Buongiorno, sono una ragazza di 18 anni. Mi è stata diagnosticata da cinque anni la depressione magg

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Buongiorno, sono una ragazza di 18 anni. Mi è stata diagnosticata da cinque anni la depressione maggiore in seguito ad un periodo complicato e dopo essermi chiusa in casa per alcuni mesi. Nel corso del tempo ho seguito varie psicoterapie, abbandonandole sempre. Inoltre nel primissimo periodo ho seguito una terapia farmacologica a base di Depakin e gocce di EN. La situazione negli anni a venire è stata altalenante: periodi in cui mi sentivo molto meglio e avevo voglia di riprendere in mano la mia vita venivano seguiti da pesanti ricadute. Ovviamente di questa situazione ha risentito anche il mio percorso scolastico, che è stato inevitabilmente travagliato. Mi scuso per la lunga introduzione e vengo al dunque: negli ultimi due anni ho sperimentato pensieri suicidi che con il passare del tempo stanno diventando sempre più pesanti e difficili da controllare e ho paura di farmi del male. Nonostante io ormai mi senta stanca di combattere, vorrei darmi un'ultima possibilità e tornare in terapia ancora una volta per cercare di guarire. Lo vorrei fare soprattutto per i miei genitori. Nel caso dovrei recarmi presso uno psichiatra oppure presso uno psicoterapeuta? Quale terapia è più adatta a me? Grazie in anticipo, confido in un vostro riscontro.
Penso che il primo passo possa essere una visita presso uno psichiatra di sua fiducia.Sarà poi questi ad indicarle il percorso più idoneo per la soluzione dei suoi problemi.Vale a dire se sia indicata una sola terapia farmacologica, oppure vada integrata con una psicoterapia.
Comunque non tardi ad accedere ad un aiuto professinale.

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Buonasera,
il mio consiglio è quello di rivolgersi ad un professionista di sua fiducia che saprà inquadrare bene la sua storia e poterle così prescrivere una terapia farmacologica personalizzata ed adeguata alla sua sintomatologia ed al suo vissuto.
Cordiali saluti
Sicuramente l'individuazione di uno specialista del quale si fida che non trascuri la sua attuale situazione e che possa mettere a punto una terapia, possibilmente farmacologia e psicologica è prioritario.

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