Buongiorno, sono una mamma di un bimbo di appena 4 anni, io ed il papà ci siamo separati quando lui

19 risposte
Buongiorno, sono una mamma di un bimbo di appena 4 anni, io ed il papà ci siamo separati quando lui aveva 3 anni e mezzo.
Abbiamo deciso fin da subito di allontanarci, quindi il papà è andato via di casa e noi due siamo rimasti nella casa familiare.
Apparentemente il bambino non mostra segnali di sofferenza, anche a scuola le maestre ci dicono che è tranquillo
Premesso che il bambino sta con papà due volte a settimana ( dorme anche da lui) e i week alternati
L’unica cosa che sto notando è quando lui sta con il papà, ed io lo chiamo al telefono, con me non vuole parlare molto, non mi racconta niente, dice che non ha “ nulla da dirmi” cosa che invece non fa quando è con me e chiamiamo il papà, con lui invece ci parla moto al telefono
Questa cosa mi fa soffrire un po’
Volevo capire il motivo di questo suo comportamento e soprattutto capire se sto sbagliando qualcosa come mamma
Grazie mille anticipatamente a coloro che potranno aiutarmi
Buonasera,
Ritengo che sia impossibile dare una spiegazione del comportamento del bambino avendo a disposizione solo le poche notizie che lei ha illustrato nella domanda.
Si capisce però che lei ha in merito molta ansia e non so se questa possa essere inconsciamente trasmessa al bambino.
Forse approfondire l'argomento con un professionista la può aiutare a fare chiarezza ed eventualmente a tranquillizzarla sul comportamento di suo figlio.
Nel salutarla cordialmente le ricordo che sono a disposizione per ulteriori approfondimenti anche online.
Dott.ssa Laura Bova

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Buongiorno,
Comprendo che la situazione della separazione e del coinvolgimento del vostro bambino possa essere emotivamente complessa per lei ed è normale che desideri comprendere meglio il comportamento del suo bambino e assicurarti di fare tutto il possibile per il suo benessere.
Il comportamento del suo bambino potrebbe essere influenzato da vari fattori, e il fatto che mostri resistenza a parlare al telefono con lei quando è con il papà può essere una reazione normale alla situazione di separazione, magari dovuta dal fatto che passa meno tempo con il padre ed inconsapevolmente ne prende coscienza. È importante tenere presente che i bambini possono elaborare il trauma della separazione in modi diversi, e talvolta possono manifestare comportamenti ambivalenti, specialmente in quanto si potrebbe ancora trovare in fase di adattamento alla nuova dinamica familiare e potrebbe sentirsi emotivamente confuso.
Se questo cambiamento persiste e continua a causarle preoccupazione, potrebbe essere utile coinvolgere un professionista per un supporto mirato, aiutando sia il bambino che voi genitori a gestire meglio la situazione di separazione e a sviluppare strategie per promuovere il benessere emotivo di tutti.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti o per discutere ulteriormente la situazione, se necessario. Cordialmente, dott.ssa Camilla Persico
Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua vicenda.
In merito a ciò che riguarda i comportamenti di suo figlio, sembra che le persone con cui suo figlio è in rapporto (ad esempio le maestre) non notino anomalie. Al di là di questo aspetto certamente importante ma di cui non sembrano esserci segnali importanti, è possibile che lei stessa si confronti con delle emozioni che hanno a che fare con il rapporto con suo figlio, in alcuni momenti di separazione (quando lui è con il padre) e con come lei stessa si sente come madre (si sente sbagliata, ma rispetto effettivamente a cosa? Forse è anche un pò severa con se stessa! :).
Inoltre, parla di una separazione piuttosto recente, è possibile che questo sia un cambiamento significativo che sta vivendo e su cui ha ancora necessità di riorganizzarsi.
Un caro saluto, dott. Giuseppe Saracino
Salve, la ringrazio per aver condiviso la sua storia. Comprendo la situazione che sta vivendo e il carico emotivo che da questa potrebbe derivarne. Non credo ci sia una risposta certa che possa spiegare il comportamento del bambino, ma sicuramente la separazione è ancora recente e potrebbe sentirsi confuso emotivamente. Inoltre, a questa età è difficile riuscire a verbalizzare ciò che si prova. Se tali comportamenti persistono, le consiglio di rivolgersi a un professionista che possa aiutarla a comprendere meglio come gestire le proprie emozioni e reazioni.
Le auguro di trovare la stabilità e che suo figlio possa elaborare questo momento particolare della sua vita.
Buongiorno cara utente, lavorando da tanti anni con le coppie separate, posso ipotizzare che quello che nota non sia qualcosa collegato a qualche sua mancanza o difficoltà nel rapporto tra lei e suo figlio, piuttosto potrebbe ricollegarsi ad un bisogno del bambino di viversi il papà pienamente in quei giorni che sta con lui.
Probabilmente il bambino ha un buon rapporto con il padre e compensa la mancanza che avverte, collegata alla separazione, soffermandosi parlare un po' di più al telefono.
Le consiglio di rivolgersi ad un professionista in modo da affrontare al meglio i suoi vissuti e quelli di suo figlio. Rimango a disposizione.
Un caro saluto.
Dott.ssa Tiziana Di Fazio
Gentile utente, è difficile dare una risposta alla sua domanda, perché non conosco la sua storia e la storia del suo bambino.
Mi viene da dire che i bambini hanno una logica molto più lineare della nostra e magari in quel momento non parla perché davvero non ha alcun che da raccontare e non sta facendo alcuna "preferenza" come invece può sembrare a lei.
Ad ogni modo, essendo per lei motivo di preoccupazione e sofferenza, le consiglio di parlarne con uno psicologo, anche per evitare che queste insicurezze si amplifichino, diventando dannose per tutti.
Restando a disposizione, ti auguro di riuscire a risolvere questa situazione e vivere serenamente.
Buongiorno, le separazioni sono sempre difficile da affrontare. Destano sentimenti contrastanti e preoccupanti, soprattutto se sono coinvolti anche dei bambini. Le poche informazioni disponibili non mi permettono di darle una giustificazione al comportamento di suo figlio. Ma se questo è per lei motivo di sofferenza ed angoscia le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo che possa accogliere le sue preoccupazioni ed elaborare strategie utili a gestirle. Rimango a disposizione per qualunque chiarimento. Dott.ssa Veronica Savio
Buongiorno, capisco le domande che si pone e sono molto umani e comprensibili le sue perplessità. A mio avviso, per le parole da lei riportate, forse suo figlio vive lei con serenità e stabilità emotiva anche quando è dal padre; sa che tornerà dalla mamma e che passerà tanto tempo con lei. Con il padre, con il quale passa meno tempo. forse ha desiderio di condividere di più proprio per la mancanza di momenti e tempo passati insieme. Vuole creare e mantenere forse un rapporto più stabile con il padre. Se desidera qualche approfondimento sono a disposizione. Cordiali saluti Dott.ssa Alessandra Domigno
Gentile utente,
la ringrazio per l'apertura e per la sua volontà di interrogarsi. Dalle informazioni che ha dato, mi sembra di capire che il suo bimbo stia affrontando la separazione dei genitori senza esternare difficoltà, sia a scuola che a casa. Sarebbe interessante approfondire la sofferenza che lei sta provando, capire cosa teme e cosa c'è dietro la paura. Sta sicuramente facendo un ottimo lavoro come mamma, se sente il bisogno di esplorare le sue emozioni per una maggiore comprensione, un percorso psicologico può esserle di grande aiuto.
Resto a disposizione se ha necessità di approfondimenti, un caro saluto.
Dott.ssa Silvia Dal Ben
Gentilissima, buongiorno! In base alle informazioni fornite è difficile capire se lei stia "sbagliando" in qualità di madre. Noti quanto la percezione che abbiamo di noi stessi influisca su quella delle dinamiche relazionali. Non è detto infatti che un figlio debba necessariamente trovarsi a proprio agio con entrambi i genitori. Tuttavia potrebbe essere importante spostare il focus della questione sulla sua paura di rivelarsi una madre inadeguata, su quelle che sono le sue preoccupazioni e i pensieri sottostanti.
A tal proposito le suggerirei di parlarne in colloquio psicoterapeutico e di affrontare le emozioni che la stanno attraversando in questo periodo di transizione.
Cordialmente
Dott.Francesco Mangiafico - Psicologo
Buongiorno,
Il comportamento di suo figlio potrebbe non essere necessariamente conseguenza di un suo comportamento errato. Se si sente insicura riguardo alle sue modalità genitoriali potrebbe valutare la possibilità di confrontarsi con un collega.
Dott. Marco Cenci
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Salve grazie per la sua condivisone. Le suggerisco di approfondire maggiormente con un professionista in relazione alla sua ansia.
Un caro saluto e resto a sua disposizione anche online
Dott.ssa Lina Robertiello
Buongiorno, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso la sua problematica, ciò dimostra che si sta mettendo in discussione ed è attenta alle necessità del bambino in un momento così delicato come può essere la separazione di due genitori. Dare una risposta esaustiva alla sua domanda è difficile date le poche informazioni fornite, potrebbe semplicemente essere un comportamento che il bambino mette in atto perchè passa meno tempo con il papà e vuole "godersi" quei momenti con lui, oppure potrebbero esserci motivazioni più complesse. Sta di fatto che se questi comportamenti la preoccupano sicuramente un buon punto di partenza potrebbe essere parlarne con il suo ex marito, per affrontare la cosa insieme e vedere se si può fare qualcosa, è importante però che le sue preoccupazioni non diventino fonte di ansia per lei ripercuotendosi poi anche sul bambino e sopratutto non devono essere fonte di un giudizio negativo di se stessa come quello di dirsi che non è una brava mamma.
Essere genitori a volte può portare alcune difficioltà per questo se ha dubbi o perplessità potrebbe valutare la possibilità di confrontarsi con uno specialista con un intervento di supporto alla genitorialità per gestire la situazione nel modo più sereno possibile per lei e per suo figlio.
Un caro saluto, Dott.ssa Valentina Mestici
È comprensibile che tu sia preoccupata per il comportamento del tuo bambino quando è con il padre e non vuole parlare molto al telefono con te. Tuttavia, è importante considerare che questo comportamento potrebbe essere normale in una situazione di separazione.

Quando i bambini si dividono tra due genitori separati, è comune che manifestino sentimenti di confusione, tristezza o rabbia, anche se non li esprimono apertamente. Possono sentirsi divisi tra i genitori e desiderare mantenere una sorta di equilibrio tra le due figure genitoriali.

Il fatto che il tuo bambino sia tranquillo a scuola e non mostri segnali evidenti di sofferenza potrebbe significare che sta gestendo la situazione in modo positivo, ma ciò non esclude che possa provare emozioni complesse e contraddittorie.

Inoltre, il comportamento del bambino al telefono potrebbe essere influenzato da vari fattori, tra cui la sua età, la sua personalità, il tipo di relazione che ha con ciascun genitore e la situazione specifica in quel momento. Potrebbe sentirsi più a suo agio a parlare con il padre al telefono mentre è con lui, o potrebbe voler trascorrere il tempo con lui senza essere interrotto dalla telefonata.

Come genitore, è normale sentire dolore o preoccupazione quando il bambino sembra preferire l'altro genitore in certe situazioni. Tuttavia, è importante non prendere questo comportamento troppo personalmente o sentirsi in colpa. È fondamentale mantenere un ambiente aperto e accogliente per il bambino, dove possa esprimere liberamente i suoi sentimenti e ricevere il supporto di entrambi i genitori.

Potresti cercare di parlare con il bambino in modo aperto e non invadente riguardo ai suoi sentimenti e alle sue esperienze quando è con il padre. Ascoltare attivamente ciò che ha da dire senza giudicare o criticare può aiutarlo a sentirsi più a suo agio nel condividere i suoi pensieri e le sue emozioni.

Se hai ancora preoccupazioni riguardo al comportamento del tuo bambino, potresti considerare di consultare uno psicologo infantile o un consulente familiare. Questi professionisti possono fornire supporto e orientamento specifico per aiutare il tuo bambino a superare la separazione in modo sano e positivo.
Buongiorno, comprendo il suo dispiacere.
Non posso darle una risposta rispetto al comportamento del bambino, rimarrei sul fatto che nel tempo che condividete insieme c'è uno scambio di affetto reciproco. Inoltre, avrei comunque bisogno di esplorare meglio insieme a lei la vostra storia familiare e il vostro rapporto.
Starei sul fatto che lei soffre di quando il bambino non si intrattiene molto al telefono quando è dal padre. Quindi cercare un pò di capire che pensieri si fa e quali emozioni ciò le evoca. Soprattutto, cosa le porta a dire di sè come mamma e/o rispetto al rapporto con il suo bambino questa situazione che si verifica quando è dal papà.
Una delle difficoltà dell'essere genitori (super comprensibile) è proprio quella di gestire le emozioni dei bambini mentre si cerca i regolare le proprie, in questo il supporto di uno psicologo può essere molto utile.
Rimango a sua disposizione, anche online.
un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Salve, comprendo le sue preoccupazioni riguardo al comportamento del suo bambino durante le chiamate telefoniche. È importante ricordare che ogni bambino reagisce in modo diverso alla separazione dei genitori. Potrebbe essere normale per lui mostrare una preferenza nel comunicare con il genitore con cui è attualmente presente. Questo non significa che stia sbagliando come mamma. Tuttavia, è consigliabile continuare a mantenere un dialogo aperto con suo figlio, incoraggiandolo a condividere i suoi sentimenti e le sue esperienze con entrambi i genitori. Assicurarsi che le chiamate siano rilassate e non forzate potrebbe aiutare a creare un ambiente più confortevole per lui durante le conversazioni telefoniche. Inoltre, potrebbe essere utile coinvolgere uno psicologo specializzato in infanzia per una consulenza specifica. Rimango a disposizione per ulteriori approfondimenti. Dott.ssa Francesca Gottofredi
Buongiorno. Quello che arriva a me attraverso le sue parole è la capacità e, aggiungo, il coraggio di "vedere" il suo bambino; di vederlo nella sua relazione con il papà, nella relazione con lei, la sua mamma, nel seguire le sue attività scolastiche e, anche, nell'osservare il modo in cui struttura il suo tempo. Le sue emozioni, il suo interrogarsi in merito alla relazione genitoriale, meritano di essere esplorate. I figli rappresentano un'opportunità straordinaria per la crescita dei genitori. Grazie Signora per aver condiviso la sua vicenda familiare
Buongiorno e grazie di aver condiviso in questo spazio la sua domanda.
I bambini normalmente si comportano in modo diverso con la mamma e con il papà in quanto ognuno di loro rappresenta una figura genitoriale differente, con caratteristiche proprie, stili educativi e dinamiche relazionali uniche. Questo accade anche quando le coppie genitoriali sono ancora assieme e non soltanto nel caso di separazione.
Il modo differente che i bambini hanno di essere in relazione può farli sentire ad esempio più a proprio agio a manifestare certi comportamenti o emozioni con uno dei genitori piuttosto che con l'altro o preferire certe attività con uno e altre attività con l’altro.
Questo non costituisce un problema ma al contrario una ricchezza di possibilità ed esperienze per i piccoli.
È ovviamente importante che entrambi i genitori mantengano un rapporto equilibrato e armonioso con il bambino, comunicando e collaborando insieme per garantire un ambiente sicuro e sereno per la sua crescita e sviluppo.
Il mio suggerimento è di spostare l’osservazione non tanto sul bambino che anche a detta degli altri adulti di riferimento (le maestre ad esempio) appare sereno, quanto su sé stessa. Non tanto per individuare problemi ma piuttosto di esplorare modi di essere più serena come mamma e come donna all’interno di questa realtà relativamente nuova. Può farlo se lo desidera con un professionista psicologo specializzato in temi relativi alla famiglia.
Sperando di esserle stato utile la saluto.

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