Buongiorno, Sono una mamma di due splendide bimbe una di pochi mesi ed una di otto anni da 16 anni

19 risposte
Buongiorno,
Sono una mamma di due splendide bimbe una di pochi mesi ed una di otto anni da 16 anni quasi sono insieme ad una persona che ormai non conosco più, abbiamo lavorato nello stesso luogo lontano dalle nostre rispettive famiglie per circa sette anni e quando avevamo ferie andavamo un pondagli uni ed un po dagli altri.Non è mai stato un romantico o una persona piena di attenzioni ma pareva amarmi mi fidavo ciecamente dopo sette anni abbiamo deciso che era ora di mettere di famiglia e ci siamo trasferiti nella regione dove ho ancora mio padre ... lui ha continuato a dirmi che partiva per poco e poi si fermava ma alla fine stava due mesi a casa e ripartiva per lavoro ... ha iniziato a diventare sempre più aggressivo nelle discussioni verbalmente fino a quando ho scoperto che mi ha tradita forse più di una volta ma ha sempre negato un rapporto burrascoso dove lui non vorrebbe che io lavorassi per stare più tempo con i bambini per un certo periodo quando ho sentito un messaggio che ha inviato ad un amico dove diceva in modo ironico che cosa aveva fatto con una ragazza e pur negando davanti all'audio non ha voluto dire più niente ed è scappato al suo lavoro quando poi stavo per lasciarlo ho scoperto di essere incinta del secondo bambino mi aveva promesso che sarebbe rimasto che non avremmo più litigato... ma dopo che è nato due giorni dopo è ricominciato tutto aveva trovato un lavoro qui ma dopo sei mesi si è licenziato lo stipendio era molto più basso ma ci permetteva di vivere bene tutti e quattro, ogni volta che penso qualcosa in modo diverso da lui si arrabbia fortemente dicendo che lo contraddico sempre e che non stiamo bene insieme appena sono lì per chiedergli una pausa cambia per poco e dice di amarmi... ho vissuto parte della mia esistenza con mia mamma super amorevole ma con problemi di dipendenza che poi è mancata un anno prima che nascesse mio figlio.. ho paura di avere instaurato una sorta di dipendenza anche io ma dal mio compagno che dice di amarmi ma si contraddice in continuazione, non gli piace la regione dove siamo le persone che sono qui dice che qui non abbiamo nessuno( la sua famiglia è lontana per fortuna!) E gli amici sono pochissimi qui perché non c'è mai Quando è a casa passa ore al telefono con amici che sono quasi tutti colleghi di lavoro.A volte diventa molto violento verbalmente e non c'è mai un complimento ma appena è lontano gli manchiamo e mi scrive che mi ama una volta si è lasciato sfuggire che quando saranno grandi i bambini se ne ritornerà al suo paese ... esiste solo lui ed i suoi bisogni ora io mi trovo a crescere le nostre figlie da sola nuovamente mentre lui finito il lavoro non ha più pensieri e si gode la sua vita dicendomi che lo fa per noi. Sono in confusione non so come capire se sia giusto lasciarlo e se sono in grado di farlo, a volte penso sia narcisismo il suo ma non ne sono certa fatto sta che prima di partire è tornato sereno e questo mi da da riflettere... Non so cosa fare la.mia è dipendenza affetto o amore?
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
'Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno, mi dispiace leggere queste sue parole. Le domando cosa la fa o farebbe star bene? Pensi al suo rapporto, è un rapporto sano? Provi a parlarne col suo compagno in modo sincero e onesto e provate a comprendervi. Pensi al suo benessere!
Se ha voglia di approfondire, mi contatti. Un caro saluto, Giada
Salve, mi dispiace per la situazione che descrive, non deve essere per nulla semplice.
Talvolta però, dalle difficoltà possono emergere le soluzioni.
Fatevi aiutare, anche per i vostri figli.
Cordiali saluti,
Giada Bruni
Buon giorno mi spiace per la situazione che sta vivendo. Non deve certamente essere semplice ma provi davvero a pensare a cosa le permetterebbe di stare meglio e provare a confrontarsi con il suo compagno. Immagino non sia semplice ma conviene provare. Non è da escludere la possibilità di un percorso di terapia al fine di meglio focalizzare e individuare risorse sulle quali impostare adeguato lavoro clinico. A sua disposizione. Cordialmente e coraggio. Gian Piero dott Grandi
Salve, mi dispiace molto per quello che sta vivendo. Non so rispondere alla sua domanda, credo che necessiti un approfondimento in uno spazio psicologico. Quello che colgo è la sua preoccupazione per la confusione che vive e il suo desiderio, forse in alcuni momenti più vivo e in altri più sommesso, di provare ad affrontarla e a scioglierla. Trovo importante suggerirLe, prima di assumere qualsiasi decisione importante, di lasciarsi aiutare e provare a fare in modo che le sue scelte, qualunque esse siano, risultino più chiare ai suoi “occhi”. Se ritiene, se vuole, sono disponibile anche online. La ringrazio. Ignazio Gioia
Buongiorno Signora, mi dispiace per le difficoltà che ha vissuto e che ad oggi si trascina. Nessuno meglio di lei può sapere quali siano i sentimenti e altri fattori che la tengono dentro a questa relazione. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla ad identificare meglio i suoi schemi comportamentali e a modificare quelli eventualmente disfunzionali. Si prenda cura di lei anche per il bene delle sue bambine.
Resto a disposizione. Un caro saluto. Dott.ssa Alessandra Morosinotto
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Buongiorno signora, si sente la sua fatica e il peso di questa situazione. A volte è davvero difficile riuscire a comprendere la natura dei nostri affetti: sarà amore o dipendenza?/sono ancora innamorata oppure no?/ questo è amore o è altro?
Sono domande spesso già complesse di per sé, ancor di più quando si attraversa un periodo di crisi. Eppure i periodi di crisi mentre sono fonte di dolori e paure, al tempo stesso possono essere delle occasioni per ripensarsi, per ascoltarsi... e questo è ciò che lei sta coraggiosamente cercando di fare. Trattandosi di temi molto profondi e che riguardano sia lei che l'assetto famigliare, è certamente importante non muoversi da sola: non mi riferisco solo all'ipotesi di farsi sostenere da un professionista, cosa che certamente spero che lei scelga di fare, ma anche all'appoggio che le può dare qualcuno accanto a lei, se c'è, qualcuno che lei sente di poter coinvolgere e tenere vicino. Le auguro tanto di scegliere di non fare da sola. Un caro saluto, dott.ssa Cinzia Emilia Sala
Buongiorno, leggo la sua descrizione della propria condizione familiare complessa che si è costruita in tanti anni. La domanda che si pone in conclusione, alla quale qui non possiamo darle risposta, può essere l’inizio di una esplorazione dei propri sentimenti e delle dinamiche di coppia e familiari che causano sofferenza.
La invito a formulare una richiesta di consulenza psicologica per essere supportata a comprendere meglio la propria storia relazionale familiare passata e le sue relazioni presenti.
Le restituisco che alcune direzioni emergono dalle sue parole come cruciali: la dimensione della dipendenza, l’isolamento relazionale, che può facilitare sia la dipendenza sia l’efficacia di comportamenti manipolatori, l’ambivalenza negli affetti da ambo le parti della coppia, l’aggressività che sostituisce la comunicazione delle emozioni.
Questi fattori contribuiscono a consigliarle di richiedere un sostegno professionale perché rendono particolarmente difficile identificare e realizzare da sole un percorso verso una gestione sana delle relazioni, mentre un punto di riferimento esterno e competente sulle dinamiche relazionali disfunzionali è fondamentale per riconoscere le eventuali manipolazioni altrui e le proprie ambivalenze.
Le auguro un percorso costruttivo di crescita, anche per le sue figlie che potranno beneficiare di una famiglia più serena e consapevole.
Salve, i miei colleghi e le mie colleghe hanno già toccato con la dovuta sensibilità la domanda che lei ci porta. Mi sento di dirle innanzitutto che tutto ciò che lei avverte e che prova ha pieno diritto e dignità di essere considerato, analizzato e affrontato in un ambiente che sia in grado di venire incontro alle sue necessità e ai suoi bisogni. Questo spazio deciderà lei come e quando strutturarlo, con i suoi tempi e i suoi modi. Il confine fra dipendenza e amore, specie quando vissuto in maniera così intensa e totalizzante, può essere difficile da definire. E, assieme a questo, può essere difficile definire quale sia la scelta migliore per sé e i propri figli. Affrontare assieme a una persona formata in queste problematiche questi suoi desideri, paure e bisogni le permetterà di dare un nome e una collocazione a ciò che sente. Cordiali saluti, Dott. Corrado Schiavetto.
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Buongiorno. Ti ringrazio per aver voluto condividere con un professionista la tua storia. Ti consiglio di approfondire quanto accennato qui attraverso un percorso psicologico. Rispetto a quanto scrivi, trovo sia auspicabile tentare di cercare, con serenità ma con risolutezza, un certo tipo di ordine nella tua vita, un ordine che ti faccia comprendere quali sono i tuoi bisogni e quali devono essere le tue priorità. La vita di coppia, pur essendo basata su equilibri delicati, non dovrebbe mai basarsi su comportamenti violenti che, oltre a danneggiare chi li subisce, potrebbero danneggiare anche i figli che vivono in un contesto non sano per il loro sviluppo e la loro crescita. Cerca di comprendere se te la senti di affrontare un percorso di questo tipo, certa che alla fine riuscirai con le tue forze a comprendere le tue prerogative e il bene per i tuoi figli, facendo leva su risorse che ancora non sai pienamente di avere. Resto a disposizione e ti auguro una buona giornata. Dott. Roberto Greco
Buongiorno,
nelle relazioni c'è sempre un'alternanza tra attrazione e stabilità di coppia. Lei sente che ci sia una di queste due componenti o sente che siano entrambe ai minimi termini?
Capisco che il fatto di avere dei figli in comune renda il tutto più complicato ma sarà il caso di affrontare il problema oppure di lasciare che esso ci corroda?
Cerchi di capire se ci siano degli aspetti relazionali da salvare o meno, in caso contrario, la soluzione le si paleserebbe di fronte senza alternative.
Come diceva Oscar Wilde "C’è una sola cosa peggiore di un matrimonio senza amore: uno in cui c’è amore, ma da una parte sola".
Buongiorno, prima di tutto mi dispiace per la situazione difficile che sta affrontando. I suoi dubbi sono legittimi e la prima cosa da chiedersi è "Io come sto?" Sicuramente la presenza di figli rende molto più complicata la situazione, perché con l'intento di proteggerli, spesso li costringiamo a stare in una situazione che non è ideale per loro e per noi stessi.
Domandarsi se lo ama realmente e se è dipendente da lui è più che legittima e dimostra una grande maturità e capacità riflessiva. Consiglio un percorso terapeutico per essere sostenuta in questa situazione faticosa e analizzare più a fondo tutte le questioni che gravitano intorno.
Resto a disposizione e le auguro una buona giornata.
Dottoressa Monica Mellone
Gentile Utente,
Sono molto dispiaciuto di leggere queste parole cariche di sofferenza. Purtroppo non è possibile rispondere alla sua domanda dopo questa breve descrizione della sua situazione. Tuttavia, è interessante capire quali sono le sue risorse nell'affrontare questa situazione di difficoltà, cosa fa per fornteggiare questi momenti. Nelle relazioni di coppia che stanno attraversando delle difficoltà che sembrano insormontabili, se c'è la disponibilità di entrambi, è saggio intraprendere un percorso psicologico di coppia per individuare le risorse disponibili a mantenere il legame e lavorare insieme per incrementarle. Sottolineo però, SE C'E' LA DISPONIBILITA' DI ENTRAMBI. In caso contrario, nei momenti di confusione e smarrimento nei quali non si riesce a fronteggiare la situazione, chiedere aiuto e rivolgersi a un/una professionista per un percorso psicologico individuale è la strategia più funzionale a riscoprire le risorse che pensavamo di non avere.
Sperando di esserle stato utile, le auguro il meglio
dott. Daniele Nicolosi
Mi dispiace sentire che stai attraversando una situazione così difficile nella tua relazione di coppia. È comprensibile che tu sia confusa e incerta su cosa fare. Tuttavia, è importante considerare il tuo benessere emotivo e quello delle tue bambine.

Dalla tua descrizione, sembra che la tua relazione sia caratterizzata da tradimenti, litigi frequenti, aggressività verbale e un senso di insoddisfazione generale. È fondamentale ricordare che nessuno merita essere tradito o trattato in modo violento o irrespettoso.

La dipendenza emotiva può influenzare le dinamiche di una relazione e rendere difficile prendere decisioni chiare e assertive. È comprensibile che tu possa sentirti dipendente dal tuo compagno, ma è importante valutare se questa dipendenza sia basata su affetto o se sia dovuta alla paura di essere sola o di affrontare l'incertezza.

Riflettere sulla tua felicità e sul benessere dei tuoi bambini è fondamentale. Chiediti se questa relazione ti sta facendo del male e se l'ambiente in cui cresceranno le tue figlie è sano e amorevole. Ricorda che un ambiente familiare stressante e conflittuale può avere un impatto negativo sui bambini.

In situazioni come queste, può essere utile cercare il supporto di un professionista, come uno psicologo o un terapeuta, che possa guidarti e offrirti un sostegno durante questo processo di riflessione e presa di decisione. Uno specialista può aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti, le tue paure e le tue opzioni in modo obiettivo e guidato.

Ricorda che hai il diritto di cercare la felicità e di creare un ambiente sano per te e i tuoi bambini. Prenditi del tempo per riflettere sulla tua situazione e non esitare a cercare il supporto necessario per prendere la decisione che ritieni migliore per te e per le tue figlie.
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Ciao,

capisco che tu stia attraversando un momento difficile nella tua relazione. Da quello che hai scritto, sembra che il tuo compagno sia un uomo inaffidabile, violento e egoista.

È comprensibile che tu ti senta confusa e insicura. Il comportamento del tuo compagno è sicuramente fonte di stress e ansia per te.

Sembra che tu abbia provato a parlare con il tuo compagno di quello che stai provando, ma lui non sembra essere disposto a cambiare.

In una situazione come questa, è importante che tu pensi a te stessa e ai tuoi figli. Non è sano crescere in un ambiente in cui c'è violenza e mancanza di rispetto.

È difficile dire se il tuo compagno sia narcisista o meno. Tuttavia, è chiaro che è un uomo che non si preoccupa dei tuoi sentimenti e dei tuoi bisogni.

Se sei indecisa su cosa fare, ti consiglio di parlare con un terapista o un consulente. Un professionista qualificato può aiutarti a capire meglio la situazione e a prendere una decisione consapevole.

Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero esserti utili:

Parla con il tuo compagno di quello che stai provando. Fagli sapere che non sei felice con il suo comportamento e che vuoi un cambiamento.
Se il tuo compagno non è disposto a cambiare, valuta la possibilità di lasciarlo.
Cerca un sostegno emotivo da amici e familiari.
Parla con un terapista o un consulente.
Spero che tu possa trovare la forza di prendere la decisione migliore per te e per i tuoi figli.
Buongiorno e grazie per aver condiviso con noi la sua esperienza.
Mi è sembrato di capire che lei non sta vivendo un rapporto soddisfacente ormai da molto tempo. Quello che le consiglio è di rivolgersi a uno Psicologo per avviare un percorso di sostegno psicologico e poter esplorare nel profondo vissuti, emozioni e stili relazionali e poter dare "una risposta" alla sua domanda.
Rimango in attesa per ulteriori chiarimenti,
Dott.ssa Linda Trogi
Gentile utente, è comprensibile che si senta confusa e coinvolta in una dinamica difficile. È importante riflettere sulle sue esigenze, così come sulle esigenze delle sue bambine, e su come la relazione sta influenzando il suo benessere emotivo. Se si trova in una relazione che genera violenza verbale e non rispetta le sue opinioni, potrebbe essere utile considerare il coinvolgimento di uno psicologo che può offrirle un supporto neutrale e guidarla nel processo decisionale. Inoltre, potrebbe aiutarla a esplorare le sue emozioni, capire meglio la dinamica della relazione e sviluppare strategie per gestire il cambiamento, qualunque esso sia. Il suo benessere e quello delle sue figlie sono la priorità. Resto a disposizione per qualsiasi dubbio o confronto. Un saluto! Dott.ssa Pasqualina Annoso.
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Cara utente, grazie per aver condiviso i suoi vissuti. La dipendenza nasce dal bisogno dell'altro, ovvero "sto con te perché ne ho bisogno, anche se mi fai stare male", l'amore nasce dal voler stare con l'altro, dall'ascolto e dal rispetto quindi implica il poter scegliere di stare o meno con l'altro, senza che questo metta a repentaglio la propria identità. Purtroppo non si può rispondere alla sua domanda con poche righe ma sarebbe necessario intraprendere un percorso psicologico che la possa aiutare a comprendere meglio i suoi vissuti, le sue aspettative e la sua modalità di entrare in relazione con l'altro e con sé stessa. Rimango a disposizione, anche online. Dott.ssa De Angelis Martina.
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La situazione che descrivi è molto complessa e ho tanta empatia per quello che stai vivendo. Sul piano psicologico sistemico relazionale, potremmo analizzare la tua relazione con il tuo compagno e le dinamiche familiari che si sono create.
Prima di tutto, è importante comprendere che il comportamento del tuo compagno, con le bugie e l'aggressività, potrebbe essere indicativo di problemi più profondi, come un narcisismo o una mancanza di capacità emotiva di stabilire una relazione sana e rispettosa. La tua dipendenza emotiva potrebbe essere stata influenzata dalle esperienze familiari che hai vissuto con tua mamma e dalla mancanza di supporto emotivo che hai ricevuto da parte di tuo compagno.
Il fatto che tuo compagno cambi atteggiamento quando sei pronta a lasciarlo potrebbe essere un tentativo di manipolazione per mantenerti accanto a lui e per evitare di affrontare la realtà della situazione. Anche il fatto che trascuri te e le bambine per i suoi interessi personali potrebbe indicare una priorità distorta nelle sue relazioni familiari.
In questo contesto, potresti valutare la tua situazione e riflettere su cosa è davvero importante per te e per le tue figlie. Chiediti se questa relazione ti porta felicità e serenità, se ti senti rispettata e valorizzata, se hai il supporto emotivo di cui hai bisogno. Valuta se sei pronta a prendere una decisione difficile ma necessaria per il tuo benessere emotivo e quello delle tue bambine.
È importante che tu possa trovare il supporto di uno psicologo o terapeuta che possa aiutarti a elaborare le tue emozioni, a riflettere sulle dinamiche relazionali e a trovare le risposte che stai cercando. Ricorda che prenderti cura di te stessa e delle tue figlie è una priorità e che meriti di essere felice e realizzata nella tua vita. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba

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