Buongiorno, sono una ragazza affetta da Morbo di Crohn. Può essere utile creare di un piano alimen
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risposte
Buongiorno, sono una ragazza affetta da Morbo di Crohn.
Può essere utile creare di un piano alimentare specifico in supporto alla terapia per migliorare la sintomatologia e sfavorire l'insorgenza di episodi acuti?
Grazie mille in anticipo
Può essere utile creare di un piano alimentare specifico in supporto alla terapia per migliorare la sintomatologia e sfavorire l'insorgenza di episodi acuti?
Grazie mille in anticipo
Buon pomeriggio, sarebbe ottimale farsi seguire da un dietista stilando un percorso di educazione alimentare personalizzato per la sua condizione patologica al fine di migliorare la sintomatologia e la qualità della vita. Per quanto riguarda gli episodi acuti, dovrebbero subire una riduzione di frequenza se si procede in tal senso e il supporto del dietista anche in questa fase può essere fondamentale per essere indirizzati all'intervento migliore.
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Dott.ssa Alessandra Daidone - Dietista
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Buonasera, essendo il morbo di Crohn una malattia cronica che provoca infiammazione e irritazione della mucosa dell'intestino, è possibile modificando la propria alimentazione ridurre i sintomi più comuni quali diarrea, crampi addominali, flatulenza. In particolare se in fase acuta della malattia, può risultare utile ridurre l'apporto di fibre, il consumo di bevande gassate, alcol, caffè e latticini. Le raccomandazioni vanno comunque personalizzate in base alla sintomatologia e la fase della malattia limitando o eliminando momentaneamente alcuni alimenti e bevande.
Gentile paziente,
Concordo con quanto detto dai colleghi. La dieta per il morbo di Crohn NON costituisce una cura, bensì un metodo di prevenzione o riduzione delle acuzie.
Il regime alimentare da adottare in fase di acuzie è leggermente diverso da quello per la fase di normalità; non tanto per il tipo di nutrienti, quanto per la forma chimica di assunzione.
L'unica differenza veramente sostanziale è quella della fibra; da evitare assolutamente in fase acuta, al contrario è un valido aiuto per prevenirne l'insorgenza.
Resto a disposizione
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Concordo con quanto detto dai colleghi. La dieta per il morbo di Crohn NON costituisce una cura, bensì un metodo di prevenzione o riduzione delle acuzie.
Il regime alimentare da adottare in fase di acuzie è leggermente diverso da quello per la fase di normalità; non tanto per il tipo di nutrienti, quanto per la forma chimica di assunzione.
L'unica differenza veramente sostanziale è quella della fibra; da evitare assolutamente in fase acuta, al contrario è un valido aiuto per prevenirne l'insorgenza.
Resto a disposizione
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Gentile paziente, nella mia esperienza con pazienti con malattia di Crohn, le posso garantire che un piano nutrizionale personalizzato è la soluzione migliore per evitare il riacutizzarsi della patologia
Buongiorno, concordo con quanto detto dai colleghi nelle risposte precedenti. La dieta rappresenta un ottimo strumento di prevenzione e/o cura nella fase acuta. Il regime alimentare in fase acuta prevede la limitazione della fibra alimentare, valido aiuto, invece, nella fase di remissione della malattia. Le raccomandazioni sono comunque da personalizzare in base ai sintomi, alla loro durata e alla risposta del singolo.
Rimango a disposizione per un piano personalizzato
Cordialmente
Dott.ssa Martina Carne, dietista e biologo nutrizionista
Rimango a disposizione per un piano personalizzato
Cordialmente
Dott.ssa Martina Carne, dietista e biologo nutrizionista
Buongiorno, il morbo di Crohn è una malattia autoimmune su base genetica predisponente, in cui l'organismo malato considera la mucosa intestinale, alterata da influenze tossinfettive, come un tessuto estraneo di cui liberarsi. E' importantissimo seguire un piano alimentare adeguato nella fase cronica , che sarà l'unico modo di nutrirsi. Dalla mia esperienza professionale gli sgarri alla dieta sono seguiti da diarree e dal riacutizzarsi della malattia.
Nella fase acuta , oltre alla terapia farmacologica fornita dal suo medico, si può stilare un piano alimentare questa volta privo o quasi di fibre, l'apporto di vitamine sarà quindi quasi esclusivamente farmaceutico. Importante, sempre nella fase acuta, ed ovviamente nella fase cronica,
che nella dieta siano presenti acidi grassi polinsaturi che si trovano negli oli spremuti a freddo di oliva, ma soprattutto di girasole. Ripeto spremuti a freddo in modo da preservare gli acidi grassi polinsaturi, precursori di un sistema immunitario competente e completo di tutte le sue preziose molecole.
Quello che le ho detto sono indicazioni di massima,valide per tutte le persone che soffrono di di malattie infiammatorie croniche intestinali ; mi chiami se lo ritiene opportuno, in quanto poi le indicazioni date vanno adeguate alle singole persone.
Buone cose
Nella fase acuta , oltre alla terapia farmacologica fornita dal suo medico, si può stilare un piano alimentare questa volta privo o quasi di fibre, l'apporto di vitamine sarà quindi quasi esclusivamente farmaceutico. Importante, sempre nella fase acuta, ed ovviamente nella fase cronica,
che nella dieta siano presenti acidi grassi polinsaturi che si trovano negli oli spremuti a freddo di oliva, ma soprattutto di girasole. Ripeto spremuti a freddo in modo da preservare gli acidi grassi polinsaturi, precursori di un sistema immunitario competente e completo di tutte le sue preziose molecole.
Quello che le ho detto sono indicazioni di massima,valide per tutte le persone che soffrono di di malattie infiammatorie croniche intestinali ; mi chiami se lo ritiene opportuno, in quanto poi le indicazioni date vanno adeguate alle singole persone.
Buone cose
Buonasera, si certo
Anzi facendosi seguire adeguatamente potrebbe osservare un miglioramento della sintomatologia
Anzi facendosi seguire adeguatamente potrebbe osservare un miglioramento della sintomatologia
Gentile paziente, assolutamente sì! Le consiglio di rivolgersi a un professionista che le insegni come migliorare l'alimentazione considerando la sua patologia.
Cordiali saluti,
AZ
Cordiali saluti,
AZ
Salve cara,
risulta assolutamente utile definire un piano alimentare personalizzato in caso di Morbo di Crohn. Mai per sostiutirsi al trattamento farmacologico ma per aiutare a controllare la sintomatologia acuta, scongiurare l'eventuale malnutrizione e mantenere il risultato nel tempo.
risulta assolutamente utile definire un piano alimentare personalizzato in caso di Morbo di Crohn. Mai per sostiutirsi al trattamento farmacologico ma per aiutare a controllare la sintomatologia acuta, scongiurare l'eventuale malnutrizione e mantenere il risultato nel tempo.
Salve, l'alimentazione non rappresenta una cura ma è sicuramente molto utile seguire un piano nutrizionale adeguato per evitare le fasi acute della malattia. Le consiglio vivamente di farsi seguire da un professionista della nutrizione perché la farà sentire meglio.
Un saluto,
Dott.ssa Federica Mostardi.
Un saluto,
Dott.ssa Federica Mostardi.
Buongiorno, certo sarebbe ideale seguire un piano nutrizionale per affiancare la terapia farmacologica.
Questo farà in modo di diminuire il più possibile i periodi in cui la patologia si manifesta in modo acuto, e di ridurre il più possibile i sintomi. Dovrebbe quindi affidarsi a un professionista per avere un piano nutrizionale adeguato per il suo caso, dato che ognuno di noi ha una risposta differente ad alcuni alimenti a livello intestinale.
Cordiali saluti, Dott. Luca Macchi.
Questo farà in modo di diminuire il più possibile i periodi in cui la patologia si manifesta in modo acuto, e di ridurre il più possibile i sintomi. Dovrebbe quindi affidarsi a un professionista per avere un piano nutrizionale adeguato per il suo caso, dato che ognuno di noi ha una risposta differente ad alcuni alimenti a livello intestinale.
Cordiali saluti, Dott. Luca Macchi.
Buongiorno! Assolutamente sì. La dieta rappresenta un ottimo strumento di prevenzione o cura nella fase acuta. Sicuramente con un piano nutrizionale personalizzato potrebbe osservare un miglioramento della sintomatologia.
Un saluto, Dott.ssa Biasibetti Eliana
Un saluto, Dott.ssa Biasibetti Eliana
Salve, concordo con i colleghi che un piano alimentare adeguato può aiutare ad alleviare i sintomi più importanti. Per individuare gli alimenti che peggiorano i sintomi, può essere d'aiuto, in una fase remissiva, seguire diete di esclusione. Sospendere un alimento “sospetto” alla volta, per almeno tre settimane, quindi reintrodurlo nella dieta e osservare variazioni nei sintomi. È un metodo efficace, purché si abbia la costanza di seguirlo per lungo tempo
In linea di massima ci sono possibili alimenti da tenere d’occhio e quelli che invece sono considerati “accettabili”, ma che è comunque opportuno testare con una dieta di esclusione.
saluti
In linea di massima ci sono possibili alimenti da tenere d’occhio e quelli che invece sono considerati “accettabili”, ma che è comunque opportuno testare con una dieta di esclusione.
saluti
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