Buongiorno sono una ragazza di 21 anni appena compituti, da Gennaio ho iniziato a stare male all’ini

17 risposte
Buongiorno sono una ragazza di 21 anni appena compituti, da Gennaio ho iniziato a stare male all’inizio provavo solo un pó di ansia, ora da un paio di mesi ho forti attacchi di panico, sia a casa sia in giro, soffro di derealizzazione molto forte, ho molta paura di perdere il controllo e di farmi del male o di fare del male a qualcuno. In alcuni momenti svanisce tutto e io mi sento come prima al 100% ma è una questione di dieci minuti.
Purtroppo questa sensazione di derealizzazione e depersonalizzazione mi fanno perdere il senso del tempo e il senso della vita è come se fossi in una gabbia di vetro, non riconosco casa mia, la mia famiglia i miei affetti, cioè so che sono loro ma li vedo diversi, per questo problema purtroppo ho perso il lavoro e non riesco più a guidare, ho fatto 10 sedute da uno psicologo privato e ora devo andare dal pubblico perché non ho più disponibilitá economica essendo che ho perso il lavoro. Sto assumento dei fiori dii bach perché non voglio prendere medicine anche se non me ne sono mai state somministrate nel senso ansiolitici o antidepressivi, a volte piango tantissimo perché ho paura di non riuscire a tornare come prima, ho già sofferto a 18 anni nello stesso modo di ora e avevo fatto terapia e tutto era svanito ora è tornato di nuovo! Può essere che la terapia non abbia funzionato? Per le medicine purtroppo il mio corpo oltre che il paracetamolo e qualcos’altro non sopporta nulla e ho spesso effetti collaterali quindi non riuscirei a fare una cura di medicine.. come posso fare dottori? Secondo voi avrei bisogno di uno psicologo o di uno psichiatra? La mia psicologa non mi ha fatto una diagnosi in precedenza, ma ha detto che probabilmente sarà un periodo di crescita e che svanirà tutto o che sto avvertendo un cambiamento a cui non sono pronta.. io sto così male.. Ho bisogno di aiuto grazie mille
Salve, scrive che ha già intrapreso un percorso psicologico, quindi credo che per lei sia più indicativo continuare a confrontarsi con la sua terapeuta per evitare confusione. Si dia del tempo e vedrà che le cose miglioreranno.
Buona giornata.
Dott. Fiori

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Salve, mi rendo conto di quanto la sua esistenza risenta del suo disturbo d'ansia che sta lievitando apparentemente senza una spiegazione, che però esiste e va individuata. Le sue paure sembrano allargarsi a molte aree della sua vita. Perché non si affida alla sua attuale terapeuta e non le esplicita i suoi molti dubbi? Al momento la strada è questa. Buona serata
Salve fa bene a continuare il percorso psicologico. Questa fase di crescita potrebbe essere stata preceduta da qualche situazione personale o familiare che l'ha resa vulnerabile. Tutto ciò lo indaghera' con il collega che la seguirà.
Dott.ssa milvia verginelli
Buongiorno, mi dispiace per la sofferenza che sta sperimentando in questa fase della sua vita. Ritengo utile che possa intraprendere nuovamente un percorso psicoterapeutico, visto che già le ha apportato dei benefici importanti quando i sintomi ansiosi sono comparsi per la prima volta a 18 anni. Probabilmente ha necessità di elaborare vissuti emozionali e relazionali che stanno mantenendo la sintomatologia. I sintomi sono un campanello d'allarme che indica che qualcosa sta generando sofferenza. Un caro saluto. Dott.ssa Alessia Vecchio
Gentile utente di mio dottore,

i suoi sintomi sono tipici dei disturbi d'ansia
La terapia per il Disturbo d’ansia è sia di tipo farmacologico che psicoterapeutico. L’approccio farmacologico è utile per alleviare i sintomi o per meglio controllarne alcune fasi più acute, o come supporto alla psicoterapia.
La psicoterapia sistemico-relazionale è ritenuta a oggi la forma di intervento più efficace per affrontare con successo i disturbi d’ansia.
Chi soffre di attacchi di panico interpreta erroneamente le sensazioni emozionali e ve ne attribuisce una pericolosità esagerata rispetto alla realtà. L’intervento della psicoterapia sistemico-relazionale è volto a scoprire le funzionalità relazionali dei sintomo ed i suoi significati più profondi. Il paziente, intrapresa la psicoterapia, viene guidato attraverso un percorso atto a renderlo maggiormente consapevole dei suoi processi mentali, dei meccanismi che governano il suo comportamento. Con l’aiuto del terapeuta vengono individuati i circoli di mantenimento del disturbo e le sue ripercussioni su aspetti comportamentali, con un graduale miglioramento della qualità della vita, fino a quel momento compromessa dal timore di viverla appunto
Nel caso avesse bisogno di un consulto non esiti a contattarmi in privato.

Cordiali Saluti
Dottor. Diego Ferrara
Salve. Continui con la psicoterapia per individuare le cause del suo malessere e delle sue paure. La psicoterapia è un percorso di crescita nella chiarezza, per trovare la fiducia in se stessi, non si può quantificare in un numero di sedute. Chi la segue sarà in grado di consigliarle meglio ciò che è più adatto a lei. Distinti saluti
Gent.ma, descrive una situazione piuttosto articolata che andrebbe meglio compresa nel contesto di un rapporto clinico. Per come scrive, però, è sicuramente opportuno proseguire con un lavoro psicoterapeutico che la aiuti a ritrovare un nuovo equilibrio. Per questo lavoro occorre però tempo: ciascuno impiega tempi diversi e il rapporto terapeutico si sviluppa e costruisce gradualmente, ma è possibile venire a capo della proprie difficoltà. SG
Gentile Signorina, se davvero soffre di quelle cose che ha descritto, "derealizzazione, depersonalizzazione..." sono descrizioni psichiatriche. Lei ha dei problemi seri, è molto malata e sta vivendo una situazione indescrivibile. il fatto che rifiuti i farmaci che l'aiuterebbero a stare meglio la dice lunga sulla sua volontà a "guarire". Non voglio infierire sulla sua difficile situazione, ma non "sento" la volontà di saltarci fuori. Si trovi un bravo psichiatra, che sia in grado di darle i farmaci "giusti", a cui non è allergica, nel pubblico ci sono ottimi psichiatri. E, quando potrà, riprenda una psicoterapia il più centrata possibile sui suoi problemi, cercando una persona esperta che sia in grado di farle la giusta diagnosi e sappia affrontare dei problemi seri come i suoi . Notoriamente i farmaci tolgono i sintomi, ma non risolvono il problema alla radice. Non lesini sulla psicoterapia, perché alla fine, se si è affidata ad un bravo/a professionista, avrà speso meno perché ha risolto prima e meglio. Non le sto a dire quale sia la teoria psicoterapica migliore, le dico solo di trovarsi un bravo professionista. I miei migliori auguri. Dott. Enrico Piccinini
Buongiorno cara! è proprio nei momenti di crisi che si crea l'opportunità di crescita e miglioramento personale. Ciò che farà davvero la differenza in questo momento e nel futuro, perché i problemi e le difficoltà giungono senza invito, sarà quello prendersi la responsabilità del proprio cambiamento e decidere in anticipo di essere all'altezza della situazione. Ann Landers ha riassunto la cosa in questi termini: "Se mi chiedesse di dare quello che considero il consiglio più utile per l'umanità, sarebbe questo: aspettati i guai e considerali un fatto inevitabile della vita, e quando arrivano alza la testa, guardali negli occhi e ripeti: sarò più forte, non potete sconfiggermi!!"
A presto!
Veronica
Continui nel suo percorso e abbia fiducia in ciò che sta facendo impiegando il tempo che occorre perché ognuno di noi ha i suoi tempi per passare dalla consapevolezza al cambiamento e rinunciare al beneficio inconscio del sintomo.
Buonasera, se in precedenza il percorso di cura ha dato buoni risultati, allo stesso modo può ottenerli anche ora. Probabilmente sta vivendo un periodo in cui ha necessità di essere ulteriormente ascoltata. Ciò che le ha dato la precedente terapia non è perso ma nel tempo può capitare, soprattutto con periodi di cure brevi, che molti aspetti non sono stati lavorati o fortificati a sufficienza. Può cercare un aiuto nel pubblico e richiedere anche il parere di uno psichiatra oltre a quello dello psicoterapeuta. L'obiettivo deve necessariamente essere quello di affidarsi per ricevere aiuto. Il tempo non cambia e non migliora le difficoltà senza il proprio supporto. Le auguro di cuore una immediata ripresa.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, descrive un quadro complicato, ma se come dice continuerà con la psicoterapia capirà sicuramente molto di sè e del suo malessere. Per risolvere certe problematiche ci vuole tempo, bisogna avere molta pazienza ma poi i risultati arrivano e si sta finalmente bene!
Carissima,
descrivo ciò che io capisco con una metafora:
"Dottori, ho una gamba rotta, ma non voglio andare al Pronto Soccorso e sulla frattura sto dando una pomata.
Secondo voi che pomata devo usare?"

Lei dovrebbe - a mio parere - riprendere un percorso di psicoterapia E ANCHE andare da uno psichiatra, fosse pure per escludere patologie e/o bisogno di farmaci.

Lei soffre, e me ne dispiace, molto.
Pare che per lei l'unica soluzione sia soffrire nell'impotenza: non ha soldi e non si affida ad una farmacoterapia.
E' sicura che questo sia un buon atteggiamento?

Le auguro un buon percorso!
Leggendo il suo messaggio, la parte che m'incuriosisce di più è quando dice che ad un certo punto i sintomi sembrano scomparire. Quindi riesce a fare esperienza di uno stato di maggior benessere, suppongo. È in questo momento che recupera le sue personali risorse. Si concentri su questo aspetto, potrebbe darle maggior fiducia e speranza nel cambiamento che, in fondo, ha già sperimentato. Cordiali saluti
Gentile ragazza, a volte l'adolescenza fa brutti scherzi, ma è anche un periodo di forte cambiamento che permette di ridare un nuovo significato alla nostra esistenza. Si affidi ad un professionista, che la saprà indirizzare verso un equilibrio più sano e meno sofferente. Un caro saluto
Buongiorno, il suo corpo le sta mandando chiari segnali che vanno compresi e individuati. La psicoterapia la aiuterà in questo. A volte quando questi sintomi diventano invalidanti è utile prendere qualcosa per aiutare a vivere più serenamente e rendere il lavoro psicoterapeutico più efficace. Continui comunque la psicoterapia e provi ad affidarsi e troverà la strada giusta per ascoltare il suo corpo.
Saluti
Dott. ssa V. Barucci
Buongiorno, le consiglio un percorso di psicoterapia sistemico relazionale con lo scopo di capire cosa ci sia sullo sfondo oltre i suoi malesseri.
Buona giornata
Dott. sa Luisa Anibaldi
Dott. Raffaello Di Monte

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