Buongiorno sono una mamma single. Mia figlia ha appena compiuto 13 anni ed è in seconda media. Dall'

17 risposte
Buongiorno sono una mamma single. Mia figlia ha appena compiuto 13 anni ed è in seconda media. Dall'inizio della prima media tutto è cambiato. Sì è isolata, non mangia con me e suo fratello ma chiusa in camera, non ha amici se non un paio virtuali, è autolesionista, ha problemi col cibo, mi odia, non vuole andare a scuola e un paio di giorni ogni settimana la salta, ha discalculia e non riesce a stare al passo coi compiti e lo studio nonostante il pdp, non dorme di notte se non 4/5 ore, vuole essere lasciata in pace ma non posso, vedendo tutti i suoi comportamenti. Da un anno va dalla psicologa ma risultati zero. Oggi non è andata a scuola, le ho tolto il telefono, ha minacciato di uccidersi e uccidermi, non aiuta in casa, dice che sono io quella fuori di testa ma le ho provate tutte per aiutarla, ma inutilmente. Cosa devo fare?
Gentile Signora, comprendo la preoccupazione che sta vivendo in questo momento per sua figlia. La situazione che ha descritto è molto complessa e ha fatto bene a rivolgersi ad una psicologa. In questi casi è importante intervenire presto e in maniera completa. Per le difficoltà scolastiche potrebbe coinvolgere un tutor che possa aiutare la ragazza nello studio trovando un metodo che la possa rendere autonoma. Consiglio anche a lei di rivolgersi ad un professionista esperto in supporto alla genitorialità per aiutarla a trovare strategie per gestire i comportamenti problematici di sua figlia e soprattutto a mantenere con lei un dialogo aperto… Anche se non sembra la sua presenza e il suo appoggio sono fondamentali. Resto a disposizione, Dott.sa Marina Colangelo

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Buongiorno comprendo la sua difficoltà nell'aiutare sua figlia in questo delicato momento che è l'adolescenza e la sua impotenza nel vedere e constatare pochi risultati comunque non demorda e continui il trattamento con la psicologa anzi consiglierei delle sedute di terapia familiare proprio per allargare il focus e non fare sentire sua figlia il paziente "designato". Cordialmente
Buongiorno,
L'adolescenza è un periodo alquanto complicato. Tutto è in via di cambiamento a partire dal fisico. Un'altra è propria rivoluzione, un terremoto emotivo ed evolutivo.
Sono disponibile a colloqui online per affrontare la questione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Salve, Mi spiace molto per la situazione Perché comprendo sia il disagio della ragazza che la preoccupazione di una mamma. Ritengo fondamentale comunque che lei si mette in contatto con la terapeuta per delle sedute anche familiari al fine di trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Cordialmente, dott FDL
Salve signora, descrive una situazione difficile che sembra stia degenerando.. sembra descrivere un'escalation dei sintomi invece che una regressione.
Il mio invito è a riflettere sul suo chiedere un parere, un aiuto ad altri professionisti mentre mi sembra importante, a maggior ragione se c'è una presa in carico che dura da così tanto tempo, per una figlia minorenne, che lei chieda di essere coinvolta o che esprima le sue perplessità e difficoltà alla collega che già vi segue.. sia rispetto al percorso di sua figlia sia per chiedere aiuto per sé rispetto a come poter essere d'aiuto alla piccola!
Non è possibile intraprendere più percorsi contemporaneamente ma resto a disposizione qualora ritenesse che possa esserle d'aiuto.
consulti se le va la mia pagina.
Dott.ssa DOMINGO VALENTINA
Salve,
non è affatto facile la situazione in cui si trova. L’età di sua figlia è molto delicata e la descrizione da lei fatta fa capire quanto possa essere difficile e preoccupante far fronte a tutto ciò. Per questo credo abbia fatto molto bene a chiedere aiuto per sua figlia, ma le consiglio di non sottovalutare di farsi aiutare anche lei, in modo da poter capire insieme a un professionista come poter affrontare la situazione e aiutare sua figlia. Inoltre come già altri colleghi le hanno suggerito qualche seduta a livello famigliare potrebbe aiutarvi a trovare uno spazio neutrale dove potervi confrontare e comunicare, cosa che in questo momento in casa sta venendo meno.
Saluti,
Dott.ssa Catananti
Salve,
comprendo la situazione difficile e il senso di impotenza. Credo che il percorso terapeutico di sua figlia sia importante e mi sembra la scelta giusta che lei possa essere seguita da una psicologa, anche se a volte i risultati non sono visibili come vorremmo. Non metterei in discussione questo percorso, ma anzi proverei a confrontarmi, a condividere le mie difficoltà e a cercare un'alleanza con la psicologa che segue sua figlia, essendo minorenne. Sarebbe anche utile, in una situazione così complicata da gestire in casa e nella relazione con sua figlia, che anche lei potesse essere seguita , per farsi a aiutare a capire come gestire i comportamenti e i vissuti problematici di sua figlia, innanzitutto perché emotivamente è un carico difficile da portare senza un aiuto, e anche per essere supportata da un professionista nella relazione con sua figlia.
Un lavoro di rete potrà sostenerla maggiormente ad affrontare questo difficile momento.
Le auguro il meglio,
Saluti
Dott.ssa Anna Maria Gioia
Buonasera, mi spiace per la situazione e comprendo la sua preoccupazione. Ha provato a chiedere un confronto alla psicologa che segue sia figlia?magari per concordare insieme come meglio agire in queste situazioni. Rispetto 'ai risultati zero' sinceramente non mi sento di pronunciarmi sull'operato di un'altra collega. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti un caro saluto
Buonasera, che situazione difficile! Mi dispiace, immagino la sua preoccupazione. Scrive che sia figlia va dalla psicologa già da un anno senza risultati. In questi casi è più indicata una terapia familiare, è fondamentale che vengano coinvolti i genitori nel percorso, che vengano dati degli strumenti anche a voi.per affrontare la situazione. Ci vuole un percorso che prenda in carico la.famiglia, non è una buona.idea che solo la ragazza affronti i suoi problemi.
Le consiglio di rivolgersi a personale esperto per queste problematiche.
Un saluto
Claudia m
Gentile signora, grazie per la condivisione. Mi spiace molto per la situazione che descrive, e comprendo quanto possa essere difficile da gestire sua figlia in questo momento. Credo che potrebbe essere utile far intraprendere un percorso di terapia a sua figlia, in modo da cercare di comprendere cosa stia accadendo.. allo stesso tempo potrebbero giovare a lei dei colloqui di sostegno genitoriale, in modo da individuare delle strategie per aiutare sua figlia in questo momento delicato.
A disposizione!
AV
Buongiorno, la situazione è complessa e capisco la sua preoccupazione.
Ha dimostrato di essere una madre attenta mandando sua figlia dalla collega psicologa. Ma ha bisogno anche lei di aiuto: le consiglio di rivolgersi a un/a collega per avere un sostegno e gestire i momenti di crisi. Quando un adolescente mette in atto certi comportamenti, molto probabilmente, sta cercando di dirci che dentro di lui alberga un profondo malessere e non sempre è facile, per chi gli sta accanto, capire cosa stia accadendo.
Rimango a disposizione per ogni dubbio, anche online.
Dr.ssa Loredana Beligni
Gentile signora, grazie per la sua condivisione. È fondamentale oltre alla psicologa che segue sua figlia, un intervento e un approccio d'equipe al problema esposto. Potrebbe anche rivolgersi ad un Centro pubblico della sua zona che si occupi di minori dove è possibile una ulteriore valutazione diagnostica finalizzata ad un intervento più sistemico.
Saluti
Dott Paolo Lippi
Gentilissima, la sua situazione è sicurante difficile e posso immaginare la sua preoccupazione.
Le potrei consigliare di confrontarsi con la psicologa di suo figlia e cercare di pensare a un percorso condiviso per la ragazza.
Cercare di capire se avesse bisogno di altri tipi di consulenze (per esempio inerenti ai problemi alimentari o alla minacce fisiche suicidio) e creare una rete per la ragazza, ma anche per lei signora che può cercare persone a cui affidarsi e alle quali chiedere aiuto in un momento di vita così difficile.
Buongiorno! Posso solo provare ad immaginare la preoccupazione e il senso di impotenza con cui fare i conti giorno dopo giorno. La situazione che descrive sembra essere tanto complessa quanto delicata. Fa riferimento ad una psicoterapia. Privato o servizi territoriali? In situazioni come quella che descrive potrebbe rivelarsi prezioso il contributo dell' UO-NPIA (Unità Operativa di Neuropsichiatria Infanzia Adolescenza), che può lavorare in sinergia con il/la collega che già segue la ragazza e valutare un eventuale ausilio farmacologico (calibrato sui reali bisogni e sulla giovane età). Parli serenamente con il/la collega di questa ulteriore risorsa. Dal mio punto di vista, andrebbe presa in seria considerazione. Un sincero in bocca al lupo per tutto
Salve, immagino non sia una situazione facile. Ne ha parlato con la psicologa che segue la ragazza? Credo possa essere utile uno spazio di condivisione e magari pensare ad allargare la rete che vi segue, a livello dei servizi territoriali, per avere un supporto allargato per tutti. Spero le cose vadano meglio. Cari saluti
Buongiorno signora, comprendo la difficoltà del momento che vive, ha fatto bene a scrivere qui. Ha tutta la mia solidarietà. Proprio perchè i figli ( in particolare gli adolescenti) criticano i genitori a prescindere e ne mettono continuamente in discussione i valori, le scelte e riversano su di loro emozioni violente e contrastanti, mi viene da suggerirle due possibilità: prendendo "al balzo" le critiche che sua figlia le fa, potrebbe consultare un centro di terapia familiare e farvi seguire da loro (anche suo figlio). In questo modo siete tutti alla pari e sua figlia non è quella "sbagliata". Questa terapia lavora sull'intero sistema e può essere molto utile. Un'altra possibilità è che si faccia aiutare lei, con un supporto psicologico e genitoriale per individuare le strategie e le modalità per interagire con sua figlia. Se va volentieri dalla psicologa, anche se le sembra di non vedere risultati al momento, è molto importante che continui. Se le può essere utile, io sono disponibile. La saluto cordialmente, dott.ssa silvia Ragni
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Cara signora,
il passaggio alle medie avviene in un momento molto delicato di sviluppo fisico-psichico in cui si affronta un nuovo modo di stare al mondo in relazione alla femminilità e tutta la complessità che questo termine porta in se.
sovente ciò genera crisi, è un momento di forte vulnerabilità.
Non le posso dire cosa deve fare, mi viene da suggerirle di evitare il sistema punizioni. senza dubbio sua figlia già vive una forte senso di sofferenza e inefficacia e di "essere sbagliata" legato alle "performace" che la scuola le richiede che non fanno che incrementare la sofferenza che sente.
Provi a non ripetere tale schema di performace a casa, cerchi di comprendere che ogni atteggiamento ha dietro un senso e che il telefono per lei rappresenta una parte importante.
Piuttosto le chiedo: lei come sta? come ha vissuto questo passaggio nella vita? com'è essere una madre single? come si sente?
sa a volte aiutare noi stessi è il miglior aiuto per gli altri.
Se avesse bisogno mi trova sul sito.
Buona giornata.

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