Buongiorno, sono una neo-mamma che da 5 mesi a questa parte, non sa come poter riprendere in mano la

19 risposte
Buongiorno, sono una neo-mamma che da 5 mesi a questa parte, non sa come poter riprendere in mano la sua vita o perlomeno, una piccola parte della sua vita. La gravidanza non è stata facile. È iniziata con il dolore atroce ai denti durato fino al sesto mese (ad oggi ne ho persi 2 e molti ancora da curare) fino al giorno della data presunta del parto finito con cesareo. Ero andata in ospedale la mattina per controllo e la sera del giorno stesso è nata mia figlia. Da lì tutto mi ha sconvolta. Non ho vissuto bene la gravidanza perché oltre ai denti, ho affrontato due traslochi, un viaggio dall'Italia in Germania e ho lavorato fino al giorno prima della data presunta del parto, ma solo perché mi sentivo in gran forma e non accusava alcun sintomo o anomalia. Hanno tentato di indurmi al parto ma senza successo, tanto che sono ricorsi subito al cesareo. Da dopo il parto mi sento una persona irriconoscibile. Piango per qualsiasi cosa, mi sento molto stanca, senza voglia di fare, ho sempre sonno e lo preferisco al cibo. Ciononostante ho lo stress continuo di non piacermi più. Mi vedo ancora grassa, senza riuscire ad indossare i miei jeans preferiti e tutto questo mi deprime ancora di più perché ho l'iniziativa di volermi mettere in forma ma si ferma lì, al pensiero di volerlo fare, perché dopo penso e dico "non posso, ho una bambina che ha bisogno di me e non posso dedicare del tempo per me". La mia bambina è davvero molto impegnativa, molto iperattiva, e mi sento molto sola nel curarla e crescerla, perché mio marito nonostante le sue 8 ore di lavoro, si butta nel divano stanco, il che posso anche comprendere, tra l'altro mi da ancora più da fare in casa lasciando le cose in giro non "rispettando" le piccole "regole" di un quieto vivere. Non mi da molto spazio per me, che attendo con ansia il sabato e la domenica che non lavora, per cercare di fare qualcosa, che non tratta nemmeno me stessa, ma il pulire casa, i vestiti, preparare da mangiare, mi fa sentire un po' viva, con iniziativa, ma niente. Col passare del tempo mi sto sentendo quasi inutile alla società perché per via della lingua che ancora non conosco, non riesco a farmi, di conseguenza, nuove amicizie che forse potrebbero aiutarmi a cercare di integrarmi in questo paese. Non ho parenti qui, il mio compagno ha una sorella a 190km, siamo in ottimi rapporti ma non posso andare ogni giorno da lei perché in primis lavora, ma nemmeno chiederle di venire da me quando può perché è sempre molto impegnata anche se non ha figli, e in ogni caso non sarei capace di chiederle di stare attenta alla bambina perché i figli sono una grande responsabilità e se le dovesse succedere qualcosa in mia assenza non me lo perdonerai. Credo di avere una forma di depressione che non riesco a capirne il principio e mi sforzo ogni giorno di capire cosa mi sia successo da dopo la gravidanza (a prescindere dai traumi che purtroppo sono consapevole di aver avuto per via della gravidanza, a partire dal l'allattamento in cui, i primi 3 giorni ho dato il latte poi il blocco improvviso. Sentivo mia figlia piangere per fame e non poterla aiutare mi creava un forte stress e crisi di pianto, tanto che a meno di 12h dal cesareo mi sono alzata da sola dal letto per farmi portare il latte, poi il trattamento a volte ottimo e a volte osceno e come mi hanno portata subito in sala parto mi ha totalmente sconvolta e in più, lo stress e la "forzatura" di allattare in cui non avevo comprensione per il dolore, che suoceri e in primis compagno hanno cercato di impormi per poi sentirmi dire "vabbè tranquilla, anche con il latte artificiale cresce" ). Mi chiedo se ci sia una sorta di "terapia" perché più vado avanti e più non ho voglia di fare nulla se non prendermi solo cura della mia bambina, trascurando il tutto, persino il mio compagno. Oppure, se è un fattore ormonale che ancora è da sistemarsi, perché quando ho iniziato a vedermi "grassa" il mio cervello non lo ammetteva. Credo che un po' mi abbia condizionata vedere neo mamme che magari avevano solo la pancia e rimanevano "snelle" mentre a me cresceva tutto, sono arrivata a pesare quasi 96kg con un peso iniziale di 63kg. Il mio peso ideale è sempre stato 55kg e per chi lo sentiva ero in sottopeso ma io ero piena di energie e adesso basta fare una stanza pulita di casa e mi sento morta. Dormo poco e anche male perché il mio compagno fa un turno la sera e un turno la mattina e la sveglia di mattina (alle 4) devo fargliela io, mentre la sera torna tardissimo e si finisce per mangiare a mezzanotte. Credo che questo mi stressi tanto e che mi stressi anche lo stare da sola in casa, vivere in solitudine mi sta rendendo una persona fragile e apatica. Come posso definire tutto ciò? Sono film mentali che creo io stessa oppure è una forma/inizio di depressione post-parto? Grazie mille per l'aiuto. Buona giornata.
Gentilissima buongiorno, avere un figlio è sempre una rivoluzione che in qualche modo sconvolge la propria vita e non è detto che porti solo gioia. Lei descrive una situazione complessa e solitaria e questo non aiuta, si sente inoltre in colpa a sentire il bisogno di pensare anche a se', ma pensare a se' per lei è un dovere: se non sta bene chi si prenderà cura della sua bambina? A parte ciò abbiamo tutti il diritto di stare bene fisicamente e spiritualmente. Lei non si sta facendo film mentali, se si sente a terra vuol dire che lo è, chieda aiuto. Prima lo fa prima vedrà che le cose cominceranno ad andare meglio. Resto a disposizione se lo desidera e la saluto cordialmente, dott.ssa Manuela Leonessa

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Mi dispiace sentire che stai affrontando diverse sfide e che ti senti così sopraffatta dopo la gravidanza. È importante capire che le reazioni emotive e le difficoltà che stai sperimentando potrebbero essere il risultato di una combinazione di fattori, compresa la regolazione ormonale post-partum, i cambiamenti nella vita quotidiana, lo stress accumulato durante la gravidanza e i sentimenti di isolamento.

È possibile che tu stia affrontando una forma di depressione post-partum, che può verificarsi dopo il parto a causa dei cambiamenti ormonali, delle nuove responsabilità e delle sfide emotive. La depressione post-partum può manifestarsi in modi diversi per ogni individuo e può comportare sintomi come tristezza persistente, stanchezza, perdita di interesse o piacere, disturbi del sonno, cambiamenti nell'appetito e sentimenti di inadeguatezza o sensi di colpa.

Ti consiglio di cercare un supporto professionale da uno specialista, come un medico o uno psicologo, che possa valutare la tua situazione in modo accurato e fornirti un trattamento appropriato. Un professionista esperto sarà in grado di valutare se stai affrontando una depressione post-partum e consigliarti sulle opzioni di trattamento disponibili, che possono includere terapia individuale, sostegno psicologico, supporto farmacologico o una combinazione di queste.

È importante anche coinvolgere il tuo compagno nella tua esperienza e condividere con lui i tuoi sentimenti e le tue difficoltà. La comunicazione aperta e onesta può aiutare a creare un ambiente di comprensione reciproca e supporto. Potresti anche cercare di coinvolgerlo maggiormente nella cura della bambina e nella gestione delle responsabilità domestiche, in modo da poter avere un po' di tempo per te stessa e recuperare le energie.

Per quanto riguarda la tua immagine corporea e il desiderio di tornare in forma, è importante ricordare che ogni corpo è diverso e ogni persona ha un percorso unico nel riprendersi dopo la gravidanza. La pressione sociale e le aspettative possono influenzare la tua percezione di te stessa, ma è fondamentale accettare e rispettare il tuo corpo come parte del tuo percorso post-partum. Se desideri fare attività fisica o lavorare sulla tua forma fisica, potresti considerare l'opzione di coinvolgere il tuo compagno nella cura della bambina o chiedere aiuto ad amici o parenti di fiducia, in modo da poter dedicare un po' di tempo a te stessa senza sentirti in colpa.

Infine, cerca di non trascurare il tuo benessere emotivo e fisico. Trova piccoli momenti per te stessa, anche se sono brevi, per fare attività che ti piacciono o semplicemente rilassarti. L'autocura è essenziale per sostenere la tua salute mentale e fisica.

Ricorda che non sei sola in questo, molte neo-mamme attraversano sfide simili dopo la gravidanza. Cerca il supporto di professionisti e di persone di fiduc

ia nella tua vita, e non esitare a chiedere aiuto quando ne hai bisogno. Prendersi cura di te stessa è fondamentale per poter prendersi cura degli altri.Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione, e spero di sentirla presto!
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Quello che sente non va trascurato. Ha descritto peraltro una situazione davvero brutta. Stare in un.paese diverso dal proprio, sola, neomamma, col marito che lavora su turni e con il trauma e lo stress post partum. Si faccia aiutare quando prima per amore di se stessa e della sua bambina.
Salve, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo e capisco perfettamente non sia facile. L’avere un figlio, per quanto sia un bellissimo momento caricato di tante aspettative, mette davanti a tanti cambiamenti fisici e di vita e a responsabilità che prima non si avevano. Inoltre la gravidanza e il post parto comportano una serie di alterazioni ormonali che influiscono anche sull’umore. Lei però descrive anche una reale situazione di solitudine e di cambiamenti radicali, tra cui il trovarsi al momento lontana dal suo paese e quindi con pochi appoggi. Non si sta creando alcun film mentale, sta solo ascoltando le sue emozioni e sensazioni che meritano spazio, per il suo bene di donna, di mamma e per sua figlia e la sua famiglia. Le consiglio di consultare uno psicologo con cui poter affrontare assieme queste emozioni e queste difficoltà. Chiedere aiuto e aver bisogno di prendersi uno spazio terapeutico per se non significa essere una cattiva madre, anzi significa avere la maturità di capire che si ha bisogno di affrontare delle difficoltà e di lavorarci per tornare ad essere una donna e madre serena anche e soprattutto per sua figlia. Se vuole resto a disposizione, anche online. Un forte augurio
Dott.ssa Claudia Picciano
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, lei descrive una situazione di solutidine e difficoltà comune a molte neomamme. La cura di un neonato, nella maggior parte dei casi è delegata interamente alla madre diventando totalizzante, ma la mamma ancora necessita di elaborare il parto (che molte volte non rispecchia le aspettative), l'allattamento (anche questo difficoltoso), una nuova immagine di sé e un nuovo ruolo, cambiamenti fisici, del sonno, delle abitudini e non solo e ha bisogno di sostegno sotto ogni punto di vista. La fatica e le emozioni provate sono valide e non sono da attribuire solamente a una "questione ormonale". Lei chiede se esiste una terapia e la risposta è sì, può richiedere un supporto psicologico. A disposizione. Dott.ssa Rachele Mommi
Buongiorno, sicuramente é il caso che si faccia aiutare. Al di là di del fatto che gli ormoni, la vita che cambia, il dolore, le notti insonni e la sensazione di non sapere mai cosa sia la cosa giusta da fare, sono tutti aspetti comuni in una gravidanza. La maternità, al di là di ciò che si dice, non é una condizione facile. In più lei si trova in un paese diverso con altre difficoltà in aggiunta a quelle già citate. Al di là dell etichetta, cioè del desiderio di dare un nome a ciò che le sta succedendo, il punto centrale é come si sente. La risposta é: male. Non c'è motivo di continuare a stare ancora così, si faccia aiutare.
Dr. Barbara Civera
Gent.ma, la situazione che sta vivendo la comprendo appieno, sia come psicologa che come mamma in epoca covid dove la solitudine era sovrana. Posso solo dirle che man mano che la bimba cresce, cresce anche lei come genitore e come autonomie. Il peso ci vogliono circa un anno e mezzo, due per tornare come prima. Posso consigliare di fare una terapia online, vista la distanza per riuscire a riprendere in mano un pò alla volta la sua vita, si fa fatica a darle una spiegazione solo con una domanda, ma credo che la gioverebbe parlarne con qualcuno se riesce ad organizzarsi. Un grande abbraccio a lei a alla sua piccola.
Buongiorno, non c'è niente che non vada in lei. Un turbinio di emozioni fa spesso parte di questa fase, alcune donne l'accusano di meno altre di più. La relazione con un neonato è totalizzante e inizialmente bisogna poterlo accettare per dedicarcisi senza sensi di colpa perchè la fatica è già tanta così. Le consiglio di intraprendere una terapia per poter gestire al meglio questi aspetti. Per iniziare non si dia tempistiche e programmi irrealistici, potrà trovare alcuni spazi per quello che elenca ma compatibilmente con la fase di vita che sta attraversando, non abbia fretta ma si dia il tempo di affrontare le cose in un ordine diverso e una alla volta. E non esiti a chiedere aiuto e appoggio.
Buonasera, Mi dispiace per il disagio che sta vivendo in quanto non è certamente facile vivere in una condizione di malessere, senso di solitudine e fragilità emotiva. Ne ha parlato apertamente con il suo compagno di ciò che sta provando? Un figlio porta con sé tanta gioia, ma anche stanchezza e in generale la necessità di modificare le proprie abitudini sia individuali che di coppia. Le potrebbe essere d'aiuto parlare con uno psicologo di tutte le sensazioni e il malessere che ci ha riportato qui. Potrebbe aiutarla ad affrontare questo suo momento particolarmente difficile e a darle la giusta forza per trovare strategie utili a farla stare meglio. Resto a disposizione per qualunque ulteriore chiarimento, un caro saluto dottoressa Paola De Martino

Buongiorno, dal suo scritto si comprende quanto si senta sola e sottosopra. Inizi fissando un colloquio, anche online. È un primo passo verso un momento tutto suo per pensare a lei non in solitudine.
Un caro saluto.
Dott.ssa Cristina Villa
Buongiorno, comprendo quanto la situazione che sta vivendo la metta sotto stress. La nascita del primo figlio è un evento importantissimo, segna l'inizio di una nuova fase del proprio ciclo vitale. I cambiamenti sono tanti e repentini. È una vera e propria rivoluzione e come tutte le rivoluzioni porta con se tante modificazioni, a partire dal proprio corpo.
Dalle sue parole emerge anche la difficoltà che prova nel trovarsi in un nuovo paese senza la conoscenza della lingua e il supporto dei familiari.
La solitudine in questi casi può non aiutare il ritorno alla normalità. Come detto anche dai miei colleghi è quindi importante che lei si prenda cura di se stessa, non solo per lei ma anche per la sua bambina. In questi casi può essere di aiuto anche la presenza di una Doula che la aiuti nelle piccole mansioni domestiche e nella relazione con la sua piccolina.
Mi sento di consigliarle di rivolgersi ad uno psicologo o psicoterapeuta così da poter avere uno spazio di condivisione in cui possa dedicare del tempo a se stessa.
Dott. Iacopo Curzi
Buonasera,
Concordo con lei quando ipotizza di soffrire di depressione post-partum, condizione che sembra confermata dalla sua narrazione.
Ciò che può fare ora, nel concreto, è iniziare ad occuparsi di se stessa continuando la sua narrazione con l'aiuto di uno psicoterapeuta, anche on line.
Le posso garantire, per esperienza clinica in questo specifico tipo di difficoltà, che si può tornare a stare bene seguendo un percorso terapeutico specifico.
Si affidi al terapeuta che le ispira maggiore fiducia e inizi a prendersi cura di sé.
Vedrà che poi anche l'accudimento di sua figlia sarà più agevole.
Le auguro il meglio
Buongiorno, mi dispiace che stia attraversando un periodo in cui si sente fragile e confusa a seguito della maternità e in particolare del periodo post parto, che già di per sé comporta cambiamenti importanti dal punto di vista fisico, ormonale, dell' organizzazione della vita quotidiana e richiede nuove responsabilità. Inoltre lei ci scrive che sta attraversando questa fase complessa in solitudine poiché vive in un paese straniero in cui non si sente ancora ben inserita e compresa (per via della lingua che ancora non conosce bene) e questo certo non aiuta. Pensare a se stessa per ritrovare il giusto equilibrio psicofisico è un suo diritto e non deve assolutamente sentirsi in colpa del suo bisogno, poiché dare ascolto alle sue emozioni e sensazioni le sarà di aiuto come donna nella sua interezza, e quindi anche come madre. Non si sta facendo film mentali, ma in questi momenti di fragilità è importante chiedere aiuto (se ha difficoltà organizzative e di lingua nel paese in cui vive può farlo anche online) e vedrà che un poco alla volta, con il sostegno ed il supporto di uno psicologo con cui poter condividere e affrontare queste emozioni e queste difficoltà, le cose cominceranno a migliorare. Non esiti! La saluto cordialmente dott.ssa Stefania Palmacci
Non sottovalutare e non sminuire quello che stai vivendo: fatti aiutare SUBITO! Contatta un terapeuta dove vivi (o on line visto la tua difficoltà con la lingua) e cerca di farti aiutare a capire quello che stai vivendo (sembra una depressione post-partum). Capisco il tuo dedicare tutto il tuo tempo alla nuova nata ma ricordati che per occuparti al meglio di lei, devi per prima cosa stare bene tu, altrimenti non potrai farlo al meglio. Inizia un percorso psicologico e prenditi del tempo per te stessa: prendi semmai una babysitter qualche ora a settimana, non per sostituirti se per ora non te la senti, ma che sia lì, con te presente. Che ti permetta di farti una doccia, di leggere, di ascoltarti un pò di musica, di cucinare se ti piace, mentre la bambina è nell'altra stanza accudita ma con te che in qualsiasi momento puoi intervenire. Ma soprattutto, ripeto, trova un supporto psicologico! Vedrai che poi le cose andranno meglio. Un saluto!
Buonasera,
la nascita di un figlio sconvolge nel bene e nel male la vita di un essere umano. È un cambiamento di vita importante che per forza di cosa stabilisce nuove priorità. In una prima fase dove vi è una dipendenza assoluta del piccolo ci si può sentire risucchiati. In tal senso il supporto ed il sostegno del partner risultano essere fondamentali, cose che qui sembrano un pochino mancare. La mia indicazione sarebbe quella di iniziare un percorso di coppia che possa aiutarla a chiedere aiuto a suo marito, non potendo reggere tutto da sola.
Nella speranza di esser riuscito con poche righe ad orientare la sua domanda.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buonasera, credo che lei abbia vissuto tanti cambiamenti tutti insieme e molto improvvisamente. Ciò può peggiorare il suo stato emotivo che potrebbe essere legato alla gravidanza ma anche ad altri aspetti del suo mondo interiore. Innanzitutto chiedere apertamente aiuto a suo marito potrebbe farla sentire con meno"carico"addosso nel quotidiano. Inoltre un sostegno psicologico, anche online se non parla la lingua del luogo in cui risiede, potrebbe esserle di grande aiuto; sia in merito ad una diagnosi, sia per suoporto alla genitorialità. Capisco che è quasi impossibile dirlo perché non conosco la sua situazione, ma potrebbe essere che il suo umore influenzi anche i comportamenti "iperattivi" ( così come da lei definiti) della sua bambina.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cara neo-mamma, mi dispiace molto leggere che stai attraversando un periodo così difficile. Quello che descrivi sembra una combinazione di fattori che possono contribuire a un senso di malessere e depressione post-partum. È importante affrontare queste sensazioni e cercare il supporto di professionisti che possano aiutarti a superare questa fase.

Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero esserti utili:

Cerca supporto psicologico: Parla con il tuo medico di fiducia e chiedi un rinvio a uno psicologo o uno psicoterapeuta specializzato nel trattamento della depressione post-partum. Un professionista esperto può aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti, affrontare i tuoi traumi passati e sviluppare strategie per gestire lo stress e l'ansia.
Connetti con altre neo-mamme: Cerca gruppi di supporto per mamme nella tua zona o online. Condividere le tue esperienze con altre donne che stanno attraversando situazioni simili può essere estremamente utile e confortante.
Prenditi del tempo per te stessa: È importante che tu trovi dei momenti durante la giornata per prenderti cura di te stessa. Anche se sembra difficile, cerca di fare piccole pause per fare attività che ti piacciono o che ti rilassano, anche solo per pochi minuti al giorno.
Comunica apertamente con il tuo compagno: Parla con il tuo compagno dei tuoi sentimenti e delle tue esigenze. È importante che tu sia onesta riguardo al modo in cui ti senti e alle difficoltà che stai affrontando. Insieme, potreste trovare modi per supportarvi a vicenda meglio.
Prenditi cura della tua salute fisica: Cerca di mangiare in modo sano e bilanciato, di fare attività fisica leggera e di dormire il più possibile. Anche piccoli cambiamenti nello stile di vita possono avere un impatto positivo sul tuo stato emotivo.
Non avere fretta di ritornare alla "normalità": Ricorda che è normale e naturale che ci voglia del tempo per adattarsi alla maternità e che ogni persona ha il suo percorso unico. Non c'è una sola strada da seguire e non c'è nulla di sbagliato nel sentirsi sopraffatti o sopraffatte.
Infine, sii gentile con te stessa. Ci vuole coraggio chiedere aiuto e riconoscere quando si ha bisogno di supporto. Hai fatto il primo passo importante scrivendo qui oggi, e spero che tu possa trovare il supporto di cui hai bisogno per superare questo momento difficile.
Buongiorno e grazie per aver condiviso la tua esperienza.
È importante riconoscere che quello che stai attraversando è comune a molte neo-mamme, ma ciò non rende la tua situazione meno seria o complessa.
Ciò che descrivi può essere indicativo di una depressione post-partum, che è una condizione reale e può essere influenzata da vari fattori, tra cui quanto hai vissuto durante la gravidanza, il parto, e i cambiamenti emotivi e fisici che la maternità porta con sé.
La gravidanza e il parto sono eventi che possono avere un impatto profondo, non solo a livello fisico, ma anche emotivo e psicologico. Le difficoltà che hai incontrato, come il dolore ai denti, i traslochi, la gestione di un neonato, e la mancanza di supporto sociale possono aver contribuito a sentirti sopraffatta e stressata. È normale sentirsi stanca, ansiosa e persino tristi dopo aver dato alla luce un bambino, specialmente quando ci sono ulteriori pressioni e difficoltà nella vita quotidiana.
Parlare con qualcuno delle tue emozioni è fondamentale. Potresti prendere in considerazione la possibilità di rivolgerti a uno psicologo o a un terapeuta specializzato in maternità. Anche i gruppi di supporto per neo-mamme possono essere utili per condividere esperienze e confrontarsi con chi attraversa situazioni simili.
Anche se può sembrare difficile, cerca di trovarti dei momenti per te stessa. Questo può essere una breve passeggiata, un'attività leggera che ti piace o semplicemente del tempo dedicato a un hobby.
Parla con il tuo compagno riguardo alle tue esigenze. Potrebbe essere utile stabilire una routine che ti permetta di avere un po’ di tempo personale, magari coinvolgendo il tuo compagno in modo più attivo nella cura della bambina.
Riconosci che ci vorrà tempo per adattarti e che va bene non sentirti subito "a posto". Datti il permesso di affrontare le cose un passo alla volta.
È importante non sminuire quello che provi. Le emozioni che stai vivendo sono valide e meritano attenzione e cura.
Se i sintomi sembrano intensificarsi, considera la possibilità di consultare un medico. Potrebbe esserti utile una valutazione medica per comprendere se ci sono anche fattori ormonali o biologici che influenzano il tuo stato d'animo.
Infine, ricorda che non sei sola e che ci sono molte donne che si sentono in questo modo dopo la gravidanza. Riconoscere che hai bisogno di supporto è il primo passo verso il recupero. Spero che tu possa trovare le risorse e il supporto di cui hai bisogno per affrontare queste sfide. Buona giornata e prenditi cura di te stessa.
Rimango a completa disposizione, un caloroso saluto.
Dott. Michele Basigli

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