Buongiorno, sono una ragazza di 21 anni, ho svolto una psicoterapia di 6 mesi o poco più con il serv

17 risposte
Buongiorno, sono una ragazza di 21 anni, ho svolto una psicoterapia di 6 mesi o poco più con il servizio psicologico della mia università. Grazie alla terapia sono diventata più consapevole, ma non riesco ancora a gestire i miei problemi da sola. Trapoco la terapia terminerà per i tempi imposti dall'università. Credo di essermi affezionata molto al terapeuta, infatti se penso che tra non molto non lo rivedrò più mi viene da piangere, mi sento persa e sento una sensazione di tristezza assurda, quasi esagerata. La mia domanda è: perchè mi sento così? Ne sono diventata dipendente? Se propongo al terapeuta di continuare a seguirmi in privato, mi farei solo del male da sola?
Gentile utente,
Grazie per aver condiviso il suo importante vissuto terapeutico. Non è facile comprendere da così pochi elementi se quello che lei sta vivendo sia frutto di una dipendenza dalla terapia oppure un normale processo di transfert. Per questo credo sarebbe utile condividerlo con l' attuale terapeuta prima che si concluda il vostro percorso.
Resto a disposizione,
Un caro saluto
Dott.ssa Laura Perdisci

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Salve, ne parli liberamente con il terapeuta...non è detto che i 6 mesi imposti dall'università siano sufficienti a terminare un percorso. Sono sicura che una soluzione si troverà...
Dott.ssa milvia verginelli
Buonasera,

ho letto che si trova al termine del suo percorso, credo che sia normale che una persona sente il dispiacere di una chiusura. Questo potrebbe essere indicatore del fatto che per lei è stata una esperienza positiva, che l'ha arricchita come persona e che all'idea che possa concludersi si attiva in lei un senso di paura, la possiamo chiamare così? Provi a parlarne con il suo terapeuta di questo aspetto, potrebbe essere un attimo spunto di riflessione. Buona serata

Dott. Riccardo Scalcinati
Buonasera,non si senta in colpa se ha ancora dei timori a farcela da sola Sei mesi sono forse ,solo una parte del percorso.Ne parli privatamente con il suo terapeuta .Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Buonasera, il mio consiglio è di parlarne apertamente col terapeuta, il suo vissuto nella terapia non è detto che sia sintomo di dipendenza, serve approfondire.
Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Ottima idea! Ne parli col suo terapeuta, sono certa che riuscirete a trovare una soluzione efficace. Mi piacerebbe essere aggiornata, sei mesi non è dipendenza ma credo che ha trovato la capacità di viversi cosa vuol dire un percorso di psicoterapia. Saluti dott.ssa Maria Lombardo
Cara ragazza, spesso sei mesi sono l'avvio di un percorso ma non il percorso! Ne parli con il suo terapeuta e insieme capirete a che punto è il suo percorso e come potete continuare.
Cari saluti,
Dott.ssa Federica Leonardi
Cara ragazza, concordo con la collega nel dire che sei mesi di terapia sono un punto di partenza più che di arrivo, la conquista del nostro benessere é un percorso delicato e graduale che richiede tempi diversi dalle nostre aspettative. Ciò che stai vivendo e l'emozione che senti all'idea di lasciare la tua terapeuta hanno un significato importante da ascoltare e comprendere e penso che la tua terapeuta possa aiutarti in questo: parla con lei dei tuoi dubbi e delle tue emozioni sicuramente ti aiuterà a chiarirti le idee. Ti auguro di proseguire il tuo percorso e ritrovare presto la serenità.
Cara ragazza, ritengo possa esser un' idea valida quella di continuare il percorso con lo stesso terapeuta al di fuori del contesto universitario. Se sente che il percorso ancora non è concluso sarebbe opportuno continuarlo al fine di perseguire tutti gli obiettivi prefissati. Nella speranza che la sua istanza possa esser accolta. Un caro saluto Dottor Diego Ferrara
Buongiorno, le rispondo per dirle che non è strano provare questo "sentimento" verso il terapeuta e la terapia. Questo indica che lei ha trovato un significato nel suo percorso, e che probabilmente il tempo di 6 mesi è troppo breve, per concludere la risoluzione di certe tematiche personali.
Proponga tranquillamente un periodo più lungo, con un setting privato. Almeno ne parli col terapeuta.

Le Auguro Buon Natale,

Dr. Vittorio Cameriero
Salve è sicuramente utile per lei affrontare questo tema con il suo terapeuta che conoscendo approfonditamente la sua situazione le saprà fornirle tutte le indicazioni che chiede e non delle ipotesi che si possono ricavare solo dalle poche indicazioni presenti nella sua breve nota. In merito a "La mia domanda è: perchè mi sento così? Ne sono diventata dipendente? Se propongo al terapeuta di continuare a seguirmi in privato, mi farei solo del male da sola?" le faccio presente che il legame che si crea nell'ambito di una psicoterapia è oggi considerato un motore per il cambiamento molto interessante e molto utile. Sicuramente parlare di questi temi con la persona con cui sta lavorando è una buona possibilità per lei. Il vissuto legato alla paura della dipendenza e al trovare questo lavoro psicoterapeutico utile per lei è un tema su cui forse vale la pena di parlare con la persona che la segue. Un cordiale saluto
Buonasera, potrebbe essere semplicemente che la sua terapia non è affatto giunta a conclusione. Sono sicura che il collega che la segue sarà in grado di dirle come andare avanti per garantirle una conclusione nei tempi giusti.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buongiorno,
è importante che lei parli di questo con il suo terapeuta per poter elaborare questa sensazione e trovare una soluzione.
Se lei sente di aver bisogno ancora di continuità della terapia, non è necessariamente detto che si tratti di dipendenza.
Cordialmente, EP
Salve, alcune volte i tempi imposti dai servizi non sono compatibili con quelli personali. Ne parli con il terapeuta e si faccia consigliare un modo per restare in ascolto di questo vissuto. Un saluto
Dott.ssa Antonella Abate
Salve, la sua sensazione di disagio è assolutamente normale quando si arriva alla conclusione di una terapia. Tuttavia non conoscendo i motivi che l'hanno portata a iniziare questo percorso, è difficile stabilire se i sei mesi previsti siano sufficienti o meno. Ne parli serenamente col suo terapeuta e nel caso sentisse la necessità di continuare il suo percorso, niente e nessuno le può impedire di farlo con l'attuale psicologo o altri a sua scelta. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buonasera, si vede che il percorso le ha fatto bene, lo sente e di conseguenza soffre all'idea di un troncamento repentino. Anche a conclusione di un percorso si procede in modo graduale. In questo caso non c'è questa possibilità ma è opportuno che ne parli con la Dottoressa per vedere il da farsi. Credo che lei abbia sviluppato un'alleanza di lavoro proficua e quindi non andrebbe interrotto.
Cordiali saluti Dott.ssa Valeria Randisi
Salve. Mi sembra di capire dalle sue parole che ci sia stato un buon lavoro e soprattutto che sia stato costruito un buon legame dal punto di vista relazionale. Mi chiedo perché non ascoltare le proprie sensazioni più profonde e provare a parlarne insieme con lo specialista? Nel percorso terapeutico non si è mai soli.
Un caro saluto e resto disponibile per ogni esigenza,
cordialmente Dott.ssa Floriana Cappelletti

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