa soffrire e le reca malessere. Il pezzettino freddo e razionale che lei non chiede a noi non può essere escluso. Tuttavia posso immaginare quanto possa essere doloroso per lei affrontare tutto ciò. Ciò che andrebbe compreso è come mai per lei l'idea del suo partner che guarda un porno la rende insicura e svalutata nella sua immagine? Cosa sente che quell'atto le toglie. Pur essendo vero che questa tematica coinvolge diverse donne, le ragioni sottostanti sono per ogni donna diverse e personali. La fatica che sta dietro tale malessere dice di lei e solo di lei. Non conoscendola e non conoscendo la sua storia non è possibile dare una risposta precisa e puntuale sul suo specifico caso. Pertanto potrebbe riflettere sulla possibilità di elaborare tale vissuto in uno spazio di terapia personale. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno gentile utente, è chiaro che stai vivendo una situazione emotivamente complessa, e il fatto che tu sia qui a cercare di comprenderla dimostra una grande consapevolezza e voglia di affrontare questi temi.
Le tue preoccupazioni riguardo alla pornografia e all’autoerotismo del tuo partner sono del tutto legittime. È naturale sentirsi vulnerabili di fronte a situazioni che possono mettere in discussione l’intimità e la fiducia in una relazione. Ti invito a considerare che ogni persona ha delle esigenze sessuali diverse e che l'autoerotismo può essere visto da alcune persone come un modo per gestire tali esigenze, specialmente in una fase della vita in cui non si vive insieme e si hanno occasioni limitate per avere rapporti sessuali.
Tuttavia, è fondamentale che tu e il tuo partner possiate discutere apertamente di questi argomenti. La comunicazione è essenziale per costruire una relazione sana e per affrontare le preoccupazioni reciproche. Parlargli di come ti senti riguardo alla pornografia può aiutarvi a esplorare insieme questi sentimenti e a trovare una soluzione che funzioni per entrambi.
È comprensibile che tu possa sentire che la pornografia rappresenti una minaccia alla vostra intimità; molte persone, indipendentemente dal genere, provano sentimenti simili. Potrebbe essere utile riflettere su come queste immagini e questi video influenzano la vostra relazione e il modo in cui tu ti senti al riguardo. Ciò che può sembrare “normale” per alcuni, può non esserlo per altri, e va bene avere punti di vista diversi.
Ti incoraggio a dare spazio a queste conversazioni, esprimendo i tuoi sentimenti senza accusare, per favorire un dialogo costruttivo. Potreste anche considerare di esplorare insieme il significato che la pornografia ha per lui e come entrambi potete trovare un equilibrio che soddisfi le vostre esigenze emotive e fisiche.
Infine, ricordati di essere gentile con te stessa. Le emozioni che provi sono valide e meritano attenzione. È un processo, e non c'è una risposta giusta o sbagliata, ma piuttosto un cammino da percorrere insieme. Spero che questo possa aiutarti a sentirti un po' più rassicurata e a trovare la chiarezza di cui hai bisogno.
Se hai bisogno di ulteriore supporto, considera di rivolgerti a un professionista, che potrebbe aiutarti a esplorare questi sentimenti in modo più profondo.
Buona giornata.
Dott. Paolo Cavallin
Carissima, ha scritto una lettera veramente appassionata, profonda, che non posso che condividere. In teoria mi viene da dirle che non c'è nessun tradimento in quell'atto un po' meccanico (tipo stimolo-risposta alla Pavlov per intenderci), perchè non c'è nessuna relazione, nessun contatto. Da come le ha detto il suo ragazzo sembrerebbe più un bisogno fisiologico che un atto di piacere. C'è qualcosa che potrebbe chiedere al suo ragazzo rispetto a questo tema che la farebbe stare più serena? Oppure quasi una provocazione: che succederebbe se dicesse al suo ragazzo che anche lei vuole provare questa esperienza? Qui lo spazio è ristretto, se volesse approfondire se ne può parlare. Un cordiale saluto dott.ssa Silvia Ragni
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Salve gentile utente.
Sebbene sia molto giovane, manifesta un'intelligenza emotiva sviluppata e ha piena consapevolezza che le sue sensazioni di disagio e sconforto siano importanti da osservare e comprendere, senza fermarsi a giudizi di valore e di presunta normalità.
La sua non è una visione chiusa, o "estremamente femminile"; è la manifestazione di una mancanza di rispetto e di sensibilità che lei avverte da parte del suo partner, nel suo modo di ovviare al bisogno di masturbarsi. C'è un punto di contatto su cui potete, senz'altro, lavorare, ed è quello che avete già affrontato l'argomento e non ci sono bugie o cose non dette che potrebbero creare ulteriori ansie e disapprovazione.
Nella coppia non dovrebbero esserci comportamenti volontari da parte di uno o di entrambi i partner che possano causare malessere nell'altra persona. Se lei ha manifestato il suo disagio al suo partner, affermando di sentirsi offesa e tradita, anche solo mentalmente, nel saperlo praticare auto-erotismo di fronte a materiale pornografico, lui deve ascoltare questa sua sofferenza e comprendere che tale situazione va corretta per il benessere della vostra vita di coppia.
Affermare che eiaculare a giorni alterni è una necessità fisiologica, non è una verità scientifica. Non esiste una regola che ci suggerisce la frequenza esatta: dipende dalle situazioni che hanno il potenziale di agire sui livelli ormonali di testosterone nei maschi a sollecitare l'auto-erotismo. Quindi non c'è ciclicità fissa. Se lui è abituato a visitare siti pornografici e visionare quel tipo di materiale, è quella la causa dell'eccitazione e del conseguente bisogno di stimolarsi fisicamente, e non un bisogno fisiologico naturale. Se fosse solo un bisogno, non ci sarebbe bisogno di alcuna fonte di eccitazione esterna.
Se non potete avere molti rapporti regolari, ed entrambi sentite il bisogno di praticare auto-erotismo, la cosa migliore sarebbe quella di condividerlo tale bisogno e magari creare le vostre fantasie intime che possono essere molto più soddisfacenti del materiale pornografico. Ed è importante che questo comportamento stuzzicante sia bilaterale, cioè che anche lei si sente in grado di chiedere a lui cosa potrebbe accendere la fantasia e stimolare la pratica naturale dell'auto-erotismo.
Spero di averla aiutata ad accettare le sue emozioni come sacrosante e meritevoli di condivisione, e di averle dato qualche buon consiglio per non rimanere nella sua sensazione di disagio ma muoversi verso una soluzione del problema.
Resto a sua disposizione per ulteriori domande o chiarimenti sull'argomento.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Carissima, vorrei provare ad uscire dalla dinamica bene/male o giusto/sbagliato che rischia solo di colpevolizzare oppure sminuire sofferenze come quella che lei sta provando; per abitudine ed orientamento psicologico sono portato a riflettere sui significati e sui vissuti. Mi sento di suggerirle l'avvio di una consulenza psicologica con un professionista che l'aiuti a comprendere più a fondo quali paure, fastidi, preoccupazioni e timori si annidino dietro questo suo vissuto; avere consapevolezza di ciò che ci accade è il primo passaggio per rintracciarne le origini ed eventualmente mettere in campo strategie risolutive. Resto a disposizione per qualsiasi cosa, anche da remoto, qualora lei lo ritenesse opportuno. Cordiali saluti. Dottor Montanaro
Buongiorno cara utente, la gestione della energia sessuale è uno dei problemi storicamente più grande dell'intera umanità, tant'è che ci siamo inventati intere religioni col fine precipuo di opprimere le donne e di controllare il turbamento e il bisogno del sesso. Questo non per allontanarmi dal suo problema ma per sottolineare come la questione della pornografia, per tutti e non solo per il suo partner, abbia un ruolo centrale in questa gestione, per lo più infelice, per lo più non riuscita. Due cose però mi colpiscono della sua lettera: una, positiva, ma forse non sufficientemente valutata, forse data per scontata, (ma non lo è), che quando siate stati in vacanza insieme lui non abbia avuto bisogno di ricorrere alla pornografia. L'altro, che lei parla del sesso come di un qualcosa che fa e gli dà per farlo stare "contento" o "tranquillo", quasi come se per lei fosse secondario, o addirittura irrilevante. Ripeto, si tratta solo di una impressione. Tuttavia a mio avviso potrebbe essere utile da parte di entrambi, da un lato la reciproca comprensione del proprio punto di vista, dall'altro la ricerca di una maggiore intesa sessuale. Non vedo in questo out-out che possano aiutare la relazione, e francamente non creda che anche con altri partner non si troverebbe in situazioni molto diverse. Se svilupperete insieme una maggiore intesa sessuale, sia come qualità che quantità, lui avrà sempre meno bisogno di pornografia. D'altro canto, una sorta di out-out del tipo: "se continuai a farne uso ci lasciamo" a mio avviso non farebbe che peggiorare la situazione e spingerlo a nascondere sempre più le sue esigenze.
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Gentile utente grazie per aver condiviso questo suo disagio che sicuramente la preoccupa e la addolora. Sembra dal suo racconto che nonostante i suoi sforzi questo ragazzo non sia mai soddisfatto, sia sempre più vorace da un punto di vista sessuale e questo la turba. Da anni mi occupo di problematiche di natura sessuale e queste sono tematiche che lei potrebbe decidere di affrontare sia in un percorso individuale che di coppia. Cordialità dott. Gaetano Marino
Gentile Amica,
molte mie pazienti mi hanno riferito questo profondo disagi, un disagio tale che le ha spinte a lasciare i propri compagni. Allo stesso modo, ho avuto pazienti lasciati dalle loro compagne che li accusavano di avere una dipendenza da pornografia, benché i rapporti sessuali fossero regolari, e nessun impedimento fosse causato dal ricorso occasionale del compagno alla pornografia.
Quello che le dirò è sicuramente troppo maschile, e forse potrebbe anche farla arrabbiare, ma le chiedo: se trova eccitante un film d'azione in cui l'eroina picchia i nemici in modi creativi, fino ad ucciderli, collezionando morti come una serial killer, lei è una killer efferata? Se guarda un film romantico, identificandosi con la protagonista, sentendo l'amore che lei sente per il protagonista, fino a commuoversi o abbandonarsi alla dolcezza delle scene più romantiche e passionali, lo fa perché il suo rapporto è insoddisfacente?
Le dico questo perché spesso viviamo in una pericolosa fusione fra PENSIERO e REALTA'. E' alla base di tanta nostra sofferenza! E sembra che anche lei, come ogni altro essere umano, ne soffra: sembra convinta che pensare a un'azione significa commetterla...a qualche livello. Così se il suo ragazzo vive una fantasia (come quelle che vive nei film o nei videogiochi), a qualche livello lei crede che stia davvero commettendo un tradimento.

Sarò felice di continuare il dialogo con lei se lo vorrà. E' un tema molto serio.

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Gentile utente, la ringrazio per essersi aperta e per aver descritto il suo disagio e la sua sofferenza. Concordo nel dire che il tema da lei portato è molto diffuso nel pensiero femminile, ma mi sento di dirle che per apportare un miglioramento al suo malessere, l'obiettivo non è lavorare sul "bisogno" del suo partner, ma bensì sul vissuto emotivo che lei vive rispetto a tale bisogno. Indagare su ciò che la fa sentire insicura e tradita è il primo passo per capire il perché l'idea che il suo partner guardi un porno le faccia sentire tanto disagio. Sarebbe utile lavorare su questo in un spazio di terapia personale. Rimango a sua disposizione se sentisse il bisogno di ulteriori chiarimenti.
Dott.ssa Syria Ciccone

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Gentile Utente,
comprendo quanto questa situazione stia minando la sua serenità e come possa essere difficile conciliare il desiderio di comprensione razionale con le emozioni profonde che prova.
È importante partire dal riconoscimento che il suo disagio è legittimo. Anche se molti considerano la pornografia un comportamento "normale" in certe circostanze, non significa che le sue emozioni siano meno valide o degne di attenzione. Il punto centrale, infatti, non è tanto la "normalità" dell’atto in sé, ma l’effetto che questo comportamento ha su di lei e sulla vostra relazione.
Il senso di tradimento che descrive è profondamente legato alla percezione che la pornografia possa minare l’intimità esclusiva che condivide con il suo partner. Comprendo come l’idea che lui possa provare piacere guardando altre donne possa generare insicurezza, ferire la sua autostima e farla sentire emotivamente distante. Questo tipo di disagio è spesso legato a valori personali e aspettative sulla relazione, e non esiste una visione “giusta” o “sbagliata” in assoluto, ma piuttosto ciò che è giusto per lei e per il suo benessere.
Detto questo, potrebbe essere utile parlarne apertamente con il suo compagno, esprimendo ciò che prova senza giudizio, ma con l’obiettivo di far comprendere il suo stato d’animo. La comunicazione autentica è essenziale, soprattutto in situazioni così delicate. Spesso, i partner non sono completamente consapevoli dell’impatto che certi comportamenti possono avere sull'altro e, attraverso un confronto sincero, possono emergere soluzioni che rispettino entrambi i bisogni.
Riguardo alla sua percezione del tradimento, è comprensibile che possa sentire una mancanza di esclusività in un atto che, nel suo immaginario, potrebbe essere vissuto come intimo. Tuttavia, è importante chiedersi se il suo partner percepisce il consumo di pornografia nello stesso modo. Spesso, per alcune persone, la pornografia non rappresenta un vero e proprio "tradimento", ma piuttosto una forma di gratificazione sessuale che non ha un legame diretto con le emozioni o la relazione affettiva. Capire come il suo compagno interpreta il proprio comportamento potrebbe offrirle una prospettiva più chiara e forse aiutarla a trovare un punto di incontro.
Infine, potrebbe essere utile, se si sente sopraffatta da queste emozioni, considerare l’opzione di parlare con un professionista della relazione di coppia o un terapeuta. Un aiuto professionale potrebbe fornirle strumenti concreti per affrontare questi sentimenti e favorire una comunicazione più profonda e rispettosa tra voi.
Le auguro di poter trovare la chiarezza e la serenità che cerca in questa situazione. Se ha bisogno di ulteriori chiarimenti o suggerimenti, non esiti a scrivermi.
Un caro saluto,
Dott.ssa Pinella Chionna
Buongiorno gentile Utente, la ringrazio per aver condiviso una situazione che so possa essere emotivamente complessa. È evidente che la questione della pornografia e del modo in cui influisce sulla vostra relazione ha un impatto profondo su lei. Vorrei cercare di offrirle una prospettiva che possa aiutarla a comprendere e a elaborare meglio questi sentimenti, così da poter affrontare la situazione con maggiore chiarezza.

È assolutamente legittimo che si senta ferita o tradita dal pensiero che il suo partner si masturbi davanti a contenuti pornografici. Questi sentimenti sono personali e profondamente legati ai suoi valori, alla visione della relazione e all'idea che ha dell'intimità. Anche se molte persone considerano il consumo di pornografia come "normale", questo non diminuisce il suo disagio, né lo rende meno importante. Ciò che conta davvero è il significato che attribuisce alla situazione e il modo in cui questa dinamica incide sulla sua serenità e sulla relazione.

L'idea che il suo partner possa trovare piacere sessuale guardando altre donne nude può sembrare un vero e proprio tradimento emotivo. Per molte donne (e anche uomini), la pornografia può evocare sentimenti di insicurezza o inadeguatezza, come se non si fosse "abbastanza" per il proprio partner. Tuttavia, è importante distinguere tra il mondo virtuale della pornografia e la realtà di una relazione affettiva e sessuale. Nella maggior parte dei casi, per gli uomini (e per molte donne), la pornografia non sostituisce né sminuisce i sentimenti che provano per il/la partner. Si tratta piuttosto di una forma di autoerotismo legata a un'esperienza visiva e sensoriale che, per molti, non ha lo stesso significato intimo ed emotivo che può avere un rapporto reale.

Parlare apertamente di questi sentimenti con il suo partner potrebbe essere un passo fondamentale. È importante che lui comprenda che la pornografia per lei rappresenta più di un semplice atto fisico, ma qualcosa che tocca la sua autostima e la percezione di sé nella relazione. Allo stesso tempo, è utile cercare di capire la sua prospettiva: potrebbe non rendersi conto dell'effetto che ha su di lei e potrebbe non vedere il consumo di pornografia nello stesso modo. Spesso, per molti uomini, la pornografia non ha nulla a che fare con la mancanza di desiderio per il/la partner o con un bisogno di cercare qualcosa al di fuori della relazione. È una sorta di abitudine o meccanismo legato al piacere fisico e alla stimolazione visiva, senza implicazioni affettive.

Uno degli aspetti che emerge dal suo messaggio è una sensazione di vulnerabilità, come se la visione della pornografia da parte del suo partner mettesse in discussione il suo valore e il suo ruolo nella relazione. In realtà, questa è una preoccupazione comprensibile. Tuttavia, può essere utile ricordare che il suo valore, sia come persona che come partner, non è determinato da come il suo ragazzo gestisce il proprio piacere sessuale. Se il suo partner è felice con lei, soddisfatto emotivamente e sessualmente nella relazione, la pornografia potrebbe non essere un segnale di carenza, ma una componente separata della sua sfera privata.

Se la questione della pornografia continua a essere una fonte di ansia per lei, potreste considerare insieme delle soluzioni che possano farla sentire più sicura nella relazione. Ad esempio, potrebbe chiedergli di limitare l'uso di pornografia o di trovare altre modalità di soddisfare le proprie esigenze sessuali che non includano il ricorso a materiale pornografico. Se entrambi siete aperti a trovare un punto d'incontro, è possibile costruire un equilibrio che rispetti i confini e i bisogni di entrambi.

Infine, è importante che lei accetti i propri sentimenti senza giudicarli. Anche se molte persone vivono serenamente situazioni simili, questo non significa che i suoi sentimenti siano meno validi. Ogni relazione è unica, e ciò che conta è trovare un modo per vivere la relazione in modo appagante per entrambi. Se la pornografia continua a essere un tema difficile, è del tutto legittimo esplorare queste emozioni e decidere, insieme al suo partner, come gestirle.

In sintesi, il dialogo aperto e onesto è essenziale in questa situazione. Parlare dei suoi sentimenti con il suo ragazzo potrebbe non solo aiutarla a sentirsi più capita, ma anche a trovare soluzioni che rispettino entrambi. Non c'è una risposta universale, ma il rispetto reciproco e la comprensione sono le chiavi per affrontare una questione delicata come questa.

Spero che queste riflessioni possano offrirle spunti utili per comprendere meglio la situazione e per affrontarla in modo costruttivo.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori consigli o di intraprendere una consulenza resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
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Salve, capisco quanto questa situazione possa crearle disagio e una serie di emozioni complesse. È assolutamente legittimo e valido ciò che prova. Ciò che è più importante qui, però, è cercare di comprendere meglio il significato che attribuisce a questo comportamento e come questo influisca sul vostro rapporto.

Da un lato, la pornografia viene spesso considerata, per molte persone, come una forma di autoerotismo priva di un reale coinvolgimento emotivo o affettivo, separata dalla relazione affettiva che si vive con il proprio partner. Il fatto che il suo fidanzato guardi dei contenuti pornografici non significa necessariamente che lui metta in discussione il desiderio che ha per lei o che la relazione non lo soddisfi. Spesso, la pornografia rappresenta uno sfogo o un modo per esplorare la propria sessualità in uno spazio privato, senza che questo diminuisca l’affetto o l’intimità verso il partner.

D’altra parte, il suo disagio è reale e merita di essere compreso. Più che focalizzarsi su ciò che è “normale” o meno, potrebbe essere utile concentrarsi su come questa situazione stia impattando la vostra relazione e il suo benessere emotivo. È comprensibile che possa percepire la pornografia come una minaccia all’esclusività della vostra intimità, ma vale la pena esplorare se questa percezione sia legata a delle insicurezze o a un’idea più ampia del rapporto che vorrebbe avere con il suo partner.

Potrebbe essere utile aprire un dialogo franco con lui su come si sente, senza accusare o giudicare, ma spiegando il motivo per cui questo aspetto le provoca sofferenza. L’obiettivo non è necessariamente eliminare del tutto il suo comportamento, ma piuttosto trovare un equilibrio in cui entrambi vi sentiate compresi e rispettati. Potreste esplorare nuove modalità di rapportarvi che vi permettano di rafforzare ulteriormente la vostra intimità e la complicità.

Se questi sentimenti di insicurezza e disagio persistono, potrebbe anche considerare di esplorare questo tema in un percorso individuale di terapia, che la aiuti a comprendere meglio le sue emozioni e a trovare strategie per affrontare questa situazione senza che minacci il suo benessere o la stabilità della relazione.

L’importante è che i suoi sentimenti siano accolti e rispettati, sia da parte sua che da parte del suo partner.
Gentile utente, le tue domande e i tuoi dubbi non sono sciocchi o pensieri "tipicamente femminili". Se qualcosa desta la tua attenzione perché provoca uno stato di disagio psicologico è bene dargli un giusto spazio di accoglimento.
Sono diversi i punti che colpiscono la mia attenzione.
Il tuo ragazzo ha utilizzato un termine ben specifico "eiaculare" proprio per rendere visibile a te il fatto che la visione di contenuti per adulti, serva lui per portare a compimento quello che reputa essere un bisogno fisico/fisiologico. Non mi sembra tu abbia accennato a problematiche della sfera intima e/o relazionale: "insieme stiamo benissimo sia emotivamente, sia fisicamente" -dici- pertanto quella tipologia di contenuti non mina la stabilità di coppia né la vostra intimità.
I contenuti per adulti hanno nella maggior parte dei casi poco o nulla in relazione con l'estetica (innamoramenti per attori o attrici avvengono, di solito, quando vi sono altre tipologie di disagi) ma sono stati pensati per offrire uno sfogo veloce e istantaneo: immediato.
Quello che va attenzionato è, invece, il tuo sentirti tradita.
Possiamo solo fare delle ipotesi ma è possibile che tu viva delle insicurezze legate all'immagine corporea (?) metto un punto di domanda proprio perché ci muoviamo nel campo delle ipotesi. Essendo la pornografia basata sull'estremizzazione delle forme corporee (sappiamo bene che attori e attrici hanno una fisicità ben specifica), è possibile che immaginare il tuo ragazzo vedere altre donne nude, ti inneschi dei sentimenti di inadeguatezza e inferiorità.
Ti faccio i complimenti per esserti posta delle domande in merito, cercando delle spiegazioni più specifiche (penso alla ricerca anche su altri forum). Resta solo da capire se hai bisogno di indagare maggiormente quanto appena esposto con un tuo personale percorso di supporto psicologico.
Buona giornata!
Buongiorno,
lei è portatrice di una istanza di coppia, ed è in un percorso di coppia che andrebbero affrontate le problematiche qui riportate. Ne parli anche con il suo ragazzo, sarebbe una occasione di crescita per entrambi.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno giovane utente, mi spiace tu stia vivendo questa situazione. La sfera intima in ogni coppia è diversa, a molte persone il fatto che il proprio partner faccia uso di film porno fa vivere una specie di tradimento, o sentirsi non essere all'altezza o abbastanza; altre persone invece ci passano sopra come nulla fosse, questo dipende dalla sensibilità e dai valori insiti nella persona.
Quando avvengono questi comportamenti che feriscono la relazione, credo siano ottimi momenti per porsi le giuste domande circa la relazione che tu vuoi insieme a lui, e che valore vuoi dare ad essa.
Spero tu non ti senta sbagliato circa i tuoi pensieri! Spero che tu ti accolga per ciò che sei con i tuoi sentimenti , le tue emozioni i tuoi pensieri.
Ti auguro di sentirti amata e rispettata nelle relazioni che scegli di portare avanti.
Per un consulto resto a disposizione.

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