Buongiorno, Sono una donna di trentadue anni e purtroppo ho cominciato ad essere molto gelosa del

24 risposte
Buongiorno,

Sono una donna di trentadue anni e purtroppo ho cominciato ad essere molto gelosa del mio compagno pur lui non essendo un uomo malizioso o che mi dia dei reali motivi per esserlo. Purtroppo ho come una brutta sensazione verso alcuni uomini ( forse questo nasce dal fatto che sento parlare di tanti uomini traditori, uomini che non riescono a dominare i propri impulsi sessuali ecc) e circa tre anni fa, quando sono dovuta allontanarmi un mese da mio marito per motivi di lavoro e stare per un po' in casa dalla mia famiglia, lui ha dovuto assumere una babysitter che badasse ai suoi due bambini avuti dal precedente matrimonio. All'epoca stavamo insieme da poco e quel mese in particolare ci eravamo un po' allontanati anche emotivamente per vari litigi e lui non mi aveva detto di aver assunto una babysitter ( perlopiù giovane). Ora ho dei pensieri ossessivi che possa essere successo qualcosa in mia assenza anche se lui mi ha giurato più volte ( esasperato) che non è mai successo niente e che il rapporto è sempre stato professionale. Io ho questi pensieri non perché ci siano dei motivi evidenti che sia successo qualcosa ma per i miei pensieri e di come mi è sempre stato detto anche dalle persone intorno a me che lasciare in casa un uomo con una donna (specialmente se giovane e carina) è rischioso. Non so come smettere di pensare a questo e lui mi ha detto che se continuo a stressarlo mi lascia.

Grazie per le risposte
Buongiorno,
questi pensieri intrusivi possono essere associati a una percezione di insicurezza nella qualità del legame, aspetto che generalmente è legato sia ad aspetti psicologici individuali (stile di attaccamento), sia relazionali di coppia (come si è formata; la storia di coppia..).
Le suggerisco di intraprendere un percorso di psicoterapia a orientamento sistemico relazionale per approfondire il suo funzionamento emotivo e relazionale, senza escludere la possibilità di fare anche qualche incontro di coppia per rafforzare la qualità e la sicurezza della relazione.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Carlotta Volpi

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Buongiorno, grazie per la condivisione. Da ciò che racconta sembra emergere una grande preoccupazione e sofferenza che coinvolge sicuramente anche il suo partner. Sarebbe interessante ed utile indagare tutto questo attraverso un percorso di supporto psicologico, che le consiglio di intraprendere. Temi come la fiducia, l'autostima e la paura di essere abbandonati e/o traditi affondano le loro radici in modalità relazionali acquisite nel tempo. La terapia è il luogo in cui "sviscerare" tutto questo e cercare di capire come ritrovare la propria serenità. Se lo vorrà, sono a sua disposizione in studio o anche online. Le auguro il meglio, Dott.ssa Cristiana Danese psicologa
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Gentile utente, le frasi che ci vengono dette o che sentiamo sin da quando siamo piccoli, giorno per giorno, possono influenzare il corso dei nostri pensieri più di quanto si immagini. Questi pensieri intrusivi, che lei non riesce a controllare, potrebbero essere l'evidenza di una lettura ormai pre-codificata che lei dà del mondo o comunque di certe situazioni (come questa) e questo potrebbe non farle interpretare in modo coerente con la realtà quello che succede. Con questo non voglio dire che le cose siano andate come dice il suo compagno o come dice lei, ma è importante che lei riprenda le redini dei suoi pensieri e che lei impari ad osservare i dati di realtà per quello che sono, senza chiuderli in schemi suggeriti da altri. Se dovesse sentire che la situazione le sta sfuggendo di mano, si rivolga ad un professionista per ritrovare una rinnovata stabilità e serenità.
Cordialmente
dott.ssa Floriana Ricciardi
Buongiorno, le faccio solo un paio di domande alle quali se vuole potrà rispondere scrivendomi in privato:
1) Come mai questi pensieri intrusivi le sono comparsi ora a distanza di tre anni?
2) Se il suo compagno le dicesse che l'ha tradita in quel mese cosa farebbe?
Gentilissima, capisco quanto possa essere difficile convivere con questi pensieri e sentimenti di gelosia, soprattutto quando non ci sono prove concrete che li giustifichino. La sua preoccupazione è comprensibile, specialmente data la pressione sociale e le esperienze negative che ha sentito riguardo altri uomini. È importante riconoscere che i pensieri ossessivi possono derivare da insicurezze personali o esperienze passate e non necessariamente riflettono la realtà attuale. Il comportamento del suo compagno, che ha più volte rassicurato sulla professionalità del rapporto con la babysitter, indica la sua volontà di mantenere trasparenza e fiducia. Le consiglierei di discutere apertamente con lui dei suoi sentimenti senza accusarlo, ma piuttosto spiegando come questi pensieri la fanno sentire. Potrebbe anche beneficiare di un supporto psicologico per comprendere le radici della sua gelosia e sviluppare strategie per gestirla in modo costruttivo. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti o per una consulenza approfondita, anche online. Un caro saluto, Dott. Fabio Di Guglielmo
Gentile utente,
grazie di aver condiviso la sua storia, ciò che mi sento di volerle dire è che l'emozione della gelosia si sviluppa dalla preoccupazione di perdere una persona amata, spesso alimentata da insicurezze interne anziché da vere e proprie minacce alla relazione. Nonostante sia accompagnata da sensazioni spiacevoli, la gelosia ha uno scopo preciso e fornisce informazioni importanti. Diversi fattori possono influenzare la gelosia, come esperienze passate, bassi livelli di autostima o la concezione personale che si ha delle relazioni, nonché racconti di episodi di persone care, che possono amplificare la percezione della minaccia. Gestire la gelosia richiede il riconoscimento e l'accettazione dei propri sentimenti, la comunicazione aperta con il partner, la costruzione della fiducia di sé e nella relazione e il lavoro sull'autostima e la sicurezza interiore. Questo sentimento offre l'opportunità di introspezione, aiutando a comprendere meglio i nostri desideri, come vogliamo essere trattati e cosa possiamo fare per raggiungere tali obiettivi.
Potrebbe essere utile, nel suo caso, consultare un professionista della propria città per esplorare, riconoscere e accettare i propri sentimenti, lavorando su se stessa per migliorare la qualità delle relazioni e vivere con maggiore serenità. Le auguro buona fortuna e buona giornata. Cordiali Saluti

Buongiorno, già le hanno dato dei suggerimenti condivisibili, sia relativamente agli stili di attaccamento, all'autostima (cioè la fiducia in se stessi) e all'utilità di intraprendere un percorso psicologico (sia individuale, sia pure di coppia). Concorderei pure sull'importanza di costruirsi un proprio punto di vista, come già suggeritole dalla collega, senza prestare eccessiva attenzione a "schemi suggeriti da altri", ma piuttosto ponendosi delle domande (ad esempio se la mancata comunicazione dell'assunzione di una babysitter potrebbe essere collegata al timore delle sue reazioni..), preferibilmente in uno spazio terapeutico. Ad ogni modo il primo passo, difficilmente consiste nello smettere di pensare a certe cose, come scrive lei, ma piuttosto nell'imparare a riconoscere certi pensieri come infondati, se non addirittura come "pensieri poco sani" da governare. In ognuno di noi ci sono parti poco sane che vengono più o meno riconosciute come tali, per cui si può con il tempo imparare a gestirle, non attribuendogli la condizione di verità assoluta ma appunto la condizione di pensieri irrazionali, non conformi alla realtà, facendo così in modo di non mettere per forza "davanti al sole di oggi, le nuvole che forse (e solo forse) potrebbero venire domani".
Cordialmente,
M. M.
Gent.ma, se questi pensieri divengono preminenti e persistono nel tempo, impedendole di vivere serenamente sarebbe opportuno prendesse in considerazione l'idea di chiedere una consulenza specialistica. In questo contesto, può raccontare meglio la sua esperienza e diventa possibile valutare quale aiuto eventualmente poterle offrire. SG
emerge una profonda insicurezza con pensieri ossessivi verso il tradimento. Una psicoterapia potrebbe aiutarla a comprendere questi pensieri intrusivi e aiutarla ad avere una maggiore sicurezza. I problemi di una relazione potrebbero nascondere aspetti più profondi dell'individuo.
Delle volte il voler cacciare determinati pensieri, crea l'effetto paradossale di rinforzarli e ne fa aumentare la frequenza. Una terapia potrebbe aiutarla a comprendere la natura dei problemi che riferisce e avere i giusti strumenti per affrontare la cosa nel migliore dei modo
Buongiorno, grazie per la condivisione.
Questo genere di pensieri intrusivi non è sempre facile da gestire e controllare, ecco perché ritengo che rivolgersi ad un professionista ed iniziare un percorso adatto a lei sarebbe la scelta più opportuna. Questa gelosia, ai suoi occhi immotivata, potrebbe nascere da dalle profonde insicurezze personali, una bassa autostima, difficoltà relazionali "apparentemente" nascoste e diverse altre cause. scavare più in profondità ed imparare a stare bene, in primis, con se stessa, le permetterà di intraprendere relazioni sane ed appaganti.
Resto a completa disposizione per ulteriori informazioni e chiarimenti, anche online.
Cordialmente.
CP
Salve, grazie per aver condiviso la tua situazione attuale con noi. Concordo con ciò che già gli altri colleghi ti hanno risposto. Aggiungo che quando una donna è in contatto profondo con se stessa ed è intuitiva, riesce a cogliere segnali e sensazioni che, se anche non hanno per forza un riscontro esterno oggettivo, hanno però molto valore nel presente. Come ascoltarli e gestirli però può fare la differenza. Ignorarli o banalizzarli non ha molto molto senso, come neanche porre l’attenzione solo su di essi, perché, te ne stai già accorgendo, allontanano l’altro. È come quando sulla macchina ti si accende la spia che qualcosa dell’auto va sistemata. È inutile concentrarsi solo sulla spia (i tuoi pensieri ricorrenti), occorre invece concentrarsi sull’auto e trovare il giusto modo per mettere a posto ciò che la spia ha indicato. Guarda alla tua relazione (con te stessa e con tuo marito) come l’auto. Concentrandoti su questo potrai così a tornare a guidare tu la tua vita. Se vuoi, sono a disposizione per approfondire. Un caro saluto. Dott.ssa Simona Vanetti
Salve. Da ciò che scrive emerge chiaro il profondo malessere che la attanaglia. La gelosia spesso è frutto di insicurezze personali che per qualche ragione trovano nella coppia un terreno fertile su cui fiorire. Ha mai pensato di concedersi uno spazio nel quale imparare a focalizzare le sue energie su se stessa , sulla propria consapevolezza? questo, probabilmente, la aiuterebbe ad uscire da certe dinamiche vincolanti e a vivere la sua vita, compresa quella di coppia, con più serenità.
Saluti. Dott.ssa Michela Saviano
Gentile Signora, grazie per aver condiviso il suo disagio e la sua preoccupazione su questa piattaforma. E’ già un primo passo l’avere esplicitato la Sua difficoltà perché sta cercando di trovare una valida soluzione per sé e per il Suo rapporto affettivo. Leggendo il suo scritto riterrei importante per Lei approfondire vari aspetti della situazione, ma soprattutto dei suoi pensieri, vissuti emotivi (tra cui il senso di insicurezza e tradimento), aspettative e desideri, oltre al tema di potere fidarsi ed affidarsi. Contrariamente a ciò che si pensa spesso, l’ansia può essere una nostra alleata: capirla e sviluppare strategie per affrontarla e gestirla, costruendo fiducia in se stessi e nella relazione, può aiutarci a raggiungere il benessere sperato. Potrebbe considerare di intraprendere un percorso. Sono a disposizione se mi volesse contattare, online oppure in presenza a Brescia. Un caro saluto, dott.sa Elena Pedrini
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.

Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso con noi la sua esperienza. Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso ad essa, la cui genesi risale a ben tre anni fa. Mi domando come mai sta affrontando in discorso proprio in questo periodo, se è dovuto ad altri accadimenti che le danno pensiero o a una frustrazione protratta o ad altri elementi.
Le suggerirei di valutare un consulto psicologico al fine di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, sviluppando insieme al professionista strategie utili per far fronte a situazioni di difficoltà e sentirsi più efficace nella sua quotidianità e nel trovare una spiegazione a questi dubbi legati alla gelosia.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Buongiorno, mi spiace per il malessere che sta vivendo. Sembrerebbe come se, da un lato, le preoccupazioni derivanti da convinzioni di un possibile tradimento siano utilizzate come un meccanismo di "controllo" della situazione, per tenerla sempre all'erta su scenari futuri già prefissati nella sua mente; dall'altro, le stesse preoccupazioni sembra viverle come pensieri intrusivi che vuole "scacciare" dalla mente perchè considerati errati. Spesso, interpretiamo e valutiamo i nostri pensieri (strutturati anche in base a ciò che ha sentito dire da altri) come coincidenti alla realtà quando, invece, per quanto possano essere verosimili, rimangono comunque pensieri, da considerare come eventi distaccati. Bisogna capire anche se tali scenari di possibili tradimenti siano dovuti esclusivamente a racconti di altre persone o siano influenzati anche da una relazione disfunzionale con le sue figure di attaccamento primarie, all'interno del suo nucleo famigliare, che la portano a diffidare del comportamento altrui. Spesso non ce ne rendiamo conto, ma molti meccanismi che mettiamo in atto nel presente derivano da relazioni con i nostri caregiver nel passato.
Per tale motivo, potrebbe esserle utile un consulto terapeutico. E' importante divenire consapevoli ed elaborare eventi accaduti nel passato per poter gestire quelli nel presente.
Per ulteriori domande, può contattarmi anche in privato, sarò lieta di risponderle.
Dott.ssa Chiara Lo Re
Psicologa Psicoterapeuta
Torino e Asti
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Buon pomeriggio, comprendo la situazione. La gelosia è un sentimento normale nelle relazionali, soprattutto se mantenuta ad un livello gestibile. Quando prende il sopravvento è sicuramente utile capire bene cosa stia succedendo. Ora da quello che racconta mi sembra lei parli di pensieri e preoccupazioni piuttosto intrusivi, che ora non solo mettono lei in difficoltà ma stanno hanno mettendo la sua relazione a rischio. Considerando che lei mi sembra si prende la "responsabilità" diciamo di questi pensieri (e come immagino anche altri colleghi abbiano detto), può essere utile esplorare questa dimensione individualmente in un primo tempo e capire bene cosa la causa e come risolvere il problema. Questi pensieri diventano facilmente cronici e possono far soffrire moltissimo chi li produce, ma anche chi li subisce (il partner). Le consiglierei di investigare meglio questa dimensione, possibilmente con un professionista che sappia anche indirizzarla (in momenti del genere può essere difficile gestire tutto da soli) sia nella comprensione di ciò che sta accadendo, ma anche nell'elaborazione di tutti i vissuti che questa situazione le ha e le sta provocando.
A disposizione, dott. Scarpitti Lorenzo.
Buongiorno,

Grazie per aver condiviso una parte così intima e delicata della sua vita. Comprendo quanto possa essere difficile affrontare questi sentimenti di gelosia, specialmente quando non ci sono motivi evidenti per sentirsi in questo modo.

È normale che i pensieri ossessivi e le insicurezze possano emergere, soprattutto quando si sente parlare di situazioni simili o si ricevono consigli e opinioni da persone intorno. Tuttavia, è importante riconoscere che questi pensieri possono essere influenzati da paure profonde e non necessariamente basati sulla realtà della sua relazione.

Vorrei offrirle uno spazio sicuro dove poter esplorare questi sentimenti e capire meglio da dove provengono. Potrebbe essere utile discutere delle sue preoccupazioni in modo più approfondito e sviluppare strategie per gestire l'ansia e migliorare la comunicazione con il suo compagno.

Se lo desidera, la invito a contattarmi in privato per organizzare un incontro. Sono qui per supportarla nel suo percorso.

Un caro saluto
I pensieri intrusivi che ti portano a rimuginare continuamente su una tua percezione possono minare il tuo benessere mentale. Ti consiglio un percorso di sostegno psicologico, ci sono molti professionisti della salute mentale che ti hanno risposto. Scegli quell* che ti ispira più fiducia e comincia a sceglierti e ad avere più fiducia e sicurezza in te stessa facendo qualcosa per te e non per una cosa che forse ha fatto o non ha fatto lui. Coraggio
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Gentile signora, a volte ascoltare consigli e opinioni altrui ci influenza, allontanandoci dai nostri pensieri più genuini. Inoltre, la società in cui viviamo (…la possiamo definire patriarcale? consumistica? dell’apparire?) non ci aiuta poiché spesso mette le donne in competizione tra loro e le spinge verso modelli irraggiungibili che ne influenzano l’equilibrio psicofisico. Si scatenano, così, emozioni negative di ansia, vergogna e inadeguatezza che assorbono le energie di ciascuna di noi, distraendoci da attività più ricche e nutrienti.
Così facendo, distogliamo l’attenzione da noi stesse e dai nostri stati d'animo, rinunciando alla cura delle nostre le energie vitali.
Il mio consiglio è di intraprendere un percorso di consapevolezza per sviluppare la coscienza di sé, della propria persona e della vita in senso lato in modo da allontanare quei pensieri negativi e mettere se stessa al centro della sua vita.
In ultimo, ma non per importanza, aprire le porte ad un diverso modo di vedere la propria vita potrà portare anche un cambiamento nella relazione di coppia.
Se lo ritiene utile, resto a sua disposizione in studio o online per approfondire questi temi e, come dicevano i popoli latini, ad maiora semper! Barbara Felcini
Gentile utente, la ringrazio per la condivisione. E' sempre un atto di coraggio raccontarsi!
Questi suoi pensieri intrusivi (che si presentano sempre) possono derivare da modalità di relazioni sperimentate sin da quando si era piccoli e che portiamo con noi come un bagaglio; ma anche ad aspetti relazionali della coppia, relativi alla sua formazione e alla sua storia. Sarebbe molto utile per lei ma soprattutto per voi, rivolgervi ad uno specialista sistemico relazionale per iniziare un percorso insieme, che possa aiutarmi a scomporre, analizzare e comprendere temi come la fiducia, l'autostima e la paura di essere abbandonati e/o traditi che affondano le loro radici in modalità relazionali acquisite nel tempo, per poter ritrovare così la vostra serenità.
Se lo vorrà sono disponibile per approfondimenti.
In bocca al lupo!
Certamente non aiutano la Sua relazione di coppia queste continue incertezze e sospetti. Per un po' non pensi alla baby sitter e si concentri invece su cosa non la soddisfa di se stessa e del suo rapporto. Dietro la gelosia si possono nascondere oltre all'insicurezza personale anche modi per trovare un "capo espiatorio" ad una relazione in crisi. Approfondisca con Suo marito e ascolti meno le chiacchiere degli altri. Cordiali saluti. Dott.ssa Rosa Genovese
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Buonasera e grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza. Ciò che descrivi può avere radici profonde che vanno ricercate all’interno di un percorso terapeutico, poiché i fattori coinvolti possono essere diversi e da una sola descrizione non è possibile appurare quale ferita ti porti dietro. Resto a disposizione se vorrai approfondire. Un caro saluto,
Dott.ssa Claudia Cristiano.
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Buongiorno,
la gelosia di cui parla potrebbe avere origini profonde; potrebbe essere legata a paure o, in generale, a sensazioni che meritano di essere indagate al fianco di una persona, un professionista di cui sente di potersi fidare. Sarebbe azzardato darle un'interpretazione rispetto alla sua situazione. Si dedichi del tempo per indagare in profondità.
Le auguro di riuscire a ri-trovare il suo benessere.
Se volesse contattarmi, resto a sua disposizione.

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